gente corre e ragunasi intorno a chi arreca novelle. nievo, 185: lo
allargare l'animo e vivere lieto, gli arreca onore e non carico.
di arrecare), agg. che arreca. cicerone volgar., 2-118
, 26-11: marsilio è qua che t'arreca il tributo / con l'arme;
. jacopone, 1-94: giustizia ci arreca una virtude / la qual molto bisogna
trapassano, e titano, venuto nell'aurora arreca il nuovo giorno. tolomei, i-80
i-80: se altra regola non ci si arreca innanzi, che il potere i pensieri
scorge, / a l'interno censor l'arreca e porge. magalotti, 21-137:
tutti i benefizi, che lo amore arreca alla umana generazione. machiavelli, 378
colline e una regione grandissima, sì arreca medesimamente grandezza. b. segni,
a bella fanciulla / il lionfante non arreca oltraggio, / ma l'ire ammorza e
, ora anima ora deprime, ora arreca vantaggi ora danni. pratolini, 9-781:
. ariosto, 11-20: e se l'arreca in spalla, e via la porta
tu sai che come un l'uom s'arreca a noia, / non può mai
(femm. -trice). che arreca, apporta. capitoli della compagnia
li paesi amici o stranieri, perché arreca nella pace spesa, e nella guerra paura
quel vigore scemo, / che seco arreca e se ne porta il tempo:
si sdegneranno anco, delle molestie che arreca loro la baldanza dei loro figlioli.
. chi benefica, benefattore; che arreca bene, vantaggio, utilità.
a comparazione di quelle che quotidianamente ti arreca el credersi che tu possa valerti a
2. anche detto di cosa: che arreca bene, vantaggio, sollievo, consolazione
si teme o si odia, che arreca turbamento (al solo vederla o pensarla)
significata. -per simil. ciò che arreca fastidio e dolore: tormento.
calmare), agg. che arreca sollievo (a un malore, a una
spietato; chi tormenta, tiranneggia, arreca danno senza pietà ad altri; chi
cattivo gusto. 11. che arreca danno. -cattivo nome, cattiva fama
scorge, / a l'interno censor l'arreca e porge. lancellotti, xxiv-286:
piglia del pane, e sopra tutto arreca / buon vino, sai, non
stato premiato. 3. ciò che arreca comodo, conforto, che torna •
necessità, desideri; che non arreca alcuna noia o disturbo; opportuno,
abbila, e il dolce incarco in argo arreca. foscolo, vii-74: noi studieremo
covertine. pallavicino, ii-600: ei non arreca la stagione onde i brevi furono prima
della virtù mia e nella reputazione che ti arreca la presente vittoria. firenzuola, 19
a comparazione di quelle che quotidianamente ti arreca el credersi che tu possa valerti a tua
: in quanto poi a nocumenti, che arreca il noce alle altre piante vicine,
, e danna l'anima, ed arreca la mente a partorire lussuria, e nutrica
disperata. 6. figur. che arreca astidio, noia, malessere per l'
. -ci). disus. che arreca danno, dannoso, nocivo.
, a un qualsiasi motivo) che arreca perdita, scapito, pregiudizio, iattura
, ora anima ora deprime, ora arreca vantaggi ora danni; ma in nessun caso
il disonore e pericolo che la ci arreca [ecc.]. guidiccioni, 2-2-89
rendendosi infedele ai suoi doveri professionali, arreca nocumento agli interessi della parte da lui
(femm. -trice). che arreca diletto ai sensi o allo spirito; consolatore
lascia un veleno denso, che subito arreca dolori incessanti. tramater [s. v
una bella fanciulla, la quale ci arreca un diletto mirabile a gli occhi, una
disagiosissimo albergo. 2. che arreca disagio, che provoca molestia, che
disastrévole, agg. ant. che arreca danno, rovinoso, nocivo.
