languisce, con altrettali rimedi si vuole attutare. manzoni, pr. sp.,
simigliantemente per adietro co'tuoi preghi solevi attutare l'acerba volontà della giovinaglia romana,
insin al muro il piano. attutare, tr. ant. e letter.
scesono col gonfalone in piazza, credendo attutare il furore. g. villani, 10-169
bene che tu col tuo diavolo aiuti attutare la rabbia al mio ninferno. alberti,
: cominciò alienarsi alquanto dal palazzo per attutare la invidia. giov. cavalcanti, 180
arrabbiata plebe. varchi, v-58: attutare, quando è della prima congiugazione.
con un volere più forte, e di attutare le paure, di vincere le incertezze
le incertezze. nievo, 494: per attutare i rimorsi che mi inquietavano, io
papini, 20-166: coll'amore dobbiamo attutare l'infelicità di colui che odia.
, 39-i-39: iddio, quasi volendo attutare la nostra altera brama di sapere,.
caso si può lodare, cioè per attutare le lingue de'maldicenti e mostrare la
battuta della strada. = cfr. attutare. attutito (part. pass,
tuttavia drieto con un bastone, e volendo attutare la concupiscenza della carne, dava di
/ che sola puoi il mio foco attutare, / o dolce luce e del
, i-31: co'tuoi prieghi solevi attutare l'acerba volontà della giovinaglia romana,
usasi la state ne'caldissimi giorni per attutare la sete; e dassi per lo più
bene che tu col tuo diavolo aiuti a attutare la rabbia al mio ninfèrno com'io
la state ne'caldissimi giorni, per attutare la sete. a. cocchi, 4-2-
e da ogn'altro luogo quanto potesse attutare le laude della vanagloria. l.
usasi la state ne'caldissimi giorni, per attutare la sete. -per estens
danari. = forma aferetica di attutare (v.). tutato