di nostra gente. leopardi, 17-90: ascoso innanzi / non ti fu l'amor
adugge / l'ombra le pallide erbe, ascoso fugge. manso, iii-305: di
folli, ah sciocchi, / tenere ascoso amore? manzoni, pr. sp.
in più parole, sotto le quali è ascoso altro senso, che quello,
liberale altrui]. leopardi, 17-88: ascoso innanzi / non ti fu l'amor
vergognoso / ch'eo pur vi guardo ascoso / e non vi mostro amore.
l'erba / giace sovente angue maligno ascoso. idem, 4-4: stampano alcuni
essangue: / giace quivi fra l'erbe ascoso un angue. muscettola, iii-388:
: or io tra folti ombrosi arbusti ascoso / da un'altra macchia l'attendeva
l'una vergine a l'altra avrebbe ascoso. idem, 11-82: ma fuor uscì
ascosamente. = comp. di ascoso. ascóso (part. pass
occidente ad oriente, quasi ci tiene ascoso. idem, inf., 34-133:
lo duca e io per quel cammino ascoso / filtrammo a ritornar nel chiaro mondo
festeggiare. a quello che il sole ascoso toglieva, supplivano l'accese fiaccole.
, 33: se in suo consiglio ascoso / vince il perdon, pietoso / immensamente
pure gioie ascose. leopardi, 17-86: ascoso innanzi / non ti fu l'amor
vergognoso / ch'eo pur vi guardo ascoso, / e non vi mostro amore.
20-129: ed ella non gli tiene ascoso il vero, / onde sa che
mandare / a vergene maria, che stava ascoso, / per lo concepemento annunziare.
: ma spesso amor dentro al suo petto ascoso / manda gli sdegni a balenar sul
per poter raspar roba o contanti, / ascoso in questa botte / aspetterò la notte
bene, così non si trae il vero ascoso tra molti falsi, se con somma
la verità, che è un tesoro ascoso, acceso da la beltà di quel volto
trovata la verità, che è un tesoro ascoso, acceso da la beltà di quel
ove la fredda bruma / lo tenne ascoso, a l'aura si dimostra.
, il brutto / poter che, ascoso, a comun danno impera, /
desta il subito / balzar del pondo ascoso; / voi già vicine a sciogliere /
, sotto gli quali sta ricoperto, ascoso e sicuro il tesoro della bontade e veri-
sì vergognoso / ca pur vi guardo ascoso, / e non vi mostro amore.
casa ogni cantuccio, nulla sòferano rimanere ascoso, nulla può tanto essere occulto che
più ferve il giorno, / satiro ascoso va mirando intorno / tutto lascivo. tasso
la verità, che è un tesoro ascoso, acceso da la beltà di quel volto
i. nelli, 10-2-n: se ascoso sotto qualcun di questi abiti posso arrivare
la verità, che è un tesoro ascoso, acceso da la beltà di quel volto
chiabrera, 78: febo, nell'onde ascoso, / non girava anco il freno
il passo il quale io vo'tener ascoso ne'miei secreti, né mi piace
lo duca e io per quel cammino ascoso / entrammo, a ritornar nel chiaro mondo
saprà di quante vite / era il germe ascoso in te. carducci, 73:
e saltò in un cespuglio, dov'era ascoso un porco cinghiaro, il qual vedendo
/ vien'fuori, vien'; né star ascoso. marino, vii-209: or che
circuncisione; ma quelli ch'è in ascoso, è giudeo, e la circuncisione del
: tosto cupido entro a'begli occhi ascoso / al nervo adatta del suo strai
ove la fredda bruma / lo tenne ascoso, a l'aura si dimostra.
