, non rimaneva alla buona lucia propriamente astio contro l'acerba predicatrice. pirandello,
. adastiaménto, sm. ant. astio; odio nato da invidia, da
, tr. ant. avere in astio, invidiare. - al rifl.:
s'adastino. = comp. di astio (v.). adastiato (
adastióso, agg. ant. pieno d'astio, astioso, avverso. =
); sdegno doloroso; acredine; astio, rancore. salveregina volgar.,
; dolore, afflizione (mista ad astio, a rancore); disgusto.
amarore. 3. acredine, astio. c. dati, vii-186:
- anche al figur.: amarezza, astio. tommaseo [s. v
, per la qual cosa menoma molto l'astio e la malivoglienza, che gli è
àschio, sm. disus. tose. astio. caro, 6-254: stava sul
quella bile. = deriv. da astio (v.), per l'alternanza
): provava contro quelle poverine un astio, un desiderio quasi di vendetta;
(àstio). disus. trattare con astio. trattati antichi, 19: mai
guatato. = deriv. da astio. àstice (àstaco),
, i-1448: chi s'abandona / per astio di persona / e per sua vanagloria
anima divisa / dal corpo suo per astio e per inveggia, / com'e'dicea
lei innamoràro, / i qual per astio a morte si sfidàro. caro, 6-254
e sdegno. tasso, 8-61: d'astio dentro il fellon tutto si rode /
pratica... si muove per astio, per acerbità, per livore. foscolo
tutti da sentimenti istantanei, spassionati d'astio o d'amore; ond'io li tengo
. non rimaneva alla buona lucia propriamente astio contro l'acerba predicatrice. nieri, 68
vogliono morti... per puro astio e per invidia. palazzeschi, 4-237:
: da ogni parola, attraverso l'astio e l'invidia, scappava fuori rammirazione
1-90: dall'amore era passato all'astio quasi senza avvedersene. 2.
2. locuz. -avere, portare astio: provare invidia, dispetto, essere
ragione, sì glie ne porta molto astio ed invidia. fra giordano, 30:
. fra giordano, 30: non avrà astio l'imo dell'altro, ché ciascuno
che sono invidiosi, che n'hanno astio, si sforzano a podere di farloti
poi più casi, che i vivi ebbono astio de'morti per le soperchie tribulazioni.
da siena, 92: la sorella aveva astio che maddalena avesse tanta consolazione, perché
lei. panciatichi, 9: gli avevano astio, perché egli s'addottorava.
perché egli s'addottorava. -fare astio: suscitare invidia. alamanni, 5-1-443
vasi ed un disegno / da far astio a polidoro. -dimin. astiàcolo
. astiosaménte, avv. con astio, con dispetto. bembo,
abitualmente astioso; disposizione ad accogliere con astio ogni evento della vita.
aschióso), agg. pieno di astio, malevolo, dispettoso, geloso, invidioso
fra giordano, 30: non avrà astio l'uno dell'altro. dante, inf
, non rimaneva alla buona lucia propriamente astio contro l'acerba predicatrice. tommaseo,
, non rimaneva alla buona lucia propriamente astio contro l'acerba predicatrice. [ediz.
) non rimaneva alla buona lucia propriamente astio contro l'acerba sermonatrice].
in particolare di chi fìssa qualcuno con astio, con minaccia, con malanimo)
185): provava contro quelle poverine un astio, un desiderio quasi di vendetta;
1 per man la tragge e par d'astio si roda. 2.
. -che esprime ostile diffidenza, astio, perfidia, malignità (il viso
colorar ciascuna [nazione] l'astio che avea contro alle altre,
anima divisa / dal corpo suo per astio e per inveggia, / com'ei dicea
. marino, 10-221: ecco d'astio privato ancor bollire / de'duci istessi gli
più vagliono a scandalezzare il mondo coll'astio, che a dottrinarlo col discorso. tommaseo
. crepóre, sm. ant. astio, rancore, dispetto. m
1-35: or via, disfoga / l'astio racchiuso, e solo in me rivolgi
dispettosàggine, sf. raro. malignità, astio. baretti, 2-353: avevo
arpia, stitica, dispettosa e piena d'astio. pasolini, 1-197: il contegno
anima divisa / dal corpo suo per astio e per inveggia, / com'e'dicea
avidità di possedere o anche odio, astio profondo, o struggente nostalgia. garzoni
: fu per invidia, e per astio da'suoi fratelli tradito, e spogliato,
io udito dire, ciò fanno anzi per astio, veggendo gli episcopali essere stati mai
arte. 2. figur. astio, animosità, rancore. giovio,
intensamente odiato, aborrito, considerato con astio e ira; che si cerca di fuggire
ii-724: sentì però in prevenzione un astio furioso per quello che era un giovinastro,
, 6-511: dimise dunque la feccia d'astio che aveva fermentato nella sua passione,
sonzogno. -rabbia, ira, astio, risentimento, rancore. cesarotti
4. rancore, malanimo, astio, acrimonia; stizza, rabbia,
badate; da un canto la riarde astio di stomaco vuoto, dall'altro la
della compagna, la quale gli serbava astio per una comune sventura.
maliziosi ancora che furiosi, dominati da astio maligno di reazionari prussiani contro le franchigie
271: pellegra parlava così a motivo dell'astio che le friggeva sempre nel cuore contro
: ma voi covate sotto la gaifèria / astio tra voi, spregio per noi cattivi
giallo: essere pieno di livore, di astio velenoso. -diventare giallo e verde:
. guerrazzi, 2-216: i francesi per astio ritornano l'isola in mano a loro
, ii-724: sentì... un astio furioso per quello che era un giovinastro
altri grossi popolari, che n'aveano astio, dispuosero lui e 'l minuto popolo
un gran che nelle guerre, metteva astio quel trovarsi soggetto ad un garzoncello che
. 14. ant. rancore, astio, inimicizia, malanimo. 5.
, 271: parlava così a motivo dell'astio che le friggeva nel cuore contro marinetta
cardarelli, 6-107: fui perseguitato dall'astio di quel possidente a cui avevo tolto
le befane, / che crepano dall'astio e dal dispetto, / vedendo altri attirar
-al figur.: mostrare malevolenza, astio, ostilità. francesco da barberino,
, 2-v-633: risentiva... l'astio della privazione di quei diletti e di
. cesarotti, 1-xxvi-64: mostrando un'astio impotente, aggiungete al danno l'infamia
letterato inacetito. -che esprime astio o risentimento (il volto).
in me l'antico rancore, l'astio inconfessabile che è il rovescio di ogni
; che esprime bassezza d'animo, astio, egoismo; che nasce da un
combattuto contro lutero, si volse con astio inquisitorio contro i teologi della chiesa romana
fossero * esclusivamente 'gesti di astio e di reciproco disprezzo. essi.
di mal occhio, e ne intisichivan per astio. -sostant. a.
intoppo e ritardamento recavano le animosità ed astio che tra i colleghi bruttamente s'erano
anima divisa / dal corpo suo per astio e per invéggia, / com'e'dicea
invelenito). carico di collera, di astio, di rancore; adirato, infuriato
osmano. -che esprime collera, astio, rancore (gli occhi, 10
degli dei: secondo erodoto, l'astio degli dei verso gli uomini felici oltre il
una cocente e morbosa gelosia, da astio, da rancore, da dispetto.
prov. proverbi toscani, 169: astio e invidia non morì mai. l'
avviene; / ma invidiuccia è sempre astio e rovella. balbo, 6-53:
da sentimenti di invidia (anche da astio, da odio). - anche sostant
agire); che rivela invidia, astio, rancore (uno sguardo, un gesto
stizzirsi, sdegnarsi vivamente; infiammarsi di astio, di rancore. marini
, di stizza profonda; infiammare d'astio, di rancore. giuglaris, 135
sdegnato; infiam mato d'astio, di rancore. lalli,
tutti da sentimenti istantanei, spassionati d'astio e d'amore. manzoni, pr.
rabbiosa che morderete voi medesimo, per astio d'aver così lussureggiato a disgorgo,
era accaduto di dire: -che lezzo d'astio inacidito! 5. vizio
limiti della maledicenza, come faceva l'astio de gl'ipocriti, sotto specie d'
de nicola, 574: l'astio tra gli uffiziali di linea e quei di
2. figur. con livore, con astio. moscheni, io: gl'invidiosi
o procede da invidia, malevolenza o astio (un atteggiamento, un ragionamento,
6. figur. livore, malevolenza, astio, rancore. busone da gubbio,
invidia, malevolenza, rancore, astio; avversione, malanimo profondo e irriducibile.
esprime o nasce da livore, da astio, da avversione profonda e irriducibile.
nel tempo dànno luogo a malumore, astio, odio. proverbi toscani, 281
. esopo volgar., 4-19: per astio e per invidia di magiore guadagno di
; malevolenza, avversione; risentimento, astio, rancore. sarpi, i-1-41:
malanimo: nutrire risentimento, rancore, astio nei confronti di qualcuno o di qualcosa
ant. scontento, offesa; rancore, astio. b. segni, 186
di risentimento, di rabbia, di astio, di frustrazione; adirarsi, risentirsi
conosco più rimedio, / poi c'astio e 'nvidia ed orgolglio e male / chi
in cattivi rapporti con qualcuno; nutrire astio, diffidare. g. villani,
-parer male di qiuilcuno: nutrire astio o rincrescimento nei confronti di qualcuno.
