e l'altro è amaro come l'assenzio... dicono che tenendosi un ramo
: l'abrotano agguaglia di color cenereccio l'assenzio, nel resto ha la foglia che
, sf. chim. principio amaro dell'assenzio, usato in farmacia come tonico stimolatore
. absintio, v. assenzio. absintite, sf.
vino fatto col mosto e l'assenzio. domenichi [plinio],
tite, cuocendo una libbra di assenzio pontico in quaranta sestarii di mosto
, ovvero mettendo le scope dell'assenzio nel vino. = lat.
* absintio '(v. assenzio). absolèto, agg. caduto
bevande purganti, il rabarbaro, l'assenzio, l'acciaio. = lat
'l mel amaro, et adolcir l'assenzio. sannazaro, 3-76: ornai non
: dovette prendere una dose maggiore d'assenzio per addormentare il rimorso. pirandello,
. soderini,. ii-42: l'assenzio abbrustolato con teglia calda, posto al
arabi odori, / sembran tasso ed assenzio ai suoi sapori / chiarello, albano
è il gin, c'è l'assenzio, e tutti gli alcool di questo mondo
tre modi. allegri, 4-299: l'assenzio vi s'allefica e l'ortica.
volta dal lat. tardo aloxinum 4 assenzio ', probabile voce ligure dal radicale
per lo più spiacevole: tipica quella dell'assenzio, dell'aloè, del rabarbaro,
, di radici di genziana, di assenzio, ecc. viani, 19-158:
ch'egual- mente n'ancide / l'assenzio e 'l mèl che tu fra noi dispensi
base di amari vegetali (rabarbaro, assenzio, china, genziana, noce vomica
gli arabi odori, / sembran tasso ed assenzio ai suoi sapori / chiarello, albano
, d'origine vegetale (menta, assenzio, ecc.) e animale (muschio
. fa cespuglio a modo dell'assenzio, ma ha le foglie maggiori e grasse
janca, dell'artemisia, l'assenzio degli antichi farmacisti locali, tinta d'un
inganna e con il mèle ti porge assenzio. baldelli, 5-3-181: v'erano dentro
arabi odori, / sembran tasso ed assenzio ai suoi sapori / chiarello, albano
, agg. preparato con infusione di assenzio. bencivenni [crusca]: quale
volgar., 3-43: vino confettato d'assenzio, viole, rose. crescenzi volgar
. crescenzi volgar., 6-8: l'assenzio è caldo in primo grado, e
e'messe su una buona menata di assenzio; di poi vi spruzzò su di
greco; essendo imbevuto bene il ditto assenzio, subito me lo messe in sul petto
percossa. fu tanta la virtù di quello assenzio, che resemi subito quelle ismarrite virtù
], ii-608: sonci più sorti d'assenzio: il santonico così si chiama da
ancora i sali di ginestra, di assenzio, di coccole di ginepro, il sale
... / qualche cesto d'assenzio e di cicuta. 2.
. 2. succo estratto dall'assenzio; liquore ottenuto mediante la macerazione dell'
; liquore ottenuto mediante la macerazione dell'assenzio nell'acquavite, insieme con altre piante
figliuolo dal latte, che ci pone l'assenzio. leonardo, 2-82: a chi
il navicare, debba bere sugo d'assenzio. poliziano, 132: amante, poni
ché più si gusta il mèl dopo l'assenzio. dolce, 1-66: lo ascienzio
arabi odori, / sembran tasso ed assenzio ai suoi sapori / chiarello, albano,
cura intento / suol porgergli in bevanda assenzio tetro. manzoni, pr. sp.
, per divezzarlo, la bagna d'assenzio, il bambino ritira la bocca.