, il brutto / poter che, ascoso, a comun danno impera, / e
mandare / a vergene maria, che stava ascoso, / per lo concepemento annunziare.
fronde / cerca di filomena il nido ascoso, / e ficcando la man dentro
sì vergognoso / ca pur vi guardo ascoso, / e non vi mostro amore.
con la man leggiadrissima stringevi / al seno ascoso e desiato. nievo, 33:
dal sinistro braccialetto / ove l'avea tenuto ascoso e stretto. de sanctis, 11-258
fronde / cerca di filomena il nido ascoso, /... ficcando la man
se due giorni o tre mi stesse ascoso, / io n'anderei piangendo infra la
meo, / come romeo / venire ascoso / e, disioso, -con voi
apparve e 'l frutto, / picciolo ascoso verme entro i riposti / del doppio nodo
ove la fredda bruma / lo tenne ascoso, a l'aura si dimostra, /
= comp. da dis-con valore privativo e ascoso (v.). disasinare
casa ogni cantuccio, nulla sòferano rimanere ascoso. = comp. da dis-con valore
io certamente (benché non mi fusse ascoso quanto grande utilità io poteva di ciò sperare
croce, 332: marcolfo se aveva ascoso el volto, e cavandose le brache mostrava
tempo de la morte fosse a tutti ascoso; perché s'egli fosse stato previsto,
sinistro braccialetto / ove l'avea tenuto ascoso e stretto. cesarotti, ii-72: l'
secrete fredde ombre, un antro, ascoso / dal fiero ardor de la diurna
: quell'ospite è gentil che tiene ascoso / ai molti bevitori / entro ai
meo, / come romeo / venire ascoso / e, disioso, -con voi
desta il subito / balzar del pondo ascoso; / voi già vicine a sciogliere /
morire; / ma perché il sole ascoso era di poco, / vi volle
con la man leggiadrissima stringevi / al seno ascoso e desiato. e. cecchi,
satiresche forme / un drammatico eroe stassene ascoso. napoli
la testa porre in un vii drappo ascoso / sotto a quel duro e dispietato
padri o de'maggiori stava coperto et ascoso, di poi in tempo si scopre e
se due giorni o tre mi stesse ascoso, / io n'anderei piangendo infra la
mi chiedi fiori ed io da un clivo ascoso / li coglierò dove non ride aprile
cuor, che in parte interna / ascoso sta, sono gli esterni segni. moneti
periculi, conclusene tra loro di tenere ascoso la cosa e sepelirlo secretamente.
/ vola scherzando e vi tien l'arco ascoso. / né vuol ch'io le
i-164: né sarà della terra angolo ascoso / a i caldi rai del dio
/ giacerà del tuo duce il corpo ascoso, / mentre gli spirti amando in ciel
desta il subito / balzar del pondo ascoso. leopardi, 17-151: innanzi sera il
più ferve il giorno, / satiro ascoso va mirando intorno / tutto lascivo.
/ ch'arde, se ben tien sempre ascoso il lume, / fer quel fonte
fiamma? ov'è il bel raggio ascoso? -la manifestazione (attraverso lo sguardo
le fronde / cerca di filomena il nido ascoso, /... ficcando la
secrete fredde ombre, un antro, ascoso / dal fiero ardor de la diurna
era ombroso, / ditemi il senso ascoso. / sì ben con aco dotta man
intorno a te; non tra le frasche ascoso / l'uc- cellator che col volubil
/ vola scherzando e vi tien l'arco ascoso. 6. figur. che
/ avea previsto; onde gran tempo ascoso / in una selva il tenne. e
vola scherzando e vi tien l'arco ascoso. carletti, 190: si possono maritare
ove la fredda bruma / lo tenne ascoso, a l'aura si dimostra.
, 78: febo, nell'onde ascoso, / non girava anco il freno /
due fresche rose / di quelle labbra ascoso. redi, 16-ii-160: del viso
era ombroso, / ditemi il senso ascoso. e. cecchi, 9-213: questa
e d'argento, di molt'anni ascoso. serdonati, 9-456: quella fuga e
, 55: funambolo velen per gli ami ascoso / corre ad assiderar la man tremante
larghe coma, e fra lor tiene ascoso / un ampio sen. g. bentivoglio
più ferve 11 giorno, / satiro ascoso va mirando intorno / tutto lascivo;
] / le nubi orientali, o mezzo ascoso / tremoli d'occidente in su le
se due giorni o tre mi stesse ascoso, / io n'anderei piangendo infra la
desta il subito / balzar del pondo ascoso. tommaseo, 3-i-20: preghi pio ix
ii-35: esce il grande esercito, ch'ascoso / stava nel centro i giorni a
gloria d'avi o d'oro in arca ascoso / e d'ogni don gioioso /
/ giacerà del tuo duce il corpo ascoso, / mentre gli spirti amando in ciel
, con immagini e con altri aiuti dell'ascoso artifizio poetico; e allora non la
f. galiani, 2-33: sta sottoterra ascoso / il tartufo odoroso: il porco
266: il topo / sta guatto, ascoso dentro a qualche toppa?
era ombroso, / ditemi il senso ascoso. fiorio, 529: ha [il
ariosto, 3-65: riuscirò in un burrone ascoso / tra monti inaccessibili alle genti.
l'erba, / cui sotto, ascoso, il serpe s'inacerba. peri,
: l'occulto incanto in sue parole ascoso, / e 'l chiaro de'suoi rai
. don luigi, d'incanto- narsi ascoso in una provincia di spagna.
, 20-129: ella non gli tiene ascoso il vero, / onde sa che lo
vuole di fuori mostrarsi, che stare ascoso è impossibile, volontade mi giunse di
fanioni, ii-44: elpino dietro della siepe ascoso / la pastorella sua guata furtivo;
sibilla con le sue parole / el puncto ascoso in infinito sito. guidiccioni, 5-80
se due giorni o tre mi stesse ascoso, / io n'anderei piangendo infra la
/ l'arida cima, egli in disparte ascoso / tacito attende. papini, iii-878
dilettoso / pome, nelle secrete parti ascoso, / al piccol piè le gambe svelte
e poi n'uccide / qual serpe ascoso intra i bei fiori e l'erba
/ l'arida cima, egli in disparte ascoso / tacito attende. forteguerri, ii-223
è il pensiero che non dici, ascoso, / e che da noi, così
e vaghe / risposte ebbe gran tempo ascoso il vero. mamiani, i-321: il
voi, amorusa, / come larone ascoso e non paresse! dante, inf.
/ dei tumulti, che sfuggi; ascoso capo / di ribellanti moti; all'
66: nettar trovai nelle sue labbra ascoso. tasso, 16-19: i dolci baci
, / ch'un villanel che v'era ascoso appresso, / sbuca fuor d'una
a ciaschedun la tromba e il lume ascoso / dentro d'una lancèlla. landolfi,
e d'una gran ruina, / ascoso e circunscritto d'un gran sasso, /
a voi, amorusa / come larone ascoso e non paresse! guittone, xvii-164-35
folto / stassi a mirare in varie larve ascoso. monti, x-2-150: èvvi abbracciato
] d'una forza latente e spirito ascoso di feconda vena, che irriga di
con la man leggiadrissima stringevi / al seno ascoso e desiato. panzini, ii-360:
spiumacciate, / ove stassi sovente amore ascoso. foscolo, xiv-293: ho chiesto il
presto meco la scrittura sacra ed essere ascoso e chiuso in qualunque luogo si sia
/ l'occulto incanto in sue parole ascoso / e 'l chiaro de'suoi rai
che fra 'l papa e francia umor ascoso / e collera maligna ribolliva, /
si giace in tana o in mandra ascoso. b. corsini, 1-18: dalle
/ dall'infido alco, che in ascoso marte / l'insidiosa lancia ivi entro
. i. nelli, iii-400: se ascoso sotto qualcun di questi abiti posso arrivare
celata, / e stai quindici giorni ascoso fuore. / e poi tu troverai
vuoi che 'l ver non ti sia ascoso, / tutta al contrario l'istoria converti
riesce / ritrovar di priapo il vólto ascoso, / e in mezzo a quel
grillo / che, tra l'erbette ascoso, / spande all'aure notturne il mesto
/ va il gallo bulicame in notte ascoso. monti, vi-47: alla nostra
/ di mirar quel che deve star ascoso. loredano, 2-ii-167: sappi che
/ sovra esso un ramo intra le foglie ascoso / il bel perduto miserabil piagne.
pur vuole di fuori mostrarsi, che stare ascoso è impossibile, volontade mi giunse di
, 3-65: riuscirò in un burrone ascoso / tra monti inaccessibili alle genti.
muratelle, e questo ancora vuol stare ascoso. 2. per estens.
