marco, da se stesse sonavano. ariosto, 46-2: odo di squille, odo
stagione, appassire, perdere freschezza. ariosto, 1-58: corrò la fresca e matutina
mille e mille pelagi si stagna. ariosto, 39-72: presso ad arli, ove
ricetti d'acque sedative o piovane. ariosto, 8-4: il servo in pugno avea
è ricevuto negli stagni inferni. ariosto, 13-36: ne d'acciecarlo contentar si
secchie, mine e stai. g. ariosto, 1-iv-732: si lograno / mio
agnelli / candidi puri e belli. ariosto, 7-77: venne alla stalla, e
, raccomandati ad alcuni pali, in cima ariosto, 1-iv-641: siamo iti a un stallatico
tiene la rocca con lo stame. ariosto, 34-89: quel risponde: / «
l'ambito a cui si riferisce. ariosto, 17-92: arde nel core e fuor
inteso ed èvvi su molti errori. ariosto, 835: essendo io in procinto per
bellezza (la natura). ariosto, 10-84: quell'è del re di
la ingiuria fattami da que'malvagi stampatori. ariosto, 1-iv-67: questa commedia, ch'
. e l'altra d'amore. ariosto, 16-58: dove una squadra per stanchezza
più vedere non credeva, menata. ariosto, 10-35: ruggier... /
-posto per assistere a uno spettacolo. ariosto, 30-26: il popol di veder la
-rifugio naturale, recesso, nascondiglio. ariosto, 1-37: ecco non lungi un bel
legno ebbe speranza. -regno. ariosto, 18-134: lascia un altro in suo
vincastra in man, discinta e scalza. ariosto, 14-62: udì sonar zuffoli e
segondo come lo compositor prende partito. ariosto, viii-351: se ora ho aggiunto
cantano le stanze del tasso e dell'ariosto. foscolo: v-447: le dame autrici
nuovamente ad tosignano, fontana e codironco. ariosto, 13- 81: non vi
non stanzi! ». ariosto, 14-56: correva dianzi: or viene
verno sotto il monte di palena. ariosto, sat., 2-16: camera o
spezzarsi (un'armatura). ariosto, 24-64: non può schivare al fine
contro qualcuno: rintuzzarne gli assalti. ariosto, 31-23: risolve tuttavia tra sé rinaldo
un povero rimatore, ma omero dante ariosto sono grandi poeti. 15.
, non gli rimovesse simiglianti parole. ariosto, 9-90: acciò più non istea
/ cominciò a far grandissimo pianto. ariosto, 43-124: che d'andar per questo
e odìola staienno scaizo a nude gamme. ariosto, 1-38: non per lungo spazio
che il frate è capo del popolazzo. ariosto, 1-1v- 391: son altri
o li fa stare in timore. ariosto, 37-89: non era entrata ella con
è indarno fare che indarno stare. ariosto, 27-26: l'uom, né
quando è 'l tempo del covare. ariosto, 43-76: la casa ch'era dianzi
starnutire dopo il coito fa isconciare. ariosto, 395: potuto non s'avrìa
suasioni cercava di sturbare la detta lega. ariosto, 42-26: a lor mendace suasion
scorpion giacere in cima el vaso. ariosto, 42-104: rinaldo di cercar suaso /
periodo della propria vita già trascorso. ariosto, sat., 1-235: se a
a darti alla subiezióne d'ogni uomo. ariosto, 1-iv-9: fra tutti i ruffiani
, uno stato d'animo). ariosto, 21-21: cangiar l'amore in subitano
ch'ogni virtù m'ha tolto. ariosto, 1-33: il mover de le frondi
provision subita di danari. v. ariosto, 1-iv-783: s'a cena noi non
; alcuni più facili a misericordia. ariosto, vi-85: questo, e quanto
che si confessassino subito che infermavano. ariosto, 1-15: nel viso la guata;
subito el sublima e fa gagliardo. ariosto, 3-59: ho da mostrarti ogni tuo
esser poi sublimato da li omini. ariosto, vi-28: si sente lodar molto e
o tenere in una posizione elevata. ariosto, 4-12: vi sorge in mezzo un
(una pianta rampicante). ariosto, sat., 7-70: una zucca
un luogo, un seggio). ariosto, 20-89: talor si getta e si
monastero perché errano morti senga testare. ariosto, 46-83: elena nominata era colei
conosceva bene questa parte del mondo. ariosto, 429: tentiamo una via che
con riferimento a fenomeni naturali. ariosto, 13-69: costei sarà la saggia leonora
. -generazione di uomini. ariosto, 36-71: i descendenti suoi di qua
in un servizio, ecc. ariosto, 18-172: così disposti, messere in
, caso che riguarda personalmente qualcuno. ariosto, 5-58: vien meco, acciò che
ha fatti essere felici ed infelici. ariosto, 1-9: contrari ai voti poi
ingerirlo. - anche assol. ariosto, 15-45: mangiata la carne e le
tanto dolce ch'ogni uomo ti succhi. ariosto, 1-iv-563: vorria potermi succhiar l'
suoi versi latini e italiani [dell'ariosto] viene il momento che dàn fiore
bagnato, / che merita lo stil dell'ariosto. / da molte nobil donne fui
, ove fu la vostra difesa? ariosto, 443: questi devemo differire a mordere
- anche in una rappresentazione plastica. ariosto, 19-71: van per mezzo la cittade
lo afro scorpio non ha pigior pongere. ariosto, 19-21: rivo- cando alla memoria
