/ ond'io non posso aitarme! ariosto, 38-42: perciò non sarà mai ch'
et nelle cose desiderate più baldanzoso. ariosto, 26-59: era sì baldanzoso il creder
che scemato giamai non si rinforza. ariosto, 1-16: pur come avesse l'elmo
confusa e inquieta, agitazione febbrile. ariosto, 24-3: et ho gran cura (
chi le spalle e il petto. ariosto, 16-52: spinse a un tempo ciascuno
con più forte animo che sapremo. ariosto, ii-53: poich'io mi trovo sol
tu va'in pace; tu togli. ariosto, 327: s'io piglio un sasso
oche a filar sotto una balza. ariosto, sat., 1-114: alcuna volta
da tre piedi è quel destrier balzano. ariosto, 38-77: e s'un baio
: e'bisogna mettere un balzello. ariosto, sai., 4-84: si
balzo è resurgimento di moto finito. ariosto, 29-26: quel [capo] fe'
piè! quanto n'ho sdegno! ariosto, 175: il torbid'austro prende /
che dal petto fatica gli tolse. ariosto, 321: e così a vicenda or
prò e il danno del die. ariosto, 315: che ora importuna è questa
così gli mandano a casa del diavolo. ariosto, 362: e se ti
com'egli è sbandeggiato di corte. ariosto, 8-58: ben ch'esser donna sia
era smisurato e sconcio e grave. ariosto, 41-n: e in prora e in
nimici che volevano ferire per fianco. ariosto, 16-76: agramante dal muro una
le bande di fuori ad oro. ariosto, 10-88: ne lo stendardo il
, e per questo ne diventino partigiani. ariosto, 39-15: tiene agramante a pena
e suonan gl'istrumenti de la guerra. ariosto, 30-38: che se carlo e
nuovamente sotto un vecchio capitano. ariosto, 36-82: l'ultima conclusion, l'
/ che chi volessi, potessi venire. ariosto, 18-95: e perciò fe'bandir
che rispondono a determinati requisiti. ariosto, 46-74: libera corte fa bandire intorno
ritornato in grazia al mio segnore. ariosto, 37-105: lo lascian ch'un bandisca
uso antico, medievale). ariosto, 803: li omini di detto comune
prima non avevono fatto le parole. ariosto, 23-47: da parte del signore un
bando, come namo ha consigliato. ariosto, sat., 3-306: se bene
e bisognòe che trovassi la bara. ariosto, 43-176: levan la bara, et
bara, e presentò il foglio bianco. ariosto, 37-57: altamente tanacro riportarla /
bestemmie umane contro a gli dei. ariosto, 332: e tu fai da tristo
cambiasse per sua dama il core. ariosto, 374: non che in vendita
mi posso ricordare il come, un ariosto, l'opere tutte in quattro tometti
aveva la barba lunga e rada. ariosto, 34-54: i crini ha bianchi
barba: di primo pelo. ariosto, 318: tu patisci una certa infermità
una luce viva e improvvisa. ariosto, 40-82: di piatto usar potea,
e popoli altri barbareschi e strani. ariosto, 20-98: lasciamolo andar pur né vi
parlare al re [ecc.]. ariosto, 27-105: né egli avea questa
vuo'dir, vola in fretta. ariosto, sat., 7-19: io te
calpesta / da le genti barbariche sofferse. ariosto, 12-77: con tal [rumore
spada in mano tornò verso lui. ariosto, 14-37: come lupo o mastin
; pieno di barbarismi; imbastardito. ariosto, 242: la vulgar lingua, di
barbuto. - anche di animali. ariosto, 28-95: in compagnia d'un monaco
di aspetto venerabile, autorevole. ariosto, sat., 7-138: dimmi ch'
assai debole barbero a cotal corso. ariosto, 45-71: qual sulle mosse il
opposita a l'ospicio dove era discavalcato. ariosto, 407: 10 l'avrò qui
barbuto, armato di quattro corna. ariosto, 43-81: barbuto, afflitto, e
/ e la barbuta getta tutta intiera. ariosto, 12-67: si pone in capo
dell'acqua che piove nelle barche. ariosto, 9-10: orlando priega lei che ne
vernare le faccende familiari. ariosto, 269: tu siedi al governo di
rendere sicura la situazione familiare. ariosto, sat., 6-212: né questo
/ che forse su misen vi sentirete. ariosto, 43-41: al fiume corse,
, ma non gli dà mai danaio. ariosto, sat., 1-100: a
/ e le barde a dipigner paonazze. ariosto, 22-79: eccovi tarme, /
naturali e non di tanta altura. ariosto, 336: gli voglio fare vedere la
il quale bargello era uomo cattivo. ariosto, 284: non è venti braccia
convien ch'ai tornar un baril frode. ariosto, 18-176: col capo giace /
viso, che faceva el vergognoso. ariosto, 449: se in un semplice
non mi posso ricordare il come, un ariosto, l'opere tutte in quattro tometti
, biastematori, ruffiani o ladri. ariosto, sat., 3-276: vestir di
pigliare ogni impresa contro al re. ariosto, 5-17: che gli donò di non
/ che mena seco tanta baronia. ariosto, 38-78: altri principi et altra baronia
altro era un bascià molto superbo. ariosto, 272: mi par che andiamo subito
da piede, da attaccatura. ariosto, 23-113: così veggiàn restar l'acqua
è in ciel già fermo e santo. ariosto, 20-91: se udite dir che
al basso, e levossila botte. ariosto, 12-90: scende la tomba molti
e dietro si condusse la figliuola. ariosto, 40-30: così dipoi ch'ebbono presi
più una bellezza che un'altra. ariosto, 29-42: sol per signori e cavalieri
intrattenere li eserciti e farli licenziosi. ariosto, 22-49: pinabello ha una donna
e rimarrai più sano che pesce. ariosto, 21-61: voglio esser certa che bevanda
alcun tagliere assaggiamo solamente e assaporiamo. ariosto, 21-61: voglio esser certa che
, ch'io lo merto. ariosto, 490: era ito per trovar cintio
lo 'mparò fuor di fiorenza. ariosto, 289: tu, pel contrario,
dar lor biada e roba assai. ariosto, 30-8: non gusta il ronzin
gli arbori, predarono il bestiame. ariosto, 26-111: come il villan, se
la veggia biancheggiar tra verdi fronde. ariosto, 15-17: e costeggiando i ricchi
. -con valore di sm. ariosto, 41-46: nel biancheggiar de la nuova
ordinati si posero presso ad aquilonia. ariosto, 38-77: e s'un baio corsier
/ mentre l'aggrava està terrestre salma. ariosto, 21-23: poi con la spada
fravole e bozzacchioni in questo loco. ariosto, 441: tu devresti ben conoscere
son io così pallido e bianco. ariosto, 31-107: di timor per rinaldo
, divota e di bianco vestita. ariosto, 15-72: due belle donne onestamente ornate
taglie che a'cittadini si ponevano. ariosto, 415: or che 'l disegno ha
che ha voluto fare un male. ariosto, 8-87: ch'a lamentarsi d'esso
vi parrà ch'elle abbiano meritato. ariosto, 4-1: aver fatti evidenti benefici,
lasciato prendere l'accordo co'tedeschi. ariosto, 10-59: vede suoi vizi e
sancto antonio e tutto el paradiso. ariosto, sat., 3-282: poco
, biastematori, ruffiani o ladri. ariosto, 6-114: se mi è detto che
, / per torgli il regno. ariosto, 34-76: passando il paladin per
bieco / mi rimiraron senza far parola. ariosto, 13-33: il primo d'essi
, e d'orlando pur guarda. ariosto, 5-62: e molte volte ripetendo seco
biso rusticale, foderata de pecora. ariosto, 9-60: nel lito armato il paladino
ancora ella a contraffare l'altra. ariosto, 14-68: l'imperatore il dì che
com'ell'è pulita e netta. ariosto, 14-124: non adora il secondo
ci è il gigante che c'ingoi. ariosto, 299: credo che in casa
della lingua, lo ammise [l'ariosto] senza scrupolo fra i pochi eletti
così sta la bilancia di paraggio ». ariosto, 41-69: venne orlando e gradasso
pari, sostenere il confronto. ariosto, 31-67: sprona batoldo, il suo
, attribuirle lo stesso valore. ariosto, 23-69: zerbino, che tenea questa
capo biondissimo della fiammetta la pose. ariosto, 7-11: di persona era tanto
e migliore che 'l biondo rame. ariosto, 28-92: quinci il gran mare,
, piglia una di- vision bipartita. ariosto, 46-91: seguendo o caprio o cerva
si convenne / una termodontiaca bipenne. ariosto, 23-134: ma né quella [
/ con birri, beccamorti e votapozzi. ariosto, con impeto, a grande velocità
bisazze a'maritimi liti se condusse. ariosto, sai., 1-177: quando io
del conte brandilise, suo bisavo. ariosto, 33-25: io vi dirò, quel
la punse; e morta giacque. ariosto, 10-103: come d'alto venendo aquila
, 1-348: se avessero [l'ariosto e il tasso]... variati
date a'fiorentini poeti alcuna fiata. ariosto, 21-18: mentre egli quivi si
e quella bocca che teneva aperta. ariosto, 33-73: questo vi può bastar;
bisognava altra acqua che coloro a spegnerlo. ariosto, 16-46: ma fortuna anco più
stiere, de'principi e degli astati. ariosto, 43-70: dovea in memoria avere
ad alcuna cosa per la sua conservazione. ariosto, i-73: deh, come ben
varie- tade della preziosa masserizia. ariosto, sat., 4-185: o
quello aveva con la loro casa. ariosto, 308: se tu 'l vedi,
così giunti cadessono in quella polvere. ariosto, sai. ', 4-203: bisogno
crescente iulo, era bisogno al cielo. ariosto, 23-134: ma né quella,
di che debbo cantar, bisogno fanne. ariosto, 23-14: vuol che a montalban
averci bisogno: occorrere essere necessario. ariosto, 269: ritruova l'antique astuzie,
l'idea di necessità). ariosto, 31-56: ciascun d'essi al bisogno
, tutti d'accordo possino deliberare. ariosto, 17-14: carlo si volse a
mia famiglia a disonore e peccato. ariosto, 250: non fa per me di
il priego, che gli soccorra. ariosto, 28-20: non potria fare altri
