cristiani. pirandello, 6-141: l'asprezza delle fatiche che abbrutivano. negri, 1-319
miseria, della selvaggia ignoranza, dell'asprezza delle fatiche che abbrutivano, delle vaste
11 cappuccio; e la lunghezza e l'asprezza parevagli una soma incomportabile. bar etti
fallo il riprendo, o m'ingegno con asprezza di ritrarlo da questa cosa, che
fuggano. 3. figur. asprezza, durezza d'animo; pena crudele
immaturità. -anche al figur.: asprezza, durezza, crudeltà, sofferenza pungente
acerbità si dice in senso metaforico per asprezza di carattere; che vuoisi intendere con
della voce c'era un'acerbità, una asprezza quasi ostile. pirandello, 7-1143:
rappreso. 2. figur. asprezza, mordacità (pungente, ma- ugna
2 acrèdine, sf. asprezza acida (al gusto, all'odorato)
acrézza, sf. disus. amarezza, asprezza (di sapore). di
essi di fuoco. 3. asprezza, livore (maligno, accanito).
. acróre, sm. raro. asprezza, acredine. negri, 1-888:
; sensibilità acuita; punta estrema di asprezza, di acidità; potere corrosivo.
gli occhi. le membra, assuefatte all'asprezza dell'addiaccio, non tolleravano più la
. temperare, mitigare, attenuare (l'asprezza di una sensazione, la forza di
toglier loro durezza, rigidità; mitigare l'asprezza della voce, abbassarla. -anche intr
. adriani, 4-1-439: e con più asprezza e violenza trattasse gli uomini, che
ch'io andrò sempre cercando / ogni asprezza crudel, iniqua e acerba; /
la buon'aere dell'amata, quanto l'asprezza e la schifiltà. l'agevolezza c'
l'agevolezza c'inganna e piglia; coll'asprezza combattiamo. 4. ant
hanno usato gli aggiunti per ammollir l'asprezza del nome. vico, 452: restò
tanto che, lasciata la durezza e asprezza sua, si venga indolcendo e lasciando
, per la strettezza delle schiere e asprezza del luogo, non potevano agitarsi.
). agrézza, sf. asprezza, acerbezza, acredine. lucano
/ quel gelo intoppo e quella alpina asprezza. achillini, iii-169: ecco il padre
ogni cosa. 4. figur. asprezza, durezza, rigore. della casa
, stoltizia saggia,... asprezza agevole, odio amicabile, infamia gloriosa
del ruvido, ritiene tanto o quanto d'asprezza, perché la marza o l'occhio
abbandonata / istava la pianura per l'asprezza / della molt'acqua ed ampioso lagume,
meandro, s'indolcisca, e deposta ogni asprezza, divenga limpida e molle. baldinucci
concorso de le vocali ancora suol producere asprezza o piacevol suono... come in
ricercando l'origine del nero disse che l'asprezza della superficie de'corpi cagionava nerezza,
avv. in modo arcigno, con asprezza. fra giordano [crusca]:
salire. tommaseo-rigatini, 2336: l'asprezza vienq da inuguaglianza della superficie, sia
: pure il tenero cor arma d'asprezza / il grave rischio. magalotti,
dal vulgo fossero chiamati arrabbiati per quell'asprezza che mostravano colle parole contro a'cittadini
impossibile il mangiarli crudi per la loro asprezza, divengono cotti tanto buoni che servono in
. asperanza, sf. ant. asprezza, sapore aspro. s
sociale. 3. figur. asprezza, austerità di vita. s.
. asperitùdine, sf. ant. asprezza, difficoltà, situazione dolorosa.
(superi. asprissimaménte). con asprezza, con durezza di modi; con
. aspreggiaménto, sm. ant. asprezza, modi duri, crudeli.
aspreggiare), agg. trattato con asprezza, crudelmente; tormentato. fra giordano
e schiatte nobili non mescolin seco nulla asprezza, o agrestezza, voglionsi piantare [
che s'immezzino, e lascino l'asprezza. carletti, 11: quando questa frutta
sarebbe impossibile il mangiarli crudi per la loro asprezza, divengono cotti tanto buoni che servono
ii-16-95: ne riportai un sentimento d'asprezza per due virgole d'interpunzione epistolare fuse
il vino di mantova. della qual asprezza, tornando, mi tersi col vin d'
dolcezza del frutto / è mista con asprezza. pavese, 113: lo sguardo dell'
: lo sguardo dell'uomo / e l'asprezza del vino ritornano ansioso / desiderio:
capelli, e crespezza e grossezza ed asprezza; tutte queste cose significano la complessione
signore mai non averebbe lodato giovanni dell'asprezza del vestimento. b. baldini, 1-101
capra e pilose, per mostrar l'asprezza della terra. galileo, 426: stimo
già, come fate voi, dalla asprezza e scabrosità della sua superficie. tassoni
l'origine del nero disse che l'asprezza della superficie de'corpi cagionava nerezza,
/ deponete al bel piè l'usata asprezza. redi, 16-ix-6: le estremità
, hanno contratto prurito, tumidezza, asprezza, ma però senza callosità o durezza.
1-1-80: una ostinata, insolita, universale asprezza di cute. d'annunzio, iv-2-843
gradini,... gareggia d'asprezza con la scorza dei platani venerandi.
e però diede in qualche oscurità ed asprezza nel tempo che tutti scrivevano chiaro, purgato
qua e là, aveva una certa asprezza piacente. 3. l'essere
solo gli era campato, appena dell'asprezza della via campò. m.
minuto,... per l'asprezza del luogo ivi s'era ridotto. ottimo
i-240: poiché l'autore ha descritto l'asprezza del bosco dove erano [l'arpie
più intricato bosco, / ove ha più asprezza il balzo. idem, sai.
: più tosto di'ch'io lascierò l'asprezza / di questi sassi, e questa
/ quel gelo intoppo e quella alpina asprezza. cuoco, 1-150: due province le
a ridursi ed a governarsi per l'asprezza dei siti e per il carattere degli
: degli orobbi dorsi / rivisitar l'asprezza. 4. rigore, rigidità del
si escusava, ora con lo allegare l'asprezza della stagione ora col dimandare assegnamento.
