accori / del torcetto, e del palco atro e funesto. manzoni, pr.
). adro, agg. atro, cupo, oscuro. -anche al
la madre. = variante settentrionale di atro (v.). adsorbènte
: fonticel di bell'ombre algente ed atro, / inghirlandato di fiorita treccia, /
: l'altro piove da gli occhi atro vapore; / e da la bocca sbadigliale
l'amanita falloide, letale. come veleno atro di serpe.
/ oggi di lieto e doman d'atro vel. d'annunzio, iv-1-97:
antropofago, che per fame / spalanca l'atro gorgozzul digiuno. leopardi, ii-662:
lei / la ferocia natia, l'atro delitto, / l'aspe novel di gelosia
i-787: fuliginoso il volto e d'atro sangue / asperso e di sudore, e
scolorasti, il dì che asperso / d'atro sangue apparve il sol. 2
= voce dotta, comp. da atro e bile, dal lat. atra bilis
atriplice, v. atreplice. atro, agg. letter. nero, oscuro
voragine profonda / s'apre la bocca d'atro sangue immonda. marino, 265:
corpo / di profonde ferite e d'atro sangue / tutto tutto macchiato. idem
5-22: fonticel di bell'ombre algente ed atro, / inghirlandato di fiorita treccia,
i-786: fuliginoso il volto, d'atro sangue / asperso e di sudore,
esangue, / giaccio immobile; un velo atro m'ha ingombre / le luci;
manzoni, 13: sulla torre / l'atro di morte sventolò vessillo. leopardi,
occiduo sol naufrago uscendo, / l'atro polo di vaga iri dipinse. idem,
mescere alle rose qualche roseo fiore dell'atro elleboro. linati, 30-71: il desolato
. linati, 30-71: il desolato atro color cappuccino dell'ultima foglia. montale,
stride / la ruota, ti ridona all'atro fondo, / visione, una distanza
, vii-555: silvia soffriva molto, talvolta atro cemente, ma lo sapeva
il magistrato. caro, 2-1-284: l'atro cità del caso non mi
: niun errore, niun misfatto, niuna atro cità è così grande,
atrocità. magalotti, 9-2-113: violentato dall'atro cità del martirio, confessi
= deriv. da atropa. atro pini co, agg. (plur.
/ per dir qualcosa di tremendo ed atro. manzoni, pr. sp.,
de'tuoi lumi è chiarissimo baleno, / atro fulmine in me, per cui m'
abiterà la cauta volpe, e l'atro / bosco mormorerà fra le alte mura.
squarci / spiccansi usberghi, e sgorga atro e fumeggia / il sangue. monti
misti in pianto e in sangue, atro cemento / calcati busti e crani dissepolti /
ammanta / oggi di lieto e doman d'atro vel. d'annunzio, ii-396:
sinistra. linati, 30-71: desolato atro color cappuccino dell'ultima foglia, povera
corinthio, il luculleo c'ha dell'atro. = voce dotta, deriv.
e misti in pianto e in sangue, atro cemento / calcati busti e crani dissepolti
/ abiterà la cauta volpe, e l'atro / bosco mormorerà fra le alte mura
ceffo del carnefice imminente, / e l'atro coruscar de la bipenne. verga,
e misti in pianto e in sangue, atro cemento / calcati busti e crani dissepolti
stride / la ruota, ti ridona all'atro fondo, / visione, una distanza
vagava / sol per la valle il fumo atro confuso / colle nebbie de'boschi e
tutto / far di sopra un ferale atro coperchio. colletta, i-52: nella
il corintio, il luculleo c'ha dell'atro. monti, x-2-321: gonfiata ed
: fonticel di bell'ombre algente ed atro, / inghirlandato di fiorita treccia,
capestro; e smaglia e sbrana / atro per l'atra notte il crocitante.
capestro; e smaglia e sbrana / atro per l'atra notte il crocitante.