verso la quale si nutrono sentimenti di astio, rancore, disprezzo, condanna.
abbiano motivi di fastidio, risentimento, astio, ostilità. dante, xlix-78:
la pipa, -diceva la gente invasa d'astio timoroso, come al passare degli zingari
di qualcuno; malanimo, animosità; astio, rancore. -in partic.: avversione
= voce dotta, lat. malevolentia 'astio, odio ', comp. da
ostile disposizione d'animo; improntato ad astio; ad animosità (un sentimento, un
, malizia, perfidia, malvagità, astio, ostile diffidenza o anche amaro sarcasmo
ecc., che provoca ostilità, astio, incomprensione; divergenza d'opinioni;
, ira o disappunto, malevolenza, astio, scontentezza (uno stato d'animo
). - anche: risentimento, astio, rancore, livore. guido
imprudenza che, mal sapendo covrire il suo astio e maltalento contro il re,.
provviste. 4. risentimento, astio, irritazione, acredine; malanimo;
ricchi è spregio crudele, ne'poveri cupido astio. jovine, 5-457: la tenuta
, 3-249: la mia collera diventava astio, al pensiero di aver dedicato un
mastio mediceo. calvino, 2-26: un astio reciproco divideva le due famiglie, così
necessarie. de nicola, 574: l'astio tra gli uffiziali di linea e quei
in me la patria arrota / d'astio e d'invidia infetto, / mentre di
certi matti abbaiatori... o per astio 0 per altra cotal loro passione vorranno
la spontaneità creatrice spariscono e rimane l'astio, lo spirito di vendetta, l'
pensate voi se un cavaliere dominato dall'astio... si asterrà dal pigliare ogni
. tavola ritonda, 1-144: l'astio appruova la parola per 10 dottore e
odiarlo implacabilmente, nutrire per lui un astio feroce. - anche con valore iperbolico.
testardaggine o stupidità, ottusità o anche astio vendicativo, malignità, ecc.
stupidità, ottusità o, anche, astio vendicativo, malignità, ecc.
saranno navigate giocondamente, se già l'astio di qualche galatea non averà loro commosso il
che nutre sentimenti di odio, di astio, di ostilità, di malevolenza nei
anche: odiare, detestare; avere in astio. compagni, 3-10: il
da ostilità, da inimicizia, da astio; ostile, avverso. giamboni
di ostilità, di avversione, di astio nei confronti di qualcuno e, comportandosi
-guardare nero qualcuno', guardarlo con astio o con severità, con espressione torva
: burucco era un baron, d'astio e di sdegno / roco mormorador,
ammiccare, per curiosare, per manifestare astio, malanimo, ostilità, per riprovare
incerte notizie rimangono di lui per l'astio de'contemporanei che egli spregio ed offese
che odia, che nutre sentimento di astio, di avversione, di aborrimento.
come fossero 'esclusivamente 'gesti di astio e di reciproco disprezzo.
. attenuato: nutrire vivissima antipatia, astio, malevolenza nei confronti di qualcuno;
che è oggetto di inimicizia, antipatia, astio, malevolenza, disistima da parte di
qualcuno; che prova fierissima antipatia, astio, malevolenza, disistima. -anche:
esprime o è motivato da malanimo, astio, avversione; ispirato a sentimenti di
, ostilità, inimicizia, malevolenza, astio. masuccio, 18: tra loro
. bacchetti, 1-ii-295: animosità ed astio covavan davvero... fra gli operai
mezzi a promuovere, senza timore né astio, l'educazione del popolo, e
/ di gelosia, d'orgoglio e d'astio pregna. leoni, 485: ài
goldoni, xiii-740: non so qual astio, o bile, / contro l'onoratissimo
parco e brontolando per sfogo, senza astio o proposito di rivolta. dizionario di
122: ma, perché fra voi donne astio non manca, / in cambio di
parossismi del prete sanguinario, oggi tutto astio e vendetta. carducci, iii-25-208: io
, diatriba, discordia, lite; astio (con partic. riferimento agli scontri
noto pel suo libero ingegno e per l'astio contro la patrizia tirannide. poerio,
più penetrare il cielo, volle per astio romper la volta di quella basilica e
maldicenza, nel fiele', scrivere con astio, con acrimonia. f. pona
vento e ardente dell'invidia e dell'astio percosso. monti, iii-407: egli
[la folla] sfoga anche l'astio naturale contro i forti vincenti. -per
e alimento, ormai, che dell'astio e del rancore, ostinati e perfidianti.