è per se stessa assai manifesta l'asprezza della fortuna. intelligenza, 277: aveano
la turbata faccia in chiara, e l'asprezza in dolcezza e in mansuetudine. boccaccio
vuole vedere se io mi muto per asprezza di parole. zanobi da strata [s
], 35-6: l'uomo vede nell'asprezza del giudizio il male che egli fece
, / sì fèro incarcerar con molta asprezza, / e incatenar. ariosto, sai
., 4-203: bisogno era di asprezza, / non di clemenza, a l'
nefande. castiglione, 348: la loro asprezza nasconde e leva quella soave mansuetudine,
mi rampogni e crucciosa mi rimproveri con asprezza. pellico, ii-99: e siffatto iracondo
, 125: da l'avita asprezza / nel mitic'oro il docil tempo
si unirono per difendersi. e nessuna asprezza fu in loro perché erano anime buone.
buone. serra, 11-325: l'asprezza di questa lotta pare che induri cose
non si vuole veder rinascere con singolare asprezza la lotta anticlericale. 6.
avvicinava che non sentisse la sua fiera asprezza, che pareva un leone selvaggio.
e cavalier di gran d'asprezza, / a front'a fronte, ogni
ch'egli era prode e pien d'asprezza; / a suoi colpi nessun potea durare
., ii-541: quella rigidezza, quell'asprezza d'ingegno, quell'assoluta ignoranza delle
giovane e non uso d'al- cuna asprezza, e ascalione per lunga età già tutto
, comincia a ristringere il ventre suo coll'asprezza dell'astinenza. fioretti, xxi-897 (
crocifisso, messer santo francesco, per l'asprezza della penitenzia e continuo piangere, era
lorenzo de'medici, 247: né mai asprezza tanto amara e ria / fu quant'
... fusse amatore di quella asprezza di vita che voi lodate. idem
quieti, non furono anche per la asprezza della guerra pericolosi. campanella, 2-183
leonida, iii-264: dura eterna l'asprezza onde m'astringi / a passar tristi
1-i-18: seguir la legge era quindi asprezza, ma il non seguirla era ingiustizia
, / da grazia a venustà, da asprezza a calma. 8. figur
fallo il riprendo, o m'ingegno con asprezza di ri trarlo da questa cosa,
senato, e piacque loro che alcuna asprezza non fosse fatta. zanobi da strata
. saba, 323: con sua asprezza / il mal mi dice: / per
finisce, per ischifare in quella guisa l'asprezza, che ne uscirebbe se ciò non
concorso de le vocali ancora suol producere asprezza o piacevol suono. 10.
] procede per umori caldi, seguitano asprezza di gola, sete e dolore di
si comanda cose aspre, conviene con asprezza farle osservare. 13. figur.
leonida, iii-264: dura eterna l'asprezza onde m'astringi / a passar tristi giorni
punitive. 3. ant. asprezza di sapore, di odore. crescenzi
. il quale, avegna che per la asprezza de l'incolto paese più montuoso che
, / deponete al bel piè l'usata asprezza. balducci, iii-306: oggi averrà
deserta, di'ch'io lascierò l'asprezza / di questi sassi, e questa
/ deponete al bel piè l'usata asprezza. p. della valle, i-331:
intricato bosco, / ove ha più asprezza il balzo, ove la valle / è
gini, delle comparazioni, anche l'asprezza de'suoni, anche la difficoltà delle
', 4-203: bisogno era di asprezza, / non di clemenza, a l'
]: non richiede certo dio né asprezza di cilicio... né stare a
. bronc (sec. xii) * asprezza, grossolanità 'e ombronc * triste
solo per quell'attrito amichevole dirozzando dell'asprezza delle loro scaglie, ma si ritondano
, ruvi damente; con asprezza. plutarco volgar., 245:
intricato bosco, / ove ha più asprezza il balzo, ove la valle / è
comportamento burbero, severo; ruvidezza, asprezza di modi. ricci, 1-57
labbra e commista ai baci / l'asprezza dei canini. -muscolo canino: muscolo
piante caprigne e scrignute s'intende l'asprezza degli scogli e delle montagne: per
279: canta il prigioniero per disacerbar l'asprezza de'ferri e delle catene: e
il cardo: trattare con severità e asprezza, senza usare alcun riguardo. baldinucci
s'abbia per alcuno, accomiatandolo con asprezza, rimandandolo inesaudito, confuso, inconsolato
3-4-70: quando adunque è per l'asprezza offesa la respirazione, allora non sentiamo
, ch'èe di maravigliosa altezza e asprezza,... cognobbe che ercole non
, per ischifare in quella guisa l'asprezza, che ne uscirebbe se ciò non
nostra chiusura. bencivenni, 4-95: asprezza di vita è altresì come una forte chiusura
le montagne], tolgono loro l'asprezza del rilievo che le segna di così profonde
1-5: santo francesco, per l'asprezza della penitenzia, e continuo piagnere,
umano, le quali stando nella loro asprezza senza cocitura veruna danno saziamento di vita
/ ma tale al gusto avean rigida asprezza / che ancora il labbro mio se ne
infocato ed aspro, che con l'asprezza significa troppo al di fuori essersi i
casa, 675: o piume / d'asprezza colme! o notti acerbe e
coltivazione. baretti, 3-349: l'asprezza e la povertà naturale delle loro montagne
: figura mansueta non conface / orgoglio asprezza e odio alcun tenere. iacopone,
: confidata assai / ne la rigida asprezza / de l'erta malagevole e scoscesa
gocciole di pioggia fatta in aere per asprezza di freddo e di vento. biringuccio
tale ch'era presente, ammollì l'asprezza con una limitazione consolativa. =
, 19-444: non ti mostrare singolare d'asprezza né di viltà, acciocché le genti
tavole comode] non trovate angoli o asprezza che conservi la polve, o v'
della sua dolcissima vista per contravveleno all'asprezza della mia solitudine non avrei mai potuto
di correggerlo, tosto con la sua asprezza lacera la vita e il costume del cor
infocato ed aspro, che con l'asprezza significa troppo al di fuori essersi i
, e che tanto fusse amatore di quella asprezza di vita che voi lodate; nondimeno
e nerezza e crespezza e grossezza ed asprezza; tutte queste cose significano la complessione
, biasimare una persona con severità e asprezza, maledirla, bestemmiarla; provocarle contro
rampogni, e cruccioso mi rimproveri con asprezza questo così poco civil fallimento di pagare.
, / poi raddoppiò dei franceschi l'asprezza. = deriv. da crudele
coniuge). 9. figur. asprezza, rigore (di clima, di stagione
de'metalli. 5. asprezza durezza d'animo, insensibilità di fronte
un colore, nella luce); asprezza di suono, difetto di armonia (nella
. serra, ii-334: la stessa asprezza quasi dispettosa può spiegare, fino a
pregiabili. 4. figur. asprezza, durezza, acerbità; ruvidezza,
/ da grazia a venustà, da asprezza a calma. -ant. combattimento,
ovvero dilicanza del seme era nascosa l'asprezza della corteccia: in quella corteccia era nascosa
rimossa ogni molestia ed ogni avversitade ed asprezza? alberti, 104: gli antichi usavano
lor candidezza e delicatura, che l'asprezza e non so che robusto che hanno
inesorabile, e, soprattutto, l'asprezza di una critica acre e feroce (
, più d'una legge / con asprezza e rigor dettata e fatta / che
altresì conviene elli sua carne disciplinare per asprezza, e sovente lavare suo cuore di lagrime
giamboni, 4-130: la grandezza e l'asprezza di questa battaglia, assai si manifestò
250: si difendono le mani dall'asprezza del freddo con guantoni o manopole di
cinque molto consolato, perciocché per l'asprezza e difficoltà di quel luogo, e
di varie consonanti, che fanno comunemente asprezza e rendono la pronunzia dificultosa e spiacevole;
, 87: e 'l primo lacerato dall'asprezza / dell'ire lor rabbiose [dei
, 18-2-44: molti, parte sbigottiti dall'asprezza e salvatichezza del monte, il quale
all'esercito francese; ma l'assidua asprezza delle guerre vi aveva reso ben rari i
quasi impossibile resistere per forza a l'asprezza della natura, ch'ella ha dimostrato
: canta il prigioniero per disacerbar l'asprezza de'ferri e delle catene: e
intollerabile, diminuire di violenza, di asprezza, perdere di forza, mitigarsi,
l'ima è buona per guerire l'asprezza degli occhi, l'altra per far disenfiare
nimico lo occiderebbe. per la quale asprezza ristrinti li militi, e faticati li corpi
di vita, alla perfine vinsero l'asprezza del luogo e la moltitudine de'nimici.
3. disannonia, rozzezza, asprezza (di una lingua, di accento
, la sordezza delle parole, l'asprezza delle testure, le dissonanze degli accenti,
vita strane; alle quali sì per asprezza dell'andare, sì per la diversità
leggermente scampavano; ma li nostri l'asprezza e la disusanza del luogo ritenea e
carducci, 125: da l'avita asprezza / nel mitic'oro il docil tempo
vini, la dolcezza dell'uno coll'asprezza dell'altro. 2. figur
(esprimendo con vivacità e anche con asprezza il proprio malcontento). giacomo da
bianco da siena, 40: l'asprezza che [cristo] sostenne / per
il mio deluso ritorno, / l'asprezza, la vinta pietà cristiana, /
4. con durezza di modi, con asprezza, con sdegno; in modo brusco
bei modi; disarmonia, rigidità, asprezza, scontrosità. - anche, concretamente
di varie consonanti, che fanno comunemente asprezza, e rendono la pronunzia difìcultosa e
con durezza, con severità, con asprezza, con fatica. bibbia volgar.
la rigidità del trecento, con l'asprezza eccitante e la varietà faticosa del verso
e che più non sentisse alcuna asprezza, / a pianger cominciò per allegrezza.
e si compone di degnità, d'asprezza, di veemenza, di splendore,
, ii-58: eolo s'acqueta e sua asprezza mitica. perrucci, 67:
oziosi monaci accoppiava la barbarie e l'asprezza dei settentrionali popoli. rosmini, xxiii-41
-esclamare contro qualcuno: censurare con asprezza il suo modo di pensare, di agire
. cecchi, 9-317: denunciò con asprezza puritana i sadismi, gli esibizionismi, osceni
s'estende: / se pur sua asprezza, o mia stella n'offende, /
; acciocché i sudditi per la troppa asprezza non siano esulcerati, e per la
non è per se stessa assai manifesta l'asprezza della fortuna a noi crudele? or
ella... mi rimproveri con asprezza questo così poco civil fallimento di pagare.
, funesto, deleterio; combattuto con asprezza, ferocemente (una battaglia).
di disarmonia, di discontinuità, di asprezza, di difficoltà; contorto, spezzato
. 8. ant. figur. asprezza (del vino). domenichi,
temuto anch'esso per l'imperterrita asprezza, ond'era fama zàffete,
nari chiudete /... mitigando l'asprezza / nella fiala soave dell'estro.
sarà tanta ferezza, / vestita d'un'asprezza / che par che sia nemica di
il mio gesto vile / pareva senza asprezza / dorata dal tuo stile.
, ramorbidando gl'inacerbiti nostri spiriti dall'asprezza de'suoi ruvidi e fieri sermoni. p
. rimproverare, biasimare, censurare con asprezza, condannare (una persona, un vizio
il flagello: criticare con severità e asprezza. botta, 4-177: persuadere colle
formata, e, parte per l'asprezza del tempo, parte per mancamento di
affidava il mio deluso ritorno, / l'asprezza, la vinta pietà cristiana, /
sostenere e portare vivamente ogni gravezza e asprezza di croce, e di tentazione.
potente e indomabile. -acerbità, asprezza (di dolori, sofferenze, sventure
di quella fossa giacendo si ripara dall'asprezza dell'aria. spolverini, xxx-1-116:
12-399: s'accresce la magnificenza con l'asprezza, la quale nasce da concorso di
contratti. 2. rigidità, asprezza, inclemenza (di clima).
là. d'annunzio, v-3-438: quell'asprezza primaverile... invigoriva una frottola
3. figur. criticare con asprezza e acrimonia, condannare con severità;
dentro di quella fossa giacendo si ripara dall'asprezza dell'aria. carducci, 996:
ilario si lieva in alto con un'asprezza gallicana. prima guerra punica volgar.
, e questo vizio è contrario all'asprezza, o vero garrulità.
da geminata consonante, per temprar l'asprezza. 5. figur. ambiguo
uno era superiore a tutti di grande asprezza ed austerità di vita: questi non
i tuoi giovinetti anni / in tanta asprezza essendo sì fantino? da porto, 1-148
,... confidandosi giovenilmente nell'asprezza della sua vir- tude. caro,
si fanno per la tosse e per l'asprezza delle fauci. di capua, 143
gotac- ciuoli e la rocchezza, l'asprezza de le fauci. = deriv.
la lingua mitiga la sete e l'asprezza della lingua e del gozzo. pulci
. avversare, attaccare, biasimare con asprezza e sarcasmo; pungere con parole maligne
alberto, 87: il primo lacerato dall'asprezza / dell'ire lor rabbiose fia il
e si compone di degnità, d'asprezza, di veemenza, di splendore, di
gocciole di pioggia fatta in aere per asprezza di freddo e di vento, la quale
gravemente il papa quest'accidente. -con asprezza, severamente. busone da gubbio,
animo. -ostinazione, decisione; asprezza di modi; severità. bartolomeo
odore, di un sapore); asprezza (di un suono). trattato
11-3: fu diliberata [ninive] per asprezza di penitenzia e per grido d'orazione
250: si difendono le mani dall'asprezza del freddo con guantoni o manopole di
gola, conferendo alla parola una particolare asprezza e profondità di tono. salvini
pere] s'immezzino e lascino l'asprezza. idem, 6-21: i cocomeri
sotto ben chiuse impannate, per fuggire l'asprezza del gelato rovaio. lippi, 9-5
guazzo, 1-80: si guardi dall'asprezza de gli occhi, da i contorcimenti
, e non siano impedite da qualche asprezza. btsaccioni, 3-49: la fretta
, correre rischi. pennino per agevolarmi l'asprezza del viaggio. caro, 5-
adriani, 3-1-201: non solamente addolcisce l'asprezza e l'imperioso della riprensione, ma
da dante, per la sua asprezza, petra (v. petroso).
, / che per vento e per pioggia asprezza cresce. fiamma, 92: contra
tolte le siepi spinose, / parte ogni asprezza, e divien pianta in breve,
e le inciccia. -colpire con asprezza e sarcasmo (uno scrittore satirico)
e dispetto nello sforzo dello scrivere diventerà asprezza incisiva di giudizi, penetrazione maligna, sprezzatura
] lagnarsi del rigore del cielo e dell'asprezza del lor terreno; ma tanto
loredano, 2-ii-109: io non racconto l'asprezza de i deserti e l'incommodità de
il cappuccio; e la lunghezza e l'asprezza parevagli una soma incomportabile. firenzuola,
tradimenti, come in apparenti assalti con asprezza d'armi. a. pucci
2. per estens. stridente asprezza, alterazione (di suoni, di
: i maschi usano nel coito molta asprezza. allora essi combattono fra loro, e
: messer domeneddio tempera o incrudisce l'asprezza de'medicamenti misuratamente alla gravezza delle infermitadi
da geminata consonante, per temprar l'asprezza che ri- sultarebbe dalla inculcazione di tre
.. esasperati gli animi per l'asprezza e indignità di cotale comandamento. g
con l'austerità e con l'asprezza della vita reprime il freddo dell'indivozione.
tanto che, lasciata la durezza o asprezza sua, si venga indolcendo e lasciando
dai fisico-matematici. il primo proviene dall'asprezza delle superfizie...; il
dalla faccia e dalle spalle, che l'asprezza delle parole del suo capitano. frachetta
come la loro durezza, freddezza e asprezza si tolga via. macinghi strozzi, 1-529
2. figur. avversità, asprezza (di un'età, di un
concorso de le vocali ancora suol producere asprezza o piacevol suono, come in quel
, malanimo, rancore. -anche: asprezza, durezza, brutalità. g.
/ e le dolci sembianze arma d'asprezza. f. f. frugoni, iii-556
(insuavità), sf. ant. asprezza, spiacevolezza, sgradevolezza.
gli altri. boterò, 8-12: l'asprezza dell'inverno... col freddo
milizia, viii-165: per la loro asprezza e porosità ritengono [i mattoni cotti
/ quel gelo intoppo e quell'alpina asprezza. baldi, 4-2-7: ma quando
, / per dar conforto alla dogliosa asprezza / di braccio intorto o d'impiagato tergo
e di sapore e di attenuarne l'asprezza (e tale trasformazione si ottiene naturalmente
inveterato delle gambe, consistente in una asprezza squamosa che si separa e si rinnova.
i latini invettiva e nella quale con asprezza e veemenza grande si lacera una persona
parlavano dei peccati altrui cou una certa asprezza ch'era in parte invidia.
l'organo portatile? o quell'asprezza primaverile che invigoriva una frottola una villanella
di pers, 136: tu fra l'asprezza de'fastosi orgogli / vai meditando televate
, / e le dolci sembianze arma d'asprezza. cebà, 17-78: s'apre
futuro. gobetti, ii-144: l'asprezza delle credenze superstiziose, le crude intemperanze
abbandonata / istava la pianura per l'asprezza / della molt'acqua ed ampioso lagume
2. figur. trattare male, con asprezza, scortesemente. bùgnole sale, 5-33
signoreggiare. -perdere di asprezza, placarsi, attenuarsi; subire un'
di te, iesù, ché vénsar ogn'asprezza. l. pisani, xlix-73:
lazzézza, sf. letter. ant. asprezza di sapore. crescenzi volgar.,
lazzità, sf. ant. asprezza di sapore. crescenzi volgar.
. marchetti, 4-171: dall'asprezza de'semi è poi creata / l'
de'semi è poi creata / l'asprezza della voce, e parimente / il levor
mente,... inchinare l'asprezza della signoria in verso il corpo ch'è
. girolamo da siena, ii-122: nell'asprezza della lima delle terrene avversità cade la
ciascheduna parola, col levare così ogni asprezza ne'nessi, di maniera che una parola
: in questo 'risorgimento'non solo l'asprezza, il latinismo, la solennità è liquefatta
alquanto meno liquorosi e con una certa asprezza che si fa sentire alla lingua.
qualcuno; che discute o disputa con asprezza, che pianta grane, che fa dure
che quando il foco agisce, / ogni asprezza da lui derade affatto: /.
e più longiar da sé de'sempre asprezza. 2. allungare, estendere
già, come fate voi, dalla asprezza e scabrosità della sua superficie, anzi dal
nelle quali prigioni alcuni per maceramento d'asprezza e alcuni per lunga fame perderò le
crespo e macilente avea / alcina l'asprezza e la durezza dei costumi propri dei il
di un luogo); scomodità, asprezza (di una strada). buti
. -ant. acidità, asprezza. brusoni, 6-36: dato di
maturazione. burchiello, 71: l'asprezza delle sorbe mal mature. bandello,
curava né per ma'tempi né asprezza, di verno,... ch'
m. villani, 2-32: quest'asprezza delle grida era maggiore che deu'arme
gli elefanti, per la disuguaglianza e asprezza del luogo, commodamente maneggiarsi, la
erano in quello stormo, e ancora l'asprezza e la crudeltà, che credea avvenire
/ figura mansueta non conface / orgoglio asprezza e odio alcun tenere. boccaccio,
mansueta non conface / orgoglio, asprezza e odio alcun tenere. = voce
qualcuno: biasimarlo apertamente, riprenderlo con asprezza. tassoni, xiii-556: 4 subito
richiami / per il maschio, un'asprezza / strana di tinte. è mezza /
dolcezza del frutto / è mista con asprezza ». -ant. preceduto dalla
verun omo de la curasse di mitigare tanta asprezza. metastasio, 1-1-329: compagnia u
e 'l bronzo piange, / e l'asprezza e 'l rigor perdon le pietre.
temporale, / paté l'uom tanta asprezza e tanta pena / che se per dio
dolcezza del frutto / è mista con asprezza ». 9. che non
provenzali, per fuggire per tutto l'asprezza della lettera s, trassero fuori in profferendo
rinuncia ai rischi della scelta, all'asprezza dell'azione). tronconi, 3-209
si ottengono migliori risultati che con l'asprezza o la severità. tommaseo [s
. a. cocchi, 4-1-78: asprezza della cute e minuti forunculi e macchie
non possono non generare alcuna durezza e asprezza. stigliani, 238: la testura
di un moto dell'animo, l'asprezza di un'indole, la durezza o l'
ii-58: eolo s'acqueta e sua asprezza mitica. caro, 1-92: ei [
11. attenuare o moderare l'asprezza e la durezza di un termine,
nandro e filemone... tutta l'asprezza della prima commedia mitigarono. tasso,
cominciò, per addolcir e mitigare quell'asprezza, non a pigliare le voci de'
. brusoni, 384: già mitigata l'asprezza del verno dalla vicinanza di primavera.