muove e disserra / da sotterranei seni atro vapore, / s'offusca il giorno e
, che per fame / spalanca l'atro gorgozzul digiuno. de marchi, ii-818
leopardi, 353: tentennava sua testa atro cimiero, / e pendea '1 brando nudo
monti, x-3- 158: l'atro allor non gli stride / fulmine in pugno
1 sangue negli occhi bolle, e di atro sangue / sprazzi gli grondan dalla bocca
2-373: egli, com'era / d'atro sangue, di bava e di veleno
. forteguerri, 18-83: una nebbia d'atro odor ripiena / sorge, che affatto
al fuoco. delfino, 1-386: d'atro color agnelle e bovi / sacrificò,
x-3-276: mise teséo nei talami / dell'atro dite il piede: / punillo il
al vero affrettando eterno alloro, / atro duolo improvviso estese tali / sopra la
cassola, 64: quand'ecco splender l'atro lembo, e in mille / archi
x-3-276: mise teséo nei talami / dell'atro dite il piede: / punillo il
.. / che addietro spinge ogni atro nuvol fello. -spiacevole, increscioso
gì ser- pendo all'intorno e d'atro fumo / sparse torbidi flutti. tecchi
cassola, 64: quand'ecco splender l'atro lembo, e in mille / archi
il sommo sacerdote /... d'atro color agnelle e bovi / sacrificò,
sbadigli; 0 più fiate / d'atro rapè solleticar le nari? alfieri, 8-222
accesi / di vivo fuoco e d'atro sangue aspersi / vibrar le lingue, e
volto, / e la persona d'atro fimo intrisa. leopardi, 350: or
/ gì serpendo all'intorno e d'atro fumo / sparse torbidi flutti. marchetti
più fondi chiostri, / e d'atro manto il volto ricoperse. d'annunzio
fora / non visto, e l'oleoso atro midollo / avido pasce. giusti,
/ non visto, e l'oleoso atro midollo / avido pasce. pascoli, 42
/ di luce, onde ne fugga ogni atro orrore. tasso, 19-106: de
, / gì serpendo all'intorno e d'atro fumo / sparse torbidi flutti. pindemonte
pertanto / fuliginoso il volto, d'atro sangue / asperso,... /
zolfo poscia e di funèbri fiondi / d'atro cipresso i suffumigi accendi, / e
funesto, / pallido in faccia e d'atro sangue tinto. giulio strozzi, 12-12
. dolce, 1-15: il colore atro dagli antichi anco fu chiamato 'antracino '
parti glandulose. roberti, x-157: d'atro sangue impregna / lo grinzo glanduloso /
patema regione / il fumò sale, atro vapor cocente / fa una lastra, che
, che per fame / spalanca l'atro gorgozzul digiuno. ferd. martini, i-528
pollo americano], / e d'atro sangue impregna / lo grinzo glanduloso / collare
la breve cresta segna, / e d'atro sangue impregna / lo grinzo glanduloso /
: si spruzzano i destrieri / in guazzo atro di sangue. borsieri, 358:
.. per l'effusione del suo sangue atro... imbrunir la via lattea
profonda / s'apre la bocca d'atro sangue immonda. marino, xiii-35: terror
collo, in pria nevoso, / d'atro sangue or nero e tinto. carducci
i monti de'paesi l'uno dall'atro per tremuoti si partirono. s. agostino
e l'aria / col fiato impesterebbe atro e corrotto. targioni pozzetti, 11-1-232
volo, e, divenute saette tinte d'atro veleno, impiagarono la chiesa.
187: vedi un nugol di mosche atro, importuno, / il bel raggio del
elettra o alceste / scolpisca il dolor atro, / ond'io forse impregnai lor voci
un picciol foglio burbero all'aspetto, atro di volto, con le occhiaie incavate
argenti / da sanguinosi denti / tinti d'atro color pendon fumanti. cesarotti, 1-viii-241
, / sasso in mezzo al mugghiante atro oceano. saba, 4-62: questo
/ un tartaro profondo, infausto ed atro. segneri, iii-3-177: il demonio,
alma / schizza per gli occhi fuore atro veneno, / e più s'infuria e
semivivi, / all'acque infette d'atro sangue. -impregnato, coperto,
o tinse, / trifon, nell'atro suo limo terreno. bracciolini, 2-12-63:
, / che con tuo falso colpo atro e funesto / hai fatto ricco el cielo
s'innispida. = denom. da atro (v.) col pref. in-con
questo / tuo cesso e t'empie d'atro odor molesto! -rifl. cospargersi
serpe in seno / di macilente invidia atro veleno. fiacchi, 122:
, atterrire. menzini, i-164: atro nembo d'orrore / già te nel pianto
tutto, / far di sopra un ferale atro coperchio. gnoli, 1-252: oh
occiduo sol naufrago uscendo, / l'atro polo di vaga iri dipinse.
, i-788: fuliginoso il volto, d'atro sangue / asperso e di sudore,
/ non tollea ancora il velo oscuro et atro; / a pena avea la licaonia
leopardi, 353: tentennava sua testa atro cimiero, / e pendea 'l brando
coprì l'augusta diva / d'un atro vel, di che nuli'altro il nero
fren reggea, / precipitala in loco atro et immondo. cattaneo, vi-1-164: due
serpe in seno / di macilente invidia atro veleno. fantoni, i-34: di tua
/ ove prima giacea più nudo ed atro. / sai, gli dirò, qual
manto, che tutto involgere / d'atro color suol te. foscolo, 1-168:
battista, vi-3-39: di folte nubi atro volume / dell'etra mascherò l'orbe
10 ti mescei / ne l'usate vivande atro veneno. 7. versare,
ingegni. bruni, 91: d'atro pallor mirò dipinto / ciprigna adone.