fallimento, un fiasco; è cosa che arreca grave incomodo; guaio, pasticcio,
, non gradito; sgradevole; che arreca fastidio, noia. boccaccio, dee
via legale. 5. che arreca tristezza, che suscita dolore e infelicità
sua riputazione. 2. che arreca disonore; che implica una degradazione,
deshonor. disonorévole, agg. che arreca disonore, vergogna, infamia; sconveniente
2. che dispiace, che arreca dispiacere; che riesce sgradito; che
tessuta. salvini, 39-iii-47: vi arreca, dico, quella gran tela,
una bella fanciulla, la quale ci arreca un diletto mirabile a gli occhi,
(superi, disutilissimo). che non arreca utilità alcuna, inutile.
disutilménte, avv. in modo che non arreca alcuna utilità; inutilmente, vanamente.
suo divisamente. 2. che arreca dolore (fisico o morale), doloroso
). dolorìfero, agg. che arreca dolore. segneri, i-624: la
. c., 11-9-9: doppio dono arreca lo leggere della santa scrittura, cioè
negli uomini e ne le donne, n'arreca vergogna e scandolo, e più quando
al melagrano... subita pestilenzia arreca. mattioli, 1-208: il bosso
, ora anima ora deprime, ora arreca vantaggi ora danni; ma in nessun
un'arma, ecc.); che arreca grave danno fisico, economico, morale
mal digerire. 8. che arreca sofferenza, travaglio; grave, doloroso,
mortale, luttuoso, fatale; che arreca dolori, privazioni; che desta orrore,
della vite (philloxera vastatrix), arreca gravi danni alla vite; essa raggiunge
dell'unghia del cavallo, che non arreca inconvenienti alla deambulazione. 4.
e come stato fingitore nel mondo, arreca in comperazione le finzioni de'poeti.
: in quanto poi ai nocumenti che arreca il noce alle altre piante vicine,
merita l'attenzione d'ogni forastiere ed arreca ad ognuno gran meraviglia e piacevole sorpresa
ecclissi che si veri luce arreca alla struttura e alla configurazione ficano
si usa come epiteto ingiurioso); che arreca o provoca fastidio, noia, dolore
, 469: nelle azioni nostre lo indugio arreca tedio e la fretta pericolo. lottini
/ orride tutte, ei mille morti arreca. botta, 4-324: le galeazze
. 4. figur. che arreca utilità, vantaggioso, proficuo; che
,... ch'elli s'arreca a falsificare sé o in altrui, o
di ghiaccio liscio e limpido (che arreca danni gravissimi alle colture); tempesta
son che tra il rostro un gentil seme arreca / lunge dal nido, e il
accanitamente dall'uomo per i danni che arreca al bestiame; quasi estinto nelle zone
del vecchio testamento, che utilità non ci arreca la perizia dell'idiome giudaico? leopardi
gli etruschi. -ant. che arreca gioia, felicità, piacere; che
ti senti pervaso dal gradevole stupore che arreca lo scoprir dignità e gentilezza in persone di
, volgari e stupidi. -che arreca prosperità. esopo volgar., 4-35
. copioso (un raccolto); che arreca molti frutti e abbondanti raccolti (un
lombardia. -per estens. che arreca fertilità. ramusio [giovio],
possa aver esito. pallavicino, 7-145: arreca platone... la predetta similitudine
tristezza soave. 8. che arreca danno; che comporta o annuncia minacce
più il suo aspetto. -che arreca danno, che distrugge. pagliaresi,
servir bene e puntualmente al pubblico, arreca guadagno a casa, e acquista, a
sm. e f. invar. chi arreca grave danno al proprio paese e ai
/ orride tutte, ei mille morti arreca. leopardi, 973: la materia
l'ha iettata ': e vale mi arreca danno col suo affa 4
ché l'una e l'altra spesso impero arreca, / senza scemer l'ignavia dal
la violenzia c'hanno patite queste donne si arreca fra gli altri a grandissima ingiuria uno
clienti. -per estens. che arreca fastidio, disturbo, molestia; spiacevole
rispetta la normalità o la convenienza e arreca disagio; insolito, inconsueto, strano
e di disprezzo, spregevole; che arreca onta, disdoro; vergognoso (un'
4. ant. che non arreca danno, innocuo. salvini, 23-327
.. l'utile indiretto che si arreca al criticato, quando, per costatare con
in sé. -figur. che non arreca alcun profitto, inutile, vano,
riducono che a ciò che di male vi arreca e l'infelicità della vita e la
fu la virtù informante', la quale arreca ad essere le cose dementate: e
infreddativo, agg. ant. che arreca freddo; che produce raffreddamento.