, di una sentenza; temperare l'asprezza o la perentorietà di un ordine.
. -attenuazione dell'eccessiva franchezza o asprezza di un discorso, di una frase,
di parte, veggendo finalmente che con l'asprezza avreb- bono maggiormente sdegnato l'animo di
trapiantato in città, perde un po'di asprezza e di rozzezza, modifica qualche pregiudizio
che lo beneficio dato duramente e con asprezza si era come pane petroso, lo
ad altra unqua non cede / l'asprezza, in molle intaglio ancora io scersi
era nel significato delle voci e nell'asprezza loro. tasso, 1-3: il
durezza, / ove gli animi molli asprezza indura. tasso, 6-70: dal molle
, allentando la violenza dell'affetto e l'asprezza della voce, moderava se stesso e
... / si fa molle l'asprezza / e l'amaro del cor si
in dì con ogni arte mollificare l'asprezza dell'animo di questo re.
/ atta a mollir del caucaso l'asprezza. -intr. con la particella pronom
: temperare, addolcire, mitigare l'asprezza di un sentimento, di uno stato d'
ha dintorno, che appena per l'asprezza si può toccare. s.
, la sordezza delle parole, l'asprezza delle testure, le dissonanze degli accenti
, incitar riso, eccitare morbidezza e asprezza. oliva, i-1-200: otterrete l'emendamento
. -mancanza di spi golosità, di asprezza e di secchezza di linee in una
eleganti e armoniose, privo di ogni asprezza e secchezza di linee (uno stile
poco innanzi aveva risposto con non minore asprezza ed acerbità ingegneri, 1-iii-505: pare tuttavia
che la mordacità dell'orma, insieme coll'asprezza delle frequenti renelle, abbiano esulcerato il
foglie e spinosa mordacità 4. asprezza di sapore. briganti [tommaseo]
mordente. 7. che critica con asprezza, riprende duramente, stigmatizza, censura
16. condannare moralmente, con asprezza, un'azione, un fatto,
dal volto della sua libidine che dall'asprezza della sua tirannia. g. p.
come, o dio, l'adamantina asprezza / del tuo cor non si frange?
., 7-121: io lascerò l'asprezza / di questi sassi, e questa gente
formale e lineare, quel misto di asprezza e di tenerezza, di tonalità avvampate
/ labbra e commista ai baci / l'asprezza dei canini. -sm. plur
le nari chiudete / o mitigando l'asprezza / nella fiala soave dell'estro /
e nerezza e crespezza e grossezza ed asprezza, tutte queste cose significano la complessione
3-391: ha poi meschiato ed aggiunto asprezza e impetuosità al conflitto il sentimento nazionale
ella abbia stimato questa piccola similitudine di asprezza e negletto l'intera e total figura
rifaccia il palazzo rovinato e netti d'ogni asprezza silvestre lo spazio tra la casa pubblica
naturali. vasari, iv-237: nell'asprezza di quei monti ho finto una grandissima
casa, 675: o piume / d'asprezza colme! o notti acerbe e dure
della delicatezza della lingua materna, l'asprezza ed acutezza del dente novercale,
rotonda sonorità, talché sanza fatica o asprezza alcuna correno numerosamente e con piacere delle
: la regina non poteva tollerare l'asprezza e senestrezza del vescovo di viterbo,
sidereo ', come nessuna dentatura od asprezza si può né si dee scorgere nell'ultimo
/ o terribile estremo, o dura asprezza, / contr'a la qual non vai
ombre invan lusingo: o piume / d'asprezza colme! o notti acerbe e dure
le frondi minori, ma della medesima asprezza. domenichi [plinio], 22-21
.. elesse povertà, onta ed asprezza, e rifiutò onore, gioia e ricchezza
e ironica, la moralità priva di asprezza e mordacità, la ricerca della felicità
. -anche: elemento naturale che conferisce asprezza a un territorio (roccia, forra
cose erano oscure e pericolose per l'asprezza della guerra. boiardo, 1-6-1:
dalla croce, iii-5: l'ostracosità o asprezza nelle ulcere è causa efficacissima in impedir
. figur. mezzo capace di sminuire l'asprezza della realtà, di un'offesa,
compiacenza. 4. attenuare l'asprezza, la capacità offensiva di un'espressione
ii-5-15: l'arte poteva togliere quell'asprezza, e rendere amena ed attraente l'
con poche piegature, semplici e senza asprezza o affettazione. algarotti, 1-iii-227:
tamburo, la novità dell'abito, l'asprezza del comando e della disciplina stordiscono la
musicale); scorrevole, privo di asprezza (un modo di parlare).
inchiostro: però i contorni peccano d'asprezza. leopardi, i-75: la favola
8-27: questa regione che, per l'asprezza dei suoi valichi d'accesso e il
, ma le loro sinuosità avevano l'asprezza pensosa e arcigna e l'accorata solitudine
mi rendeva la peregrinazione, per l'asprezza dei geli più disagevole. buonafede,
], 69: vedendo che per l'asprezza dell'aria le biade non venivano a
cose erano oscure e pericolose per l'asprezza della guerra. c. campana
allo stile, ei non si armi di asprezza, di veemenza, di continuo periodare
: non richiede certo iddio peso né asprezza di ciliccio. muratori, 7-v-250: il
, riprendere, censurare, condannare con asprezza e intransigenza. -anche assol.
che lo beneficio dato duramente e con asprezza si era come pane petroso, lo
si ripuliscono. -privato dell'eccessiva asprezza, ingentilito. migliorini, 8-112:
, 1-116: può fi suono ricevere asprezza o piacevolezza secondo che le vocali sono accompagnate
, non mancherà el condurla con la asprezza. g. grimani, lxxx-3-949:
, 2-2-6: accioché né per molta asprezza li sudditi divengono piagati, né per troppa
/ e sia scogliosa e sia di molta asprezza, / io la farò parer soave
[di acetosella] ', per indicare asprezza di carattere e litigiosità.
panneggiare con poche piegature, semplici e senza asprezza o affettazione. -parte ripiegata
del suono e induca talvolta una certa asprezza, la quale, se conviene a
armoniosità, dolcezza o, anche, asprezza, ecc.), peculiarmente percepibile.
gran tesoro, / de for se pare asprezza / e dentro è mèl savoro
verno, già vegnendo colla sua pigra asprezza, avea spogliati
alcuna via, / da mostrar nostra asprezza in età pia, / tanto che van
, 5-i-36: o piume / d'asprezza colme! o notti acerbe e dure!
