simboli e delle allegorie, la virtù d'astrarre, l'estrema sensibilità alla suggestione visuale
nel trattare una data questione, l'astrarre da ogni definizione costruttiva degli enti di
astraènte (part. pres. di astrarre), agg. filos. che
pensiero astraente. astràere, v. astrarre. astràgalo1 (astràgolo),
(di etimo incerto). astrarre (ant. astràere), tr.
idem, 20-84: questo si chiama astrarre; il che non è altro, come
le sue idee, e di astrarre colla sola forza del ragionamento. serristori
annunzio, iv-1-434: io non potrei astrarre dal mio passato né dal suo,
cui era invasa la chiesetta mi faceva astrarre dolcemente. = voce dotta,
astratto (part. pass, di astrarre), agg. (superi.
, inferire, argomentare, desumere; astrarre. dominici, 2-8: di tutto
immaginazione, e quel giudizio che fa astrarre [il dotto] interamente dal suo
la distinzione tra il pensare e l'astrarre è distinzione ideale, che opera solo nell'
fanno. 2. distogliere, astrarre (da un pensiero, da un'
mediocrità; trascendere la banale quotidianità; astrarre dai fatti contingenti per giungere a una
-anche: andar soggetto a fissazioni, astrarre dalla realtà oggettiva. relazione dalla corte
, fonderia e intaglio, perché debbono astrarre le superficie dai corpi che imitano.
nelle * degnità 'che non potevan astrarre le forme o le propietà da'subbietti
la famiglia li frena; capaci di astrarre, diventano pratici. pratolini, 1-83
percepiti, da cui non si può astrarre più nulla senza uscire da ciò che è
la distinzione tra il pensare e l'astrarre è distinzione ideale, che opera solo
indurre e dedurre, senza comparare, astrarre, generalizzare, sottilizzare, ma procedendo
[aristotile] a questo la virtù di astrarre gli universali da'particolari (intelletto agente
-sostant. segneri, i-604: astrarre da tutto il sensibile, rimuovere ogni
, di intraprendere attività complesse, di astrarre, di adattarsi a uno scopo,
da tutto il resto; distinguere, astrarre, enucleare. cattaneo, v-1-435:
mentalizzare, tr. letter. astrarre, idealizzare. gioberti, 4-1-m:
posta i filosofi, che fanno bene ad astrarre; europea. dossi, iii-279:
: in questa scienza delle resistenze doversi astrarre dalla flessibilità de'corpi che fanno molla
d'annunzio, vi-1-434: io non potrei astrarre dal mio passato né dal suo,
] fortissimo in quella mirabile facoltà di astrarre dagl'individui le sole idee atte a
della sua spezie, perché non sanno astrarre le propietà da'loro subietti, essi immagineranno
la linea sono opere della facoltà di astrarre e nulla più. gentile, 2-ii-179:
qualche attualità che da lui si può astrarre e poi di lui si può predicare
naturali per costruire un tipo ideale; astrarre dall'insieme degli individui il concetto di
passare dal particolare all'universale e di astrarre dalla contingenza. -anche: configurare in
compiendo un'operazione logica induttiva; astrarre il modello universalmente valido dall'esempio concreto
schematizzata. 2. semplificare; astrarre dai particolari contingenti, non essenziali.
8. in un processo speculativo, astrarre da un concetto le caratteristiche generali che
in un altro modo puòl'intelletto separare et astrarre co'concetti le cose da quelche sono:
saremmo sommersi se non fossimo in grado di astrarre da = deriv. da sistema.
il cervello. -per estens. astrarre la mente, distogliendola dai pensieri quotidiani
nei squarciafogli delle spe- potenza d'astrarre. il secondo squarciamento è quello che la
intorno a'magliuoli. 44. astrarre. - anche sostant. bonghi,
scolastica, per indicare che si intende astrarre i fatti dalla contingenza del reale per
e delle allegorie, la virtù d'astrarre, l'estrema sensibilità alla suggestione visuale
significano concetti conosciuti grazie alla capacità di astrarre dell'intelletto. = deriv. da
: riguardo all'atto di comparare e di astrarre, notammo noi al luogo medesimo che
concetto. -filos. rendere assoluto, astrarre dal particolare all'universale (anche assol
eccessiva sete di concet- tualizzare e di astrarre le cose. = denom. da
astrazione. = nome d'agente da astrarre. na astrazione, sf. arte
. gentile, 7-iii-133: deve astrarre da tutta l'infinita varietà dello sperimentabile.