-che non arreca vantaggio materiale; non lucroso (un'
ingloriosa esistenza. -che non arreca gloria; che non dà fama,
me... niun fastidio o difficultà arreca che la materia in cui si è
varchi, 23-35: l'ultimo tormento n'arreca il fine seco, ed il tempo
troppo inonorata. 3. che arreca disonore, che procura perdita di dignità
il veleno dell'adulazione, che gli arreca la morte in un calice innorpellato dalle
. -trice). letter. che arreca turbamento, inquietudine o molestia.
inquetévole), agg. ant. che arreca inquietudine, turbamento, che angustia.
per tor via la confusione, che arreca a chi legge: trovaron due linee
cose corporali. firenzuola, 215: arreca prestamente... gli asciugatoi per
viviparo, succhiatore di sangue; che arreca grande molestia agli equini pungendoli sotto la
del fiume iracondo ripari imperfetti, m'arreca qualche spavento. monti, x3- 144
di pietà, di compassione; che arreca dolore, che è causa di pianto
dafne. 2. che arreca dolore; che è causa di pianto,
. - per estens.: che arreca sciagura; funesto, dannoso.
questa, se bene seco non arreca pericolo alcuno, è però deforme accidente,
ha del libero e dell'insolito, arreca seco molto diletto. -libera volontà (
notte fieno disfatte. firenzuola, 215: arreca prestamente duo limoni per istropicciarlo. ricettario
specie: la prima quella che si arreca alla società del genere umano; la
una trascuratezza intorno al corpo, che arreca molestia, poiché è proprio di tale uomo
liberalità tormento e 'l dono stesso gli arreca co 'l piacere la pena. delfico
non te l'ha ditto, sai s'arreca / senza pestar mantel, assai pollastri
2. per estens. atto di chi arreca la rovina o gravissimi danni alla propria
non te l'ha ditto: sai s'arreca, / senza portar mantel, assai
difetti, perché l'eccedere nella compassione arreca più danno che vantaggio...
molti di quei mendi, che n'arreca / seco l'età; io non
lenzoni, 165: la continuazione infastidisce e arreca tedio fuor di maniera: laonde quegli
in recanati. -che comporta e arreca pena, sofferenza morale, commozione o
ed il carlino è noto che non ci arreca incom- modo nessuno. 13.
2. per estens. che arreca conforto, che dà sollievo e ristoro
lor tesori. - che arreca danno; nocivo, pernicioso. latini
ammonitrice / della stagione che i rimorsi arreca, / ed il rimpianto al mal
certa, la cui notizia è quella ch'arreca compiacimento e gusto. g. b
molestévole, agg. ant. che arreca molestia, danni, insidie.
26-11: marsilio è qua che t'arreca il tributo / con l'arme,
8. che affligge acerbamente, che arreca una grave sofferenza morale; che provoca
vetro. 7. colpo che si arreca per tagliare, per incidere, per
pedanteria snaturata. 16. che arreca gravissimo fastidio, disagio o tedio insopportabile
/ non poco gusto a chi lo gusta arreca. moniglia, 1-iii-438: qui con
muove da un animo spietato; che arreca dolore e sofferenza; falso, crudele
. -anche: che, per intensità, arreca dolore e sofferenza. varchi,
di apportar una tal cosa beneficio, arreca al principe ed a i sudditi mali e
e le contrae se cibo alcun v'arreca / l'incostante onda. -che
riducono che a ciò che di male vi arreca e l'infelicità della vita e la
che lungo tempo fu neghittoso, ridenti arreca le messi. papi, 4-117: render
attività continua, frenetica, gravosa e arreca molte preoccupazioni (una carica).
nell'inferno, / per tutto il cane arreca nocumento: / è simbolo di guai
agg. ant. e letter. che arreca danno; nocivo, dannoso.
