. m. -ci). che astrae dalla metafisica, che ignora i problemi
fanzini, iv-34: areligioso, che astrae dal principio religioso. diverso da antireligioso
tendenza all'astrazione; procedimento mentale che astrae dai fatti, dall'esperienza.
tende all'astratto; che si astrae dalla concretezza dei fatti. b
procedere astrattivo ed empiricizzante da una parte astrae il soggetto dal predicato, e dall'
romagnosi, 17-60: una mente che astrae è una mente che si può fissare e
. vico, 545: la fonderia astrae le superficie con qualche rilevatezza, l'
con qualche profondità; ma la pittura astrae le superficie assolute, ch'è difficilissimo
3-1-60: la... vision l'astrae talmente [certa sorta di gente]
personalità. b. segni, 7-146: astrae dalla materia... senza condib.
a un certo punto la mente si astrae, per un attimo, e io ò
ha l'aura: nel che fare astrae dalla materia in due cose, che si
ma è cosa che si nota ed astrae puramente colla virtù della mente. leopardi,
/ obliviosi farmaci spargea. -che astrae dalla realtà circostante, che induce assenza
una filosofia che si crede profonda quando astrae da'princìpi, non possono ormai trovare
poveramente si schematizza, troppo arbitrariamente si astrae dal monstruoso groviglio della totalità. pasolini
un'attualità permanente che colla mente si astrae dal totale d'un ente e che
reprobo idio la misericordia e la giustizia astrae. niccolò da correggio, 1-289: reprobi
vico, 545: la fonderia astrae le superficie con qualche rilevatezza, l'
reprobo idio la misericordia e la giustizia astrae, perocché i buoni giudica qui per
dalla virtù ritirandosi l'anima, s'astrae dalle cose sensibili, ed alle intelligibili
storica; assumere un significato che astrae dai singoli episodi, fatti, comportamenti
a particolare); caratteristica di ciò che astrae e prescinde dallo specifico e dal particolare