pur della grazia al buon voler m'arrendo, / e non sto a farci e
/ e disse: -io mi t'arrendo, ch'è dovere, / ch'io
ma forse sta per scoccare. non mi arrendo né mi ritiro. son sempre qua
giuocare e nel combattere; io mi arrendo, grida quel cappellaccio condotto nello steccato
: o cavaliere, / io mi t'arrendo e donami tuo prigione, / ché
in un bosco, cedo e mi arrendo a un piccolo numero di soldati, assicurandovi
318: mi confondo e m'arrendo, / e vengo a dire: andianne
la perdita, ed ancora io non m'arrendo. petrucelli della gattina, ii-19:
spetta quello di 'libertini '. m'arrendo al savio parere. nievo, 411
darle uno smalto più nobile. m'arrendo invece alla sua piatta evidenza, alla sua
chiavi del mio officio e vinta m'arrendo. giovanni dalle celle, 4-2-37:
perdita, ed ancora io non m'arrendo. -vendicare. calvino, 3-45
dire, / se non i'mi t'arrendo, / però che non ne vò gire
sono inconfutabili. ma 10 non m'arrendo. scrivo a roma: proviamo se là
non valeva a dire: « io m'arrendo »; tutti a tondo andavano al
, e in quel che umil m'arrendo / ciò sol ne leggo e intendo: