è il serchio / al quale hanno attinto / duemil'anni forse / di gente
, attingésti; part. pass. attinto). toccare, raggiungere. - anche
l'idolo d'argento non anche aveva attinto la gloria dell'altare, poiché un cerchio
. grazzini, 2-277: la fante, attinto il vino, ritornando lo ritrovò dormire
che egli, udendosi chiamare, aveva attinto alla botte. d'annunzio, iv-1-90:
è il serchio / al quale hanno attinto / duemil'anni forse / di gente mia
di quei traditor, se il vero ho attinto, / di dumila che fur,
la testa nell'atto di chi abbia attinto l'ultima energia nel profondo del proprio
di pace come se tu avessi quetamente attinto ad una tua morale di età dell'
= voce dotta, comp. da attinto e dal sufi, -fero (lat.
da tinta (v.). attinto (part. pass, di attìngere)
mi obbligo di non bever vino se non attinto col vaglio, reputando men difficile questo
dalla sola consuetudine, da un sentimento attinto dalla prima educazione. d'annunzio,
, non prigioniero, ma dai corpi attinto come il vaso attinge l'acqua e la
invece detto familiare dagli antichi maestri, attinto dalla viva voce del popolo..
che egli, udendosi chiamare, aveva attinto alla botte senza rispondere, o per
è il serchio / al quale hanno attinto / duemil'anni forse / di gente
8-82: col labro desioso avea / attinto un sorso della limpid'onda. pindemonte
abbia vissuto nella società, o attinto leggieri erudimenti dall'esperienza, si avrà osservato
di vita nuova, di sangue nuovo, attinto alla vitalità del popolo, renda la
. 2. meditato lungamente; attinto mediante sforzo del pensiero (una verità
si abbia vissuto nella società, o attinto leggieri erudimenti dall'esperienza, si avrà
/ nell'oscuro me stesso, un viso attinto / all'ambiguo sorriso onde si celano
squisita educazione e nei lunghi viaggi avevano attinto qualche svogliata e fioca aspirazione di libertà
a que'fonti a'quali lo aveva attinto il maestro, e viaggiarono per tutta
, bolso, spallatura, sopraposta, attinto, garresi, spallacci, dolor di
non ho pane; e vino è tutto attinto, / sì che non posso fare
. dal pref. in-con valore negativo e attinto (v.). inattitùdine
. imbriani, 1-139: ludi aveva attinto il suo concetto di amore.
cittadino pollione, se e'non avessi attinto tali lode grandi sopra modo da'versi
di vita nuova, di sangue nuovo, attinto alla vitalità del popolo, renda la
(plur. m. -chi). attinto dai libri (anzi che dall'esperienza
è il serchio / al quale hanno attinto / duemil'anni forse / di gente mia
cibo distribuito dai diaconi e bevendo il vino attinto ai vasti calici ministeriali posti sul pavimento
su subito accanto a sé il vino attinto dalla botte. busca, 1-129: da'
cui primi fonda tori avevano attinto a fonti egizie. = voce
questo è il serchio / al quale hanno attinto / due- mil'anni forse / di
nel diritto civile di roma, aveva attinto la più alta perfezione nell'idea cristiana:
di beccuccio usato per cospargere del condimento attinto dalla ghiotta la carne che viene cotta
questo è il serchio / al quale hanno attinto / duemil'anni forse / di gente
jacomuzzi, 1-i-627: abbiamo ancora una volta attinto all'estro del piemontese rizzetti, probabilmente
un pensiero, che mostri d'essere attinto alla intuizione e all'esame diretto dell'animo
. contro quel misticismo fatale che aveva attinto dalla mia educazione religiosa. non ne
, 62-294: una lezione più chiara hanno attinto i popoli dalla ribellione indiana, ed
solo ci potrebbe dire come egli abbia attinto al cham la varietà delle idee comiche
degli scrittori italiani; a quello che ha attinto la nozione o il sospetto di dio
ridotto. -figur. che ha attinto alla verità della fede, che ne
seste negli occhi: principio che pare attinto da diodoro siculo, ove asserì che gli
. aretino, vi-504: ho attinto con la secchia del comprendo- mine gli
, 1-420: il terreno, dove na attinto i suchi vitali il mio essere,
mancarci quei facili conforti che finora abbiamo attinto al pittoresco: la natura ci si leva
balordo ha lasciata la cannella / sturata, attinto 'l vino, e bada e indugia
ha lasciata la cannella / sturata, attinto 'l vino, e bada e indugia.
non sono altro che zuppe fatte con brodo attinto alla gran caldaia della 'storia universale'.