, / ricamate di macchie di cristei. ariosto, 1-iv-92: riponete le / camicie
l'altre membra brutte e sucide. ariosto, 1-iv-481: uscita è pur [questa
ma sudar prima li farà mestiero. ariosto, 3-42: sarà di questo il pueril
al volto e perle in sulle mani. ariosto, 1-14: su la riviera ferraù
, il publico bene hanno cresciuto? ariosto, 7-56: è questo dunque il frutto
cussi tal sufu- migio sia replicato. ariosto, 1-iv-378: ci bisognano / e doppieri
mascalcie, 1-263: se questa tazione. ariosto, 2-43: 1 demoni industri, /
amata nel cuore dell'amante. ariosto, 43-33: vide la donna, e
(e ha valore enfatico). ariosto, 30-37: e quel, suggendo dagli
da scroccare, da trarre profitto. ariosto, 1-iv-378: la mignatta è alla pelle
suo collo ell'era tanto breve. ariosto, 1-48: costui così s'affligge e
son dolci nelle sua gran profondità. ariosto, 3-18: 1 capitani e i
.. o di quello d'altri. ariosto, 38-52: poco saggio si può
li altri infenge de amare ». ariosto, 18-153: passa di vita, e
per confortare i suoi a battaglia. ariosto, 45-44: il castellan, senza ch'
con una specificazione geografica). ariosto, 3-53: le genti di romagna mal
pianto dal cor fin agli occhi salle. ariosto, 33-45: fatto uscirne i galli
e il suono della viva voce. ariosto, 1-40: poi cominciò con suono afflitto
festeggiare / con suoni e canti. ariosto, 4-32: quanto averne da tutte le
... e per sore. ariosto, 14-8: suore e frati e bianchi
internai d'ira e di sdegno. ariosto, 18-27: la superbia...
'l superbo cor vi torce il ciglio? ariosto, 12-74: come alzirdo appressar vide
-indocile, recalcitrante, riottoso. ariosto, 2-7: a domar questa / bestia
quelli hanno cacciati con superbie battaglie. ariosto, 19-94: e rincontro ai destrier fu
seconda domanda parere improvida e superflua. ariosto, 1-iv-542: -non lasciar cosa nostra ne
en forma del re de gran rengno. ariosto, 1-iv-255: una minima foglia non
visi, per dirmi, supini. ariosto, 27-28: tutti con gli occhi al
li furono in più volte mandate. ariosto, 13-83: in supplimento de le turbe
fede e la misericordia di scipione. ariosto, 19-13: un cavalier villano, /
un'istanza (il viso). ariosto, 17-61: ella con viso mesto e
, che gli donasse udienza il supplicòe. ariosto, 1-79: con voce tremante e
a ogni difetto e a ogni mancamento. ariosto, 10-25: dove non potea la
e assai gente erano per difenderla. ariosto, 27-32: molti per fretta s'affogaro
bisogno (il denaro). ariosto, 374: questi [trenta ducati]
di supplicio basta a uno padre. ariosto, 13-3: bench'io sia certa,
d'ozio e d'ogni cosa vile. ariosto, vli-318: or dal suppo
: titolo di una commedia di l. ariosto (1509), fondata su alcuni
danno luogo a svariati equivoci. ariosto, 1-iv-262: or dal supponére / che
esempio, fra due documenti). ariosto, vi-105: qui siamo per farvi spettatori
maggiore e la morta speranza suscitò. ariosto, 4-62: la grazia del re,
gli parea propio suscitare. v. ariosto, 1-iv-780: che debb'io dir?
. -con uso impers. ariosto, vi-109: non fare alcun segno onde
età molta letizia e molto sussidio. ariosto, 8-66: fu posta in su la
. -rianimare, incoraggiare. ariosto, 23-115: in così poca, in
subito continuando i due versi del medesimo ariosto, in modo di risposta, soggiunse:
, la sua radice sia sanguinosa. ariosto, 1-iv-69: per nascondere / l'età
ucciderlo, provocarne la morte. ariosto, 1-iv-332: e cercheran con questi mezzi
riferimento a un'arma da taglio. ariosto, cinque canti, 4-8: lungo saria
. cadere in svenimento). ariosto, 1-iv-424: ella si strugge, e
un soffio d'aria). ariosto, 10-96: creduto avrìa che fosse statua
li sventurati li occhi del corpo! ariosto, 37-33: le sopraveste, / mosse
carica che tale indumento rappresenta. ariosto, 18-163: né tutta notte mai l'
e 'n parte le dolcezze mie distempe. ariosto, i-i v-650: mi penso che
'ngegno e le grandi lo sviano. ariosto, 1-iv-233: hai forse più rispetto auto
, l'occasione espositiva). ariosto, 13-44: chi fosse, dirò poi
uscire d'essa [selva]. ariosto, i-iv-ii: gittare adosso a questo albanese
o che ostacola i movimenti. ariosto, 1-iv-577: al fin, gittandola [
modo e con vostro danno e disonore. ariosto, 1-iv-599: e mi venia a
se ne portò po che aveva cavalcato. ariosto, 45-85: stanco dimostrandosi e una
svolse la nuova scienza crimi ariosto, 1-iv-512: va'diritto fino al svolgere
in quel versaglio sei può guadagnare. ariosto, 1-iv-535: han voluto che per
, le ingratitudini e iniquità dalle quali l'ariosto fu tribolato tutta quasi la vita.
, iii-13-323: per cotesto epigramma l'ariosto fu tacciato di adulazione impudente. gozzano,
e non ti azzuf- far meco. ariosto, 3-20: tacque merlino avendo così detto
te possa dar, se tu tasi. ariosto, 5-32: poi che di tacer
il notai ove m'era più caro. ariosto, i-iv- 560: tacermene /
, e fu ben constante al laccio. ariosto, 38-70: tacito ruggier s'affigge
la mattina a piè di serravalle. ariosto, 41-86: per dargli aiuto i lunghi
risposta a mie parole dette. ariosto, 21-4: vanno muti e taci
un veicolo, un'imbarcazione). ariosto, 32-74: quando alfin sente dopo induge
liberare senza pagamento di alcuna taglia. ariosto, 39-71: molti perir, pochi restar
costringerlo a riscattarsi per denaro. ariosto, cinque canti, 3-26: presso a
da lui essergli stata tagliata la borsa. ariosto, 1-iv-25: -ladro, 7
dove io gli tagliai la borsa. ariosto, 1-iv-115: è mando e taglia le
quelle tali parole ricidi e taglia. ariosto, 1-61: l'orgogliose minaccie a mezzo
la lingua, un giudizio). ariosto, 1-iv-107: egli ha una lingua che
lo spaccone; dire spacconate. ariosto, 23-58: « chi è costui che
xmeliata de sangue e de gervela. ariosto, 16-50: ritrovar poche tempre e
seco a terra de un sol taglio. ariosto, 16-62: zerbin sì gran forza
quando altrimenti ti venissi in taglio. ariosto, 1-iv-400: -e tanto ne farà impegnare
da quelli suoi thalassimani, cioè preti. ariosto, 18-7: un muover d'arme
il viso suo più bello e pio. ariosto, 1-40: sospirando piangea,
duo ta'nemici è sì secura. ariosto, 3-54: per tal fallo / non
le chiavi, ill'arco e regno! ariosto, 45-40: qual progne si lamenta
quanto la sua maniera fi talentava! ariosto, 24-98: così fanciulli o femmine spaventa
se in man prende la cetra. ariosto, sat., 6-198: mi féro
o al congiuntivo). ariosto, 4-6: ne porta con lui tutte
/ e prende sopra gli altri signoria. ariosto, 1-58: so ben ch'a
talora il pensiero della donna mia. ariosto, 4-6: volando, talor s'alza
, / essemplo pigli della mia fortuna. ariosto, 3-10: merlino, il savio
tanto vive quanto essa sta occulta. ariosto, 188: né senza morte talpe
della sua voce sento / soavemente. ariosto, 7-24: talvolta uscia del letto
, di tamburi e di campane. ariosto, 8-10: di trombe, di tamburi
affermazioni negative per escludere risolutamente. ariosto, 1-iv-594: -io non voglio essere /
lo più in espressioni comparai ariosto, 1-iv-84: or come tantalo / sarò
, quanto ascende lo debito principale. ariosto, 1-53: non mai con tanto gaudio
io n'aria tre tanti di te. ariosto, 1-iv-475: val più che non
/ di veder tanto mie'crudel tormento. ariosto, 1-31: quindi si parte tanto
anche per esprimere disappunto). ariosto, vi-398: -è... di
che bisogna aponto a un cavalliero. ariosto, 10-37: corcate su tapeti alessandrini /
con tre navi grosse assalir genova. ariosto, 19-88: or che per una man
opera. - anche di animali. ariosto, 1-19: disse [rinaldo] al
prima che siamo sentiti quando volemo armare. ariosto, 6-63: di questi il capitano
gl'uomini gravi considerati e appensati. ariosto, 5-53: s'era più tardo
ventre la triglia più veloce de tutti. ariosto, 5-82: rinaldo se ne va
han tarche e dardi e gran balestre. ariosto, 16-50: ritrovar poche tempre e
39: caries 'li tardi'. ariosto, 230: fereo fu come il sorco
qualcuno. carducci, iii-14-103: l'ariosto, se qualche cosa volle buscare degli
- per lo più al plur. ariosto, vi-269: io so benissimo / l'
iberica 'hispania tarra- conensis'). ariosto, 29-51: trascorso avea molto paese il
dove del mondo si rende ragione. ariosto, 9-91: o maladetto, o abominoso
tiene il passo al tartero grande. ariosto, 26-126: ferì [ruggero] su
una gran tasca avea dal lato manco. ariosto, 1-68: mentre costei conforta il
dormien per le lor buche o tane. ariosto, 32-12: oh quante volte da
ridotti in piego -e in pellicino. ariosto, 43-120: né toccò tasto ove
lo più al plur.). ariosto, vl-305: quanto tempo, quanti bossoli
per le coma e menarselo appresso. ariosto, 18-19: chi ha visto in piazza
dare inizio a un pasto. ariosto, 1-iv-207: il patron mio è per
dei putti 'usque ad quameumque scientiam'. ariosto, 1-iv-561: non sapeva leggere /
e vilissimi omini sono avantaggiati ». ariosto, vi-269: io so benissimo /
colui che meglio avea tirato al segno. ariosto, vl-511: voglio in casa tua
bevanda che vi è contenuta. ariosto, 29-22: gran tazze e pieni fiaschi
! / bacco bacco, eù oè! ariosto, 1-19: disse [rinaldo] al
farò fare a mal tuo grado. ariosto, 12-43: credo io, se tei
fra noi e la tedesca rabbia. ariosto, 33-44: ecco borbon che la città
ossame / un certo guazzabuglio ribollito. ariosto, 1-iv-263: vi dovreste aggiungere /
vela o velatura di un'imbarcazione. ariosto, 41-8: il legno sciolse, e
/ ogni gentil dal vostro santo coro. ariosto, 35-1: chi salirà per me
: ciò che ne è causa. ariosto, 43-39: fu tal risposta un venenato
-come epiteto di un sovrano. ariosto, 1-iv-348: vien qua, ciancierà e
/ temerarie, crudeli, inique, ariosto, 20-49: parlo così, perché abbian
/ e tuttavia morendo date stratti. ariosto, vi-355: ma non è questo il
tutto partito temerario e poco prudente. ariosto, 398: a lui di nuovo tendere
avrebbe detta alla moglie una gran villania. ariosto, 7-25: teme di qualche impedimento
certo fare, è temerità. ariosto, 41-42: temerità per certo e pazzia
certezza. g. ariosto, 1-iv-733: - perch'è contessa è
ambedue a quel colpo le taglia. ariosto, 1-01: sacripante ritorna con tempesta
per le strate e per le place. ariosto, 8-81: sentia il maggior piacer
fa per chi lo vede così tempestare. ariosto, 41-91: trovato ha brandimarte il
e fresche ghiande l'aspre tempie adombrano. ariosto, 1-42: la verginella è simile
è un tempio di santo giovanni battista. ariosto, 16- 85: mentre di
sono presti dove la necessità gli caccia. ariosto, 34-75: le lacrime e i
amor ci strinse in gloriosa parte. ariosto, 15-10: gli è tempo ch'io
passioni a un tempo, generano sospiri. ariosto, 22-74: il minacciar e il
già gran tempo: da molto. ariosto, 1-20: ah! mancator di fé
, con lei insieme montò a cavallo. ariosto, i-iv- 73: che '1
a un tratto, all'improvviso. ariosto, 39-45: astolfo tutto a un tempo
fu forse un tempo dolce cosa amore. ariosto, 31-41: s'ebbero un tempo
, sostentarsi per un certo periodo. ariosto, 1-iv-293: rincrescemi /...
elementi, in partic. liquidi. ariosto, sat., 5-212: non sa
sottoposto al processo di tempera. ariosto, 2-10: ecco rinaldo con la spada
di fare o una tentazione). ariosto, 24-77: zerbin che i languidi occhi
uomo essere liberale, ma tenace. ariosto, 1-iv-58: l'ultima roca che
la stringa, come ferro suol tanaglia. ariosto, 29-6: nel collo / con
denaro o a fare rivelazioni. ariosto, 1-iv-297: ci bisognerebbono / tanaglie e
mi avvisava come la 'scolastica'del- l'ariosto in cotesta vostra città di vinegia per lelio
essere attendato (un esercito). ariosto, 30-15: verso levante andò correndo in
occhio si partano del loro sito. ariosto, 7-22: finir quel giuoco tosto,
sopra ad essa la fiumana andava. ariosto, 45-20: la femina crudel lo fece
caduto il sol fosse dal celo. ariosto, 18-142: stendon le nubi tenebroso
: al carro tieni or gli occhi. ariosto, 7-23: ruggiero entrò ne'profumati
ch'alio spedai terre'lo 'nvito. ariosto, 31-27: non bisognò a rinaldo
veleno, e sola tenne il reame. ariosto, 3-34: terrà costui con più
/ andrò dove mi porta mia sciagura. ariosto, 15-48: astolfo lungo il nil
, in tempo scommuove pietre grandissime. ariosto, 1-35: duo chiari rivi, mormorando
, in modo non mi ricordo. ariosto, 5-7: voglio che sappi, signor
tutto il tuo tenitorio e mobilia. ariosto, 3-31: ecco un altro azzo,
ten- dinosi del collo. ariosto, 31-105: avea de l'arme inteso
dimon sagace / mi tenta fortemente. ariosto, 1-iv-315: or sia in malora:
aspra via per sua salute tenta. ariosto, 1-iv-460: pur tentiamo una via,
. -anche con uso recipr. ariosto, 12-47: così li duo guerrieri incominciaro
in più luogi con el scandagio. ariosto, 1-25: con un gran ramo
per non percuotere in che che sia. ariosto, 28-62: il greco, sì
di uno scoglio, ecc. ariosto, cinque canti, 2-17: alcina se
un'attività, un compito. ariosto, 26-108: tu del tuo scudo,
e sia cinque ore il tempo terminato. ariosto, 13-13: venia costui sopra un
confinante del stato di la chiesa. ariosto, 33-98: vide la gade e la
, ché veduta ancora non l'avea. ariosto, 3-12: merlin, che 'l
in bologna, usarono simili termini. ariosto, 7-69: usò modo e termine migliore