/ tutti quanti ne giron volontieri. ariosto, sai., 5-42: non
agricane e lui se eran sfidati. ariosto, 14-55: deh perché a tempo
unto e bisunto come un berlingaccio. ariosto, 43-135: bisunto e sporco, e
, e messevi el fanciullo dentro. ariosto, 40-6: ma poi che 'l
/ gattomammon, bertuccia e babbuino. ariosto, 305: ma sono come el bìvaro
pensiero. bettinelli, 219: anche l'ariosto, il confesso, disgustami alquanto con
gridato dalla gente e da'can morso. ariosto, 18-3: che fe'grifone in
/ la lealtà provò de'viniziani. ariosto, 1-34: ad ogni sterpo che passando
con lungo silenzio forse eterna quiete. ariosto, 259: ah, ah, ah
tra uomini e femmine e fanciulli. ariosto, 315: quasi che sei bocche che
limbo fra gli altri bambini ». ariosto, 38-29: trovò la cava, onde
circa sette miglia largo in bocca. ariosto, 19-64: fatto è 'l porto a
uffizio per mia parte con il cardinale. ariosto, 5-33: ch'ella gli avea
maravigliano, e guardonmi per spiritato. ariosto, 424: dunque debbe ella attendere
non parlare; tacere ostinatamente. ariosto, 1-30: né tempo avendo a pensar
bocca di quelle genti molte volte. ariosto, 476: m'incresce più ch'io
e pone a bocca il corno. ariosto, 6-62: ponsi altri a bocca il
esacerbato; essere profondamente amareggiato. ariosto, 42-41: la bocca ha amara,
molti, anzi impugnano la verità. ariosto, 527: or chiudi / la
sopportare privazioni m favore di altri. ariosto, 10-10: ma, a dire il
tutte di terra da far boccali. ariosto, 432: cerco al buio se più
. - anche: alambicco. ariosto, 34-79: poi vide boccie rotte di
, abitante della boemia. ariosto, 28-15: dal collo un suo monile
/ ché tutte son ricamate le cuoia. ariosto, 284: non è venti braccia
in festa è la città di dite. ariosto, 34-5: astolfo si pensò d'
per le bulle de li benefici. ariosto, sai., 2-182: ha molta
dal territorio dello stato. ariosto, 265: tu non la dèi avere
miei non sian bagnati et umidi? ariosto, 8-20: percuote il sole ardente
concupiscenzia bolle [ecc.]. ariosto, 23-57: per l'antiquissimo odio che
diminuisce la sua putrefazione e corruzione. ariosto, 29-20: tutta la notte spende
non tórme diece lire de bolognini. ariosto, 369: piacendoti, / un paio
masserizie, ella non mi quadra. ariosto, sai., 1-227: il qual
la materia della bombarda eccede l'aria. ariosto, 11-24: alcuno il bronzo in
come fe'il merlo per poca bonaccia. ariosto, 44-61: immobil son di vera
de la ragione et regola del vivere. ariosto, 25-90: ruggier, mentre agramante
mia ne è testimonio la povertà mia. ariosto, sat., 6-16: dottrina
che la divina bontà vi permette. ariosto, 477: bontà divina, che tanta
onorare sé e la patria loro. ariosto, sai., 2-78: poi che
e sta sempre provisto a sue vicende! ariosto, 14-48: come in palude
come fossero tocchi dal vento boreale. ariosto, 10-72: non restò per questo
a fitto nel borgo d'ognisanti. ariosto, 37-98: di molte case un ricco
, e minò case e mura. ariosto, 9-6: poi dentro alle cittadi
tra a piè ed a cavallo. ariosto, 315: ama assai più la sua
uomeni, e anco la vostra. ariosto, 442: deh! insegnami pur altro
/ e ciglia rotte e nasi saturnini. ariosto, 318: e [dici]
, che chi riso gli facci. ariosto, 373: or l'astuzia / bisognaria
animi di qualunque uomo più fiero. ariosto, 13-42: fuggì piangendo, e
, / ballon, salton tuttavia. ariosto, 6-21: vaghi boschetti di soavi
per trar di macchia la bestia crucciosa. ariosto, 6-50: e son li tuoi
opportune medecine a la lor salute. ariosto, 290: [da le donne]
le gambe il fe'cadere supino. ariosto, 43-100: meglio saria poter morir
parve nel colpir scontro de troni. ariosto, 30-51: l'un colpo appresso
iscoglio andando, / ricever forte danno. ariosto, 18-144: e volta ad
; sparo di arma da fuoco. ariosto, 41-n: la voce, senza udirsi
in basso e privasi d'essi razzi. ariosto, 7-5: et avea ne lo
e svena di botto una botte. ariosto, 386: ho in casa una gran
che fussi il gran caòs aperto. ariosto, 10-53: sotto il castel ne la
animale e tutto 'l mondo suole. ariosto, sat., 3-7: senza molto
la piastra del braccial tutta fraccassa. ariosto, 24-69: da sommo ad imo
pregi divotissimi de la circunstante turba. ariosto, sai., 1-207: che
il corpo. -figur. ariosto, 19-98: dei duo miglior guerrier lode
voglio avervi a donare dumila ducati. ariosto, 18-185: la luna a quel pregar
visibilmente acqua, sangue e amore. ariosto, 24-19: saltaro a piedi, e
dare autorità, libertà d'azione. ariosto, 256: e che tu lo prieghi
, per lunghezza, du- gento. ariosto, 40-25: dico che giù ne la
seguendo e'bracchi il lungo odore. ariosto, 17-31: correndo viene, e 'l
la padella io caddi nelle brase. ariosto, 13-30: a quella image / che
quale avea più brama e maggior cura. ariosto, 12-22: perché di cibo non
più brama che tu non brami. ariosto, sat., 7-117: se pur
, alla propagazione della spezie loro. ariosto, 28-81: quelle che i lor
verso il tronco il tira strasinando. ariosto, 28-63: entra pian piano,
, e chi perfino al dente. ariosto, 16-74: né qui s'indugia;
o a pezzo a pezzo. ariosto, 21-52: coi denti la stracciava
suo dispetto in terra il fo cadere. ariosto, 10-33: prima che questo,
guerre brevi, non gli pagavano. ariosto, sat., 1-26: la vita
aggiugne la distanzia di dua miglia. ariosto, 27-48: in questo loco fu la
lungo e parlar tronco e breve. ariosto, 43-38: e con parlar rispose breve
/ assai in brieve lui ucciderieno. ariosto, 44-20: poi venne il vento,
/ chi del mio mal si pasce. ariosto, 30-23: così in duo brevi
e posono a dormire i breviali. ariosto, 27-37: e di veder, diletto
di vituperare il comune di roma. ariosto, 21-17: or come avviene a un
, perché tutto tornerà a proposito. ariosto, 18-148: grida: -fanciullo, gran
briga pose mano a la borsa. ariosto, 1-64: ma dove per la selva
il vero, per ingannare la brigata. ariosto, 9-84: indi insieme e con
che di cielo in terra vien mercurio. ariosto, 295: brigata, tomatevene
'l posson far con una metedella. ariosto, 426: qui mi ridussi, e
, e lascilo andare dove vuole. ariosto, sai., 4-213: mistier diversi
più che li altri e sproni adoperava. ariosto, 1-13: la donna il palafreno
di orlando, neworlando furioso. ariosto, 12-8: dopo non molto giunse brigliadoro
e par che gli esca fuore. ariosto, 18-32: estinse ogn'ira, e
. avere ghiribizzi, fantasie strane. ariosto, ii-53: a volerti mettere / incontra
dal chiuso vallone li nostri greggi. ariosto, 10-20: l'aurora la gelata
ant. e letter. britannico. ariosto, 33-7: in qual mandato fu dal
sm. ant. bretone. ariosto 27-29: da l'altra parte i capitan
, poi che n'è sì giotto. ariosto, 364: che rinfacciar? che
quello anno decapitato li malfattori. ariosto, 820: per questo io non avevo
foglie (una pianta). ariosto, 11-54: viene a colei che su
, cioè da mezzo dicembre innanzi. ariosto, 5-10: che solea mutar letto,
un cavallier gli stava armato al fianco. ariosto, 40-60: ciò che di ruginoso
sarà in pianti e lacrime parigi. ariosto, 14-7: ma né goder potiam,
preda del primo che cerca rincatenarlo. ariosto, 20-41: ma che da cavalliero
, che non mi offendesti mai. ariosto, 18-65: e di quel sangue il
, sf. l'essere brutto. ariosto, sai., 5-151: fra bruttezza
barbe loro fino in su le ciglia. ariosto, 7-72: donna sì laida,
essere lodato di fare le brutture. ariosto, 33-43: sì che 'l titolo mai
età è piena di brutti costumi. ariosto, sat., 3-311: ha meritato
voltare il viso di lacrime asciutto. ariosto, 43-139: de la brutta
. pericoloso, nocivo, malefico. ariosto, 42-52: nel più tristo sentier,
a tal modo fuggire? ». ariosto, 394: brutto impiccato, che ti
, dio, che fa il tutto. ariosto, sai., 4-102: l'
aria o di qualche altra cosa. ariosto, 42-58: il cavallier, poi ch'
ove si respira con difficoltà. ariosto, sai., 2-16: camera o
fanno vivande di pasta molto buone. ariosto, 6-27: così murmura e stride
che avvolge il fiore in boccio. ariosto, xo-n: et era bella e fresca
acqua non può uscir di sotto. ariosto, sai., 1-255: temendo poi
/ tanto che netto riuscissi il tratto. ariosto, 28-43: così dicendo, e
te averla facto lassare le buelle. ariosto, 3-195: sia ver che d'oro
una insegna bianca e rossa, ordinorono. ariosto, sat., 5-100: s'
- anche: bue di panno. ariosto, 244: una bestia sei tu,
fargli fare quello che si vuole. ariosto, sai., 7-45: non vuo'
e cantator, chi suoni e danzi. ariosto, 35-20: così là giù ruffiani
quel che ci hai promesso ». ariosto, 491: fu un certo gio-
nessun modo, e fa del buffoncèllo. ariosto, sai., 5-124: vorrà
priva di serietà e di dignità. ariosto, 314: ma lascia le buffonerie:
buffonerie, stravaganze ed oscenità, che l'ariosto medesimo fanno arrossire? baretti, 1-147
bugie, che è difficile a ritrovarlo. ariosto, 380: diamoti / la gloria
novellista, che assai meglio del- l'ariosto panni meritare il titolo di omero italico.