ribili, perché con tanto calore ed astio svelarle e perseguirle? moretti, ii-636:
: ancor, chi s'abandona / per astio di persona / e per sua vanagloria
nei suoi confronti dei particolari motivi di astio, di odio, di rancore.
anche: ciò che costituisce motivo di astio, di disistima verso una persona
intenzione offensiva o minacciosa; che esprime astio, rancore. banti, 8-272:
vuoisi in parte attribuire la colpa all'astio che si portavano tra loro il vega
della manìa pettegolala, nella crudeltà dell'astio e dell'ingiustizia verso i confratelli.
contro pelo: interpretare malignamente e con astio. guazzo, 1-22: il suggello
reazione di risentimento, di rabbia, di astio e frustazione; adirarsi, risentirsi.
che (da voi stessa in poi) astio fa a pochi. b. davanzati
. non rimaneva alla buona lucia propriamente astio contro l'acerba predica- trice, la
11-74: sparse... delusione e astio il prefettizio decreto di scioglimento. la
/ di gelosia, d'orgoglio e d'astio pregna, / con lividi occhi la
l. bruni, 2-140: astio varrò... avea la prepostarìa di
scudo. testi, i-216: d'astio in quel punto e di furor s'accende
accusato d'astrologia per non so uale astio privato in bologna. manzoni, pr.
leggenda aurea volgar., 100: abbiendone astio gli giuderi, disiderano di soperchiarlo e
connazionali rimasti senza lavoro nell'ondata di astio sorta dall'affare d'etiopia. visitando
. l. bruni, 2-140: astio varrò, uno proposto di roma,
. non rimaneva alla buona lucia propriamente astio contro l'acerba predicatrice, la quale poi
d'astro- logia per non so quale astio privato in bologna; e si partì
anima divisa / dal corpo suo per astio e per inveggia, / com'e'dicea
abitata per buono tempo, e per astio e per (invidia di magiore guadagno di
o, anche con ostilità, con astio e avversione). -per estens.:
e manifestare sentimenti gravemente riprovevoli (specie astio e desiderio di vendetta). p
in discorso; ma si muove per astio, per acerbità, per livore.
incomincia a puzzare. -avvertire avversione, astio. carducci, iii-24-441: a lui
prendersela con qualcuno, dando sfogo all'astio e togliendosi la soddisfazione di vendicare un
diuturne / duellando. 7. astio, malanimo nei confronti di qualcuno,
-improntato a rabbia, a furore, ad astio, a stizza (un pensiero,
3. che denota rabbia, furore, astio e stizza (uno sguardo, un
atteggiamenti provocati da ira, sdegno, astio, risentimento; tranquillarsi, mettersi l'
: la mattina la morte, ragionando con astio et invidia, ricordava e s'invaghiva
rice vuto; cruccio, astio, malanimo. iacopone, 30-13
in modo risentito, rancoroso; con astio. moravia, 24-15: è saltato
core; pieno di risentimento, di astio, di livore; acrimonioso (una
. 4. profondo rancore, astio, cruccio che si prova verso una
vomitai contra di lei fremendo per colerico astio questi amari ma dovuti rimproveri. parini,
, veder coperta l'invidia, l'astio, l'amarezza, il livore? mirate
. monte, 1-70-14: poi c'astio e 'nvidia ed orgolglio e male,
reprobo più penetrare il cielo, volle per astio romper la volta di quella basilica.
in me l'antico rancore, l'astio incofessabile che è il rovescio di ogni
ciocché han contro me calunniosamente, per astio e per odio, detto altre volte
più che mai. -parlare mostrando astio, ostilità, cattiveria. grafi 5-293
. nievo, 302: gli serbava astio di aver consentito alle sue ferd.
, iii-656: deposto l'atro veleno dell'astio e rimpastate le viscere co'sentimenti della
pel suo libero ingegno e per l'astio contro la patrizia tirannide, non tralasciava
di umore ringhioso. -pieno di astio e di ostilità. ferd. martini
tanto, / che contra marco d'astio ebber ripieno, / incontro ogni ragion,
lettura dei voti, ristuzzicò il vecchio astio contro i compagni più sani e più felici
vigilante in un assiduo terrore e intensa d'astio muto e feroce, l'anima del
radicata avversione, rancore, risentimento, astio latente e covato da molto tempo nei
amato amar perdona, / ma non astio o dispetto od ira o orgoglio /
per far saetta a chi ci ha astio, / sentiate dir c'ho parturito
saginato, tu ti consumi divorato da astio rabbioso. monti, 9-598: in allegre
della medicina. -sangue grosso: astio, rancore. pallavicino, ii-177:
non par vero levarsi una satolla di astio contro cui per virtù o per ingegno o
anonimo non par vero levarsi una satolla ai astio contro cui per virtù o per ingegno
con occhi torvi, biecamente, con astio, diffidenza, minaccia. fagiuoli,
per istudio di virtù, bensì per astio di non poter fare altrettanto...