non potevano ficcare lo pede in terra. ariosto, 1-64: l'incognito campion che
coste, senza perderle di vista. ariosto, 8-61: passando una lor fusta a
campagnola, limitata e rozza. ariosto, i-iv-546: vorrebbono [le donne]
uno loco chi se chiama colum. ariosto, 8-37: il destrier, che nuotava
morto cadde di botto al terreno. ariosto, 23-125: di pianger mai,
il giardin tutto in esso se specchiava. ariosto, 4-5: grandi eran l'ale
del suo leggiadro e terso volto. ariosto, 10-98: chi è quel crudel
non poterono essere sì lunghe che f ariosto imparasse dal bembo a correggere un poema
avere de la decta vingnia el tergo. ariosto, sat., i-iio: e
abile nel derubare il prossimo. ariosto, 1-iv-25: -ladro, falsamonete, tagliaborse
i lacci tesi pel suo danno. ariosto, 7-16: àvea in ogni sua parte
/ che contradisse a cesare il tesoro. ariosto, 1-iv-411: ho avuto in guardia
la popolazione stessa). ariosto, 26-81: tal nel campo troian pentisilea
la tessitura fusse calcata co'piedi. ariosto, 11-75: né sì bella seta o
e bramo ancora stessare. g. ariosto, 1-iv-706: ad altro officio ti piace
faceva descendere lo sangue giù del vis. ariosto, 1-11: indosso la corazza,
contra me venesse con la test'alta. ariosto, 6-64: un ch'avea umana
e condannòe lo re ruberto nella testa. ariosto, 8-53: né per iscusa o
quella bestia che quella degli uomini. ariosto, 1-iv-308: perder roba, perdere
un comportamento spiacevole di altri. ariosto, 37-31: dice c'ha pigliata questa
de'gelosi costume, lo tollerava. ariosto, 1-iv-284: e però dove io
costantinopoli, l'altro fu schiavo. ariosto, 14-125: tagliò in due parti
. capovolgersi (un'imbarcazione). ariosto, 19-48: sul mare intanto, e
dove santo ianni scrisse la pocalissi. ariosto, 7-38: con questa inten- zion
e gustando verrà quel dolce pomo. ariosto, 43-8: come adam, poi che
. paracusia, n. 1. ariosto, sat., 2-113: io né
in partic. un cannone). ariosto, 9-29: porta alcun'arme che l'
galileo, 5-121: sfuma e tondeggia l'ariosto, come quegli che è abbondantissimo di
duol e di tristizia pieno il mondo. ariosto, 149: óodi, sacra colonna
: con ampi giri, giravolte. ariosto, 6-20: dopo un girarsi di gran
castità e affredda chi la porta. ariosto, 33-104: sotto i bei palchi un
e di giascun si facea beffe ciancia. ariosto, sat., 1-257: mentre
gran tempo non era stato aperto. ariosto, 1-iv-306: riportatemi / la chiave
. et l'aqua è forte turpida. ariosto, 35-10: sul fiume uscirò,
altra gli pela la folta barba. ariosto, 6-29: al primo suon di quella
sopra vasi o ceste. ariosto, 1-iv-92: riponete le / camicie e
uva o il vino dalle vinacce. ariosto, 1-iv-586: quanti torcoli son per la
e merli in taola fo posto. ariosto, sat., 3-46: in casa
'l torello a sua lussuria corra. ariosto, 5-1: l'orsa con l'orso
tanto che dì e notte tormentava. ariosto, 45-21: oh! se d'amon
ferrara, e tornò a firenze. ariosto, 1-5: orlando, che gran tempo
vani fantasmi. osservanzia li tomi contro. ariosto, 416: or vedi se ci è
spalla, e tomolla coll'altre. ariosto, sat., 2-40: egli a
torente: fiumi che secano la state. ariosto, 20-106: lungo un torrente,
con queste parole consolatorie gli parloe. ariosto, 3-5: il traditor pensò che
riferimento all'intervento divino). ariosto, 150: ahi! del ciel dure
umiltà falsa, da bacchettone. ariosto, 1-iv-332: anch'io pochissima / fede
, si tace di quello volea dire. ariosto, 6-ir. so ch'io m'appiglio
affermazioni, alla sua condotta. ariosto, 27-109: se non che 'l re
/ non maniar questo m'accora. ariosto, sat., 2-41: il novo
-mar tosco: mare tirreno. ariosto, 4-11: di monte in monte e
che costituisce un pericolo mortale. ariosto, 42-52: nel più tristo sentier,
/ che zerto el me fano stomicare. ariosto, vi-136: io zoni, fermo e
questo ad operare per la sua estensione. ariosto, 7-52: di faccia, di
ad una villa di ferrara chiamata francolino. ariosto, 1-50: pur tra quei boschi
che tutto pel colpo trabal- a. ariosto, 46-130: ne la guancia de l'
- imbattersi in una persona. ariosto, 1-iv-24: questa pur gran sciagura è
lato di dietro del castello il traboccarono. ariosto, 29-42: con la voglia ingorda
/ farneticar ti fa, schiavo aretino. ariosto, 29-22: riprendendo [rodomonte]
regione. f f ariosto, 46-77: posto avea il genial letto
/ se non chi è traditore. ariosto, 24-44: corebo, consentendo almonio sciolse
di gran traffico d'opera di drapperia. ariosto, 1-iv-17: non sarà chi non
le spine della corona). ariosto, cinque canti, 1-68: più sicuro
ratto non si levi in pede. ariosto, 43-39: fu tal risposta un venenato
con quelle le scripture di dante. ariosto, vi-38: seremo sì presti che la
mare o per via fluviale. ariosto, cinque canti, 1-89: lasciando ptolomaide
, / né averiun bezzo da modo. ariosto, 32-37: qual crudeltà, qual crudeltà
; giungere alla sponda opposta. ariosto, 43-149: passa li ombri e li
un'altra fede o ideologia. ariosto, 14-89: mancati quei filosofi e quei
l'antica virtù al secol presente. ariosto, 18-150: sia quel che vuol
insieme e tramar qualche pratica segreta. ariosto, 5-87: crudel, superbo e riputato
una prop. subord.). ariosto, 1-iv-639: avea tramato, pel mezzo
l'uno e l'altro. ariosto, 40-58: per compagno s'elegge alla
ch'è chiamato lo re conci. ariosto, 165: indi levossi per le squadre
ariosto, 45-23: questa condizion contiene il bando
et jurai mai più entrare in calca. ariosto, 37-100: col pugno in guisa
, i-27: il suo ingegno [dell'ariosto] è trasmutabile in tutte guise,
d'una iusta grazia farme degno. ariosto, vi-506: ma 'scolta un poco
giorno dell'anno si tramutano in lupi. ariosto, 1-iv-408: or che dirai,
non torcersi. -sostant. ariosto, 1-iv-26: tutti al bere et al
un sentimento violento o una passione. ariosto, 28-44: fu per gridar, fu
gran nettuno / si conturba e tranquilla. ariosto, 140: tutto a un tempo
il sonno, il riposo). ariosto, 18-176: se ne vien dove col
uno spostamento; strada facendo. ariosto, 1-iv-267: nessun altro odo che ci
persona con un atteggiamento reticente. ariosto, 1-iv-140: finisci d'uccidermi, /
). sato. ariosto, 1-iv-198: da lo 'eunuco'di terenzio
. carducci, iii-14-40: egli [ariosto] dunque confessando nel prologo di aver
corso d'ac- qua). ariosto, 26-111: il villan, se fuor
la trappola in firenze al luogo usato. ariosto, 1-iv-278: per ultima / nostra
5. agguato, imboscata. ariosto, 33-35: vedete in puglia non minor
con la tecnica del trapunto). ariosto, 43-155: la notte che precesse a
tessuto (un arazzo). ariosto, 22-63: bradamante pregò molto ruggiero /
, una giubba militare). ariosto, 16-50: ritrovar poche tempre e pochi
tanto l'avea costei pulita e netta. ariosto, r-iv-550: e séguita insegnandole /
/ vui de'piedi non le trate. ariosto, 26-80: trasse la onna,
altro straniero, che mettesse ariosto, 4-14: brunel non avea mente a
disse ca quello fu colpo de preta. ariosto, 1-30: giurò per la vita di
fisico. se noi la cludimo. ariosto, 16-86: allui venne un scudier pal
la narrazione, la celebrazione letteraria. ariosto, 37-16: quest'una ha non pur
realizzare un prezzo da una vendita. ariosto, 9-48: sei castella ebbi in fiandra
li quali traievano a campituo- glio. ariosto, 10-45: quel lodava ruggier /.
. -avanzare, muoversi. ariosto, 171: traendo or per erbosa riva
questo intesi, e ritener mi piacque. ariosto, 26-126: ruggier che la donzella
faccia trascorrere a dire queste parole ». ariosto, vi-327: per vostra fé,
, la quale e ^ li estimava. ariosto, 1-iv-78: assettiamo le / cose
è per tra- scuramento di nominazione. ariosto: 'scrive un autore il cui nome
. foscolo, vii-15 8: l'ariosto... non amò tanto la ricchezza
. -acer. trascuratàccio. ariosto, 1-iv-45: ah trascuratacelo! va subito
identità (una persona). ariosto, 43-106: messe in abito lui di
di trasporto su cui si viaggia. ariosto, 40-69: torna verso arlì, che
manoscritto (un testo). ariosto, viii-25: oltre ch'el libro non
lungo spazio con lei si trastullò. ariosto, 28-61: meco or l'uno or
condizione o stato d'animo. ariosto, 18-170: stupisce cloridan, che tanto
trattabile el duro animo nostro e acerbo. ariosto, vi- 492: -io mi
ma dimmi prima, possomi fidare. ariosto, vi-420: gentiluom, meglio è tomarvene
, pien d'errori e gran peccato. ariosto, 33-33: ecco qui ne l'
lungo tratto: a grande distanza. ariosto, 17-120: lungo tratto di lontan scopriva
tracti di fune ad chi contrafacessi. ariosto, vlii-389: chi non avera modo
al tratto al davanti con due dadi. ariosto, 1-iv-224: l'amorosa contenzione.
dentro non vi fussero mali spiriti. ariosto, 4-38: a un tratto il
ingannata, non areste mai potuto fare. ariosto, 1-2: dirò d'orlando in
far, pentere, non farle. ariosto, 22-74: ma innanzi tratto gli levò
contastar, ch'i'ho veduto ». ariosto, 1-iv-249: io non ho roba
come rafforzativo di un'asserzione). ariosto, vi-20: ubidisci col malanno, o
si travagliava con la sua brigata. ariosto, 3-42: sarà di questo il pueril
alla corte del serenissimo re de'romani. ariosto, 2-33: traversò un bosco,
lavorare poco. -di animali. ariosto, 18-36: va con più fretta che
alle caravelle e lo ponemo per opera. ariosto, 19-51: la tempesta crudel,
che non vidi in altro loco mai. ariosto, 1-iv-449: gli è da camoval
atti riprovevoli. - anche sostant. ariosto, 24-2: egli è come una gran
si gli travolga e disvolghi qualche membro. ariosto, cinque canti, 3-108: gli
li quali venisero in kondordia per eso. ariosto, 32-54: 1 tre che son
la magiore parte erano pere moscatelle. ariosto, 1-iv-565: vo in piazza e
che si affrontano in duello. ariosto, 26-108: con tal condizion fu stabilita
con tremante voce la sua salute. ariosto, 1-79: con voce tremante e
a tremare e rimenare el capo. ariosto, 1-13: pallida, tremando,
tutte, non par che possa scampare. ariosto, 1-34: qual pargoletta o donna
pecto e crude parole de'fratelli. ariosto, 41-35: astolfo a gran fatica
dimanderemo restituzione davanti lo omnipotente idio. ariosto, 163: per tirarti alle
ti mostri tanto oscura? ». ariosto, 31-68: ii... destrier
di trementina e una di seconda. ariosto, 14-112: or che dè far la
raggiente luna dicorre per ogni luogo. ariosto, 8-71: qual d'acqua chiara il
-anche in un contesto figur. ariosto, 10-78: la prima [bandiera]
navi sommerse in mare o prese. ariosto, 26-129: or d'improviso spiccò
più bella, a te più grata. ariosto, 46-115: non sa ritrovar priego
le fronde di una pianta). ariosto, 9-7: tra il fin d'ottobre
/ fan giravolte e scorribande e tresche. ariosto, cinque canti, 4-32: la
la tavola o 'l trespol si dimena. ariosto, 1-iv-121: tu tei vedrai correr
ha dodici campi esempti da tributi. ariosto, 33-106: si dice che 'l soldan
rappresentazione mitologica di cerbero). ariosto, 34-5: farò fuggir plutone e satanasso
in aqua, la cividera in pezi. ariosto, 19-47: il terzo giorno con
in un'attività, ecc. ariosto, 25-2: se non era / che
disposti (una tavola). ariosto, 7-20: qual mensa trionfante e suntuosa
firenze con gran trionfo e magnificenza. ariosto, 3-45: vedi leonello, e vedi
pred. e con valore avverb. ariosto, 16-40: senza strepito alcun, senza
una caratteristica fìsica, ecc. ariosto, 1-iv-204: triplicato ho le mie facoltà
/ annidarvisi vorrà, / reste- ariosto, sat., 7-143: proponendo tu
e non attendo a queste tristizie. ariosto, 1-iv-103: ritrovandoli / il furto
e a trista ruina par disposto. ariosto, 1-42: questa è dunque la trista
e gli occhi per la sua bruttezza. ariosto, 17-46: e poi che 'l tristo
, la nona via spesso tritava. ariosto, 12-56: si tenne ferraù più presso
disteso m'era addormentato a pena. ariosto, 10-35: ruggier... /
350 cavalli ne la villa de campigine. ariosto, 20-104: grifone il bianco e
che mai simile veduta non aveano. ariosto, 19-81: il destrier, ch'avea
ricche spoglie e li trofei portati? ariosto, 1-5: orlando, che gran
ricchezze troiane e 'l lamentabile regno. ariosto, 26-81: tal nel campo troian pen-
'tromme'e ceramelle e onne instrumento. ariosto, 8-10: sa ch'ogni poco più
si difende il poema eroico di lodovico ariosto, vostro nobilissimo cittadino: la più
, in senso generico, uccidere. ariosto, 1-52: ezellino, immanissimo tiranno,
: massacrato, trucidato. ariosto, 17-7: vede tra via la gente
erba e di pran che le fregia. ariosto, 3-22: eccovi fuor de la
gli augelli ne fèr secure prede. ariosto, 42-9: sciolto era l'elmo e
tronchi per l'aria n'andaro. ariosto, 46-115: le lancie all'incon-
, come un ricamo). ariosto, 32-47: era la sopraveste..
-con meton.: dio. ariosto, 41-27: di che taglio ella [
troppo è 'l valor di costei forte. ariosto, 5-6: dar la morte a chi
e letter. molto, moltissimo. ariosto, 1-32: ferma, baiardo mio,
di troppo ardir nascer paura. ariosto, 12-74: restò stupito alle fattezze conte
gente più ch'al- trove troppa. ariosto, 5-89: quel, che non può
uno dereto a raitro corno fussino miedici. ariosto, 12-4: sopra un gran destriero
si move le sua quattro membra. ariosto, 26-25: beato chi il cavallo ha
di trotter, tenendo tale andatura. ariosto, 8-31: e poco va di passo
si liquefaccia e al fuoco induri. ariosto, 1-28: ma se desir pur hai
: andare velocemente, affrettarsi. ariosto, 1-iv-32: trucca de bella al mazzo
commisson lor sentenza e loro stato.. ariosto, 25-94: guidar quelli / ove
molto agitato (il mare). ariosto, 23-54: lasciato avea ne la procella
'turco'chiamato, astrologo trufador diabolico. ariosto, vi-75: tu non rispondi, truffatore
anche in una meton.). ariosto, cinque canti, 3-62: che mandasse
adorare altro deo cha 'l toe. ariosto, 1-20: quanto fia meglio, amandola
/ l'ardua sua matera terminando. ariosto, 35-26: non fu sì santo né
risonare un rozzo corno anch'io. ariosto, sat., 6-170: tenea [
construtto a lato de la fonte. ariosto, 43-132: quello [palazzo] che
alterigia, tracotanza, superbia. ariosto, 27-121: non siate però tumide e
di fucileria. f f ariosto, 27-53: s'ode dal padiglion di
. tre dìe durare questi tumuiti. ariosto, 27-19: l'esercito cristian mosso
corpo militare, un esercito). ariosto, 46-96: vedesi altrove in arme relucente
corte, di linea molto semplice. ariosto, vi-493: o fortunato lino, e
/ ressguarda la tuo vita tanto ria. ariosto, 40-38: so che se muori
. -con uso pronom. ariosto, 4-8: or un de'tuoi mi
-turarsi la bocca: tacere. ariosto, 28-44: fu per gridar, fu
e la lor turbe spersa e rotta. ariosto, 5-85: al quale [re
turbò il mare sì che tutti affogarono. ariosto, 13-15: quando ci assalse alla
cui iddio avea data questa podestade. ariosto, 8-14: non lascia alcuno a
alle nostre composizioni, che si possa. ariosto, 15-11: e perché ha dubbio
al modo che di sopra è detto. ariosto, io-m: la bella donna tuttavòlta
due stati emoti- vi). ariosto, 5-74: così narrò dalinda al paladino
tuttavòlta ti pare essare alle mani. ariosto, 1-iv-175: io ci penso tuttavòlta e
, il massimo livello di intensità. ariosto, 2-62: « aspetta, aspetta!