non arò nel parlar questo riguardo. ariosto, 45-34: u qual ben che
tanto che marsia ne perdé la pelle. ariosto, 37-6: de le quai sono
). ant. bucare. ariosto, 11-24: alcuno il bronzo in cave
e 'l ciel non par che temi. ariosto, 9-28: un ferro bugio
e tomi a riveder le belle stelle. ariosto, 32-17: incominciò lamenti / ch'
con lei... al buio. ariosto, 432: cerco al buio
»? non è tardi. ariosto, 359: buon dì, buon dì
, onesto atteggiamento morale. ariosto, 35-26: non fu sì santo né
osservarsi hanno bisogno de'buoni costumi. ariosto, 289: molto arei più caro
hanno gli altri, che lo mantenga. ariosto, 3-18: quindi terran lo scettro
mantenere s'egli è bene disposto. ariosto, 444: ah! ch'io non
gli umori mossi della moltitudine quietassero. ariosto, 295: mi basta assai che
trame le leggi che noi cerchiamo. ariosto, 26-39: e di cose ch'ai
fuggitisi, uno se ne è morto. ariosto, sai., 4-209: son
nelle vie a tempo del fango. ariosto, 1-80: son dunque (disse
vói che altrui quel se guadagna. ariosto, 26-24: e forse emulazion tra
armadure a ogni requisizione del re. ariosto, 26-55: questa era quella ippalca
di dottrina e del buono dire. ariosto, 7-19: a quella mensa citare,
mai deliberare dove è alcuno dubbio. ariosto, 248: abbi la medesima fede
marco rimase in su lo smalto. ariosto, 31-81: può dir, se
al presente nostra cura di raccontare. ariosto, 302: in buona etade sei tu
e mio fratello con esso loro altresì. ariosto, 287: una bona cosa più
, ne fece un manicaretto troppo buono. ariosto, 305: fa che mi
mancar di suo grado prese a cambio. ariosto, 40-41: annibai e iugurta di
, e de'cattivi aveva compassione. ariosto, sai., 3-286: li onesti
; io ho appunto quarantasette soldi. ariosto, 338: dove copiosamente e di
, mia, sua, ecc. ariosto, 30-62: e per mezo gli fende
tu monti in sella sarà buono ». ariosto, 29-2: io farò sì con
e questi rei lacciuol ne scioglia. ariosto, 475: in bon'ora, avrò
, oscuro e tenebroso e fosco. ariosto, 7-57: t'ho per caverne et
combattervi su poi quelle genti. ariosto, 27-29: corni, bussoni, timpani
d'orecchia, lui sempre abaia. ariosto, 17-134: fuor de la terra
-danno ricevuto in battaglia. ariosto, 27-16: però ch'astutamente l'angel
'l saprai tosto * gli rispose orlando. ariosto, 276: nascondasi el lume,
terra a sostenere il levato busto. ariosto, 44-87: taglia busti, anche,
, sì come anticamente far si soleano. ariosto, 14-101: s'odon ramaricare i
, che la caccia si tenga. ariosto, ii-72: stiamo così un pezzo in
li aperti campi solleciti n'andavamo. ariosto, 6-39: io vi farò veder,
è in question l'ultima caccia. ariosto, 19-84: ma tanto a quelli colpi
caccia insino a mezzo la costa. ariosto, 18-161: e con gran tema fin
la caccia: cacciare gli animali. ariosto, 8-33: e qual sagace can,
/ per insino alle pecore lo mordono. ariosto, cinque canti, 1-10: alfin
-burlare, canzonare, beffeggiare. ariosto, sai., 2-64: e poi
l'una per l'altra perde. ariosto, 7-32: or per l'ombrose valli
monti, e venite al misero. ariosto, 25-27: fiordispina di spagna soprarriva,
partigiani, e il governatore cacciorono. ariosto, 35-23: le virtù premendo, et
come male e male come bene. ariosto, 2-12: volta il cavallo,
7. spedire in gran fretta. ariosto, 25-76: rinaldo nostro n'ho avisato
volte al fatto il dir vien meno. ariosto, 33-108: se per mangiare o
ricoperse con cannucce e altre mondiglie. ariosto, 33-82: e quando ai fianchi
fuori la mazzuola e la cordella. ariosto, 8-9: ruggiero, al fin costretto
i nemici si cacciavano a ferire. ariosto, 22-74: fuggendo si cacciò ne la
sotto tanche ben stretto l'abbraccia. ariosto, 29-69: volendosi cacciare oltre una
. spinto; trascinato; costretto. ariosto, 40-46: quivi trovar che s'era
rugge con terrore; / tal rodamonte. ariosto, 25-48: e come poi dormendo
/ al cacio nella trappola rimaso. ariosto, 43-196: orlando un suo mandò
invidiato dagli ingrati e superbi cittadini. ariosto, 29-35: ma non fu già [
i grammatici, da cadere. ariosto, 23-41: ella presso al
terra di forse venti varietà di colori. ariosto, 1-14: l'elmo nel fiume
il più delle volte in fuga. ariosto, 201: se da le guance poi
acqua, che del monte usciva cadendo. ariosto, 16-56: rendono un altro suon
come cosa in suo segno diretta. ariosto, 36-55: ritien che 'l colpo
ci ha mostro la via del rizzarci. ariosto, 5-52: cade uomini nativi del luogo
acciocché con più gravi cadute caggi! ariosto, sai., 6-48: se nicoletto
-disus. decadere da un diritto. ariosto, cinque canti, 1-65: né feudi
credere di trovare chi ti ricolga. ariosto, 19-94: cadere ambi ugualmente; ma
tra l'erbe come ceco, brancolando. ariosto, 10-24: tutta tremante si lasciò
o morti, in parte fuggono. ariosto, 34-43: questa mia ingratitudine gli
forza poteva di superare l'altro. ariosto, 32-45: non è meglio ch'
sia cavato almeno cinque o sei braccia. ariosto, cinque canti, 2-125: cade
come si vede qua nell'occidente. ariosto, 1-46: appresso ove il sol cade
del bene o del male futuro. ariosto, 29-29: onde materia agli scrittori
sprezzatore de ogni virtù sei diventato. ariosto, 46-25: ne l'animo
tanto facean di me gran malmenata. ariosto, 30-20: al fin veggiamo in
quivi ben ratta dall'altro girone. ariosto, 29-54: la balza, che
pergamo con una iscimitarra a lato. ariosto, 40-14: e poi che dal
le cose si fanno, cagione. ariosto, sai., 3-79: del mio
alla luna. -per simil. ariosto, 19-42: costui si scagliò lor come
'n offenza tu l'hai abandonato. ariosto, cinque canti, 2-13: e radamanto
partigiano morrà con istento e calamità. ariosto, 44-1: spesso in poveri alberghi
il prepostato termene del tutto offirire. ariosto, sai., 1-226: il
; piccolo dardo, freccia. ariosto, 19-9: volgonsi tutti gli altri a
e calavaio giù per la ripa. ariosto, 9-43: il mio compagno al mar
li portavamo insino agli usati alberghi. ariosto, 2-29: calano tosto i marinari
calarsi in questo porto di belmonte. ariosto, 42-23: vide orlando venire a vela
e più tagliò di quel bastone. ariosto, 26-21: mirava quelle orribili percosse
tempesta / dalle radici schianta la foresta. ariosto, 13-17: ebbe ricorso subito al
era orlando suo, famoso conte. ariosto, 2-47: e giù calaro il
loro in cerchio e sì li divora. ariosto, 10-67: gli mostra come egli
persone avide e senza scrupoli). ariosto, cinque canti, 2-94: la qual
re gradasso, e da'soi cognosciute. ariosto, 23-33: nel calar d'un
la temperatura, ecc.). ariosto, 19-52: et è con lui sì
di como, detta fonte pliniana. ariosto, 432: calare il prezzo e
e l'altra occupata dalla calca. ariosto, 20-90: son più di mille
/ non bisognava medico né bagno. ariosto, 37-94: lentar di briglia col
ché tutti li affettavan come rape. ariosto, 18-189: frate, bisogna (
di pigricia accusa il suo baiardo. ariosto, 1-17: che quanto può menar de
no la calche mille volte il giorno. ariosto, 15-4°: l'erba non pur
e i tuoi cari pastori indi correggi. ariosto, 26-67: 'l sentier de la
né s'accosti al luogo magagnato. ariosto, 12-1: là dove calca la montagna
acceptarvi per signore de la mia vita. ariosto, sai., 2-169: la
calcio1, n. 4). ariosto, 19-94: le lande ambe di secco
). ant. calzare. ariosto, 19-71: né calciar quivi spron,
calcina che colleghi insieme queste pietre. ariosto, 10-110: quale 0 trota o
la si poggia a terra. ariosto, 23-83: i cavallier che tornano coi
, io sbalzavo nel mezzo dello spazzo! ariosto, 36-50: la battaglia fanno /
da banda in banda era passato. ariosto, ii-62: che non mi lasci pur
tirarli. -anche per simil. ariosto, 2-7: giuoca di schiene [il
muro, che se lo romperebbe. ariosto, 42-51: ben che '1 destrier di
, di lì sicuramente si parte. ariosto, 29-23: la donna in questo
. sm. la lingua caldea. ariosto, sai., 6-240: non mi
suo strai temprati ne la calda incudine? ariosto, 16-53: parve più freddo ogni
/ pien di sudore il principe ranaldo. ariosto, 8-67: né ciò che dall'
ferita, ancora coperta di sangue. ariosto, 26-50: luigi da gazolo il ferro
, diventorono dopo questa ingiuria caldissimi. ariosto, 1-8: che ambi avean per la
sì caldi sospir sì lungo pianto? ariosto, 14-73: non fu il caldo pregar
per chinar pioggia o menar fosco tempo. ariosto, sai., 1-38: e
poi vissi, come volle amore. ariosto, 42-36: e che poi giunto per
/ dovunque giva lo cielo infiammando. ariosto, 31-23: e già tanto travaglio,
: di paura, di orrore. ariosto, 35-73: quei da le mura,
2. ant. mese. ariosto, 33-27: nascer debbe in quei tempi
mente carrebbe, in vece di 'calerebbe'. ariosto, 41-47: il vento e
e del vino della sua indegnazione. ariosto, 21-54: voglia o non voglia,
papa di tutti gli cristiani. ariosto, 15-96: quivi lo trova che disegna
essere attenti al comando del capitano. ariosto, 34-44: ma la caligine alta
come tra l'aria e l'acqua. ariosto, 34-45: e l'aria già
si spargon tutti per la valle. ariosto, 2-12: volta il cavallo, e
il calle: avviarsi, dirigersi. ariosto, 2-69: prima che 'l ciel torni
, che non so gir altrove? ariosto, 14-95: sì che più tosto che
e '1 salir per l'altrui scale. ariosto, 31-89: cercaro uscir di man
dirizza prima il suo povero calle. ariosto, 39-14: muo- vonsi a par
letter. la scriminatura dei capelli. ariosto, 112: senza misterio non fu già
astron. costellazione dell'orsa maggiore. ariosto, 3-17: l'antiquo sangue che venne
il calloso cuoio a dure scorze. ariosto, 198: di sì calloso dosso
la barca in terra per pigliare ligna. ariosto, 30-14: era l'aria soave
né suon curava di spezzata nebbia. ariosto, 6-21: vaghi boschetti di soavi allori
appresso, un gran calpestio e romore. ariosto, 37-87: s'udiro / le
, oppure dall'alberatura in coperta. ariosto, 19-53: e caluma la gomona,
recipe capelvenero, foglie di morfina. ariosto, ii-6: altri i capei canuti,
gli è andato giù li capegli. ariosto, sai., 1-218: io son
spalle (la fortuna). ariosto, 38-47: se per non veder lasci
tra quelli artefici sempre il migliore maestro. ariosto, sat., 7-147: proponendo
le disgrazie e i mali altrui. ariosto, sat., 7-147: et io
strettamente le gambe; pantaloni. ariosto, 799: uno [era] di
tra 'l camaglio e 'l gorzaretto. ariosto, 41-83: voltasi al conte, e
, e pien di molta contrizione; ariosto, 28-24: cambiato a tutti parve esser
gualtieri aveva fatto buon cambio. ariosto, 20-132: e so
... alcuno alleggiamento prestare. ariosto, 44-93: ma se leon ruggiero ammira
elmelchilde in suo cambio dormisse con lei. ariosto, ii-80: m'accenna che pigliatili
, e prendesi l'ima per altra. ariosto, 25-30: la mia sorella avea
colà a parlare con egeria. ariosto, 46-17: iacobo sanazar, ch'alle
aveva in camera nascosti, morto. ariosto, 12-19: poi che revisto ha
e le persone a esse addette. ariosto, 19-49: fa tutte sgombrar camere.
-donna di camera: cameriera. ariosto, ii-24: né passar pur vogliono /
quella di polvere d'artiglierie riempirono. ariosto, 130: o caro albergo, o
facesse intendere come gli voleva parlare. ariosto, 5-70: il re, ch'intanto
cose, le quale aviamo noi. ariosto, 461: or dove potrem noi trovare
i guanti e le pianelle ancora. ariosto, 461: di camicie ho bisogno,
cadono e rimangono a mezzo camino. ariosto, 33-110: con camelli, elefanti,
al camminare è poi spinoso e fero. ariosto, 3-75: la figliuola d'amon
allontanare energicamente una persona). ariosto, 29-70: ella [la cavalla]
ordinato per appiccarsi con l'avversario. ariosto, 38-31: di tanta preda il
continuo. 2. figur. ariosto, 21-66: e seguitò con l'alma
-camminare innanzi: procedere negli anni. ariosto, ii-5: di quelle [donne]
è buono e la nave cammina. ariosto, 11-80: scioglie / nel mar le
7. ant. propagarsi. ariosto, 27-24: come quando si dà fuoco
cosa è concorsa nella vostra grandezza. ariosto, 28-13: « deh, vita mia
, avvicendamento (delle stagioni). ariosto, 178: veggio pur per camin certo
, non v'essendo stato giamai. ariosto, 1-64: ma dove per la selva
è guida al mio dritto camino. ariosto, 3-44: senza torcer mai piè dal
in una terra un poverello infermo. ariosto, 38-48: ma il re sobrin,
dolce porto de la lor salute. ariosto, 33-45: 'l bon duca di
il cammino: concedere di passare. ariosto, 204: e vidi un morto e
rivolto, incamminarsi in una direzione. ariosto, iii-76: s'avviarono / diritti ver
-fare cammino: camminare, viaggiare. ariosto, 46-25: lo trasse (e non
lui cominciò ad entrare in ragionamento. ariosto, 11-4: questo è l'annel ch'
li soi visi dimostravano indiani. ariosto, 32-49: scese dal monte, e
ch'io sia giunto all'ultimo confino. ariosto, 6-56: ma che non pensi
perché non si mollasse la bibia. ariosto, cinque canti, 2-60: men sicuro
simile fa quando fiocca in campagnia. ariosto, 4-39: le donne e i cavallier
: del mare e del cielo. ariosto, 10-70: or veder si dispose altra
: lontano dai luoghi abitati. ariosto, 12-87: come nel bosco de l'
che allo espugnare e defendere terre. ariosto, 3-55: nuoteranno i destrier fin alla
drento alle mura e guardare quelle. ariosto, 1-5: re carlo era attendato
: essere costretti a ritirarsi. ariosto, 14-1: e benché i franchi fossero
campale. - anche al figur. ariosto, 38-59: quante volte uscirai alla campagna
in italia, già è lungo tempo. ariosto, 33-52: vedete il meglio de
nome e vocabulo che tu imaginerai. ariosto, 14-100: le campane si sentono
che tenendo, sarei forse campato. ariosto, 43-32: le reliquie troiane la fondaro
, mille morte el giorno prova. ariosto, 41-22: il vento intanto e
3. ant. durare. ariosto, cinque canti, 2-35: e così
natura produce per li campestri campi. ariosto, 6-22: saltano i daini, e
ed ammazzò parecchie centinaia di persone. ariosto, 3-35: che sarà presso al
senatore / e campìon della romana chiesa. ariosto, 4-58: per le leggi del
sono una minima parte di quello stato. ariosto, cinque canti, 2-35: sì
, la quarta è il suo tritamento. ariosto, 37-110: va ruinoso [il
uccelli lodano iddio con loro canti. ariosto, 14-5: vi dà più onor che
pardi d'oro ha nel campo vermiglio. ariosto, 44-77: ma un candido liocorno
, a qualiano pose il campo. ariosto, 27-18: pel campo arme arme risonar
sua robba e noi ha liberati. ariosto, 33-49: scende il re con un
rimanere, faccia con due guerrieri combattitore. ariosto, 31-103: non tolgon campo più
quelle che nel suo poema dà l'ariosto a'principali maestri del tempo suo. alfieri
sarebbero incorsi in alcuna pena. ariosto, 46-74: libera corte fa bandire intorno
tu ti troverrai in un sacco ». ariosto, 32-75: tosto che fuor del
ched io giosterrò io per te. ariosto, 45-55: ma due cose ha da
campi aperti e fuggivano i difficili. ariosto, 24-110: e per lo scampo /
aveduta e più savia di lui. ariosto, 43-84: or gran campo avria
dare a eustachio, nostro fattore. ariosto, 26-98: mandricardo ne vien da un'
è, che quello del verso. ariosto, 28-78: e se vorrà lodarne,
valeti un fil di paglia ». ariosto, 13-37: orlando il grave desco da
s'affrettava di correre nel giardino. ariosto, 42-96: di fuor cade [
ch'era in cima della torre. ariosto, 9-43: il mio compagno al
s'allaccia / un'anima gentil. ariosto, 113: e [gli amori]
fermossi, come a candellier candelo. ariosto, cinque canti, 2-37: ma come
, mostravano ignude le candidissime braccia. ariosto, 17-110: tolle il destrier più
fia più candida che lo mezzo die. ariosto, 4-68: poi che la luce
vesta / che piena è d'odore. ariosto, 11-68: vinceano di candor le
fantasia determinata ad uno medesimo modo. ariosto, 2-5: come soglion talor due
/ nascosamente uscì fuor della piaza. ariosto, 18-51: molto è meglio morir qui
maniere che con le cattive. ariosto, sai., 5-260: meglio i
che in lor linguaggio significa imperadore. ariosto, 8-43: il re di tartaria agricane
odoriferi a renderti i ricevuti onori. ariosto, sat., 3-220: chi con
umani. -per simil. ariosto, 43-54: già il color cilestro /
a favellare cominciò con servile voce. ariosto, 8-82: misero me, /
del vivere, come che sia. ariosto, 3-61: parve ch'a tal domanda
, / benché la voluntà tenia nascosta. ariosto, 1-39: e in un suo
le continue vittorie de'suoi figliuoli. ariosto, 15-52: ver la palude, ch'
con bocca ne spicca una spanna. ariosto, 24-65: e se non che fu
per le pompose camere non fanno. ariosto, 17-54: e dando spirto alle
assai con letizia universale di ciascuno. ariosto, 13-37: con quell'agevolezza che
al quale dà la direzione). ariosto, 9-29: col fuoco dietro, ove
veniva appoggiata a un cavalletto). ariosto, 9-70: duolsi cimosco che la canna
fin alle canne de la gola. ariosto, 17-42: le donne non temer che
non passassero cinquanta libbre di portata. ariosto, 11-24: e qual bombarda,
, e di cannuccia secca la riempié. ariosto, cinque canti, 4-6: marfisa
vie più ora che mai mi persegui. ariosto, 34-88: nel primo chiostro una
forza del suono stesso). ariosto, 44-34: fra il suon d'argute
e guarentire della crudeltà del padre. ariosto, 46-126: quel gli urta il destrier
voce cantando gli incominciò a parlare. ariosto, 6-74: qual presso a fonte /
la dolce ombra cantar filomena. ariosto, 34-50: cantan fra i
, spendere quattromila libre de bolognini. ariosto, 29-50: ma ve n'andrò scegliendo
sciocchezze e vanità; dire sconsideratamente. ariosto, 369: piacendoti, / un paio
l'umana virtù de azzo estense. ariosto, 14-79: dove [ne'monasteri
l'alte tue voglie tutte quante. ariosto, 1-1: le donne, i cavalier
mentale o intellettuale della vita. l'ariosto se la cava benissimo, perché canta
possa dire, come posso io. ariosto, 18-97: per ritrovarsi ove la
possi seguitare il cantar mio. ariosto, cinque canti, sassetti,
/ ne le cantine li ghiacci vaiani. ariosto, 43-133: e di panni di
quasi prese il mondo a disertare. ariosto, 134: le ricche fila d'
/ contarvi cosa ancor d'alto diletto. ariosto, 2-76: come io vi seguirò
settembrini, 1-17: poi leggemmo l'ariosto, e ne imparammo a mente i canti
sua casa, cantando un canzoncino. ariosto, 9-73: e dietro un canto postosi
quale era una bellissima fontana e fredda. ariosto, 31-21: s'odon lor colpi
un uom tutto solo lentamente passeggiare. ariosto, 40-15: avea biserta da duo
,... fatta pronunziare. ariosto, 33-78: non però di costei
trovare uno che non fosse curioso. ariosto, 257: io dovevo pure avere in
. -precisamente; puntualmente. ariosto, 25-79: l'altro non l'ascoltava
canto a canto: molto vicino. ariosto, 38-78: l'elmo...
breve bociata è su tutti i canti. ariosto, 44-33: et è per tutti
appoggiare il corpo su un fianco. ariosto, 11-33: tutto si volta sul sinistro
una persona o una cosa). ariosto, 29-8: rodomonte crudel, poi che
: / facia lamento e grandi pianto. ariosto, 20-55: l'aver elbanio di
in serbo; mettere da parte. ariosto, sai., 2-243: quanto è
disparte; rimanere da parte. ariosto, 30-30: ma l'un e l'
una parte; in disparte. ariosto, 276: stendetevi lungo el muro,
/ di dure, tacque liquide faransi. ariosto, 7-73: pallido, crespo e
quercioli, tra'quali egli era. ariosto, 12-69: in dua squadre incontrossi
tempo mille vizzi e canuti pensieri. ariosto, 6-73: non vi si sta se
essere del rimanente delle genti capacissimi. ariosto, 12-79: rossa di sangue già correa
, santissima, capacissima, maravigliosa? ariosto, 14-93: sotto la negra selva
ponemmo sovra l'usata paglia a dormire. ariosto, 40-31: e con le sue
, andava con il capo scoperto. ariosto, 10-33: così dicendo, le
argomenti: stiracchiati, sforzati. ariosto, 243: ma dove è rimasto il
in capo, sotto la sua disgrazia. ariosto, 5-3: che s'induce a
. -capello bianco: la vecchiaia. ariosto, 210: ch'io per me voglio
bernardo che sollecitava la sua morte. ariosto, 27-87: era degno / che
a la quale hai le legne scaricato? ariosto, 1-2-82: tu verrai pur una
capézza1, sf. cavezza. ariosto, cinque canti, 3-94: a costui
contenere, raccogliere in sé. ariosto, 9-68: e fin a sei ve
ha le parti igualmente compiute. ariosto, cinque canti 1-56: in questa vision
quel medesimo spazio che capevano le cinque. ariosto, 38-28: la gente a pena
è lieta? -non cape in sé. ariosto, 7-27: come si vide il
, che era per guastare italia. ariosto, 34-41: chiaro gli esplico:
bandiera capitana, dugento uomini almeno. ariosto, 34-21: esso per l'opre
coppia di corbi e molta altra gente. ariosto, 23-63: l'aiutava a ripor
armati loro e disarmati i principi. ariosto, cinque canti, 2-32: fu
non ci è luogo d'alcuna corruzione. ariosto, 6-6: si messe a caminar
capitelli e le basi delle dette finestre. ariosto, 42-77: l'alte colonne e
, ricchezze per ornamento delle chiese. ariosto, 27-37: trovolla ch'in capitulo
, andava con il capo scoperto. ariosto, 15-50: qual ne le alpine ville
costringano gli uomini a vivere così. ariosto, ii-6: e per nascondere /
sarete dilungati, mille volte il desidererete. ariosto, 5-71: e gli feci veder
assai buoni fondamenti alla potenzia sua. ariosto, 26-32: per tutto avea genti
d'un fiume chiamato erimanto pervenimmo. ariosto, 5-79: 'l popul tutto / a
e si insignorissi del capo del regno. ariosto, 37-26: e ne la terra
di dodici mesi partoriscano la lor concezione. ariosto, 5-57: in capo d'otto
gli contò la storia infino alla fine. ariosto, 38-76: a pena avea la
per simil. e al figur. ariosto, 804: io ho replicato al capitano
ciascun capo d'uomo un sestante. ariosto, 11-53: le mura fur tutte
: ciecamente, senza riflessione. ariosto, 5-59: così dicendo, di cima
in su l'erba a capo chino. ariosto, 29-37: a rischio di cadere
piè al capo, tutto alterare. ariosto, 12-43: anzi credo io, se
all'altro; in ogni luogo. ariosto, 33-94: da l'uno all'altro
-anche: andare a finire. ariosto, 275: consigliamo e masticamo un pezzo
essere tradito dalla propria moglie. ariosto, 20-36: dopo molt'anni alle ripe
e vuol che sia più bel che l'ariosto, / ma s'ei non si ridice
intendere, cercare di ingannare. ariosto, 249: se non viene oggi volpino
come procedere, come comportarsi. ariosto, 761: del negocio vostro non ho
di saluto, rispetto, riverenza. ariosto, sai., 3-21: la pazzia
che tosto credeva venire a capo. ariosto, 18-17: al pagan, che non
viaggio non giungendo mai al termine. ariosto, i-26: anch'io lo voglio un
de le balene e de'gran capidogli. ariosto, 6-36: i capidogli coi vecchi
.: con impeto cieco. ariosto, 30-55: fu sì del colpo mandricardo
abate], e leggi la scrittura. ariosto, sat., 3-271: quante
il cappellano che lo dicesse con lui. ariosto, 825: fra l'altro [
aspetteranno, né ci è più rimedio. ariosto, sat., 2-153: se
rugginoso si dormia in un canto. ariosto, 12-79: perché né targa né capei
poco più giù delle spalle. ariosto, iv-12: e tu starai spogliato?
e fare debita riverenzia di cappuccio. ariosto, sai., 3-267: che gloria
umero... furava le vacche. ariosto, 17-28: in tanto il re
le capre: non sapere niente. ariosto, 444: sta pure all'erta,
. di capra, caprino. ariosto, 6-61: alcun dal collo in giù
/ e cominciò del caprio a mangiare. ariosto, 46-91: or s'un gianetto
ed entrare ivi vicino in una caverna. ariosto, 1-34: qual pargoletta o dramma
del com- mune idio bevessemo tutti. ariosto, 40-45: ioconda solitudine e remota
2. letter. capriolo. ariosto, 6-22: saltano i daini, e
fare vela a una caracca genovese. ariosto, 18-135: e quivi una caracca
preparava / le candarie e'pentaculi. ariosto, 4-38: di su la soglia
a quelle che nel suo poema dà l'ariosto a'principali maestri del tempo suo.
che riluceva come il sol dintorno. ariosto, 34-53: che tutto d'una gemma
l'altro è rinaldo con suo'compagnoni. ariosto, 23-106: scritti qual con carbone
gran tumulo. -come ingiuria. ariosto, i-71: delibera / di dire il
di sì malvagia e ingiusta offesa. ariosto, 9-84: le porte de le
l'intero animo; asservimento morale. ariosto, 12-73: orlando a caso ad incontrar
.) ant. carciofo. ariosto, ii-32: mi par che sia simile
: è idiotismo ferrarese, usato dall'ariosto, ma da non imitarsi.
ha un canto soave). ariosto, sai., 3-38: mal può
avessino ad avere paura di lui. ariosto, 3-56: quel ch'in pontificale
dì accecando per carestia di matrimonio. ariosto, 15-93: acqua si truova et
: consumarne in eccessiva abbondanza. ariosto, sai., 2-66: et a
alla badia ti vo'menare ». ariosto, 30-70: che dirò del favor,
fortuna spesso or carezzò e or morse. ariosto, 313: ma ben l'ho
che nde care- cammo le nave. ariosto, 15-94: ciò che lor bisognò,
17. assalire, fare impeto. ariosto, 40-8: da'suoi lontan, che
. gonfiare (le vele). ariosto, 22-7: l'aura che soffia verso
. caricarla: fare una burla. ariosto, iv-65: poi ritrovandosi, / come
galigutte quattro carovelle cariche di spezierie. ariosto, 26-12: conducean con loro i muli
e molte son di noi iscarpitate. ariosto, 23-18: poi di menarsi dietro gli
tomo una vite carica di mature uve. ariosto, 18-153: carco di superchio umore
seminando varie opinioni sinistre intra quella. ariosto, sat., 6-214: ma si
ha più carico che l'usato. ariosto, 41-19: per troppo pondo / con
tali pastori si vedeva copiosamente dotato. ariosto, 462: 0 fate voi ch'
ogni cagione e sospetto di adulazione. ariosto, ii-102: par che vogliono / per
che dài carico a cotesta fanciulla! ariosto, 783: parendomi gran carico mio et
; denuncia a carico). ariosto, 292: e quelli dui che ha
, li omicidii e le guerre. ariosto, 2-13: come egli vide il viso
e di carità tutta si struggesse. ariosto, sai., 5-22: non sa
ciascun dì dieci carlini e spendo. ariosto, 443: son altri, come tavernieri
: ennio di quel cantò ruvido carme. ariosto, 36-22: serberò a maggior ozio
. ant. epigrafe; iscrizione. ariosto, 24-57: scrive nel verde ceppo in
credevo, di ciò mi correggi. ariosto, 2-42: e seppi poi, come
. suono, squillo di strumento. ariosto, 36-29: alla bandiera ognun faccia ritorno
sgradevole e dura da masticarsi. ariosto, 369: dolgomi / che..
delicatezze, o indebite molliccie. ariosto, 19-57: e poi la notte può
foste colla donna vostra carnalmente giaciuto. ariosto, 442: mi supplicò piangendo che
di stelle fisse di diverse nature. ariosto, 17-49: al fin duo prende,
stimoli. -anche al figur. ariosto, 16-49: tempra di ferro il suo
gli nascondevano de le bianche carni. ariosto, cinque canti, 2-16: quando un
mortificata non dà quiete alle demonia. ariosto, 15-81: di mille attende astolfo
e per colui che nacque alla capanna. ariosto, cinque canti, 1-68: le
carnovale, noi verremo ad aiutarvi. ariosto, 420: avvertite e ricordatevi / che
, e abbonderanno di molto grasso. ariosto, 229: se però parli d'un
allegrezza era cagione di infinito dolore. ariosto, cinque canti, 2-36: qual nelle
in niun modo non sarebbe caro. ariosto, 26-1: al tempo nostro si
il troppo amare alfin gli costa caro. ariosto, 2-3: scendi, ladron,
/ quando nel ciel guidavon le carole. ariosto, sai., 5-274:
, / e sentirai cantar nostre carole. ariosto, ii-65: il rosignuol dolci carole
la terra carpendo, cioè prendendo. ariosto, 16-64: colui lascia il cavallo
. disus. cocchio, carrozza. ariosto, ii-23: né passar pur vogliono /
che si potesse o dovesse fare. ariosto, 16-31: i carriaggi e gli
e i centurioni ne'luoghi loro. ariosto, 15-94: sì che prima ch'entrassero
e altre vettovaglie e munizioni da guerra. ariosto, 27-129: le vettovaglie in carra
lieta il carro stellato mena interno. ariosto, 31-94: le lancie loro ad
nel nome del nostro signore iddio. ariosto, 18-3: per lui sue genti
t'insegnerà comporre le istorie. ariosto, 28-75: io credo ben che
. lettera, biglietto, messaggio. ariosto, 25-89: e sì come già a
o testimon, che fichi agosto. ariosto, 14-84: di citatorie piene e
, e questi per rapina. ariosto, 19-44: sta col capo chino in
per carta si rimettessi in lui. ariosto, 37-21: se quanto dir se ne
libri, ecc.). ariosto, ii-99: con cartoni o feltri si
da l'uno de'lati fa spalle. ariosto, 19-25: et ella per pietà
m'ha negate le dolenti case! ariosto, 13-78: di lor seguir la donna
come possono tutte l'altre mie cose. ariosto, cinque canti, 1-99: quest'
e quivi mi ridurrei a studiare. ariosto, 760: ho passata la notte in
, offenda qualunque scendesse in quello. ariosto, 14-106: gran munizioni avea già
nevi, che pel sol tutte disfannosi. ariosto, 43-144: alla medesma rete fe'
piombare a volo verso il basso. ariosto, 2-50: come casca dal ciel falcon
fassi fiume giù per verdi paschi. ariosto, 18-154: qual soglion tacque.
verificarsi inaspettatamente 0 per caso. ariosto, 35-7: tanta esaltazione e così presta
preso da sonno improvviso. ariosto, sai., 1-105: vegghi la
scese, e di sonno cascava. ariosto, 34-1: innocenti fanciulli e madri pie
in odio: venire in odio. ariosto, 23-124: quel letto, quella casa
.: cadere in un tranello. ariosto, sat., 7-27: poi dico
tende ed in trabacche atte a portare. ariosto, iv-16: che venir possa il
perturbò di nuovo tutta la città. ariosto, 39-57: avessi astolfo apparecchiato il vaso
casi mia in sì disutile servo! ariosto, 27-118: né so trovar cagione ai
. ant. atto, azione. ariosto, 38-60: lasciar marsilio è di te
un fu di morte caso amaro. ariosto, 26-101: e per che caso
adunque non vengono queste cose a caso. ariosto, 30-24: un semplice fanciul nell'
passati scontrò uno povero quasi ignudo. ariosto, 16-64: venne caso che 'l duca
il punto sta tutto qui. ariosto, 21-43: m? la mia intenzion
qual cosa non confesso essere errore. ariosto, 17-53: la fraude insegnò a
quella acqua va gettando il vento. ariosto, 37-91: legata e stretta e
tocca nessuna cosa da nessuna parte. ariosto, 24-92: e per portarne il
. marin. ant. bussola. ariosto, 19-44: chi sta col capo chino
e tutta quanta disarmò la testa. ariosto, 21-10: non fu già l'altro
altro bene in te dispregio e lasso. ariosto, 31-47: e de la spada
al naso avea la fronte bianca. ariosto, 14-34: marsilio a mandricardo avea
/ chiamò la dama de bianco vestita. ariosto, 45-43: e fa che 'l
contessa fusse contenta disporlo a darla. ariosto, 15-90: tosto che 'l castellan
a firenze a venti miglia. ariosto, 19-54: vicino al lito,
bel rubin che valea due castella. ariosto, 4-7: egli sul pireneo tiene
di madonna la reina di cipri. ariosto, 5-17: gli donò di non
vi vennero su molti maestri. ariosto, 19-44: castello e ballador spezza e
avere el braccio seculare per castigarli. ariosto, 37-115: e castigato con pene
osservar castità tutto il suo vivente. ariosto, 8-42: ch'aver può donna
né camparesti in altro modo mai. ariosto, cinque canti, 2-65: lasciato
/ come incenso salì nel tuo cospetto. ariosto, 8-77: il fior ch'intatto
disser gli occhi non è guari. ariosto, 29-30: fe'l'alma casta al
, ed egli rimanga in pace. ariosto, 27-57: e dicea ch'imitato avea
persona vile, da poco. ariosto, 779: mi ha offerto che quando
senza rigonfiature, il tasso, l'ariosto, ecc... aggiungete a tuttociò
catarro gli dette mai noia alcuna. ariosto, sat., 1-47: dal vapor
il mio cor gentil pien di dolcezza. ariosto, 22-24: quivi trovò che di
in cadena / e livrer da mena. ariosto, 8-66: maraviglia ho, che
debole e vinto fuggo dalle genti. ariosto, 7-67: mandata... /
attraverso ponti e fiumi, ecc. ariosto, 19-65: tra l'una rocca e
ha rotto li catenacci di ferro. ariosto, 813: con questo coltello il
donna che giù in potega mirandolo stava. ariosto, 45-45: apron la cataratta;
quarto nella cattedra di san piero. ariosto, sat., 2-208: giunge a
molte e lunghe disputazioni i greci cederono. ariosto, 43-180: quindi alla chiesa catedral
tenuta assai cattiva di sua persona. ariosto, 488: voltomi / a mia figliuola
fu presa intra l'altre cattive. ariosto, cinque canti, 3-92: come ladro
a protestante e a scismatico). ariosto, 17-75: se cristianissimi esser voi volete
o involontaria, di certe conseguenze. ariosto, 1-8: questa donzella, che la
che universalmente si usa per ciascuno. ariosto, 14-21: avea causa di venir brunello
e per conseguenza poi andare mendicando. ariosto, 27-108: ingiusta e felisa la sentenzia
la causa: difendersi in giudizio. ariosto, 17-149: temendo forse il vii martan
cussioni due separate quantità di circuii. ariosto, 31-... in una
partita in su le arme mercenarie. ariosto, 26-15: di qui nacque sua,
pericoli, né più cauto a uscirne. ariosto, 4-21: per poter meglio al
.: riferito anche a cose. ariosto, 23-86: gli pon la cauta man
che roano infino a qui ricusa. ariosto, ii-25: né altra cauzione dar mi
la quale vorrai che salga la vite. ariosto, sai., 3-118: che
a motto ciò che gli era avvenuto. ariosto, 10-92: e vide ibernia fabulosa
mai altro che uffizi e messe. ariosto, 5-78: non cavalcare molto, ch'
col cavallo imbrigliato, sellato. ariosto, 4-19: quivi per forza lo tirò
gran lascività, lo mie intelletto. ariosto, 28-64: cavalcò forte, e
possono cavalcare nettamente ed a piede altresie. ariosto, 10-35: per voler di
fiorentini avessino origine da'cavalieri sillani. ariosto, 2-37: e cominciò: signor
torna il mondo di virtù fiorito. ariosto, 1-1: le donne, i cavallier
loro persone in fatto d'arme. ariosto, 4-52: vanno per quella [
privato: di ventura, errante. ariosto, 34-19: fu repulso dal re,
/ come baiardo proprio era intagliata. ariosto, 29-69: volendosi cacciare oltre una fossa
istaffetta. -per simil. ariosto, sai., 6-238: non mi
, per quel che ne dice l'ariosto, cavallari; e forse che questo era
cavalleria, o vero d'arme. ariosto, 13-7: il qual poi che far
questioni d'onore e di duelli. ariosto, 21-8: zerbin cortesemente a lui risponde
d'animo e di modi. ariosto, 15-95: un giovene gentil,.