vivendo amulio. -essere vivente che arreca molestia. algarotti, 1-x-90: il
che come un l'uom s'arreca a noia, / non può mai più
. di noiare), agg. che arreca grave molestia e offesa. cieco
s s 2. che arreca pena, affanno, sofferenza spirituale;
noiosamente, avv. in maniera che arreca noia, fastidio, molestia, disagio
certa, la cui notizia è quella ch'arreca compiacimento e gusto. genovesi, 1-i-207
frequentavo. -per estens. che arreca gli elementi nutritivi. vallisneri, iii-314
(superi, obbrobriosissimo). che arreca infamia e vergogna, che costituisce o
/ ch'ora sconforto e odiosità m'arreca. chiari, 3-ii-82: che non
offendere), agg. che arreca offesa, aanno materiale o morale; offensivo
assalti. 2. che arreca danno fisico; nocivo per la salute
modo con cui si offende, si arreca danno. -fare offendimento: offendere. -
. e letter. che offende, che arreca ingiuria, oltraggio; che
. offensivo, agg. che arreca offesa, che costituisce motivo di offesa
offensóra). che offende, che arreca oltraggio, ingiuria, che commette ingiustizia
di oltraggiare), agg. che arreca affronto, che offende; infamante,
a bella fanciulla / il liofante non arreca oltraggio. -taglio, incisione.
valore attenuato: comportamento, atto che arreca offesa al pudore, al riserbo femminile
indegno, offensivo, ingiurioso, che arreca onta, infamia; insolentemente, villanamente
villa fuori le mura. -che arreca volontariamente affronto; che ingiuria, insulta
romano potevasi tagliare la testa. -che arreca offesa a persone o cose della religione
fama, la dignità; che non arreca onta, che non costituisce motivo di
ambita, onoratissima e remuneratrice. -che arreca o che è segno di onore, di
ingorda ingluvie di sapori. -che arreca volontariamente e provocatoriamente oltraggio; che insulta
stesso ontoso metro? 5. che arreca sventura, danno, nocumento fìsico o
che non crea confusione, che non arreca disturbo. leopardi, iii-304: anche
3. -chi rompe paga: chi arreca un danno deve porvi rimedio.
ariosto, 1-iv-399: va'pure: arreca gli denari é fagline / pala.
de celo, per sou pascie- mentu arreca tal vianda che genera la cera. esopo
(superi, penosissimo). che arreca pena e dolore fisico o spirituale,
. -non poterci pensare: di quanto arreca fastidio, dolore, angoscia, disgusto
). -in partic.: che arreca danni alle coltivazioni. de notavi,
diletto figlio. io. che arreca sofferenza, travaglio interiore. bandello
. copioso (un raccolto); che arreca molti frutti e abbondanti raccolti (un
pluralità delle mogli, che tanti disordini arreca all'individuo, alla famiglia ed alla
4-80: coll'animo di pianger vi s'arreca: / ma ponza ponza, lagrima
di lagàmara, il quale tanti guasti arreca alle campagne seminate, distruggendo gli ortaggi
ch'io caddi con fama e sì le arreca / cotesta spada, che all'amato
vèrgoli '. 2. che arreca danno a un interesse di natura economica
suggerimenti dei passeggeri. 3. che arreca discredito (un sentimento, uno scritto
della salute, nocumento che le si arreca, pericolo al quale la si espone.
del bene sopra il male ch'egli arreca, richiedono che ei sia degno della
, agg. letter. ant. che arreca tempeste. baruffaldi, ii-137: o
e arridenti. 4. che arreca danni, lutti e rovine; minaccioso,
forteguerri, 18-24: in spalla se l'arreca e la conduce / a un fonte
-figur. scritto o discorso che arreca giovamento, che suscita diletto.
un motto celebre e frequentato e che arreca seco qualche cosa notabile, non sempre
5. che affligge, che arreca una grave sofferenza morale. domenico
una strana solitudine. -ciò che arreca danno o molestia. chiaro davanzati,
princìpi del senso comune secondo che le arreca l'azione del tempo e della civiltà.
onorato grado con quelle difficultà che egli arreca seco. castelvetro, 8-2-168: considera la
continuazione de'contorni in tondo, ne arreca la magnificenza e la fa comparire con
delitto 'il fatto di colui che arreca altrui un danno, non per mala
delle guerre o degli altri infortuni che arreca il tempo e il mondo, ora dubitano
, 20-2: meraviglia già non mi arreca che a lei si rappresenti sì facile il
, / ch'a farsi viva seppellir s'arreca: / chi lo vuol per un'
che causa o produce un effetto; che arreca un vantaggio o un danno.