l'acqua chiara nel suo bicchiere d'assenzio verdognolo. nieri, 273: [
di città che per un bicchierin d'assenzio stilettano un uomo. panzini, ii-28
panzini, ii-28: un ubbriaco di assenzio mal si distingue da un ubbriaco per
abbiamo limato la punta! altro che assenzio o sciampagna! borgese, 6-94:
/ scivola sul palato del bevitore d'assenzio. 3. figur. amarezza
e 'l mel amaro et adolcir l'assenzio. idem, 226-6: la- grimar
/ il rider doglia, 11 cibo assenzio e tosco. boccaccio, iv-31: m'
dell'obediente sono assomigliate alla amaritudine dell'assenzio. machiavelli, 794: la dolcezza del
ed in poco di mèle sparge sovente assai assenzio, disturbò questi felici amori. a
inganna e con il mèle ti porge assenzio. tasso, 4-92: ahi crudo
amor, ch'egualmente n'ancide / l'assenzio e 'l mèl che tu fra noi
, / più di fel, più d'assenzio e più di tosco. idem,
me, dopo il fele e l'assenzio e 'l veleno di tanti affanni,
/ e se questi studiar ti par assenzio / sappi che il mele non vien mai
/ getta le braccia; e vero assenzio beve / ricciardo. baretti, ii-73:
volta che fui a milano gustai troppo assenzio misto col miele, né per alcuni
paludi / piombi, e sien rabbia, assenzio e fel sua dape. zanella,
i-28: quante piaghe risana e quanto assenzio / raddolcisce la fè! pasolini, 2-95
amo la mia pazzia di acqua e assenzio, / amo il mio giallo viso
l'amara ed afra / astrettiva d'assenzio bevanda. a. cocchi, 8-149
della polvere sua, e di sugo d'assenzio al bellico per li vermini. pulci
m'ha condotto / a ber lo dolce assenzio de'martiri / la nella mia:
sono ancora i sali di ginestra, di assenzio, di coccole di ginepro, il
: in una forte bollitura amarissima di assenzio talora vi son morti [i lombrichi]
ancora i sali di ginestra, di assenzio, di coccole di ginepro, il sale
orecchi e le campane, fece l'assenzio amaro e dolce il miele '. deledda
. canapàccia, sf. bot. assenzio delle siepi { artemisia vulgaris)
/ mutati in calabroni / con l'assenzio facciam la reazione, / e sputiamo i
marchetti, 2-85: il tetro / amarissimo assenzio e 'l fier centauro / con orribil
varie erbe aromatiche (issopo, angelica, assenzio, ecc.). pratolini
, come sarebbe a dire di assenzio, di capelvenere, di ce
gli arabi odori, / sembran tasso ed assenzio ai suoi sapori / chiarello, albano
la malva sana li frenetici, l'assenzio i collerici. alberti, 90: ben
2-230: t'amava! -e d'assenzio anch'io t'ho commisti / anch'
m'ha condotto / a ber lo dolce assenzio de'martiri / la nella mia con
e poi trita bene, con sugo d'assenzio e di petacciuola, tanto che sia
che della vita il mel volge in assenzio, / turba e contrista de'piaceri il
dolcezze v'è sempre qualche pochetto d'assenzio. monti, 6-703: se grazia
, ii-42: corrobora lo stomaco [l'assenzio], e perciò se ne assetta
casa mia m'è stato cosparso d'assenzio e di lacrime, estrattemi più dal cuore
amore / a sprezzare morte e addolcir l'assenzio: / ma poi, che torcer
paludi / piombi, e sien rabbia, assenzio e fel sua dape, / e
dolcissima bocca parer più amari che assenzio e fele. -rendere derrate secondo
è in amore se non se molto assenzio coperto di poco mele, diletti fuggitivi e
di città che per un bicchierin d'assenzio stilettano un uomo, la vera schiuma
caffè fra il lezzo del tabacco e dell'assenzio circa il colore delle vocali, il
balia, per divezzarlo, la bagna d'assenzio, il bambino ritira la bocca,
vi poni suso talvolta un poco d'assenzio? -figur. emancipare; avviare a
vi poni suso talvolta un poco d'assenzio? tasso, n-ii-346: questa dolcezza
conservare a sola forza d'aloè e d'assenzio. baruffaldi, 34: ma le
in molte tribulazioni, è ebbra d'assenzio; perocché amare sono quelle cose che
patisce: e colui ch'è inebriato d'assenzio, quello che piglia è amaro,
del mondo e dal vino e dall'assenzio, elemosinando un po'di pietà e
/ e a chi 'l capelvenere, l'assenzio; / e a chi l'elisire
cana- paccia (in toscana); assenzio (nell'italia meridionale).
