veglio / con perpetua vista e che m'asseta / di dolce disiar s'adempia meglio
muor la riviera e gli arsi campi asseta. idem, 307: in sui lembi
ha tacque sì, che i riguardanti asseta. 2. figur. suscitare
/ che saziando di sé, di sé asseta. idem, par., 3-72:
ch'avemo, e d'altro non ci asseta. idem, par.,
/ con perpetua vista e che m'asseta / di dolce disiar, s'adempia
gli onori al desio, che l'alme asseta, / modo prescriva e legge.
per quanto ingozzi e più e più asseta. = deriv. da sete
avemo, e d'altro non ci asseta. idem, par., 21-70:
fronda / peneia, quando alcun di sé asseta. d. battoli, 36-47
che, saziando di sé, di sé asseta. idem, par., 5-38
fronda / peneia, quando alcun di sé asseta. petrarca, 6-12: i'mi
fu la 'ntenzione lieta del peccato, così asseta. idem, par., 15-144:
de gli onori al desio che l'alme asseta, / modo prescriva e legge.
/ peneia, quando alcun di sé asseta. simintendi, 3-237: o muse,
fronda / peneia, quando alcun di sé asseta. boccalini, ii-56: il bemi
, e 'l rio che i riguardanti asseta. fed. della valle, 119:
ed or, che i campi estivo raggio asseta, / arse e languenti e dal
fronda / peneia, quando alcun di sé asseta. simintendi, 1-27: a questo
, al desio, che l'alme asseta, / modo prescrive e legge. alfieri
19-122: lì si vedrà la superbia ch'asseta, / che fa lo scotto e
/ peneia, quando alcun di sé asseta. idem, par., 8-85:
/ ha tacque sì che i riguardanti asseta; / ma dentro a i freddi
/ con perpetua vista e che m'asseta / di dolce disiar, s'adempia meglio
, 19-123: si vedrà la superbia ch'asseta, / che fa lo scotto e
beve nettar di vita alma, ch'asseta; / ama dunque s'io amo,
/ secca i torrenti e le campagne asseta. bocalosi, ii-194: gli uomini non
/ beve nettar di vita alma ch'asseta: / ama dunque, s'io amo
/ peneia, quando alcun di sé asseta. g. villani, 8-39: il
/ peneia, quando alcun di sé asseta. boccaccio, iii-n-68: né ne'giuochi
/ peneica, quando alcun di sé asseta. petrarca, 166-3: s'i'fussi
ch'avemo, e d'altro non ci asseta. petrarca, 158-2: ove ch'
/ con perpetua vista e che m'asseta / di dolce disiar, s'adempia
che, saziando di sé, di sé asseta. -consolare, confortare.
spini, ke scarpano ki entre lor se asseta ». elucidano volgar., 180
/ dalla parte quieta / quando di lei asseta, / il qual subgecto è l'
19-122: lì si vedrà la superbia ch'asseta, / che fa lo scotto e
, ke scarpano ki entre lor se asseta. boccaccio, iii-2-1: zeffìro aveva le
che, saziando di sé, di sé asseta. landino, 413: allora
guglielminetti, 1-103: colei che attira asseta arde e flagella / l'ombre accendeva
/ con perpetua vista e che m'asseta / di dolce disiar, s'adempia
con perpetua vista e che m'asseta / di dolce disiar, s'adempia me-