fa [la fortuna] ed ora aspreggia. b. davanzati, i-42:
gelo, / né con troppo rigor t'aspreggia il verno. alfieri, 1-496:
gente che grida pace e semina guerra, aspreggia pur troppo i partiti. carducci,
? / e deh, s'altri m'aspreggia / e sprona e sferza, muovi
deh! sian pietosi al dolor che m'aspreggia. = comp. dal pref
/ or benigna si fa et ora aspreggia, / or m'empie di pensieri
deh! sian pietosi al dolor che m'aspreggia. bruni, 45: se l'