= deriv. da astruso. astrusità, sf. l'essere astruso; oscurità
dalla pedanteria, dalla severità austera, dalla astrusità, che dalla frivolità e dalla inesattezza
ermeticamente. -anche al figur.: astrusità, enigmaticità. bartolini
altrettante comiche bestialità. -sm. astrusità; intellettualismo. serra, i-211:
, incomprensibile, indecifrabile; enigmaticità, astrusità. e. cecchi, 2-70:
. mancanza di chiarezza e di lucidità; astrusità, complicazione. gramsci, 1-122
che ormai diventava nebbiosa. -incline alle astrusità. de sanctis, ii-297: la
gli alberi. 5. astrusità, involutezza. mamiani, 10-ii-563:
talora volutamente, complicato; oscurità, astrusità. -in senso concreto: idea o
o anche legislativo e scientifico); astrusità o incomprensibilità o grande difficoltà testuale,
riesce a condensare in paragrafi trasparenti le astrusità paradossiste dell'ultima epoca. = deriv
. rabbinerìa, sf. cavillosità, astrusità (con riferimento spreg. all'abilità
figliuolo. 12. incomprensibilità, astrusità, enigmaticità; difficoltà di interpretazione,
degl'intellettuali di sinistra, commisto di astrusità e di stereotipi ideologici che, prodotto
. figur. complessità o, anche, astrusità, incomprensibilità e ambiguità di interpretazione di
africani (una parola, per connotare astrusità ed esotismo di scelte linguistiche).
l'uso corrente, normalmente, senza astrusità o pedanteria. aretino, 20-82: