di cose importanti); orazione; arringa. filicaia [tommaseo]:
cogliere a chi volesse in quel- l'arringa cimentarsi. leopardi, 6-85: tu [
. arénga, sf. ant. arringa. sarpi, ii-305: riprendeva [
come eretica. = cfr. arringa. arènga, sf. bot
queste voci (arengo, aringo, arringa, ecc.) non è sufficientemente accertata
xiii). aringa2, v. arringa. aringatóre, v. arringatore.
anche aringherìa), sf. ant. arringa, discorso eloquente; orazione tenuta in
1 = v. aringo e arringa. aringo1 (arringo,
rimenare (v.). arringa (disus. aringa, arenga),
1564. magalotti, 20-142: in un'arringa fatta in parlamento dal re carlo primo
di catilina. tommaseo-rigutini, 1329: l'arringa vuol persuadere o commuovere: l'orazione
. gli altri, fra le pause dell'arringa, chiedevano in vari modi giustizia contro
, sm. ant. l'arringare; arringa. giamboni, 214: aringamento
sm. disus. chi pronuncia un'arringa, oratore. statuto del podestà della
arringo, arringhi). pronunciare un'arringa, parlare pubblicamente (davanti al popolo
panzini, ii-91: l'uomo politico arringa davanti al suo baraccone. e. cecchi
la benedizione. = deriv. da arringa. arringare2, tr. ant.
; popol. arringadòre). chi arringa, oratore; difensore (in un
): la podestade ne tenne consiglio, arringa tori v'ebbe assai. cavalca,
, ora... una specie d'arringa, magnificando le proprie qualità. govoni
aveva sudato una camicia a cacciarsi l'arringa a memoria e credeva di poterla recitare proprio
cartella di cartapecora il testo della mia arringa nella copiatura che io medesimo avevo fatta
? 2. discorso in pubblico, arringa (e ha, spesso, un
(3-5): e tutto il giorno arringa in su la piazza / e dice
cartella di cartapecora il testo della mia arringa nella copiatura che 10 medesimo avevo fatta
stabilito); esercitazione retorica, orazione, arringa, discorso. iacopo da cessole
dismisura, / e tutto il giorno arringa in su la piazza / e dice che
3. ant. e letter. arringa giudiziaria, perorazione, requisitoria; orazione
scusa, apologia. -in partic.: arringa dell'avvocato difensore. latini,
esposizione di tali argomenti; perorazione, arringa difensiva. -difesa gratuita: gratuito patrocinio
). -anche: orazione forense, arringa, requisitoria. dante, conv
in mare. levi, 1-153: l'arringa di latronico, boccia la sapeva a
dismisura, / e tutto il giorno arringa in su la piazza / e dice che
impappinato nel bel meglio della sua prima arringa; smarrito; con le lagrime in pelle
favolosi / con le mani protese ancora arringa. bartolini, 20-53: nel nostro
pisana parve soddisfatta abbastanza di questa temperatissima arringa del carafa, e si volse a
. algarotti, 1-v-301: da tale arringa persuaso il consiglio e incollerito oltre ogni
vostra mischia immonda di vili e stupidi arringa tori! soffici, v-1-257: non più
ria di cicerone, si articola l'arringa giudiziaria). latini, rettor
e ne fa il nerbo della sua arringa. soldati, 5-109: in sicilia e
voce. galluppi, 1-ii-248: l'oratore arringa per persuadere e per commovere i suoi
agonia. -in partic.: arringa giudiziaria, perorazione.
maresciallo massena giunto a spoleto, con arringa scritta (detta 'ordine del giorno '
o anche riportato per scritto); arringa, orazione, concione. -anche:
. nievo, 215: la sua arringa fu così stringente insieme e moderata che
perorazione, né più né meno che nell'arringa di un bel dicitore. bonghi,
in conseguenza del torto marcio datogli nell'arringa contro demostene e ritiratosi in rodi a
: fare una perorazione, pronunciare un'arringa, un'orazione in pubblico.
galluppi, 1-ii-248: l'oratore arringa per persuadere e per commovere i suoi
moto di questo componimento è di un'arringa, divisa in più punti per meglio
pissi pissi del congiurato fece succedere l'arringa demostenica con il gesto da mirabeau.
. 3. discorso, orazione, arringa, per lo più alquanto prolissi,
favolosi / con le mani protese ancora arringa. -a indicare simbolicamente la poesia
: non vi si ravvisa [nell'arringa] in alcun luogo quella smaniosa e
montò in tribuna per fare non un'arringa, ma una predica teologica contro le
i-x-191: vive ancora, consulta ed arringa, come ella ne è stata assicurata
= var. aferetica di arenga per arringa (v.). rénga *
nel linguaggio giornalistico e comune: l'arringa svolta dal pubblico ministero a conclusione del
= deriv. da una locuz. [arringa] requisitoria, deriv. da requisito
imagina; racconta, non narra; arringa, scherza, satireggia; tutto ciò
. siri, iii-707: finita questa arringa, rimontò il cancelliere verso il re,
, era riservato agli avvocati per l'arringa o agli accusati per rispondere dell'accusa
posso direttamente rivolgermi a loro, / un'arringa non vale una manata sulla spalla,
la maestà della materia, diede neh'arringa una seconda ricorsa aha strage di canne
. algarotti, 1-v-301: da tale arringa persuaso il consiglio e incollerito oltre ogni
. pasolini, 16-66: la sua arringa contro il mio film è stata
dare esemplo, perché questo luogo [dell'arringa] non è da tutta la quistione
i-2-276: l'assemblea femminil così sensata / arringa, approva e il cavalier condanna,
sapeva benone. 2. breve arringa (e può avere una connotazione spreg
davanti a un'assemblea o al popolo; arringa. m. villani, 6-40:
. papi, 2-2-237: fornita quell'arringa, il presidente rispose alla deputazione che
1-xxviii-4: non vi si ravvisa [nell'arringa] in alcun luogo quella smaniosa e
piedi, e si prova, con una arringa commoventissima, ad infiammare l'ardore dei
). tecnorequisitòria, sf. arringa di un pubblico ministero attuata con l'
. -pronunciare un discorso, un'arringa, un'orazione; fare una conferenza
montò in tribuna per fare non un'arringa, ma una predica teologica, contro le
. galluppi, 1-ii-248: l'oratore arringa per persuadere, e per commovere i suoi
non posso direttamente rivolgermi a loro, un'arringa non vale una manata sulla spalla,
pensée 'pensiero'. arringherìa, sf. arringa. = deriv. da arringare.