solamente la superficie della pelle e generano asprezza sono chiamati pizza overo scabie overo impetigine
allentando la violenza dell'affetto e l'asprezza della voce, moderava se stesso e si
atto; giudicare negativamente; rimproverare con asprezza, biasimare. pesaro, li-7-340:
volgar. [tramater]: avanzato l'asprezza del loco per
.): che espone con asprezza e vivacità le proprie opinioni in
il palazzo rovinato e polisci d'ogni asprezza silvestre lo spazio tra la casa pubblica e
inefficace. serra, ii-325: l'asprezza di questa lotta... pare che
tuttavia era più gravemente e con più asprezza tribolata che la guerra fatto non avrebbe
, malenconica, tenebrosa, di grave asprezza, e forse sarà fredda et umida
3. caratteristica di un vino privo di asprezza, che ha aroma e gusto pieno
in bellissima positura, dove termina l'asprezza del monte, quasi nella sommità del promontorio
'mpedimento già premostrato, vogliendo per l'asprezza di uella essa esser forte, cioè
men che bello e forte, / d'asprezza il volto e di fierezza il core
fa beffe delle pene e 'n ogni asprezza / sì dà pace. giov. cavalcanti
primavera di bellezza! / della vita nell'asprezza / il tuo canto squilla e va
privati tradimenti come in apparenti assalti con asprezza d'armi. -ignoto adì estranei
è maravi- glioso che a dispetto dell'asprezza de'ghiacci conservano d'ogni tempo la
cominciò, per addolcire e mitigare quell'asprezza, non a pigliare le voci de'
troviamo, che essa fu diliberata per asprezza di penitenzia e per grido d'orazione,
avessero [i cartaginesi] quanta era l'asprezza di quelle alpi, si cominciarono di
, invano separati da noi provvidamente dah'asprezza e dall'altezza delle alpi. volponi
lautrec ancora in bologna, lasciando passare l'asprezza del verno, aspettava gli svizzeri e
prurito non è altro... che asprezza della pelle esteriore e desiderio grande di
croce, iii-56: la psora è una asprezza della pelle esteriore che pizza e rode
anche tracoma, che consiste in un'asprezza dolorosa, infiammata, della faccia interna
negativo: che provoca sensazioni sgradevoli di asprezza e di acidità). giamboni
della battaglia... che l'asprezza delle parole del suo capitano, il
in modo severo; con durezza, con asprezza. ottimo, ii-537:
, il gusto, provocando sensazioni di asprezza e di agrore. gelli, 15-ii-149
estens. impressione di irritazione o di asprezza esercitata sui sensi. pietro ispano volgar
, tagliare le rocche e spianar l'asprezza de'siti, puntillare le coste rovinose
la sordidezza de le parole, l'asprezza de le testure, la dissonanzia degli accenti
/ di forza, di vigor, d'asprezza piene, / scropolose di nuscoli e
s'abbia per alcuno, accommiatandolo con asprezza, rimandandolo inesaudito, confuso, inconsolato
succo di pomo granato, sana l'asprezza delle palpebre. quassatóre, agg
l'intransigenza di un atteggiamento, l'asprezza di un'indole o, anche,
, 1-66: la veemenza conviene con l'asprezza, perché riprende e rabbuffa, ma
si volge et è più licenziosa dell'asprezza. -sottoporre a una critica violenta
accetta. 8. attenuare l'asprezza, la durezza o la scabrosità di
corrotti pensieri noi mondiamo noi medesimi coll'asprezza della giusta esami- nazione. sannazaro,
-dare alla radice qualcuno: criticarlo con asprezza, con malanimo. c. gozzi
e raffermava, sentendo con quello una asprezza e restingimento straordinario nelle gingie.
all'eccessivo irascibile della natura mia l'asprezza occasionata dalla continua solitudine ed ozio,
porsero, ramorbidando gl'inacerbiti nostri spiriti dall'asprezza de'suoi ruvidi e neri sermoni.
, agg. rimproverato con severità e asprezza per il proprio comportamento; redarguito,
fiume avia e l'oceano; l'asprezza dei siti e la penuria del- l'
liberati dalla servitù del demonio per passar l'asprezza di questa vita fin che giungiamo alla
, il quale se non rileva talvolta l'asprezza dalla nostra attenzione per uno cotale rattemperamento
: quando sia tempo di dirompere nell'asprezza senza rattenimento e correzione, lo affetto lo
sono la sonorità, la raucedine, l'asprezza, la flessibilità, la durezza.
, calmare, raddolcire l'ostilità, l'asprezza, la protervia, la superbia di
non v'ha nelle faccende degli uomini asprezza impossibile a raumiliare, purché i rettori
razzura, sf. tose. asprezza di linguaggio e di toni; stizza
. carducci, iii-2-125: da l'avita asprezza / nel miti- c'oro il docil
/ che han di sacrare a volontaria asprezza / la vita loro e di voler
mia disaventura / v'aduce in tale asprezza. petrarca, 211-7: regnano i sensi
meno rivolture rettelinee, secondo che l'asprezza o dolcezza di tai colli comportassero,
e raffermava, sentendo con quello una asprezza e restringimento straordinario. nelle gingìe.
tempo que'popoli, cambiati per l'asprezza de'luoghi, non riteneano dell'antico etrusco
). indurre a mitigare nuovamente l'asprezza e la severità del comportamento.
per esprimersi dà alle sue parole un'asprezza di cui soffre. 2. figur
il gange è molto aspro e per l'asprezza sua tacque ribattute non però tornano a
usanza, [può] inchinare l'asprezza della signoria in verso il corpo, ch'
aveva foltissimi e mortuari, la loro asprezza infrolliva la carne dove facevano ribulbo.
crudel rifiuto / sveglia maggior nel donatore asprezza. manzoni, iv-673: un aperto rifiuto
soccorso... pure pensando che l'asprezza della stagione... avrebbe cacciato
., 34-48: gli tenea con tanta asprezza / che alcuno non ardiva a dir
delle proposte iniziali sovietiche. 3. asprezza o freddezza di parole o di condotta;
mutarono vezzi. 2. asprezza di parole; freddezza di comportamento.
con la rigidità del trecento, con l'asprezza eccitante e la varietà faticosa del verso
una sorte avversa (e anche l'asprezza delle situazioni che la determinano);
rigor del tempo. 10. asprezza di carattere o di comportamento, durezza
, deh, rompi ornai del cor l'asprezza / giovinetta gentil, cedi d'amore
d. borghesi, lxv-123: l'asprezza e p rigor perdon le pietre.
