. ant. ucciso (cfr. auciso). = forse da un lat
, / che 'n sua ballia è auciso / ed e'more per ella, /
porto / mi dovrìa mille fiate avere auciso; / ma per la dismisura non
im peggio, ond'i'mi tengno auciso. dante, par., 21-126:
peggio im peggio, ond'i'mi tengno auciso. dante, purg., 19-41
dio ch'io fosse, anzi, auciso! / ca non terria che mi fosse
dio ch'io fosse, anzi, auciso! / ca non tenia che mi fosse
/ e mi ritien ch'io mi sono auciso. g. villani, 7-1