di famiglia o genealogico): l'ascendenza. - anche al figur. vico
discendenza, origine. illustri nella loro ascendenza. leonardo del riccio, 3-231:
.. di cui niun'altra derivazione o ascendenza lo ascendente mio da uomini virtuosi
tive generazioni, quasi una vaga effigie dell'ascendenza pianeta sulla costituzione e sulla sorte degli
: nessun difetto o precedente o ascendenza cardiaca, tubercolare o luetica.
ugolini, 43: avere molto ascendente o ascendenza ascendente di tale segno e pianeta,
di lontanissima eredità; che ha remotissima ascendenza; che proviene da atavismo.
fisici: nessun difetto o precedente o ascendenza cardiaca, tubercolare o luetica; fegato
per indicare una persona attraverso la sua ascendenza. testo volgare della montagna pistoiese,
. 3. lignaggio, ascendenza, provenienza. bibbia volgar.,
denti. 8. linea di ascendenza, ramo di discendenza, grado di
di parentela, a quella data linea di ascendenza o di discendenza. a.
ant. e letter. linea di ascendenza di una stirpe, di una famiglia
certo individuo, se ne consideri l'ascendenza o la discendenza (risalendo agli antenati
goggiam. -in senso concreto: ascendenza, famiglia da cui si discende.
ant. per parte di madre, per ascendenza materna. lud. guicciardini,
. che è ereditario o che deriva da ascendenza o da consanguineità per parte di madre
in comune con altri tale linea di ascendenza. firenzuola, 198: trassi la
preso. -quarto di un'ascendenza. pallavicino, 6-1-134: il re
della mosca bianca: poter vantare un'ascendenza eccezionalmente illustre con i relativi privilegi.
espressione: e nella retorica classica di ascendenza aristotelica si contrapponeva a rappresentativo) '
riferimento alle concezioni poetiche ed estetiche di ascendenza aristotelica). speroni, 1-2-240:
compì, di origine che indica l'ascendenza, la paternità, la famiglia di
, di origine, per indicare l'ascendenza, la paternità, la famiglia di
28. ant. origine, ascendenza. -anche: carattere fisico e psichico
espressione di un atteggiamento razionalista, di ascendenza illuministica, libertario, rivoluzionario e ricco
di: secondo una determinata linea di ascendenza o grado di parentela. bartolomeo da
. nel linguaggio della tradizione cristiana di ascendenza paolina, ritorno glorioso di cristo alla
. 3. che deriva da ascendenza o da consanguineità per parte di padre
grado di parentela, la linea di ascendenza di qualcuno (anche in una locuz
arcaici e, diremmo, policletei, di ascendenza mantovana. = voce dotta,
si esibisce in una piroetta di antica ascendenza atellana: « il portello, dottore!
stesso, secondo la concezione filosofica di ascendenza platonica, in contrapposizione alla spiritualità dell'
temprato. -con signif. astratto: ascendenza. d'annunzio, i-1097: così
evo. -con riferimento a un'ascendenza letteraria. pascoli, i-404: il
progenitura, sf. letter. ascendenza. tiepolo, lii-1-83: sebbene
d'antico casato. -figur. ascendenza, origine di un principio, di
partic. riferimento alla distinzione classica di ascendenza aristotelica fra narrazione e rappresentazione).
. -anche: stirpe, schiatta; ascendenza. dante, conv., iv-v-6
aria convergente al suolo per effetto dell'ascendenza di aria instabile o dal trabocco di
stile: e nella retorica classica di ascendenza aristotelica si contrapponeva a narrativo);
schiavo né schiavo che non abbia nell'ascendenza sua qualche re. alfieri, 1-669
mia educatrice. -segno di una lontana ascendenza mantenutosi attraverso le generazioni o di un'
, né schiavo che non abbia nell'ascendenza sua qualche re. -muoversi disordinatamente
con accoppiamenti fra capi di bestiame d'ascendenza diversa. c. ridolfi, i-501
donna (in una prospettiva misogina di ascendenza medievale). iacopone, 22-36:
e discomposte. 3. difetto nell'ascendenza nobiliare; il segno che lo indica
-umile (i natali, l'ascendenza di una persona). de rosa
lignaggio (inteso in partic. come ascendenza) in relazione con la concezione pre-scientifica
quelli familiari fondati sul rapporto biologico di ascendenza o discendenza. -per diritto di sangue
schiavo, né schiavo che non abbia nell'ascendenza sua qualche re. magalotti, 0-1-169
progenitore, capostipite. - anche: ascendenza, l'insieme degli antenati. dante
riferimento all'immagine della colomba, di ascendenza scritturale, che simboleggia tale virtù.
-superiorità morale e intellettuale; autorevolezza, ascendenza su altri. g. cavalcanti,
13. filos. nella tradizione filosofica di ascendenza platonica, che costituisce la concreta manifestazione
filos. secondo la tradizione filosofica di ascendenza platonica, singola manifestazione fenomenica o psicologica
{ moaxcmxgig e o-ùoicoòtog, di evidente ascendenza aristotelica. sostanziare (ant. sustanziare
migliori. -in concezioni artistiche di ascendenza platonica, la materia che deve essere
lo più con sovrapposizione dell'immagine di ascendenza classica di amore rappresentato come fanciullo alato
'fulvia splendore'». -grande ascendenza e autorità esercitata da una persona.
, secondo la teoria della conoscenza di ascendenza aristotelica). buti [tommaseo]
nella logica formale e nella retorica di ascendenza classica, proposizione qualificata negativamente che,
ospiti eccellenti tradiva a chiare lettere un'ascendenza umanistica. -teatro tenda-, struttura smontabile
contesti, in partic. allegorici, di ascendenza stilnovistica, che riprendono l'immagine topica
si analizza su un'unica linea di ascendenza e discendenza, patrilineare o matrilineare (
-secondo una determinata linea di ascendenza o grado di parentela, per parte
, ricco di elementi dialettali arcaici di ascendenza laziale e romanesca e di vocaboli ebraici
che rivaluta e ripropone forme espressive di ascendenza manieristica. la stampa [19-ii-2001]
ispira. pasolini, 8-185: l'ascendenza neorealistica rosselliniana. rostièra, sf
imitazione di modelli culturali o artistici di ascendenza italiana. calzabigi, 158: eccolo
il nazismo, individuo solo parzialmente di ascendenza ebrea. s. nirenstein [
si inscrive nello stesso orizzonte fantastico di ascendenza etiopica. = deriv. da
. invar. gerg. nel linguaggio di ascendenza giovanile, persona, in partic.