agg. ant. pieno d'astio, astioso, avverso. = deriv.
avverso. = deriv. da astioso (v.) adattàbile,
caduto... è il nemico astioso e tenace degli uomini che s'angelicano.
imparentato / -diceva 'l cavalier falso ed astioso: - / da'mercatanti qui fosti
aschióso, agg. disus. tose. astioso. caro, i-343: e mirando
forza legale, in parte tollerati con astioso silenzio. idem, pr. sp.
te. = comp. di astioso. astiosità, sf. l'
astiosità, sf. l'essere abitualmente astioso; disposizione ad accogliere con astio ogni
... non spietato, non astioso, non sfrenato, non presuntuoso. varchi
, / omiciattolo van, sciocco, astioso. pavese, i-406: mi sorprese
con tanto amore, / che sono astioso di chiunque more. cino, iv-179
esiguità di un cervelluzzo acido, fatuo ed astioso, nell'enorme obesità di una corpulenza
di un cervelluzzo acido, fatuo ed astioso, nell'enorme obesità di una corpulenza sfatta
spirito eroico, egli non era né un astioso papalino né un imbelle collotorto.
6-17: egli non era né un astioso papalino né un imbelle collotorto. bocchelli
di un cervelluzzo acido, fatuo ed astioso, nell'enorme obesità di una corpulenza sfatta
la demonialità degli erodi, il rancore astioso dei farisei, la stizza vendicativa di
. bocchelli, i-57: ricominciava più astioso e più stanco le miserande recriminazioni sue
, riferito a rapporti personali: risentimento astioso, spesso misto a gelosia.
che mostra dispetto, contrarietà, malcontento astioso, corruccio, disdegno (il viso,
imbriani, 3-178: guardava con occhio astioso ogni mano che ardiva toccare le belle
propriamente una donna nell'età critica, astioso e refoulè. -per estens.
e dell'amor platonico, con un astioso sorriso; a meno che, quando aveva
di un cervelluzzo acido, fatuo ed astioso, nell'enorme obesità di una corpulenza
. irascibile, insofferente, bilioso, astioso. de marchi, i-964: fu
emulazione o di contraddizione; polemico, astioso, animoso. p. fortini
esiguità di un cervelluzzo acido, fatuo ed astioso, nell'enorme obesità di una corpulenza
inorridì quel nobil uomo a vista dell'astioso talento ond'erano impressionate le leggi.
dalla forza legale, in parte tollerati con astioso silenzio, o impugnati con vane proteste
in un brutto fiasco. -diventare astioso; stizzirsi, irritarsi. bocchelli,
inasprito dal rancore, dal risentimento; astioso, esacerbato. bechi, 1-77:
costume. 6. figur. rendere astioso, inasprire. gozzano, i-737:
colmo di rancore, di risentimento; astioso; scostante, stizzoso; esacerbato.
. 2. figur. diventare astioso; irritarsi, stizzirsi. siri,
. 4. figur. rendere astioso; colmare di rabbia, di malanimo
filosofo: ma, d'indole, / astioso e impostore. [sostituito da]
irritato; che è in preda ad astioso risentimento, a sordo rammarico; piccato
inserpentino, agg. ant. astioso, malevolo. oddi, 2-119
/ non sembianti inumani. -particolarmente astioso e malevolo. monti, xii-2-17:
a collera, fare adirare; rendere astioso, colmare di rancore, di risentimento;
sfiorire. — per estens.: diventare astioso, inasprirsi. = denom
sfiorito. -per estens.: diventato astioso, inasprito. dossi,
, minuzioso pedantesco, e talora anche astioso e malevolo (una persona, e
per lo più offensiva veemenza, di astioso risentimento che tende alla vendetta o
perch'esser non ne può già core astioso, / che non à invidia quel ch'
mosso da avversione profonda e irriducibile; astioso, rancoroso, invidioso.
; è lo scroccone ingrato, il parassita astioso. -sostant. aretino,
male altrui; malvagio, perfido; astioso, maldisposto, aspro. -anche:
quanti sono al diavolo, ma col mazzamurro astioso e vanitoso, e bambinate, nulla
-per antifrasi: più accanito, astioso, risentito (un nemico).
inimicizia, da malevolenza; ostile, astioso, malevolo. dante, inf.
/ perch'esser non ne può già core astioso, / che non à invidia quel
persona, più esacerbato e risentito; più astioso, maledico o pettegolo. pulci
modo crudo, brutale; essere astioso. f. f. frugoni
-blando, non acrimonioso; non astioso (un modo di argomentare).
forza legale, in parte tollerati con astioso silenzio o impugnati con vane proteste, ma
ernioso. 2. acrimonioso, astioso, pieno di livore. c.
2. rabbioso, collerico, astioso. nomi, 11-43: costei non
il governo all'accorto favarone, nel suo astioso rimbambimento s'era voltato tutto quanto in
2. rinfacciare un comportamento in modo astioso (anche nella forma rimpolpettarlo).
predicatori. 4. modo sgarbato e astioso di offrire qualcosa con superbia e disprezzo
. ant. facile al rimprovero; astioso. f. villani, 11-70
que'fatti. 2. biasimo astioso, violento; rimbrotto. -anche:
con tanto amore, / che sono astioso di chiunque more. idem, conv.
uomo di piccola statura, saccente, astioso o libidinoso. tommaseo, ii-137:
. polemica violenta; attacco aspro, astioso, anche abietto. caro, i-107
. 9. espressione, discorso astioso e maligno. arpino, 10-42:
4. letter. ant. astioso, maligno, aggressivo. caro,
forza legale, in parte tollerati con astioso silenzio, o impugnati con vane proteste,
, 1-i-432: l'argomento di quello spiacevole astioso era sempre lo stesso: un succhiellare
crudeltà, che ne è dominato; astioso, colmo di livore, volto al
crudele, malvagio, perverso; rancoroso, astioso; aspro, severo; malevolo,