certa, la cui notizia è quella ch'arreca compiacimento e gusto. b. fioretti
che a sol vederla un gelo all'ossa arreca. / la bestia appena su vi
piglia del pane, e sopra tutto arreca / buon vino, sai! non qualche
prede in guerra, la quale nulla ci arreca senza sangue e macello di uomini.
tutt'il giorno amore / la nott'arreca assai più ricadia. moniglia, 1-iii-154
, sicché di ora in ora mi arreca spasimo tale, ch'io ne rimango privo
prudenza rimediare a tutto quel che rii arreca dispiacere. boterò, 0-102: tutta
, 41-221: due ragioni forti egli arreca di non si rinnamorare: l'età e
assalti del fiume iracondo ripari imperfetti m'arreca qualche spavento. g. bentivoglio, i-3
1151: qualunque fatto dell'uomo che arreca danno ad altri, obbliga quello per colpa
oltre alla riputazione che quella cosa gli arreca, una audacia e confidenza di poter
. e letter. tutto ciò che arreca sollievo fisico o spirituale; interruzione temporanea
dissimulare i mali avvenimenti lontani se non arreca danno non so per me che dignità
al patto; / infamia, biasmo t'arreca quell'atto. g. stampa,
... l'utile indiretto che si arreca al criticato, quando, per costatare
14. ant. e letter. che arreca sollievo, giovamento, conforto.
). letter. ant. che arreca rovina e distruzione. leone ebreo,
partito della neutralità disarmata. -che arreca disastri; che porta rovina. c
fiorenza / ch'alio stesso palliardi invidia arreca. d annunzio, vii-119: la
lesbo... il medesimo scoliaste arreca due salutamenti, non so di qual
e insidiate dall'intelletto. -chi arreca protezione e salvezza contro possibili aggressioni,
li effetti lo mostreranno. -che arreca giovamento, anche di natura spirituale,
). ant. e letter. che arreca grande giovamento; che si rivela assai
de'troni. 2. che arreca benefici ad altri; che si adopera in
salutifero iddio. 3. che arreca la salvezza spirituale; che spinge l'
, agg. letter. ant. che arreca soc corso, aiuto,
quei che lo chiamano sandaréso... arreca alcuna volta errore e dubio la somiglianza
è? come l'uomo se l'arreca. ibidem, 266: dimmi quel ch'
(con valore aggett.): che arreca pene, afflizioni. tommaso da
4. condizione, esperienza negativa, che arreca fastidio, disagio, molestia o tormento
sgradevole, sorpresa spiacevole, situazione che arreca danno, inconvenienti, preoccupazioni, che
si tratta di comportamento che, quando arreca disturbo alle occupazioni 0 al riposo delle
schidione. -al figur.: chi arreca gravi pene d'amore. buonarroti il
. di scocciare1), agg. che arreca noia, fastidio. montale,
hanno cominciato con mazzini. -che arreca fastidio a causa del rumore prodotto (
potentissimo direttore generale. -persona che arreca ad altri gravi tormenti amorosi.
patrizi, 1-iii-176: il medesimo scoliaste arreca due salvamenti, non so di qual
. 5. figur. che arreca disturbo o incomodo o comporta difficoltà,
. 2. figur. che arreca elementi di destabilizzazione in un contesto politico
-scomodo, malagevole, che arreca disturbo o me alle regole correnti,
svantaggio, mettersi accanto una persona che arreca danno. verga, i-258: al
la sua velocità nel suo sallire, arreca la comperazione del tempo nel quale lo
, / ch'a farsi viva seppellir s'arreca. parini, 688: una mediocre
: odi incre- dibil cosa / che arreca a me, d'elisabetta in nome,
quale fa il contrario di zefiro che arreca le fiondi agli arbori, e 'l detto
un d'essi all'arse ed enfie labbra arreca / di fulvo rame una ritorta tromba
getti, 12-30: la quale pronunzia arreca agli orecchi de'fiorentini un suono così sgarbato
più bisognosi d'aiuto. -che arreca pena, scontento, dispiacere o ne è
sono sbagliato? 2. che arreca disagio, insofferenza, fastidio, disappunto
. 16. ant. che arreca disturbo; scomodo o difficile da trattare
quelle tante superfluità che seco di necessità arreca la lingua. buonafede, 2-vi-3:
3. che arreca conforto, consolazione, gioia dello spirito
spilloni. -figur. situazione che arreca fastidio. g. m.