vuole di fuori mostrarsi, che stare ascoso è impossibile. idem, par.,
torna il navigante / a lo scoglio ascoso in mar, / dove pallido e
1-40: tosto cupido entro a'begli occhi ascoso, / al nervo adatta del suo
66: nettar trovai nelle sue labbra ascoso / e tal chiusa dolcezza entro a'
/ per un certo passetto occulto e ascoso, / ove questi diurni nottoloni / l'
l'intera campagna si sente l'andare ascoso del suo nume che viaggia le profondità
poesia. gnoli, 1-307: voglio vivere ascoso, / immemore, obliato / come
e l'altro polo è opposto ed ascoso. salvini, 48-93: la..
di riposo. leopardi, 17-90: ascoso innanzi / non ti fu l'amor mio
, / l'occulto incanto in sue parole ascoso / e '1 chiaro de'suoi rai
di mira almo pastore, / cheto ed ascoso in notte tenebrosa, / con mano
talmente l'orecchia scavata che il filo stia ascoso, acciò l'ago con facilità possi
e folto il bosco io m'era ascoso. il prence / v'entrò, ma
e la fedeltà albergar tal volta in ascoso, possono da pagliaresche e affumicate capanne
dopo aver visto quel che in fondo ascoso / teneva la domenica un paglioso.
schietto / fuori delle cagioni ov'era ascoso. palazzeschi, 1-600: i fanali
. costui stare il marchese parechie nocte ascoso a vedere gli furti che si faceano da
voi, amorusa, / come larone ascoso e non paresse! anonimo, i-542
meo, / come romeo / venire ascoso / e, disioso, -con voi mi
/ per un certo assetto occulto e ascoso. milizia, vii-119: questi pezzi
l'aspido che giace / tra 'fiori ascoso pastorella vaga, / che per le
persona alla quale niente era in corte ascoso e che sapeva gl'intimi penetrali di quella
i-2-259: te d'ogni cor più ascoso / penetrator con lode. -indagatore
per te trafitto e per tuo bene ascoso / volsi ad onta del ciel farmiti sposo
: pur qualche volta un gran delitto ascoso / fra la perduta pace / e l'
il gaudio mio dianzi a gran pena ascoso, / ancor ch'io sappia che
per essere il medesimo o perito o ascoso agli occhi nostri. s. maffei,
e di pungere altrui / e star sotterra ascoso o in pertuso. soderini, i-389
pers, 3-211: immoto alfin su riva ascoso attende / tra i soffi d'aquilon
giamboni, 10-53: furto è uno ascoso pigliamento de l'altrui cose. d'
: tosto cupido entro a'begli occhi ascoso, / al nervo adatta del suo
desta il subito / balzar del pondo ascoso. c. e. gadda, 2-111
sotto specie di pondo ascoso, e'se la faceva co'suoi
: tosto cupido entro a'begli occhi ascoso, / al nervo adatta del suo strai
veggon le stupefatte / genti dell'orbe ascoso / lo stranier portentoso. -dotato
, il brutto / poter che, ascoso, a comun danno impera / e l'
, che nel cantone delrostaria vi è ascoso un gran tesoro, il quale già gran
presagio sei per lui / del venturo bene ascoso, / qual d'un giorno luminoso
. gozzano, i-50: già nell'animo ascoso / d'ognuna sorride lo sposo promesso
con bell'arte / sotto false sembianze ascoso il vero. c. i. frugoni
il gaudio mio dianzi a gran pena ascoso, / ancor clrio sappia che tacer
desta il subito / balzar del pondo ascoso, i... i alla bugiarda
non t'è ascoso; / or vederò si gli è quel
sperimenta due e tre fiate / il suono ascoso, e l'armonia ne sveglia /
aperta dal dolore, zeffirino entrava come ascoso ladrone a carpire in punta dei sensi le
: tosto cupido entro a'begli occhi ascoso, / al nervo adatta del suo
la sua navigazione per uno stretto molto ascoso, come vide ne la tesoreria del
, ch'ò per fin qui tenuto ascoso. boccaccio, v-255: una grazia l'
si giace in tana o in mandra ascoso, / e 1 pinti augelli, ne
tosto cupido, entro a'begli occhi ascoso, / al nervo adatta del suo strai
finsi d'andar al cuòco e stetti ascoso dietro la porta e senti'mille belle ragionette
per poter raspar roba o contanti, / ascoso in questa botte / aspetterò la notte
noi face, / ma per pensiero immondo ascoso in seno / che non osa mirar
, i- 168: mortai bellezza ascoso il foco tiene / per assalir chi 'l
, nascondere ', sul modello di ascoso e nascoso (v.).