fallire, / di poco mel molto assenzio coperto, / e 'n altrui vivo,
greco; essendo imbeuto bene il ditto assenzio subito me lo messe in sul petto,
li dette una presa di sugo d'assenzio, e fu per far crepare il pover'
cavallo. del bene, 50: l'assenzio, il tòsco, il lacrimoso umore
han volto in dolce mel l'amaro assenzio. ariosto, 8-39: stupida e
ma il fine d'essa è amaro come assenzio, aguto come una spada a due
in pillole, mescolando col sugo d'assenzio o di cicorea, osservando bene ogni moto
fanno / parer la morte amara più ch'assenzio. velluti, 207: io non
di quella dolcissima bocca parer più amari che assenzio e fele. leopardi, 752:
radice di zedoaria, angelica sommità d'assenzio,... lasciate così macerare per
? casti, 109: foglie di amaro assenzio a coglier va, / l'ispido
vi rese / sì pronte a vomitar assenzio e fiele / in chi né per pensier
amor, ch'egualmente n'ancide / l'assenzio e 'l mel che tu fra noi
la malva sana li frenetici, l'assenzio i collerici. savonarola, iii-70:
non è in amore se non se molto assenzio coperto di poco mele, diletti fuggitivi
di alloro, di cerro, d'assenzio e di gelsomino catalogno, degli steli di
/ che della vita il mel volge in assenzio, / turba e contrista de'piaceri
sa di riscaldato, / e panni con assenzio temperato, / con fiele e rabbia
lo stesso / sapore han miele e assenzio. -passaggio per diversi stati successivi
benivieni, 1-178: chi sempre imbotta assenzio / e non può pur racorre /
): breve stilla, signor, d'assenzio o tele /...
animo. = denom. da assenzio (v.) col pref. in-con
tradire con porgere l'aloè e l'assenzio incrostati di zucchero. pea, 5-85:
madre porge / ingordi capezzoli unti di assenzio. 7. molto rilevante,
io mi sento l'animo inondato d'assenzio e di bile. papini, i-1058:
s'ha il mel temprato con l'assenzio. cornazano, 1-73: in summa il
, 5-34: la decozione sua [dell'assenzio]... non lassa intignare
balia, per divezzarlo, la bagna d'assenzio, il bambino ritira la bocca.
nutrice, per divezzarlo, tintigne d'assenzio, il bambino ritrae il labbro].
che alla fine le gli diventerebbono tanto assenzio e la lor lingua più che coltello
che non si pensa / vi si condisce assenzio a chi v'invecchia. foscolo,
c'è il gin c'è l'assenzio. calandra, 1-33: va là,
, la bagna [la poppa] d'assenzio, il bambino ritira la bocca.
, / il rider doglia, il cibo assenzio e tosco. idem, 311-13:
dio. del bene, 50: l'assenzio, il tòsco, il lacrimoso umore
, le puttane, / il verde assenzio, le bleu-gialle ebbrezze. guerrini, 2-125
latte il fanciullo, sì ci pone l'assenzio. cavalca, 16-2-314: partorì
certo lattifìcio, che era amaro come uno assenzio. soderini, iv-59: conviene rivoltargli
, avendo io trovati vermi roditori dell'assenzio, e bruchi che vivevano di sola ruta
letto. del bene, 50: l'assenzio, il tòsco, il lacrimoso umore
/ mutati in calabroni / con l'assenzio facciam la reazione, / e sputiamo
al calcio, / e il fior d'assenzio e il fior di maggiorana. d'
: la malva sana i frenetici, l'assenzio i collerici. l. pulci,
spoppare i bambini, si stropicciano d'assenzio le mammelle. g. del papa,
si coceva amarissime foglie di marrobbio et assenzio. crescenzi volgar., 6-78:
soave bacio; e parimente il suo assenzio, lo sdegno, la gelosia,
s'adattò facilmente alla ricetta. / l'assenzio era vicini tolselo, e tosto /
amaro, n. 8. -masticare assenzio, salina, tossico, veleno:
, 39-35: i nostri alleati posson masticare assenzio ma son costretti a rispettarci anche sul
sembrano al toccare, all'odor poi / assenzio, matrical, cigheri e ruta.
farà'mi un fomento / o d'assenzio o di ruta o matricale. g.
