ardua grivola bella / il sole più amabile arride. idem, ii-9-19: tu scrivi
l'alba color d'ametista mi arride dal tremulo mare. idem, 1-761:
anco mi sona / e ancor m'arride il tuo sorriso pio. -con
. battista, iii-398: farò, s'arride il cielo all'opra ardita, /
il ciel gli si gira / e gli arride la terra. buonarroti il giovane,
, festoso. carducci, 71: arride i fortunati clivi / perenne aprile e
ozio, quando la fortuna seconda loro arride, divengono ingiusti. tasso, 4-86:
. battista, iii-398: farò, s'arride il cielo all'opra ardita, /
metastasio, 1-8-131: signor, t'arride il ciel; l'unica prole / dell'
muse, e la divina / venere arride in vetta a la collina. saba,
collina. saba, 328: tutto m'arride. anche la gloria / viene;
/ sembianze agli occhi miei; già non arride / spettacol molle ai disperati affetti.
i monti la luna, e ai campi arride / di lieta amabil luce e 11
tommaseo, 1-153: il cielo purissimo m'arride letizia. carducci, 31: tu
ciel che di simile / gioia t'arride e al tuo favor s'inchina. idem
piede / il benestante a cui fortuna arride. manzoni, pr. sp.,
: e volentier si mescola, ed arride / a quant'altri mal cauto e bonario
/ sembianze agli occhi miei; già non arride / spettacol molle ai disperati affetti.
azzurra e fonda e la luce che arride sul rupestre paese, dominato a distanza dal
/ sembianze agli occhi miei; già non arride / spettacol molle ai disperati affetti.
; / parlano. pascoli, 444: arride [la poesia] al giocondo convito
di tiberio scolpita. pascoli, 444: arride [la poesia] al giocondo convito
... /... arride al giocondo convito; / poi cenna,
37: avvi cui 'l torbido gradivo arride, / ed ama il rapido baglior d'
. campana, 65: il mattino arride sulle cime dei monti. in alto
della fortuna quando a'mortali più favorevole arride, è la libidine: rampollo degno
sembianze agli occhi miei; già non arride / spettacol molle ai disperati affetti.
. che nel distendere versi non gli arride benignissima, ben gli presta qui tutti
, 37: avvi cui 'l torbido gravido arride, / ed ama il rapido baglior
37: avvi cui 'l torbido gradivo arride, / ed ama il rapido baglior
ciel che di simile / gioia t'arride e al tuo favor s'inchina; /
i voti, e ai voti il figlio arride. cantoni, 70: infervorato da
/ perché quando fortuna a voi più arride, / allor io meno a celebrarvi vegno
con quella che al labbro ognor gli arride / grazia, cui diede il ver
mia vita folce. tasso, 13-ii-191: arride il re del ciel, che 'l
. leopardi, 9-6: già non arride / spettacol molle ai disperati affetti. carducci
quella giottesca leggiadria di atti decenti che arride ne'madrigali recati più sopra. baldini,
quella ipotesi della grecità delle prime odi mi arride molto. = voce dotta,
, una speranza / imperitura al perituro arride. de roberto, 1-234: si
/ al telaio della divina / che arride e par che ti chiami. tarchetti,
vi-3-115: ecco al ligure duce il fato arride, / mentre in lubrica prua del
iii-2-37: avvi cui '1 torbido gradivo arride, / ed ama il rapido baglior
/ se speranza di premio non gli arride, / poiché d'ogn'o- pra
iii-38: se fortuna a noi mortali arride / quando il suo volto monstra più sereno
, iii-1-64: qui... arride i fortunati clivi / perenne aprile e l'
che l'avvenir vagheggia, / t'arride, o verginetta. / io so quale
: una speranza / imperitura al perituro arride. -prossimo a morire.
se fortuna ria, che ai pravi arride / i migliori oltraggiando, lo [
sono certe anime predestinate alle quali tutto arride, tutto va a seconda. tenca,
sono certe anime predestinate alle quali tutto arride, tutto va a seconda; ed è
, che in cor gentile / quando arride il destin sorge più bella, / il
1-127: allor fortuna, che per poco arride / agl'infelici, ravvivò il più
aria e 'l prato e 'l campo arride / e, per goderlo, ogni altro
, calma ridente. 7. che arride, propizio (la fortuna, la sorte
infide, / la ragion repulsando al senso arride. leoni, 261: il
1-127: allor fortuna, che per poco arride / agl'infelici, ravvivò il più
merci e peregrine genti / e gli arride l'onore e la fortuna.
giustizia secondo il diritto romano, non mi arride; questa definizione non comprende che la
marina lieta / che d'incontro t'arride e fuor solleva / le chiomate isolette,
1-127: allor fortuna, che per poco arride / agl'infelici, ravvivò il più
varano, i-m: ai voti il figlio arride, / e del- l'uve spremute
si prende, / se la stagion v'arride e 'l dì sereno, / e per
teoremi acuti / d'economista la civile arride / felicitate, né la via divide /
/ sembianze agli occhi miei; già non arride / spettacol molle ai disperati affetti.
iv-184: incliti spirti, a cui fortuna arride / quasi benigna e lieta / per
giustizia secondo il diritto romano, non mi arride. rosmini, vii-36: nel solo
. domenichi, 6-20: a me non arride punto cotesto tuo superfluo ornamento. muratori
ti credo, credo quel che più mi arride. e temo di fare scandali,
sciascia, iì-180: ora chiaramente traluce e arride, in questo epilogo, l'allusione
simile... la fortuna gli arride, e vince quel tratto, e dua
una beata / di splendida ubertà pianura arride. bacchelli, 2-xxiv-237: si diceva
, iii-1-31: avvi cui 'l torbido gradivo arride; / ed ama il rapido baglior
i partiti avversi; ma se la fortuna arride ai moderati, se trionfano, '
poppa'... de eo cui fortuna arride! muratori, 6-369: pertanto ecco