codardo / dei tumulti, che sfuggi; ascoso capo / di ribellanti moti.
g. rucellai, 9-116: lasciammo ascoso / pur or lo schifo de la nostra
alamanni, 13-28: or nell'albergo ascoso si rifida. 5. in
, ove la fredda bruma / lo tenne ascoso, a l'aura si dimostra,
nel sen de l'erba il bel coniglio ascoso. achillini, 1-94: qui da
chiuse / come temente un rio pugnale ascoso. -sanguinoso (una battaglia)
lo duca e io per quel cammino ascoso / intrammo a ritornar nel chiaro mondo;
quell'umil riposo, / che nella polve ascoso, / conosceranno il re.
che già tutta vacilla / in un ascoso ripullulamento / d'onde. = nome
spiumacciate, / ove stassi sovente amore ascoso, / perché se ornai le
sotto il cener del manto il foco ascoso / porta costei, che in umiltà risplende
ritegno / che 'l cor ch'hai ascoso in te non trassi fora.
però fi cognosudo, no 's pò tenir ascoso; / e 'l savio se 'n
nubiloso / e di nebbie i raggi ascoso. maia materdona, i-100: ecco
ariosto, 3-65: riuscirò in un burrone ascoso / fra monti inaccessibili alle genti.
meo, / come romeo / venire ascoso / e, disioso, -con voi mi
grillo / che, tra l'erbette ascoso, / spande all'aure notturne il mesto
s'udiva, or tra le frondi ascoso / non s'ode più formar note
casa ogni cantuccio; nulla sòferano rimanere ascoso; nulla può tanto essere occulto, che
cui adito angusto, tra folti cespugli ascoso, ad altri che a lui non
, fra il per quel cammino ascoso / intrammo a ritornar nel chiaro
. costui stare il marchese parecchie notti ascoso a vedere i furti che si facevano da
l'intimo midollo d'essa carità è ascoso agli occhi né, se non amando,
satiresche forme / un drammatico eroe stassene ascoso. d'annunzio, 4-i-65: molti
, / io mostro loro il serpentello ascoso / sotto i bei doni e sotto i
veruno per casa, s'uscì dell'ascoso luoco e, quietamente scalzatasi, si
: floro, essendo stato un pezzo ascoso in certe macchie, si salvò che e'
ogni altro oggetto quanto si voglia lontano ed ascoso. -considerato indipendentemente dalle categorie grammaticali
insegne e sconosciuto, / però che sempre ascoso andava molto. grillo, 698:
lvii-87: col capo tutto nel cappuccio ascoso / e colle mani dentro ai maniconi
tiene / l'accorta [donna] ascoso il ver, perché non scoppi. b
, / io mostro loro il serpentello ascoso / sotto i bei doni e sotto i
aferetica, di area ven., di ascoso (v.). scòso
/ dal verde esterno ammanto / l'ascoso sen purpureo / si discopriva alquanto.
nei confronti di qualcuno. veneno ascoso, / che nel principio sì suave el
'l lauro porti in nel tuo petto ascoso, / sarai d'ogni corona el vero
18-42: quel che nel sacco / ascoso sia non so, so ben ch'io
le sue parole / el punc- to ascoso in infinito sito, / dixi: «
(32): li pastoi lo trovàm ascoso in la spelunca, lo mi domanda il
han con bell'arte / sotto false sembianze ascoso il vero. goldoni, xiii-28:
han con bell'arte / sotto false sembianze ascoso il vero. sacchi, 132-115:
era ombroso, / ditemi il senso ascoso. g. bersano, 338:
poi n'uccide, / qual serpe ascoso intra i bei fiori e l'erba.
