). arrivesciato, v. arrovesciato. arrivismo, sm.
rovesciare (v.). arrovesciato (part. pass, di arrovesciare)
bocca. pulci, 3-70: e cadde arrovesciato alla verzura; / l'anima nello
venne in tanto spirito che cadde là arrovesciato in terra. berni, 54-20 (
e arcigni, con un gran ciuffo arrovesciato sul capo. idem, pr. sp
là come in un tondo / di cannocchiale arrovesciato, muti / e immoti, ma
sono piegati dal maestrale e hanno il fogliame arrovesciato, come chiome da pettinare.
[s. v.]: tutto arrovesciato: alterato in vista da corruccio,
volse egli dunque con viso un po'arrovesciato alla pisana, e le domandò se avesse
amministrazioni e non stabilizzati. -buco arrovesciato: cosa senza senso. -col buco
: cosa senza senso. -col buco arrovesciato: male. palazzeschi, 4-112:
spesso si levava male, col buco arrovesciato, come dice la gente del popolo
, una donna di marmo, un buco arrovesciato. -dare nel buco: colpire
là come in un tondo / di cannocchiale arrovesciato, muti / e immoti, ma
scarlatto svolazzante fuor del solino basso, arrovesciato, e il cappello a cencio bigio
quel carname miserando. mi vedo benissimo arrovesciato al suolo fra la terra e i calcinacci
scarlatto svolazzante fuor del solino basso, arrovesciato, e il cappello a cencio bigio
per altro ridicolissime, con un cipigliaccio arrovesciato. = etimo incerto; forse dal
peli, messosi in bocca denti posticci, arrovesciato il coperchio dell'occhio. b.
e arcigni, con un gran ciuffo arrovesciato sul capo, e chiuso in una
peli, messosi in bocca denti posticci, arrovesciato il coperchio dell'occhio.
* calice '. vaso da bere non arrovesciato, altrimenti detto a ferraiuolo. se
tarchiati e arcigni, con un gran ciuffo arrovesciato sul capo, e chiuso in una
'calice '. vaso da bere non arrovesciato, altrimenti detto a ferraiuolo. se
a lesina per mantenergli il filo arrovesciato. = comp. da ferro
e arcigni, con un gran ciuffo arrovesciato sul capo, e chiuso in una
o universo. 12. bot. arrovesciato (un organo nella pianta).
una macchina così leggera, col manubrio arrovesciato all'ingiù e col quel po'po'
oltre il padre erano di carattere sempre arrovesciato e moroso. bacchelli, 18-i-50:
/ tia forma di un cono arrovesciato. bidanda scelerata!
risata sguaiata. piovene, 14-152: arrovesciato sulla sedia, sussultando e lacrimando,
e arcigni, con un gran ciuffo arrovesciato sul capo, e chiuso in una
. allegri, 170: mi sono arrovesciato nel puro mezzo della palandrana del vero
. gozzano, i-815: il panama arrovesciato sul collo e sollevato sulla fronte come
come cera / giace supino in terra arrovesciato / e la sua faccia pel nvo insanguinato
letter. rivolto all'in- dietro, arrovesciato (gli occhi, le pupille, lo
per altro ridicolosissime, con un cipigliaccio arrovesciato, con guardatura brusca e tutta catoniana
una fronte altissima. -sollevato, arrovesciato (un indumento). frateili,
ripiegato au'estremità, che ha torlo arrovesciato una o più volte (un indumento,
nervi e frantumarvi tossa. 5. arrovesciato, rimboccato (l'orlo di una manica
(revertato), agg. ant. arrovesciato, piegato all'indietro.
come cera / giace supino in terra arrovesciato / e la sua faccia pel rivo insanguinato
sotto incavato, e come a dire arrovesciato ah'indietro. -rientranza di una
381: la fronte arcigna, il labbro arrovesciato e il piglio sbrigativo del vice-capitano non
imbocca lo scatto quando il cane è come arrovesciato indietro, ed in situazione da potersi
, 6-133: anch'io dovrò col cuoio arrovesciato, / allo sfibrar dalle carni la
tarchiati e arcigni, con un gran ciuffo arrovesciato sul capo, e chiuso in una
381: la fronte arcigna, il labbro arrovesciato, e il piglio sbrigativo del vice-capitano
sanguinosa andava; / e cadde arrovesciato alla verzura. p. cattaneo, 1-3
aggrava il capo, sotto il quale arrovesciato getta fuori le rene e vomica la