e tu di sopra / corri, arreca teco aceto od altro / che sovenghi li
circostanze. 4. che arreca disagio, fastidio, disappunto, repulsione
deri. 2. che arreca pena, scontento, molestia, disagio o
, 12-30: la (^ uale pronunzia arreca agli orecchi de'fiorentini un suono cosi
concreto: atto, azione sgradita, che arreca dispiacere.
un comportamento erroneo, riprovevole o che arreca danno o fastidio a qualcuno (per
imber cadit de celo, per sou pasciementu arreca tal vianda che genera la cera.
il caldo, tanto più il verno ci arreca piùdisperato freddo. s. degli arienti,
-stecco negli occhi: ciò che arreca fastidio, disagio o danno o che
artiglieria e di fucileria. -che arreca gravi danni a una coltivazione (un
stracarìssimo). molto gradito, che arreca infinito piacere. - anche con uso neutro
che la lontananza e stranezza dei luoghi arreca, è puerile spauracchio che il tempo disperde
/ che l'orrido stridor del verno arreca. firenzuola, 2-289: due anni fa
me... niun fastidio o difficultà arreca che la materia in cui si
nettamente superiori ai vantaggi sperati; che arreca a sé un grave danno, svantaggio
. svantaggióso, agg. che arreca danno o scapito o, comunque,
o scapito o, comunque, non arreca vantaggi; sfavorevole. della porta
sventurante, agg. letter. che arreca (o si ritiene che arrechi)
minosse, il minotauro. -che arreca disgrazie e sventure. dante, purg
. ant. chi provoca noia, chi arreca fastidio. salvini, 22-316:
[plinio], 307: la vetustà arreca tedio alpoglio non come al
. 2. che annuncia o arreca tempesta (un astro, una costellazione
dal sole. 2. che arreca l'oscurità, anche temporanea, impedendo
per lo meno inquietante. -che arreca angoscia e sofferenza, che dà pena e
ancora vedere che il tirare inanzi graveze arreca seco e poco somma e con tardità
simili a uella sete, che arreca seco una grandissima febbre. tasso, 11-
peccato. -con valore attenuato: che arreca fastidi, seccature, che importuna.
fatto, un avvenimento); che arreca tristezza e dispiacere, che è fonte
, 6-iii-201: oh ecco toste che mi arreca pesciatelli, trotterelle del brenta, manicaretti
ad altri; caratteristica di ciò che arreca noia o disagio. tommaseo [
. mo padre. papi, i-180: arreca / all'unto re tai nuove,
: / ma veio che loro usamente m'arreca alcuna onoranza. -il vivere
l'animo e vivere lieto, gli arreca onore e non carico. bembo,
. 5. ant. che arreca benefici, vantaggi; conveniente, favorevole
un ampio margine di guadagno; che arreca un vantaggio economico; che conviene all'
iii-22-69: e a conforto della sua induzione arreca il fatto che fino alla metà del
. 5. figur. che arreca sofferenza, travaglio interiore; che volge
, o medusa! 5. che arreca sofferenza, travaglio, turbamento (un
. 4. figur. che arreca sofferenza, travaglio interiore; che è
più visibili. 7. che arreca danni, che è portatore di disgrazie.
caldo, tanto più il verno ci arreca più disperato freddo. leonardo, 2-125
morte vitu 2. che arreca vituperio; offensivo, oltraggioso. perata
-abitudine discutibile e fastidiosa; vezzo che arreca disturbo ad altri; atteggiamento, scelta
1866 la vittoria. 3. che arreca una profonda degenerazione, corruzione morale.
da brusare 'bruciare', per i danni che arreca alle piante. r brossurato
, i-154: fuggisse quella stiratura che altrui arreca odio e quella famigliare dimestichezza ch'apporta