infusa... la mirra e l'assenzio. morgagni, 306: se nell'autunno
amor, ch'egualmente n'ancide / l'assenzio e 'l mèl che tu fra noi
nasce ancora su'monti il reopontico, l'assenzio pontico, il meliloto, lo spigonardo
e'messe su una buona menata di assenzio, di poi vi spruzzò su di quel
delle femmine il sugo suo [dell'assenzio]. serapione volgar., i-104:
che bolla, metti otto oncie d'assenzio pesto e legato in uno panno lino.
ormai lo stesso / sapore han miele e assenzio. piovene, 3-101: queste crudeltà
: il mel d'amore è con assenzio misto, / né alcun gaudio ci
, ch'egualmente n'ancide / l'assenzio e 'l mèl che tu fra noi
'l mel amaro, et adolcir l'assenzio. -godere a miele e focaccia
/ ma poscia altro non è che assenzio e fele. -nuotare nel miele:
alla durezza della milza facciasi impiastro d'assenzio cotto. trattato delle mascalcie, x-241
vecchio, se togli mandorle amare, assenzio, gomma di pino e fien greco
, oglio di mortella, olio de assenzio. 2. ramo, tralcio
acuto odor, la panacea, l'assenzio / e l'amaro centauro e 'l
a quella bevanda di fiele e di assenzio che la pietà dei carnefici soleva porgere
nasciènzo, sm. bot. region. assenzio. boccamazza, i-1-395: sopra
l'altre membra con la decozzione dell'assenzio, della ruta e della nigella.
passe senza noccioli correggono ogni malizia [dell'assenzio]. crescenzi volgar., 5-23
è. arici, ii-212: l'assenzio nocente, / la spina de'triboli,
e glorificatore? bagna d'assenzio, il bambino ritira la bocca. [
una croce / sorge fra cespi d'odorato assenzio. montale, 3-129: in un
. citolini, 202: 'assenzio serifio, il santonico e 'l pontico,
cura intento / suol porgergl'in bevanda assenzio tetro * / ma pria di biondo
/ ma foco, fiamma, stridi, assenzio e fele. -oppressivo,
marchetti, 5-61: il tetro / amarissimo assenzio e 'l fier centauro / con orribil
breve sospiro, contuttociò viene amareggiata da quell'assenzio di martìri così ostico che avanti fa
i-261: i tuoi occhi son paesaggi d'assenzio dove l'oriente indiano alluma, sull'
11-116: coronaste le tempie del sacro assenzio marino e l'altare co'fior di papiro
soderini, ii-42: traspiantandolo [l'assenzio] fitto a dove si voglia fare
206-4: il mel d'amore è con assenzio misto / né alcun gaudio ci dà
sì, ma per te, mio dolce assenzio, / posterghinsi maron, tullio e
chi vi rese / sì pronte a vomitar assenzio e fiele in chi né per pensier
chi vi rese / sì pronte a vomitar assenzio e fiele / in chi né per
i vermi... diesi [l'assenzio] con polvere di centuria ovvero persicaria
1-1: vale el succo [di assenzio] admisto con olio de amidole de
strazi e lingue rotte, / miste d'assenzio e puntur dolorose. / o divote
verte', come ho sentito chiamare l'assenzio e altri liquidi salutari. c. e
profeti: ecco io darò loro cibo di assenzio e beveraggio di fiele; la polluzione
/ mutati in calabroni / con l'assenzio facciam la reazione, / e sputiamo
], 586: sono più spezie d'assenzio: cantonico è chiamato da una città
romano celebrata. citolini, 202: l'assenzio serifio, il santonico e 'l pontico
bene, 2-289: il vino coll'assenzio, coll'isopo, coll'abrotano, col
così: fa'bollire una libbra d'assenzio pontico in quattro sestieri di mosto,
. del bene, 50: l'assenzio, il tòsco, il lacrimoso umore,
, ma per te, mio dolce assenzio, / posterghisi maron, tullio e
il cavallo] giace: d'atro assenzio e fele / i precordi gli sparse invida
li dette una presa di sugo d'assenzio. romoli, 562: una buona presa
contem- pto, e amaro più che assenzio, / nectare gli avria parso e
... fu ben tosto infettato coll'assenzio dell'annunzio... che [
da lor contempto e amaro più che assenzio, / nectare gli avria parso e ambrosia
in mel l'a maro assenzio. tasso, 12-471: -che direm delle
figli in questa nebbia che punge come l'assenzio, sotto questo cielo colore di zinco
e lingue rotte, / miste d'assenzio e puntur dolorose. giraldi cinzio,
visco, / sì che non è assenzio o malbavisco / che possa ritondar tal voci
pascarella, 2-443: stapparono delle bottiglie di assenzio -un assenzio di ultima qualità comperato
stapparono delle bottiglie di assenzio -un assenzio di ultima qualità comperato da loro da qualche
genova che, possono essere amare come assenzio,... e attenti invece a
su'monti il reo- pontico, l'assenzio pontico..., i ginepri e
aggiugni le infrascripte spezie. r. assenzio. rose rosse. aloe.
