/ che non ponno veder donde gli assaglia. idem, 22-86: lo scudo
, ove si giace, / col cane assaglia, o con lo strai saetti /
ove si giace, / col cane assaglia, o con lo strai saetti /
convensi / che l'estremo del riso assaglia il pianto. boccaccio, i-273: sogliono
s'ascondono di picciola febbre che ci assaglia, o almeno gli anni vegnenti le
. / con rea tempesta le ricolte assaglia. = voce dotta, lat.
/ sotto l'ignea fersa, non l'assaglia / un sùbito furore di battaglia /
povero vecchio, chi sa non l'assaglia / una deserta volontà d'amare!
/ che non ponno veder donde gli assaglia. firenzuola, 914: fra due
villano / prenda e felice i folti boschi assaglia, / e le valli palustri,
convensi / che l'estremo del riso assaglia il pianto. pulci, 27-3: benché
non prima dunque il bosco il fabbro assaglia / di scure armato, o di dentata
garrendo non consenti / che paura lo assaglia, e dolcemente / lo scorgi, e
baldi, 19: il bosco il fabro assaglia / di scure armato e di dentata
te m'invia giocasta, onde t'assaglia / violenza amorosa, / lucidata vedendo
: fedel mordente cane, / che ruinoso assaglia / cin- ghiari e orsi, anzi
di battaglia; / necar scorra e primo assaglia, / star sciampagna in mezzo può
ozio vii passando, / povertà non t'assaglia e non t'op rima
e con gran furia par ch'orlando assaglia; / e ruppe la sua lancia in
convensi / che l'estremo del riso assaglia il pianto, / e 'nterrom- pendo
: convensi / che l'estremo del riso assaglia il pianto. s. bernardo volgar
/ verso ponente, acciò che quindi assaglia. di costanzo, 1-302: venne prima
, xii-130: poetico furor più non m'assaglia, / dalle muse non vò più
e garrendo non consenti / che paura lo assaglia, e dolcemente / lo scorgi.
che più velocemente [della senape] assaglia la testa e che più presto penetri al
già temo, che del cuor la rocca assaglia; / già muover sento dei desiri
, ove si giace, / col cane assaglia o con lo strai saetti anitra opima
, xii-130: poetico furor più non m'assaglia, / dalle muse non vo'più