, rigorosissimaménte). con severità e asprezza nel punire le colpe altrui o anche
guazzo, 1-80: si guardi dall'asprezza degli occhi, dai contorcimenti della persona
7. che è rivolto con asprezza contro qualcuno (un'ingiuria, una
tanto ingegno, chi non sente l'asprezza in 'cir. rau. tur. cor
gli accusativi a la veemenza e a l'asprezza e al vigore. biondi, 84
: non richiede certo iddio peso né asprezza di ciliccio né rinchiudiménto di cella o
nel campo. boterò, 9-42: l'asprezza, che così fatte fortezze rende sicure
16. riaccendersi con più asprezza (una lite). g.
e liscezza nei corpi celesti e rimuovere l'asprezza della luna. b. fioretti,
il ponte al castello e con più asprezza ritornarono alla battaglia. 3.
ch'era un freno agli erranti sanza asprezza. leonardo, 2-616: molti odiano li
labbra e commista ai baci / l'asprezza dei canini. 2. conoscere
levando appresso col pennato la riscaldatura e asprezza che lascia in sul legno.
sfracassato e deserto, e anco per l'asprezza del freddo che esce del cor del
e delicatura [delle donne] che l'asprezza e non so che robusto che hanno
nordico, ricorda la massiccia e rocciosa asprezza dei cafri. 3. figur
, deh rompi ornai del cor l'asprezza / giovinetta gentil, cedi d'amore
: voglio dire il non trascorrere nell'asprezza delle dispute. -violare una consegna.
solo per quell'attrito amichevole dirozzando dell'asprezza delle loro scaglie, ma si rifondano
prossimano verno già vegnendo colla sua pigra asprezza, avea spogliati gli albori delle proprie
ordine, e passarono gravissima fatica per l'asprezza della strada e delle stretture e rotture
, 1-4-147: con rozezza ai vestito e asprezza di vita studiano di acquistarsi fama di
chiari e come severità dà rubestezza e asprezza. 3. fierezza; arroganza
1-1-80: per rimediare alla rustichezza e asprezza de'costumi degli arcadi, [la
fa inasprire la bocca. 6. asprezza o grossolanità volgare di una parola o
in alcun luogo vedevo le profonde valli, asprezza di monti, rottura di ripe,
2. figur. bruschezza, asprezza, scontrosità di carattere o di comportamento
censura politico- cattolico-francescolitico-domemcana. 6. asprezza nella pronuncia di determinati suoni. caro
2. figur. scontrosità, bruschezza, asprezza di carattere o di comportamento.
a scontrosità, a suscettibilità, ad asprezza di carattere. girone il cortese volgar
-letter. che evoca un'immagine di asprezza selvaggia (una metafora letteraria).
/ che han di sacrare a volontaria asprezza / la vita loro. carducci, iii-3-77
cose che a te s'appartengono, abbi asprezza, viltà e parcità in quanto puoi
/ labbra e commista ai baci / l'asprezza dei canini. -efficace (una
-fare salsiccia di qualcosa: criticare con asprezza un'opera letteraria. baretti,
le sue ripugnanze si acuivano sino all'asprezza dell'odio. papini, x-1-410:
al pascolo. -con rigore e asprezza. carducci, iii-18-421: me ne
limosine ed acquistandosi riputazione e fede coll'asprezza del vivere e del vestire, ingannano
guazzo, 1-80: si guardi dall'asprezza degli occhi,... dal ridere
, la sordidezza de le parole, l'asprezza de le testure, la dissonanzia degli
, volendo sbandito dal loro cuore con asprezza stoica ogni altro affetto. monti,
tale asprezza, / isbigottì più per la vittuaglia /
2. tr. rimproverare con asprezza. fr. serafini, 285:
fatta piacevole, la difficoltà e l'asprezza, mutata faccia, riuscirà in altrettanta dolcezza
scabrézza, sf. estrema ruvidezza, asprezza, irregolarità di una superficie, in
: del suo fier destin tal fu l'asprezza / che le fu per marito un
già, come fate voi, dalla asprezza e scabrosità della sua superficie, anzi dal
terreno. 3. figur. asprezza di carattere, scontrosità, mancanza di
testimonianza della verità si smarrirono per l'asprezza de'tormenti e rinegaro cristo, furono
[gli attori tragici] della tragica asprezza e del mesto sopracciglio a cercarsi piccoli
e morì. citolini, 261: l'asprezza de le fauci, l'infiammagione,
d'un campo. 6. asprezza climatica; danno causato dal clima avverso
cibo, perocché per cagion della loro asprezza e durezza la natura lo schifa e
prossimano verno già vegnendo colla sua pigra asprezza. 43. scompaginare un organismo
e sia scogliosa e sia di molta asprezza, / io la farò parer soave epiana
e per uno scrolla- mento con brieve asprezza di tristizia, allora quando di se
, / di forza, divigor, d'asprezza piene, / scrupolose di muscoli e di
, / e, quanto più seregge con asprezza, / è maggior gentilezza, / pur
e la lubricità e dal secco l'asprezza, il tritamento e l'aridità. guglielmini
serviva di butiro e di salsa all'asprezza delle vivande. zanon, 2-xviii-226:
paura di piccolo peso della penitenza e asprezza di povertà, s'obligano alla terra
la intemperanza, l'eccesso, l'asprezza, selvaticia, barbaria. =
suo contegno, e per la grand'asprezza / già quasi semimorto più non pugna
, 3-391: ha poi meschiato ed aggiunto asprezza e impetuosità al conflitto il sentimento nazionale
ch'io andrò sempre cercando / ogni asprezza crudel, iniqua e acerba /.
che i provenzali, per fuggireper tutto l'asprezza della lettera 's', trassero fuori in profferendo
la severità delle leggi, ma con meno asprezza chesi puote, sopra il capo degli errori
stanco e supplicante? -manifestarsi con asprezza (un contrasto). gobetti,
nostri. -figur. rivolto con asprezza contro un obiettivo culturale (una polemica
5. criticare rigorosamente, spesso con asprezza e severità, una persona, un
]: li sudditi per la troppa asprezza non sieno sfolgorati e per la troppa benignità
uomini. 2. figur. asprezza di un paesaggio. baldini, i-537
, tr. rimproverare con severità e asprezza, anche parlando a voce alta e
al che si aggiunge il sibilimento e la asprezza 'si''sv''bis mant.