, / io mostro loro il serpentello ascoso / sotto i bei doni e sotto i
acchille, ch'era infra le vergini ascoso, fé dare nella tromba per eccitarlo
terribile! / sì che in quei lini ascoso, / in braccio a quella
lui di vedere, tra i canneti, ascoso pan, e gli par di vedere il
: ecco appanr lo smisurato mostro / mezzo ascoso ne tonda e mezzo sorto. ganzarmi
/ che con ti sia in qualche ascoso canto / che dire te possa alquanto /
d'un gregario sol si narra che, ascoso sotto un assito e snidato coi brandi
altro oggetto quanto si voglia lontano ed ascoso. g. del papa, 5-6:
pur la obscura grotta / dove feton serpente ascoso alberga, / che, se di
gozzano, i-50: già nell'animo ascoso / d'ognuna sorride lo sposo promesso
l'assalto fiero: / quando cupido ascoso una sortita / fé all'improvviso ed assahmmi
: gli offensori / sospettan sempre qualche ascoso inganno. cellini, 543: guadagnò tanto
riesce / ritrovar di priapo il vólto ascoso, / e in mezzo a quel di
don soperzoso / donde l'amo fosse ascoso. 2. inarrestabile, travolgente
v-76: mutai più buchi: e benché ascoso e stretto / io mel cercassi,
. costui stare il marchese parecchie notti ascoso a vedere i furti che si facevano da
sinistra, dove un caseggiato, mezzo ascoso a'nostri occhi tra il molto fogliame
incanto in sue parole ascoso / e 'l chiaro de'suoi rai lume
. costui stare il marchese parecchie notti ascoso a vedere i furti che si facevano
uno spineto / mi posi a stare ascoso insino a sera, / acciò che il
letta spiumacciate, / ove stassi sovente amore ascoso. l. pascoli, ii-217
/ non vò che 'ndietro, derelitto e ascoso, / il nostro moral seneca rimagna
ove la fredda bruma / lo tenne ascoso, a l'aura si dimostra, /
fonte... l'artificio sta ascoso nelle trombe immobili, ed anco l'acqua
la fiamma? ov'è il bel raggio ascoso? / de le fiorite guancie il
: prende [endimion] d'amor l'ascoso e bel fucile / e l'esca
anonimo genovese, 1-1-247: ancor sta tomo ascoso, / che strabaza lo bramoso.
, 3-211: immoto alfin su riva ascoso attende / tra i soffi d'aquilon lo
toccar è piu desto? / chi viene ascoso? ogni corpo supplizia? / punisce
fra quest'ombre e queste piante / sempre ascoso, oh, dio, sarà!
ghirardi, 31: dimmi che hai ascoso sotto il tabbarinó, che tu lo
mi ha nell'alma un fuoco tale ascoso. batacchi, 2-103: io mi suppongo
sovra la nuca / ne la macchiata spoglia ascoso stassi; / con quattro piè convien
scopra il vizio, u'stassi ascoso, / acciò diloggi, e vada in
pred. - tener nascosto, celato, ascoso: coprire, nascondere. dante
, / benché m'han fin ora tenuto ascoso. g. gozzi, i-16-219:
la sua navigazione per uno streto molto ascoso, corno vite ne la tesorarìa del re
presto meco la scrittura sacra ad essere ascoso e chiuso in qualunche luogo si sia,
ove la fredda bruma / lo tenne ascoso, a l'aura si dimostra,
città in un luogo molto tristo e ascoso. pellico, 2-338: penso con amore
trita bene: così non trae el vero ascoso tra molti falsi se con somma diligentia
effeminato acchille ch'era infra le vergini ascoso, fé dare nella tromba per eccitarlo.
, / e lui te vagezava / ascoso ad un cantone. berni, 22-18 (
natura, il brutto / poter che, ascoso, a comun danno impera, /
perle / delle tue dolci labbra porti ascoso. 8. ventre femminile;
meo, / come romeo / venire ascoso / e, dis'ioso, -con voi
cui serpendo al mar da l'erbe ascoso / porta limpido rio suoi dolci umori.
vergognoso / c'eo pur vi guardo ascoso / e non vi mostro amore. tommaso
fantoni, ii-44: elpino dietro della siepe ascoso / la pastorella sua guata furtivo;
guardi che dentro al tin non caggia ascoso / pampino, o ramuscel, né guasta
tu vuoi che 'l ver non ti sia ascoso, / tutta al contrario l'istoria
in una scatola quadrata di zigrino, ascoso e protetto come un monile. alvaro,
) originaria? = deriv. da ascoso. ascot, sm. invar.