accennando / con socchiuse pupille e lezzi e attucci, / trarre'mi intorno qualche allodolétta
presto ristucco / con tuo'ghigni, attucci e cenni. firenzuola, 585: mordersi
quasi per inavvertenza, ché non paressero attucci o lezi. g. gozzi
gozzi, ii-148: i passini, gli attucci e le occhiatine non convengono più a
, si vagliono del sussidio di certi attucci ch'esprimono le voglie loro. nievo
il pugnale e far con esso mille attucci e disfide ai villani che s'incontravano.
è mio! - ma di cotali attucci da feudataria io non prendeva nessuna soggezione
mosse della eloquenza di lui co'loro attucci di scimmioni. cantoni, 297: avevo
a mia moglie di astenersi da quegli attucci e da quei sorrisetti coi quali i
iii-23-337: fanno i loro vezzi e attucci bambineschi. baldini, 4-126: la
, bertuccini e cagnuolini a fare aggiramenti, attucci e / pensa che, s'egli avessi
tuccini e cagnuolini a fare aggiramenti, attucci e balletti con quella maestria che potevano
certe movenze, certi vezzi, certi attucci,... che si usano da
hai presto ristucco / con tuo'ghigni attucci e cenni. aretino, 8-178:
le forme del corpo, con tutti gli attucci ed i vezzi voluttuosi che potevano fame
frizzi, satire e graziette, condito dagli attucci più buffi che si possano mai disegnare
certe movenze, certi vezzi, certi attucci, certi lezi, certe delicature, certe
rubargli il pugnale e far con esso mille attucci e disfide ai villani che s'incontravano
con certi sorrisi, con certi attucci che non mi assicuravano punto,
e, quando parla, lo fa con attucci, con voce e persino con una
quello scambio e sozza, / piena d'attucci, di lezi e di smagi,
infiniti mille e più bellissimi e strani attucci. tassoni, vii-209: uno di quei
v-2-645: quando parla, lo fa con attucci, con voce e persino con una
m'hai presto ristucco / con tuo'ghigni attucci e cenni. p. f.
m'hai presto ristucco / con tuo'ghigni attucci e cenni. = deverb. di
e lunatico pigliar qualche grillolino e fare attucci e cenni e coccoveggiare dimenando la barbetta
presto ristucco / con tuo'ghigni, attucci e cenni. / pur del mal tosto
quasi per inavvertenza, che non paressero attucci o lezi, rare volte, rimessamente,
quella il velo, / lezi e attucci d'un'altra. gioberti, 12-i-252:
ricreavano e maravigliavansi a vedere che mille attucci di occhi, di testa e di mani
tutta quella sciocchezza di parole e d'attucci che è la prima forma d'un
di essere affacciata alla finestra e faceva attucci e chinava il capo come se avesse salutato
quel supplizio, ora contraffacendo, con attucci e moine, la rassegnata devozione di
, ora con ghigni, ora con attucci ed altri suoi artifizi, dare ad
ragazzo che con briosa semplicità fa mille attucci giocosi per guadagnarsi l'altrui affetto ed ottenere
mille... bellissimi e strani attucci. leonardo, 2-103: non si contentando
, a sganasciare e a far mille attucci colle zitelle. -pennacchio della testiera
a l'ultimo, / imiteranno co gli attucci schivi / la venere de'medici.
nell'altro sconcio di far sempre mille attucci e di restar sempre preoccupata di sé in
il capriccio di scherzare, fa mille attucci pieni di garbo ed eccolo domestico;
domani con certi sorrisi, con certi attucci che non mi assicuravano punto, credendo
, a sganasciare e a far mille attucci colle zitelle. -lanciarsi con irruenza
frizzi, satire e graziette, condito dagli attucci più buffi che si possano mai disegnare
mosse della eloquenza di lui co'loro attucci di scimmioni. giacosa, 84: non
cadeva nell'altro sconcio di far sempre mille attucci e di restar sempre preoccupata di sé
domani con certi sorrisi, con certi attucci che non mi assicuravano punto, credendo
scambio e sozza, / piena d'attucci, di lezi e di smagi / e
pizzicotti e palpate, con mossette, attucci e gridolini della disfatta ghiottona, che
uovo infiniti mille più bellissimi e strani attucci. aretino, 10-106: la corte andava
landolfi, 9-30: ontemplavo i menomi attucci dei piccoli [gatti], ciechi,
, e fazzoletti, e tanti altri attucci, che fate in ogni luogo.