dentro d'un fiume tu debbi gettare. ariosto, 4-62: poi per cavalleria tu
leggero, alla leggera: cavalleggiero. ariosto, 16-30: mandato avea seimila fanti arcieri
e gli a cavallo delle cittadi. ariosto, 45-24: e lo potea ben far
un poco, vai tu a cavallo? ariosto, 2-173: a questo ove gli
. scavo, fosso, trincea. ariosto, 2-25: usa gran cura / a
sì vili, che sarebbono per nulla. ariosto, 46- 136: ove si
). - anche al figur. ariosto, 19-24: pestò con sassi l'erba
poco a poco cava la pietra. ariosto, 10-23: quivi surgea nel lito estremo
gente pagana, turca ed africante. ariosto, 762: io intendo che a ferrara
orlando vo'cavare il cuore ». ariosto, 2-18: e giurar per isdegno e
lett. it., ii-157: l'ariosto se la cava benissimo, perché canta
serrava il giardino, maestrevolmente cavata. ariosto, 22-91: mentre così pensando seco
luce: allora si vedea perfettamente. ariosto, 43-133: gemme cavate, azurre
non rimbombe al mio continuo pianto. ariosto, 2-70: ecco nel sasso truova
caverne, pieno di caverne. ariosto 20-107: questa è la vecchia che solea
ed avea tante silogisme e consequenzie. ariosto, 307: avevo speranza interrompere al
poi pianga in loco oscuro e cavo. ariosto, 11-24: alcuno il bronzo in
a qualche cavo o catena s'abbriccano. ariosto, 38-46: non scioglieran di
. machiavelli, 899: se [ariosto] si truova costì, raccomandatemi a
, e fiorentini li diventomo amici. ariosto, 2-9: fanno or con lunghi,
vaga luna. -figur. ariosto, 1-4: e vostri alti pensier cedino
fortuna, che gli altri cedilo. ariosto, 30-2: ma simile son fatto ad
e cede la memoria a tanto oltraggio. ariosto, 16-4: pur dal mal uso
ornò di mirti e d'edere. ariosto, 43-32: cede d'antiquità [la
passare se non come un muro. ariosto, 45-73: ma non più quercia antica
luigi cedé ad alessandro la romagna. ariosto, 27-m: come partendo afflitto tauro
a vantaggio, a onore. ariosto, 44-45: ma che mi giova,
, seconda- mente che io ricordi. ariosto, 6-21: cedri et aranci,
, notissima erba nei nostri liti. ariosto, sai., 5-3: da tutti
se cella -il mio lume sereno? ariosto, 37-26: fin all'ombilico ha lor
che veniva infino in sulle spalle. ariosto, 11-62: trattasi la celata ch'
a lungo delle condizioni della città. ariosto, 45-40: tal bradamante si dolea
di pales, veneranda dea de'pastori. ariosto, 17-119: i re, i
insieme a celebrare il mesto officio. ariosto, 40-12: e così poi che le
che oggi dal comune uso celebrati. ariosto, 38-78: l'elmo
gioveni forse non il minimo riputato. ariosto, 19-48: al monte sinai fu peregrino
pronto, accelerato, affrettato. ariosto, 6-18: quello ippogrifo, grande e
terreno pensiero ingombrarla e quasi seppellirla. ariosto, 41-20: allor s'udì con dolorosi
il menò dentro in una cella terrena. ariosto, 3-16: a pena ha bradamante
vigile, orazioni e pianti grandissimi. ariosto, 24-87: uno eremita ch'alia
sino ai primi tre canti interi dell'ariosto; convinto in me stesso, che
. cenere intorno al focolare? ariosto, 422: se fossino / tuttavia
.. che andassero ad aiutarli. ariosto, 14-94: et a quanti n'incontra
così per cenni mostrando s'inchina. ariosto, 19-89: con man fe'cenno
preparati avanti / al suo signor. ariosto, 45-71: qual su le mosse il
e gli più ricchi del populo. ariosto, 32-8: e del gran conto
esperienzie hanno esercitati i loro ingegni. ariosto, 26-104: questi fatti saran,
e vuole essere inteso a cenni. ariosto, 41-80: altro destrier non è che
e le caselline furono chiamati cenobi. ariosto, 4 * 54 ^ capitò il
genzie, erano terribili e venerandi. ariosto, 789: questa cosa è di
altri poeti, al petrarca, all'ariosto, al tasso, al guarini,
l'una e l'altra natura. ariosto, 6-61: alcuni son centauri agili
ducati, eccovene qui imo centenaro. ariosto, 25-15: e quattro a un
questi pochi sacrifici non vi renda. ariosto, 422: se fossino / tuttavia in
in campo bene centomila uomeni a cavallo. ariosto, 33-50: intorno a pavia crede
, l'istorie di centomila amanti. ariosto, 32-53: perché fondato e fisso è
ceppi dalli omini e da'venti. ariosto, 24-57: scrive nel verde ceppo
in poca d'ora ebbe tutti spezzati. ariosto, 6-27: come ceppo talor,
non mangio et sono fuori di me. ariosto, 37-88: traean con lor sopra
. nel bel paese di mugeùo. ariosto, 1-4: voi sentirete / ricordar quel
eran più dolci che l'andare sciolto. ariosto, 24-2: a chi in amor
e voi di ciò cal poco. ariosto, 133: di lino e cera egli
che si ricava direttamente dai favi. ariosto, 19-86: lo partì, dico,
quivi avea di cera gran lumera. ariosto, 32-110: e prestamente allumò molta
di animo debole, vile. ariosto, 44-65: che 'l cor non ho
, di guadagno); insaziabilità. ariosto, 3-198: sarà per questo piena quella
questo a cercare di amicizie nuove. ariosto, 12-4: l'ha cercata per
procaccia né si conciede né si disidera. ariosto, 15-91: né bisognavan stimuli né
del sangue di tanti valenti cittadini. ariosto, 12-9: poi che i segreti d'
: squa drare. ariosto, 23-77: il conte tuttavia dal capo
in aria due cerchietti congiunti così. ariosto, 7-54: di ricche gemme un splendido
di cerchi e de demonii tutto pieno. ariosto, 3-21: poi la donzella a
più brieve tempo e quale in meno. ariosto, 34-48: poi monta il
venne ad abitare in questa vicinanza. ariosto, 21-18: mentre egli quivi si giacea
, e lascia lo 'ncerto. ariosto, 43-120: quanto dovea parergli il dubio
: semplicità estrema di vita. ariosto, sat., 1-63: dunque voi
a'vivi, e la rosta menava. ariosto, 15-45: e mangiata la
sino ai primi tre canti interi dell'ariosto. monti, i-419: io vi scrivo
sull'avviso, usare molta attenzione. ariosto, 259: abbi il cervel teco,
qualcuno: confondergli la mente. ariosto, 34-86: ma ch'uno error che
de la guadagnata palma mi donarai. ariosto, 25-35: non par la donna all'
oro. -come figura araldica. ariosto, 10-78: del duca di glocestra è
l'impero, l'autorità imperiale. ariosto, 43-178: molte bandiere inanzi e molte
ma pure dar principio alla libertà. ariosto, 15-27: veggio emando cortese,
moto e canto a canto colse. ariosto, 43-70: sua patria e mia,
fiorio piangendo la chiuse e suggellò. ariosto, 25-92: e poi piegò la lettera
(una superficie liquida). ariosto, 22-93: il pozzo è cavo,
che era distesa. -anche rifl. ariosto, 2-50: quando gli parve poi,
ogni beltà si chiude e serra. ariosto, 3-14: la condusse a quella sepoltura
a tutto il mondo aperta e nuda. ariosto, 11-6: del dito se lo
riparo rinchiudendosi in un luogo. ariosto, 9-15: né prima l'altro sol
altra forma di arte). ariosto, 109: non so s'io potrò
a la tua vita onor concesso. ariosto, 37-77: per vendicarsi va a dru-
, più non si dierono impaccio. ariosto, 5-78: non cavalcare molto, ch'
fori o di apertura, ermetico. ariosto, 9-29: col fuoco dietro ove la
la mano tua aperta come chiusa. ariosto, 27-63: e, tratto da la
la celata dell'elmo). ariosto, 36-36: quella già con la visiera
da lacci e can chiuso era. ariosto, 1-73: boiardo è quel destrier,
a pascere ne le verdi campagne. ariosto, 22-4: fra due montagne entrò
sei chiuso entro a le porte! ariosto, 22-11: ne l'ora che 'l
legno e sotto l'aspre gonne. ariosto, 1-37: ecco non lungi un
un convento, ecc.). ariosto, 21-28: fece... /
come colui che è di battaglia aduso. ariosto, 43-179: venian cento e cent'
che l'orizzonte il dì tien chiuso. ariosto, 139: chiuso era il sol
-chiuso ventre: verginale. ariosto, no: dico, da che 'l
fermassino in quello così rinchiuso procinto. ariosto, 230: tratti gli ha come pecore
del vi, vegnente dal voi. ariosto, 17-39: misero te, se l'
sm. ant. ciabattino. ariosto, ii-49: che li calzari miei non
o broda che succiava come il ciacco. ariosto, 35-21: e son chiamati cortigian
* zanze 'come i lombardi? ariosto, 5-38: sì che tu puoi veder
de'quali calandrino faceva maravigliosa festa. ariosto, 23-24: or quivi i baci
: per scherzo, per gioco. ariosto, 26-87: per esser certa, se
tenere a burla con chiacchiere. ariosto, 429: -non ha ancora cintio /
da tutte genti vicine e lontane. ariosto, 246: vogliono la baia,
a vuoto, non riuscire. ariosto, 11-4: con questo fe'gl'incanti
tali fiorellini, e facendone cotali ciancerelle. ariosto, i-31: qualche ciancétta debbe essere
il vostro signore vorreste far piagnere. ariosto, 4-34: lui vo porre /
essere cortese, non essere cianciere. ariosto, 345: -vien qua, ciancierà e
/ al suo amor coll'animo virile. ariosto, 41-29: così diviso et ugualmente
prudente dubitava di qualche futuro male. ariosto, 43-100: patimo da ciascuno oltraggio
sua bellezza 11 occhi de'riguardatori. ariosto, 32-110: finita ch'ella fu
cose che le si pongon sopra. ariosto, sai., 2-42: or voi
lor fiamme, corrono agl'inchiostri. ariosto, cinque canti, 1-37: giudicò alcina
suoni e musiche piacevoli. ariosto, 32-82: siedono al fuoco, e
si affatigavano sotto al gran caldo. ariosto, 34-77: vede in ghirlande ascosi lacci
che dicessino male di filippo per vendicarsi. ariosto, 259: meglio m'è uscire
. cfr. anche cicalino. ariosto, 14-40: come appresso la sera tacchettata
cavalleresco: tutti ha fatto dimenticare ludovico ariosto. carducci, i-312: i cicli
ha le cateratte in sulli occhi. ariosto, 290: se ben talor fingo di
sieno ciechi nelle cose dove e'peccono. ariosto, 27-7: fortuna, per toccarti
, la quale così gli comandava. ariosto, 23-88: spinto di qua e di
, all'ombre triste dà terrore. ariosto, 32-69: prima arrivi, che
luogo oscuro, tenebroso e cieco. ariosto, 1-52: e fuor di quel cespuglio
mostrò il cielo molti evidentissimi segni. ariosto, cinque canti, 2-35: et ecco
a parturir li due occhi del cielo. ariosto, 14-99: chi può contar l'
allo 'ncontro del maggiore tutti gli altri. ariosto, 32-55: e per aggradir lei
coperto un ciel d'un piccol forno. ariosto, 42-79: un ciel d'oro
volga al tuo diletto almo paese. ariosto, 4-3: disse la donna:
, e sopra il deio portato. ariosto, ii-21: quando si sente lodar troppo
collocarlo in una posizione elevatissima. ariosto, 12-28: ma il circasso depor,
