giovenchi d'èrcole nel verde dell'agro assolato e maturo. slataper, 1-7: gettato
di solatìo (v.). assolato (part. pass, di assolare1)
gradi quella d'ogni altro punto più assolato di roma: gherofani, rose ed ogni
. deledda, ii-569: nel silenzio assolato del campo si udiva il rumore della cazzuola
nella vasca dava malinconia a quel luogo assolato e deserto. pavese, 1-8: respiravo
c'era un odore di legno assolato e di sabbia bruciante. calvino, 3-85
levarsi. onofri, 47: il verde assolato del lene / pendìo, sotto il
pasolini, 48: qui venti affricani l'assolato / inverno bruciano: nascono / carnai
si tuffa tutto nella pozza del suo assolato recinto e solo gli si vedono fuori
e densa. -molto caldo, assolato. lucini, 1-218: mareggiar delle
. onofri, ii-57: il verde assolato del lene / pendio, sotto il cupo
, fra gli spogliatoi e l'orizzonte assolato si liquidano, anzi si liquefanno i valori
. martini, 4-16: sedeva nel cortile assolato, col suo cilindro in testa e
-ora panica: quella del meriggio estivo e assolato, in cui sono più forti gli
ai suoi occhi, in quel chiarore assolato dell'aria; e la costrinse a fermarsi
, con valore iter., e da assolato (v.). riassoldaménto
solato3, agg. letter. assolato. de pisis, 1-75:
solitarie. = deriv. da assolato (v.), per aferesi.
, al calore dei suoi raggi; assolato, battuto dal sole (una superficie,
, fra gli spogliatoi e l'orizzonte assolato, si liquidano, anzi si liquefanno,
intravede / un qualche spicchio dello stadio assolato. p levi, 5-95: le aveva
si tuffa tutto nella pozza del suo assolato recinto e solo gli si vedono fuori le
gradi quella d'ogni altro punto più assolato di roma. 4. bot