: cavò dal taschino il fazzoletto, ne aspirò il profumo d'acacia. carrieri,
/ o arzigogolando / a volare aspirò. magalotti, 9-1-n: o bellissimo
portò alle nari il mazzo delle viole ed aspirò il profumo. idem, iv-1-125:
il profumo. idem, iv-1-125: aspirò l'aria, per ove salivano
ascendere vapore. pavese, i-337: aspirò l'aria e sentì solamente l'odore
le linee. cassola, 2-128: guglielmo aspirò a lungo l'aria fresca, odorosa
malgrado il divieto della scuola, e aspirò due boccate con rabbia. tozzi,
boccate smorfiose. moravia, ii-159: aspirò una nuova boccata e con uno sforzo penoso
redi. brancati, 4-188: lo zio aspirò aria lungamente e abbondantemente con un
d'annunzio, iv-2-146: nell'entrare, aspirò il profumo dell'incenso cupidamente.
aria fatua, accese una sigaretta, aspirò la prima boccata con caricata delizia,
genti potran dire: / -quest'aspirò a le stelle, e s'ei non
c. e. gadda, 317: aspirò una lunga boccata d'aria, spianò
: finito il suo tribunato, vi aspirò nuovamente. ma quando si vide escluso
aria fatua, accese una sigaretta, aspirò la prima boccata con caricata delizia, e
a fiotti quasi visibili. il vecchio ne aspirò la freschezza. jovine, 2-173:
avvicinossi alle nari il mazzetto, ne aspirò lentamente tutto il profumo, tutta la freschezza
inaccessi a cui l'anima inquieta / aspirò con un'ansia che fu viva /
c. e. gadda, 317: aspirò una lunga boccata d'aria, spianò
. brancoli, 4-188: lo zio aspirò aria lungamente e abbondantemente con un triste
giunto. tausilio, 13: questi aspirò a le stelle, e s'ei non
inaccessi a cui l'anima inquieta / aspirò l'ora. 2. figur
relazioni fra l'uno ed il tutto; aspirò ad un nuovo indeterminato; ma a
putredine sterco e sudore corrotto. li aspirò a bocca aperta un indomabile quarantenne,
, con costantinopoli capitale. (vi aspirò venizelos, 1936). = espressione
virtù, conosceremo che rade fiate alcuno aspirò alla tirannide che di cotai semi non
monotonia della natura con l'anima, aspirò una tristezza serena, che è il
ha dato nel vivere, e sempre aspirò alle cose da non morire. dante,
quinteri, in attesa, aspirò con voluttà l'atmosfera notarile: l'odore
sulla balza. cassola, 2-128: guglielmo aspirò a lungo l'aria fresca, odorosa
/ inaccessi a cui l'anima inquieta / aspirò... /... /
ne'miei sensi / crudeli perdutamente / aspirò il divino fiato / che venia dagli
pervadeva. cassola, 2-128: guglielmo aspirò a lungo l'aria fresca, odorosa
, venuto a pena in adolescenza, aspirò a pieni polmoni, senza rendersene ragione
portò alle nari il mazzo delle viole ed aspirò il profumo. nell'atto, l'
pensiero della mente, mentre l'europa aspirò sempre all'uso libero della ragione e
. moretti, ii-54: l'antica maestra aspirò tutto il profumo di quell'ortografia,
. brancati, 4-188: lo zio aspirò aria lungamente e abbondantemente con un triste
tondeggiante. cicognani, 1-45: costui aspirò l'odore della camomilla, dette un'
villici. d'annunzio, iv-1-125: aspirò l'aria, anche allora le notti erano
in su. moravia, 12-13: ella aspirò studiosamente il fumo dal bocchino.
'gin', l'accese con solenne gravità ed aspirò un paio di boccate lanciandole a destra