: fuligi- noso il volto, d'atro sangue / asperso e di sudore, e
frugoni, 4-9: io, che d'atro color la faccia tingo, / son
/ tuo cesso e t'empie d'atro odor molesto! -che procura o può
scorre tortuosa e lenta; / l'atro destino d'ercolan paventa / l'umil
occiduo sol naufrago uscendo, / l'atro polo di vaga iri dipinse.
3-569: è tolto con il suo atro nigrore, crocitante loquacità., turpe
fa'quanto ben sai: / ché quanto atro fai / retorna in niente. chiaro
/ che de'morbi a frenar l'atro flagello / d'erbe e nitri facean
2-372: egli, com'era / d'atro sangue, di bava e di veleno
/ su cui nuotava il genio atro del male. prati, i-107: voi
occhiridente venere / ed abbandona il fabbro atro del fulmine. = comp. da
fora / non visto, e l'oleoso atro midollo / avido pasce. cavour,
, sorgea nel cor di carlo / atro orribil pensiero. leopardi, 25-17:
foco / eh'eternamente coce ombroso et atro. f. f. fru
, buio; tetro, fosco, atro. frezzi, i-2-22: proserpina,
mandano cattivo odore, sono di color atro. muratori, iii-97: è troppo
in: così al mio cor perdona atro et oscuro, / sommerso ne le pene
alto / del tracfitor la testa: atro vessillo, / d'infausto augurio a lor
l'uno pe9? o e. ll'atro, isstaiora quaranta otto ed uno panoro
i monti de'paesi l'uno dall'atro per tremuoti si partirono, onde molte
e cava più da gli ulivi quell'atro sì e oscuro, ma necessario e,
battista, vi-4-29: di pendule spruzzaglie atro volume / naufraghe fa le congiurate gare
du'volire / e l'ù e l'atro me dà pensamento. amico di dante
guastàm, ma nixum monago e nixum atro omo personamenti poén tocar. bandi antichi,
core et amore, che m'è sì atro. bambagiuoli, xxxvii-38: non dà
nobil pianta / roma biasmando il caso atro e funesto, / se stessa affligge
e segreti interprete la lingua / d'atro sangue piovea debilitata / dal male,
occiduo sol naufrago uscendo, / l'atro polo di vaga iri dipinse. carducci,
: da questa terra / cui turbo atro di morte intorno ruggia / esco, e
lor sommerse / con torbid'acque e d'atro sangue asperse / corser novi tributi al
presente, / morte del serpentino, atro veneno, / vita de l'universo
fren reggea, / precipitala in loco atro et immondo. -abbattere un areoplano.
qui [il cavallo] giace: d'atro assenzio e fele / i precordi gli
antidoto presente, / morte del serpentino, atro veneno. varchi, v-554: dice
: ponemo ove dovea dare a l'atro quademuccio de la banbasscia, ed àlli da
i monti de'paesi l'uno dall'atro per tremuoti si partirono, onde molte
poppa un'atra nave e da l'atro lao un'atra et a proa un'atra
da poppa un'atra nave e da l'atro lao un'atra et a proa un'
nuovi testi fiorentini, 190: anice un atro pezo posto a rio, ed è
ceresa, 1-768: sorto da putre fango atro e terreno. bergamini, 1-457:
fa'quanto ben sai: / ché quanto atro fai / retoma in niente. novellino
testi veneziani, 40: de l'atro quartere que romane, sia dato ali
, i-168: ricopritevi la fronte / d'atro panno vedo- vil. / pianga il
primi anni di vita e caratterizzata da ossa atro fiche, fragili e deformate
sorgente. landolfi, 2-200: sangue atro e guano di caverna / midolla e
lunghi sbadigli; o più fiate / d'atro rapè solleticar le nari? foscolo,
1-8-41: ben poteo giù nel cavo atro recinto / de'morbi il mio morgagni oltre
ne l'una man pura fa- l'atro lo corpo sostenea; / e lagremando lo
tronca. chiabrera, 436: de l'atro avemo / rettor supremo e de l'
guerrier le spade cinte, / ma d'atro sangue ribagnate e tinte / vibrarle in
intatta ancora, e d'atro sangue intrisa: / ricarca lavasto- maco
lxxxviii-ii-721: non l'infimo mio ingegno atro e ridiculo / chiama el sonetto tuo
stride / la ruota, ti ridona all'atro fondo, / visione, una distanza
; nido. parini, 377: atro fango e rovina e squallor solo / tutti
dirsi, ingenerato / da putrido di sangue atro rigagno, / del miglior sangue cittadin
che, incontenente ch'elo trovase un atro cavallo bun per elio, sì lo devese
non m'ha rimesso ancora / l'atro misfatto il cielo. moretti, ii-760:
f. casini, iii-656: deposto l'atro veleno dell'astio e rimpastate le viscere
e appena fui risorta / che vidi un atro corvo / porsi a me dirimpetto /
cruda, / che con tuo falso colpo atro e funesto / hai fatto ricco el
pellico, 3-130: quando ragghia nemoo atro di guerra / ester qui non starà
da questa terra, / qui turbo atro di morte intorno ragghia, / esco e
stride / la mota, ti ridona all'atro fondo, / visione, una distanza
, / che de'morbi a frenar l'atro flagello / d'erbe e nitri facean
musa, dirà talun che di tropp'atro / fiele ingombro i miei versi, ed
: ogni goccia grossa e pesante di sangue atro che batta scoccante e sorda sul pavimento
/ suggerò, madre mia, l'atro veleno / che le viscere molli / con
particulare addi drita e l'atro da la man senestra. guido delle colonne
sensi immondo / stempravi quel tuo denso atro veleno. d'annunzio, iii-2-1131: dio
du'volire / e l'ù e l'atro me dà pensamento. g. cavalcanti
., /... serpeggiando, atro e maligno estende / la tortuosa coda
macilente invidia atro veleno. dotti, 1-411: impeto di
sfuriata d'ingiurie e villanie degne dell'atro e stolto autore. garibaldi, 1-4:
senza calma o suffragio / patisce atro naufragio. mazza, i-25: non è
/ laddove in mezzo a nembi d'atro cenere / vomita mongibel fiamma e bitume.
frugoni, i-12-151: schiva di questo atro umil soggiorno, / seguendo il santo
giusquiamo bianco / metton ne l'ombra un atro / fiore, un fior tardo e
al vero affrettando eterno alloro, / atro duolo improvviso estese l'ali / sopra la
i-460: tu sorger di fumo un nuvol atro / festi, non d'aurea fiamma
spesso commento, / sorto da putre fango atro e terreno. marchetti, 5-203:
da lato est piro basavolle e da l'atro lato atavante. novellino, xxviii-878:
genovese, 1-2-127: l'un vòr l'atro soperzhar, / e so- perzhando sauarchizar
fuor del circo lo menar gittante / atro sangue, e i ginocchi egri traente /
il cui sponsàgio fu a lor parenti atro. = deriv. da sponsare
si rivelò occhi bolle, e di atro sangue / sprazzi li grondan dalla bocca in
lor ricoverse / di spumoso cinghiai grifo atro e strano. ghirardacci, 3-153:
si riceva. moniglia, 1-i-362: d'atro sospetto / si squarcia il vel:
peccai / sun l'un da l'atro sì squarzai [i tuoi figli] /
a squarci / spiccansi usberghi, e sgorga atro e fumeggia / il sangue.
, tra l'uno peggo e. ll'atro, isstaiora quaranta otto ed uno panoro
giusquiamo bianco / metton ne l'ombra un atro / fiore, un fior tardo e
m'incese, / stipata d'infinito atro dolore. 7. completamente occupato
testi, 1-68: stolida ignoranza e livor atro / negli alberghi reai par sol che
, 1-xxxiii-139: dalle mie braccia d'atro sangue asperse / te, troppo dolce
stride / la ruota, ti ridona all'atro fondo, / visione, una distanza
/ senza calma o suffragio / patisce atro naufragio. 6. stor.
giusquiamo bianco / metton ne l'ombra un atro / fiore, un fior tardo e
/ un tartaro profondo, infausto ed atro, / de l'angoscie teatro / qual
vèr noi con sovraciglio mal sospettante ed atro. milizia, i-5: qualcuno crudelmente annoiato
, / ove prima giacea più nudo ed atro. / « sai », gli
. leopardi, 353: tentennava sua testa atro cimiero, / e pendea t bando
genovese, 1-2-117: e se unca poi atro far, / con to se non
, o tinse, / trifon, nell'atro suo limo terreno; 7 e
l'accori / del torcetto e del palco atro e funesto. alfieri, 12-46:
l'accori / del torcetto e del palco atro e funesto. = voce dotta,
frugoni, 4-9: io, che d'atro color la faccia tingo, / son la
de lor li ihoi traxea; / l'atro lo corpo so- stenea; / e
; / tal chiuso in armi d'atro sangue asperse / era l'altier fra le
risponde / rimugolante, e strascinando un atro / nembo di luce la cometa appare.
: or nevoso, / turbinoso / d'atro verno il nembo spira. cesari,
zia, che sta nell'olio e nell'atro, i'caccio fuori di questi liberali
m'incese, / stipata d'infinito atro dolore, / scorgendo come a un
, 3-569: è tolto con il suo atro nigrore, crocitante loquacità, turpe e