braccio stanco ancor lui venghi innanzi. ariosto, 42-13: orlando l'elmo gli
quel che visto non avevo mai. ariosto, 33-83: ambi voltaro a un gran
se vuole asconder / e ninte dixe. ariosto, 179: al ferro, al
ciglio: prendere sonno, addormentarsi. ariosto, 28-14: non lascia il duol che
non avrà uopo e vincerà il destino. ariosto, 5-81: e di veder ginevra
, d'infinito diletto parea ripieno. ariosto, 35-14: fra tanti augelli son
presi col suon color d'un cigno. ariosto, sai., 4-106: così
meraviglia / bianca cilestra pallida e vermiglia. ariosto, cinque canti, 5-46: de
cime / i cerri in bianche rose. ariosto, 6-55: s'andando un poco
, pascendo or questa or quella cima. ariosto, 4-14: lo legò ben forte
mi si fe'quasi una selice. ariosto, 5-59: così dicendo, di cima
e se'legato già d'altra catena. ariosto, 27-105: et ella l'
. mozzare il capo a qualcuno. ariosto, 18-52: guglielmo da bumich era uno
.: lusinga, allettamento. ariosto, sai., 7-26: ma per
/ e spada fatta per incantamento. ariosto, 7-5: et avea ne lo scudo
corna (del marito ingannato). ariosto, sat., 4-48: alcun,
riservati per seppellire i corpi de'morti. ariosto, 3-12: più giorni son eh'
/ de'sogni negri con diverse forme. ariosto, 184: sperai ch'uscir da
è attributo particolare delle labbra). ariosto, 7-13: sotto quel sta, quasi
loro ragazzi, a'loro cinedi. ariosto, 35-20: rufiani, adulatori, /
'ncontro del maggiore tutti gli altri. ariosto, 43-57: questa la più ioconda isola
cignersela quando el nemico è discosto. ariosto, 19-71: né calciar quivi spron
. ferire col taglio della spada. ariosto, 25-11: mena la spada a cerco
, e lui rimane a piede. ariosto, 23-87: per quel tirar che fa
il calloso cuoio a dure scorze. ariosto, 9-73: coi cani armati e
e con quello salì in sul muro. ariosto, 3-51: il grande amor di
ti dai ne la caba ». ariosto, 15-98: sansonetto all'incontro al
fu assaltato dai guelfi di piacenza. ariosto, 26-30: era una delle fonti di
spoglia, / altro non cerco. ariosto, 33-75: l'arme si spoglian,
bene subito arà stirpato il pelo. ariosto, 23-42: fra l'altre spoglie un
e'suoi guadagni, e visse povero. ariosto, il-n: oggi partendosi / mi
, che quel che suo diventa. ariosto, 17-21: facea più bel veder la
stato convenienti, non ti riprendo. ariosto, 12-46: così dicendo, l'elmo
ha cuore com'un ciottol duro. ariosto, 37-78: qual mastin ch'ai ciottolo
apollo non si sdegnarebbe essere transfigurato. ariosto, 25-96: né cipressi né
le difficultà sono avanti che si possegghino. ariosto, 3-12: più giorni son ch'
un'ora, ecc.). ariosto, ii-ii: e circa il vespro,
; proprio dei circassi. ariosto, 1-74: smonta il circasso et al
città circuii di ogni sorte uomini. ariosto, 476: m'incresce più ch'
lei essere femina e non uomo. ariosto, 166: costui supplica il re con
proprio dove quattro strate / faceano croce. ariosto, 18-98: scontrare in una croce
, e facciamo croce affi nimici. ariosto, vi-360: -volete pur ch'io vel
di sangue tra pelle e pelle. ariosto, 28-15: dal collo un suo monile
compaiono nei prati a primavera. ariosto, 18-138: serpillo, e persa,
di me obrigato alla natura *. ariosto, 24-99: come vento che prima a
e tondi ognuno in sé raccolto? ariosto, 23-134: quivi fe'ben de le
colpo, di un urto). ariosto, 23-59: ma tanto fu de la
morire, andare in rovina. ariosto, 42-9: cadde, e dié nel
forche un crollo: essere impiccato. ariosto, 14-20: e se 'l fratei di
gioia o di dolore). ariosto, 14-7: nostra salute, nostra vita
e va che non s'arresta. ariosto, cinque canti, 4-50: chiaro vi
sperando udir più, vidi le lucciole. ariosto, 416: nascondere / non può
e morti non si potrebbe esplicare. ariosto, sai., 2-9: quando la
che affettuosamente amano le sue amate. ariosto, 33-107: che, quantunque ricchissimo
essere tenuto pietoso e non crudele. ariosto, 45-19: condotto hanno il guerrier del
, essendosi fatti compagni delle dimonia. ariosto, 41-100: ah durindana, dunque esser
. disus. inferocito, furioso. ariosto, 46-118: preso il brando, /
la crudele et aspra mia nemica. ariosto, 10-23: e di lontano le
., diceva con crudeli voci. ariosto, 13-75: e dui giganti di crudele
qualche modo crudele non gli ammazzava. ariosto, 26-76: passò il ferro crudel l'
ciascun crudele, / si mosse. ariosto, 43-83: non gli parea crudele e
lui ma dalla acerba natura del ministro. ariosto, 5-5: tu intenderai / la
che mai non fo maggior compassione. ariosto, 24-12: le mani e il dente
crudette dimostrava per la consenziente vesta. ariosto, 10-96: creduto avria che fosse
partito bestiale, crudo, nefando. ariosto, 8-53: né per vederla gravida
/ che debbe divorar la giovinetta. ariosto, 1-11: timida pastorella mai sì presta
cruda, a li altri pia? ariosto, 11-55: misera olimpia, a cui
, resistenti agli acuti dardi di cupido. ariosto, 11-3: con la qual [
finì la vita e 'l corso. ariosto, 19-82: dietro le spalle un
il suo tristo canto più non suona. ariosto, 227: emofil, tra'pastor
bastone suo, e andolla percotendo. ariosto, sai., 2-26: provvedimi.
da cucina, fare il cuoco. ariosto, sai., 1-67: se separatamente
raccolti e composti i capelli. ariosto, 32-79: la donna cominciando a disarmarsi
e la cuffia dell'aciaio taglia. ariosto, 25-13: conciederò che non trovasse
anche le orecchie indossato dagli aviatori. ariosto, sat., 1-219: io son
chi 'posto negli obliqui casi. ariosto, 1-12: quel paladin gagliardo, /
la tomba, e i manoscritti dell'ariosto. quella del tasso più volte l'avea
-trar di culo: tirare calci. ariosto, 263: non ti porre affanno,
5. letter. abitatore. ariosto, 8-54: l'orche e le foche
ciò che in tua gloria accumulo. ariosto, 34-91: poi fatti n'avean cumuli
gli onori, e gli stati maggiori. ariosto, cinque canti, 2-13: e
prima che egli un piacere consegua? ariosto, 23-17: il cuor le cuoce,
ch'egli è un gran piacere. ariosto, 369: dolgomi / che mai per
cuoco, né vassallo usan trovare. ariosto, 32-96: lo scalco si doglia,
, spezialmente s'egli è grosso. ariosto, 799: uno [era] di
-anche: armatura in genere. ariosto, 17-112: colui ch'indosso il non
, le braccia s'abandonano. ariosto, 12-75: ne lo scontro il principe
mal che si piange a ragione. ariosto, 48-52: quello / ch'io dissi
-per estens.: di animali. ariosto, 4-46: or di frontin quell'animoso
furi, e per sé il toglia. ariosto, 30-72: per non si veder
? deh! ditemelo, anima mia. ariosto, 2-57- a quel loco, che
-per estens.: di animali. ariosto, 19-7: come orsa che l'alpestre
e lividori, e sputavano sangue. ariosto, 14-105: siede parigi in una
par che la dica da cuore. ariosto, 19-1: e quel, che di
uno che abbia fatto un umicidio. ariosto, 5-80: stava lurcanio di mal
col saldo proponimento di farla. ariosto, 41-52: col core indomito e constante
dio, reputeremo ombra e beffe. ariosto, vi-633: così con tutto il cor
con grande sentimento e passione. ariosto, 23-7: spesso di cor profondo ella
cuore si rivolsero contro a lui. ariosto, 24 * 111: tra i cavallier
pregio, in gran conto. ariosto, 27-36: cosa ch'a core /
; aver voglia di farla. ariosto, 26-136: marfisa avea sì il cor
il fermo proposito di farla. ariosto, 27-95: e spesso ha d'impiccarlo
frutti un dì di tanto amore. ariosto, 2-18: e giurar per isdegno e
le genti mie non sarebbon disfatte. ariosto, 35-55: ma di tornar più
premere molto, aver caro. ariosto, 3-70: ed ha così promesso al
cuore / di menare altro che mane. ariosto, 7-43: ella non gli era
povertade, e son poveri di spirito. ariosto, 13-7: mi giova sempre
si pose in core / di vendicarsi. ariosto, 27-14: di venire in soccorso
am'io ed or t'onoro. ariosto, 46-113: tremava più ch'a tutti
senza luce; tetro, tenebroso. ariosto, 12-78: ma quel, ch'ai
essere sopra tucti peritissimo e dottissimo. ariosto, 7-51: si pensò che 'l
pubbliche, pochi cittadini predavano quella città. ariosto, 9-86: et egli, tratto
al presente nostra cura di raccontare. ariosto, 25-62: poi lascia a me di
, di premure, di attenzioni. ariosto, 7-47: io non ho dubbio alcun
grande fede come a se medesimo. ariosto, 25-72: facea quivi le fraterne
opera si mostri tanto più efficace. ariosto, 139: così suol trar l'infermo
tre dì senza pena alcuna spregnare. ariosto, 442: mi supplicò piangendo che procedere
così la maggior cura ogni altra caccia. ariosto, 10-18: nessun pensier, nessuna
lieto in pace e in libertate. ariosto, 1-79: quel liquor di secreto
ch'alfin n'arai da molte bande. ariosto, 20-48: dei compagni suoi
gli raconta il fatto tutto intero. ariosto, 36-42: in quel boschetto era di
custodire; far buona guardia. ariosto, 5-78: la porta è chiusa;
incarico, affidare il compito. ariosto, 23-18: poi di menarsi dietro gli
sa ciò ch'egli stesso si favella. ariosto, 23-77: non ne pigliar tu
ninfa non si cura dello amante. ariosto, 44-75: ma poco cura amon di
persona, una cosa). ariosto, 27-10: e case e rocche cercò
curioso e più sollecito di guerire. ariosto, 27-70: mirava curioso, / se
ant. guardia armata, presidio. ariosto, 8-13: con questi va la disperata
dà un colpo ne la cuticagna. ariosto, 15-85: astolfo intanto per la cuticagna
di detta percussione de'raggi riflessi. ariosto, 35-4: che venti anni principio
a cor non da pietà lontano. ariosto, 4-18: [gli ippogrifi]
doglio che da principio non lo credevo. ariosto, 11-65: era il bel viso
pareano strane, orride e brutte. ariosto, sai., 2-204: già il
capidieci da testa e da spalle. ariosto, 2-34: un culto monticel dal manco
s'arma da mare assai gagliardamente. ariosto, vi-209: e due donzelle e
quale avea nome guiglielmo dal como. ariosto, 35-67: con ricca sopravesta e bello
quelli da cavallo percossono loro addosso. ariosto, 3-42: e marfisa con gli altri
bisogna venire a uno primo motore. ariosto, 44-13: risposto gli avea amon,
ho fatto venire da fare il raspato. ariosto, vi-317: non è tanto pericolo
, / canzonette versi e favole. ariosto, 18-177: de la notte avean