d arezzo, 121: costor guston questo assenzio, / non per lor falli
vi rese / sì pronte a vomitar assenzio e fiele? gemelli careri, j-v-278:
può far bollire in una parte del vino assenzio..., e tanto si
nasce ancora su'monti il reopontico, l'assenzio pontico, il meliloto, lo spigonardo
ricetta ad applicar t'insegna / l'assenzio al capo sì, non alla bocca.
l'a- nime rincanta / beverate d'assenzio. = comp. dal pref.
amaritudine e tutte adolorate ed innebriate d'assenzio e piangevano senza rimedio nullo. bibbia
, malvage.. / qualche cesto d'assenzio e di cicuta. gozzano, 1127
, 1-1: vale ancora el succo dello assenzio, s'ello serà dito l'occhio da
. del bene, 50: l'assenzio, il tòsco, il lacrimoso umore,
visco, / sì che non è assenzio o malbavisco / che possa rifondar tal
e'messe su una buona menata di assenzio, di poi vi spruzzò su di
, salvia, ruta ortense, spigo, assenzio, rosmarino, un manipolo per sorte
: pien la bocca di ruta e d'assenzio, / mugnone, amo e bisenzio
baracca, tre o quattro bottiglie d'assenzio, poche carte d'aghi ecc. ecc
provatissima cura e remedio la centaurea, l'assenzio, il peucedano, il sermollino,
, 7-19: non è in esso [assenzio] nocumento apparente, ma il sugo
chi s'ingegnerà d'accoppiare la salubrità dell'assenzio e la soavità del mele comporrà una
verte', come ho sentito chiamare l'assenzio e altri liquidi salutari che da noi hanno
: la malva sana li frenetici, l'assenzio i collerici. mattioli [dioscoride]
un poco di mele ne verrà molto assenzio. = acer, di santo
1-586: santonico: erba simile all'assenzio. dizionario di sanità, iv-57:
/ che tempra a'servi suoi mel con assenzio. sanudo, lii-14-109: quel che
. era denso e rosso e sentiva di assenzio e i miele in una volta
. erbolario volgare, 1-1: lo assenzio cotto nell'acqua e messo dentro la
quella di lupoli, di boragine, d'assenzio, di fumostero, di vita,
. bot. ant. scea montana: assenzio. ricettario fiorentino, i-ò-iii:
fiorentino, i-ò-iii: scea montana, cioè assenzio. = voce di probabile
bruotin, matricale e di schiarèa, / assenzio, salvia e isapo ancor mena.
sessi e penne malsane, / inchiostro, assenzio e scolo. g. berto,
fa l'absintite, cuocendo una libra di assenzio pontico in quaranta sestari di mosto insino
terza parte, overo mettendo le scope dell'assenzio nel vino. g. averani,
...: un poco d'assenzio rinvigorisce gli spiriti e, sebbene amareggi
grattata. erbolario volgare, 1-1: lo assenzio... debbasi ricoflier nella fine
droga medicinale ricavata dai capolini fioriti dell'assenzio marittimo o santonico { artemisia maritimà)
: io, poco mel visto in tanto assenzio, / dei prodotti. damnai pentito
venendo a la casa mia, bevanda assenzio tetro, / ma pria di biondo e
: / non di ruta o d'assenzio o di senapo, / ma di quell'
incontro, / riguardando infelici il tetro assenzio, / ne sentiam fama- rezza.
era denso e rosso e sentiva di assenzio e di miele in una volta.
isola di serifo (una varietà di assenzio). domenichi [plinio],
], 27-7: ècci una specie d'assenzio marino che molti chiamano serifico, ed
. originario di serifo (una varietà di assenzio). -anche sostant. landino
], 587: è una spezie d'assenzio marino, il quale molti chiamano serifio
stimula / et il mele mi fa parere assenzio, / suaviolo mio, non ti
sentirsi più animato, ricorse all'uso dell'assenzio, una bibita che sostituisce benissimo l'
. fallamonica, 69: vedi l'assenzio, ch'apre, scalda e sciolve.