rifaccia il palazzo rovinato e netti d'ogni asprezza silvestre lo spazio tra la casa pubblica
intemperanza d'affetti con la silvestria, asprezza, barbaria. = deriv. dal
/ labbra e commista ai baci / l'asprezza dei canini, / e quel s'
, 19-444: non ti mostrare singolare d'asprezza, né di viltà, accioccné le
: la regina non poteva tollerare l'asprezza e senestrezza del vescovo di viterbo, nuncio
guicciardini, ii-15: per condurgli con l'asprezza e con l'acerbità a quello a
testimonianza della verità si smarrirono per l'asprezza de'tormenti e ri negare cristo, furono
aveva spinto a rifugiarsi nel sonno con asprezza. landolfi [gogof]], 46
de'medesimi fanno affettazione, snerbamento ed asprezza. = nome d'azione da snerbare
e sia scogliosa e sia di molta asprezza, / io la farò parer soave e
-caratterizzato da linee armoniose, prive di asprezza (una struttura architettonica). tornasi
conforti della vostra amicizia, mitigate l'asprezza di questo mio bando; e la
labbra e commista ai baci / l'asprezza dei canini, / e quel s'abbandonare
e leggerezza del corpo umano, la asprezza, la mollizie e la solidezza di
/ de la bestia crudel, piena d'asprezza. 6. quantità di merci
ha tono umile e sottomesso, esente da asprezza, da arroganza, da protervia (
sono la sonorità, la raucedine, l'asprezza, la flessibilità, la durezza,
4. cessato, interrotto o diminuito di asprezza per lo più momentaneamente (un conflitto
giudicio, come fa il vulgo asprezza il profeta vide venire l'ultimo dì del
, la sordidezza de le parole, l'asprezza de le testure, la dissonanzia degli
molte parole inconveniente et insulti minaccievoli al guardiad'asprezza e di duolo in tutti gli ordini
spacciatamente: la qual cosa non sappiavi di asprezza la conica, ma di
sì breve tempo... superare l'asprezza difficilissima d'annunzio, v-3-634: il popolo
e nerezza e crespezza e grossezza ed asprezza. nannini [olao magno],
fallo, / tocco dal raggio ch'ogni asprezza spetra. abriani, 1-117: deh
. fagiuoli, ii-136: l'asprezza / del mal, contratto per l'ingorda
libro. 5. figur. asprezza del carattere e dei comportamenti; scontrosità
di spigola. spigolosità, sf. asprezza del carattere; ruvidezza, scontrosità,
grossa spina. 17. asprezza di uno stile letterario; impurità o improprietà
si provano regnando. 6. asprezza di un'indole. banti, 10-80
. ne'suoi divini dialoghi rallegra l'asprezza delle più serie disputa- zioni e la
più tenui circostanze. 4. asprezza di modi, di espressioni verbali.
la cotenna ruvida delle squaine per la sua asprezza è disiaerata grandemente dagli artefici per far
2. figur. criticare con asprezza e severità una persona, una teoria
continovati e tanto alti che per l'asprezza loro e per lo starvi sempre la
di stento e certa fra ruvidezza ed asprezza. bacchelli, 2-xix-824: quel tanto
: per il segnale de la sterilità e asprezza del monte non si tolle che gli
lumi santi / avre'però stimato tanta asprezza? aretino, v-1-224: stimando più
. allegato (i denti, per l'asprezza del cibo). -anche in un
di toccare l'organo portabile? o quell'asprezza primaverile che invigoriva una frottola, una
la povertà 6. con severità e asprezza (in specie nel giudicare o nel
o di una norma di vita; asprezza di una pena; severità di una censura
volgar., ii-49: impedimento per l'asprezza e strettura delle vie. capriata,
2-25: la sua voce or stride d'asprezza or s'affiacchisce di malinconia.
volpicim facciendo loro fare grande strida per l'asprezza de'becchi e unghioni. algarotti,
. -per simil. pronunciare con asprezza o a mezza voce ma con
, il modo del caminare, e l'asprezza delle parole, non li mostrano tutti
concorso de le vocali ancora suol producere asprezza o piacevol suono. salvini, 39-iii-146
ch'io andrò sempre cercando / ogni asprezza crudel, iniqua e acerba; / e
calore interno per poter più facilmente resistere all'asprezza del clima freddo; onde riescono gran
pene de'contumaci con maggior severità, e asprezza, che non comportava il suo genio
un tanto ingegno. chi non sente l'asprezza in cir. rau. tur.
13: diceano che non potrebbe sostenere l'asprezza dell'ordine, conciossiacosaché fosse molto tenero
aspro nel tenue, raddolcivano così l'asprezza delle parole. -in senso generico
, / per dar conforto alla dogliosa asprezza / di braccio intorto o d'impia-
. 2. durezza, asprezza nei modi, nelle espressioni; intransigenza,
ella verità si spianarono per l'asprezza de'tormenti e rinega- ro cristo,
: egli disse, poi, con asprezza, mettendo nella voce un accento teutonico
gange è molto aspro e per l'asprezza sua l'acque ribattute non però tornano
, e di mansuetudine; quella spirante asprezza e torvità. 2.
parole... risuonano con un'asprezza quasi beffarda, come le atmosfere dei
almanco traiettarvi a superare la durezza e asprezza delle necessitati. = voce dotta,
in questo modo, col massimo dell'asprezza, crudo e perentorio; ma al tempo
lor censo. bellori, 1-68: nell'asprezza del sasso meglio si scuopre la delicatezza
almanco traiettarvi a superare la durezza e asprezza delle necessitati, e nella ferma età
mattazione o offendere o percuotere qualcuno con asprezza o con violenza. forteguerri
a fare ove si convenga mostrare alcuna asprezza, voi tornate a noi per iscaricarvi,
ad atteggiamenti di umanità; mitigare l'asprezza del carattere; ingentilire.
7. figur. attenuare, mitigare l'asprezza di un sentimento. fr. colonna
rendere, / e halla incorporata con asprezza, / e un po'di feb-
unghiati. l'aggressività, l'asprezza di modi e di atteggiamenti, il
prende fuori d'usanza, inchinare l'asprezza della signoria in'verso il corpo ch'è
fra le austere mura, la ripida asprezza e la vaghezza d'orti e giardini sereni
all'eccessivo irascibile della natura mia l'asprezza occasionata dalla continua solitudine ed ozio,
nasconde la fortezza del legno, l'asprezza della corteccia, la grandezza del sapore e
, ma con una connotazione di minore asprezza. = deriv. da vertenza,
mitigata appena dalla vicinanza di primavera l'asprezza del verno, ridusse nuovamente l'esercito
amici a consolazione, ma eccitolli in asprezza di villaneggiaménto. piccolomini, 10-
, alquanto meno liquorosi e con una certa asprezza che si fa sentire alla lingua.
sempre in questo modo, col massimo dell'asprezza, crudo e perentorio; ma al
formale e lineare, quel misto di asprezza e di tenerezza, di tonalità avvampate
impeto della gioventù. 4. asprezza polemica, durezza verbale di un discorso,
vigore o, anche, aggressività, asprezza espressiva. c. marincovich [
stando elli in solitudine non comportano l'asprezza di quello silenzio ch'elli addomandano.
, faciendo loro fare grandi strida per l'asprezza di becchi e unghioni. savonarola,
-al figur.: criticare severamente con grande asprezza. fecero i latini che dinominarono dalla
quale si presentava nel 1953-57, dall'asprezza stessa antisiciliana, sono indotto ad immaginarmi
. drasticità, sf. durezza, asprezza, severità e, anche, efficacia
eufemizzare, tr. attenuare l'asprezza o la sconvenienza di un'espressione,
. chi biasima energicamente, disapprova con asprezza l'uso di bevande alcoliche. –
che rimprovera con particolare severità e asprezza. guerrazzi, ii-285: ecco uno
eufemizzazione, sf. attenuazione dell'asprezza o della sconvenienza di un'espressione,