con le memorie pie. / ivi m'arrise fanciullo la diva sembianza d'omero.
non così quel metello, al quale arrise / tanto fortuna, che felice è detto
te, certo, te l'ombra divina arrise. 3. piacere, tornare gradito
27-33: così fortuna ad agra- mante arrise, / ch'un'altra volta a carlo
petrarca], ii-7: in ciò m'arrise la sorte che, non senza invidia
esquisitamente acconcio..., non arrise a tal vivanda. salvini, 39-v-45:
ti protesse, / niuna gloria t'arrise incontrastata, / ti fu solo di scorta
folgorò il padre dalle nubi, e arrise / col fausto augurio al venir nostro
piani gli occhi su gualdo e gli arrise. lo sguardo di lei sarebbesi detto
del sol ne l'innocenza del mattino / arrise, ch'io tremai. gadda conti
qual dal nilo, / l'italo suolo arrise e sue le fece.
di conditura esquisita, non solo non arrise a tal piatto, ma se ne mostrò
, e la fortuna / per compierla m'arrise. da ponte, 232: sebbene
, anch'ei, finché il destin gli arrise, / non mondò mica nespole o
/ vendicossi del fato, e il sole arrise / la serena tua fronte moritura.
sol ne l'innocenza del mattino / arrise, ch'io tremai. viani,
ella si mosse e quasi al canto arrise. sannazaro, iv-15: fillida mia
andamento; e non a tutti / arrise il ciel perennità di vita / rinverginata
terra d'italia il nume lor più arrise. leopardi, 2-140: morian per le
manco lato, e 'l cielo / arrise tutto a la cesarea prole. chiabrera,
o più bello / di quel che arrise al gran conte boiardo, / il di
. d'annunzio, i-900: t'arrise ne li occhi profondi il grande arco
, 2-i-313: la sorte con impensato ripiego arrise al comune desiderio. brusoni, 57
solcava cantando l'argenteo flutto, m'arrise dall'alto. gadda conti, 1-406:
te, certo, te l'ombra divina arrise; / sì ch'eguale al subietto
terra d'italia il nume lor più arrise. manzoni, pr. sp.,
per l'ubertose valli fiesolane / da'clivi arrise, /... / ovunque