: per la sua calidità [l'assenzio] solve e per la sua acredine stringe
, china-china, centaura minore, sommità d'assenzio gentile, corteccia di cedro, fiore
crescenzi volgar., 9-29: aggiuntovi assenzio, paritaria e branorsina; e peste
carlo loren- zini beveva a sorsetti l'assenzio. 2. lettura minima o
soderini, ii-42: traspiantandolo [l'assenzio] fitto a dove si voglia fare
di potervi aspirare è quello che sparge assenzio nella presente lor privazione. -dare
di spoppare i bambini, si stropicciano d'assenzio le mammelle. giuliani, ii-228:
bencivenni, 7-60: recipe sugo d'assenzio onzia 1,... pepe lungo
dovien sudare il mèle, stil- lono assenzio. garisendi, xxxviii-303: questo è un
la degnissima palma. -stillare veleno, assenzio: insinuare un sospetto, diffondere malignità
per chi apre bocca qua si stilla assenzio. ghislanzoni, 17-93: le male lingue
a. cattaneo, 1-68: l'assenzio altera tutta la stimativa del gusto e
stimula / et il mele mi fa parere assenzio. c. i. frugoni, i-3-186
/ parer la morte amara più ch'assenzio. -con buono stomaco: con grande
eie! di san felice / stu mangi assenzio e vendisucciameli. saccenti, 1-1-169: sicché
del color dei ca l'assenzio e facendo lor sotto fumo co '1 zolfo
cioè titomaglio, ebbio, tassia, assenzio, cocomero selvatico, ed ogne erba amara
s'appagano: come mele temperato con assenzio. pallavicino, 1-488: laudano per bevanda
lor dolcezze / sono tutte temprate con l'assenzio. m. adriani, ii-195:
la tema mi stringe a dir l'assenzio. -restare attonito per l'ammirazione
marchetti, 5-61: il tetro / amarissimo assenzio e 'l fier centauro / con orribil
. erbolario volgare, 1-1: lo assenzio vai alla alopacia, over alli capilli che
non si usa... sugo di assenzio, sugo di eupatorio, sugo di
, malvage.. / qualche cesto d'assenzio e di cicuta. fenoglio, 5-i-604
. chiabrera, 1-ii-161: or solo assenzio e fiele / ella per me trabocca
sola a comparazion del fele e deu'assenzio che si trangugia? oliva, i-2-155:
della mia povertà, e del mio assenzio, cioè della mia amaritudine ». e
la malva sana fi frenetici, l'assenzio i collerici. 2. che
marsigliese, 'liberté liberté chérie', massoneria, assenzio, caccia, mi avete insomma capita
. boccamazza, i-1-485: piglia assenzio e cocilo in acqua e di questa
tutto v'arriva fino al mento / l'assenzio, e non v'è cosa da far
di questi. soderini, ii-41: l'assenzio che vien di ponto, è di
vecchio / scivola sul palato del bevitore d'assenzio. soldati, i-257: lo stesso
, aromatizzato con erbe e droghe (assenzio, genziana, timo ecc.) tipico
e a chi 'l capelvenere, l'assenzio; / e a chi telisire, il
dolcezze / sono tutte temprate con l'assenzio. i. andreini, 1-171: dissero
ii-42: si può ancor seminare [l'assenzio]... traspiantandolo fitto a
cangiarsi in fiele il zuccaro, in assenzio il finocchio, ed in ortiche le morbide
absintismo, sm. medie. intossicazione da assenzio. piccola enciclopedia hoepli, 1-i-23:
abuso... dell'acquavite di assenzio, causa di gravi alterazioni del sistema nervoso
bistrot. lui per un bicchierino d'assenzio. = voce fr., di