: dava mille ordini e rimproveri con l'astio di chi si rivolge a un branco
amorosi, come fossero 'esclusivamente'gesti di astio e di reciproco disprezzo. essi.
, parte per indiscrezione, parte per astio, ne bramava l'emendazione, e nondimeno
conosco più rimedio! / poi c'astio e 'nvidia ed orgoglio e male, /
poverina certe occhiate di terrore e d'astio insieme. bresciani, 6-x-301: la virginia
: il nuovo orientamento caricò il dottorino dell'astio di tutti i vecchi padri di famiglia
la seratante lanciava verso l'uditorio le frasi astio. b. croce, ii-6-29
, preoccupazioni, angosce; placare l'astio, il risentimento, il dolore;
vomitai contra di lei fremendo per colerico astio questi amari ma dovuti rimproveri. monelli
mal vivo, / fa naufragar con astio furtivo / e l'ancore a'licei,
con gloria alfin recate: / e l'astio d'occultarle in van si sforza.
soffribili, perché con tanto calore ed astio svelarle e perseguirle? filangieri, ii-405
sue sincere azziom, non valendo l'astio più maligno a farla scordar di se stessa
ii-256: le altre serve si rodevano dall'astio e ne stillavano di tutte per rovinarla
verso la quale si nutrono sentimenti di astio, odio o rancore. bernari
: tollerare a mala pena, covando astio, rancore. pascoli, i-326:
mica per istudio di virtù, bensì per astio di non poter fare altrettanto. nievo
da sentimenti di collera, rancore, astio. g. bufalino, 1-153:
. che ha perso la propria carica di astio e risentimento. pratolini, 8-101:
bacchelli, 1-iii-521: allo sfogo del suo astio il raibolini mise presto un tappo:
qualcuno: nutrire nei suoi confronti un astio sordo, una avversione profonda. lippi
i collegiali e i terrieri vi è un astio perpetuo, un'inimicizia giurata. targioni
. che manifesta o esprime malanimo, astio, sospetto, invidia, ira, livore
poesie musicali del trecento, lxxxiv-289: astio non morì mai. / nel foco semre
torto-, biecamente, torvamente, esprimendo astio e livore. aretino, vi-8:
agg. che rivela o esprime malanimo, astio, diffidenza o, anche, ira
3. sentimento di forte livore, astio, odio. -anche: manifestazione di
nell'al- sconde malizia, malanimo o astio, livore (un'affermapotrebbe dir ch'
: ancor, chi s'abandona / per astio di persona / e per sua vanagloria
vecchie. magalotti, 4-96: non astio, o dispetto, od ira, o
6. sentimento di livore, di astio, di avversione nei confronti di aualcuno
. 18. -schizzare veleno: esprimere astio, odio, livore nei confronti di
in modo aspro, pungente; con astio, acredine, rancore; con crudeltà.
velenosa. 6. pieno di astio, di rancore, di malignità (una
7. che denota o deriva da astio, rancore, perfidia, da uirintenzione
potere. -in modo tale da esprimere astio, risentimento (con riferimento a uno
impunita. -ispirato, dettato da astio, rancore, perfìdia (un pensiero
. sentimento di forte livore, rancore, astio, odio nei confronti di qualcuno;
e venenose spine. -dettato da astio, rancore, perfidia; che denota
indole); pieno di livore, astio nei confronti di qualcuno; maldicente.
aceto. 2. figur. astio, rancore, risentimento. dossi,
a malvagità insidiosa, a ingratitudine, astio, livore o, anche, a una
vipefreddezza crudele o, anche, da astio e livore (una perra, viperino
, con rametti in croce con provare astio nei suoi confronti. foglie in cima dei
, che non avea deposto ancor l'astio covato lungamente contro il marino, mirandolo col
, improperi; lanciare, rivolgere con astio giudizi malevoli o calunniosi all'indirizzo di
sf. ant. contrasto, conflitto; astio, animosità. a.
per questo, non perché le porti astio, io continuo a sognare come sarà bello
, di bevande, di preoccupazioni e di astio, che portava sepolto dentro di sé
intr. (vìpero). parlare con astio, con rancore, con acrimonia;