dimostrino di cre del giovane ariosto. dere nella sua giustizia.
a un altro fatto o azione. ariosto, 16-69: tutto in un tempo il
lui si venieno tutti reverenti e ubidienti. ariosto, 14-13: stor- dilano e tesira
/ ché 'l mio padre voglio ubedire. ariosto, 2-27: ma, per ubidir
un dovere di ri- conoscenza. ariosto, 16-35: salvando voi questa cittade,
mona caterina e del detto giovanni. ariosto, 4-62: per cavalleria tu se'ubligato
stazza, di razza irlandese. ariosto, 14-53: egli, sperando volgerle quel
con le branche il prende. ariosto, 27-92: dopo, se non fia
fraudolenti, ingannevoli, disonesti. ariosto, sat., 3-83: s'io
più di tuo'vergogna e danno. ariosto, 1-27: ricordati, pagan, quando
essa maddalena non le dava udienza. ariosto, 14-59: il timor cessa, e
e diede udienza alle false parole. ariosto, 34-92: ove n'andava, e
la cui voce tutti obedire dèono. ariosto, 27-37: al monister, dove altre
lo stendardo e tutto il clero. ariosto, 787: vostra excellenzia deb- be
, o uno studio professionale. ariosto, vi-33: se 'l cor tuo s'
nelle varie ore della giornata. ariosto, vi-371: è la più onesta giovane
il divino officio non vi scordi. ariosto, 37-68: lo statuito giorno al tempio
, ed eguagliavano lui a romolo. ariosto, 27-75: al quale [rodomonte]
, né tutta agli angosciosi diletta. ariosto, 28-30: né gli spiace vederselo secondo
fanciullo in ogni famigliare ragione accostumato. ariosto, 5-27: « mi maraviglio » incominciò
più di ogni altro poema, quello dell'ariosto, perché egli era ugualmente inteso e
uanno non ne debbi aver ricolto. ariosto, 391: -la botte dicovi / che
e tale il bianco piede percotea. ariosto, 450: uh, che consiglio,
i panni o tolgon- sene strisce. ariosto, 41-62: per questo tardi vendicato et
le cosse medicinale, ultimamente diremo. ariosto, 20-101: con propizio et immutabil vento
la singolarità di un episodio. ariosto, 26-93: il primo giorno e l'
lui / di veder li doni sui. ariosto, 24-72: così a'prieghi de
, spavento o eccitazione. ariosto, 14-134: aspro concento, orribile armonia
e come compagno s'era portato. ariosto, 17-40: la donna umanamente gli
umanitade o forma alcuna di repubblica. ariosto, 15-49: giace tra l'alto fiume
coperto fu d'un umil velo. ariosto, 19-34: fersi le nozze sotto all'
struttura esile (un'imbarcazione). ariosto, 2-30: essi di qua di là
. in una bassa condizione sociale. ariosto, 6-68: due giovani ch'ai gesti
b. croce, iii-14-46: l'ariosto... non trascorse mai nell'umo-
-agguato, insidia; raggiro. ariosto, 1-iv-49: che farò dunque? io
persona; averla in propria balìa. ariosto, 26-93: che se credesse aver ruggier
non temo onghion di un palpapistro. ariosto, 7-57: t'ho per caverne
una cong. avversativa). ariosto, 5-90: il re, che liberata
unico e vero creatore e padre. ariosto, 4-42: or che quivi la
-come figura araldica. ariosto, 10-84: vedi tra duo unicorni il
le passioni ed i caratteri espressi dall'ariosto erano il risultato di mille combi
l'unità di luogo nelle commedie dell'ariosto come nelle latine è conservata più scrupolosamente
universale / al voler popular satisfacenti. ariosto, 4-67: rinaldo ebbe il consenso
vo'donare a una più pietosa. ariosto, 27-75: rodomonte, del quale
/ rimedio alcuno non può aver unquanco. ariosto, 18-148. quel re che si
, e pongonlo nel petto del cavallo. ariosto, 4-50: prende la via verso
convulso. -anche iterato. ariosto, vi-136: io non tosso, né
doveano usare con 11 uomeni. ariosto, 24-42: tante donne, tanti uomini
uopo che tu guati e distingua. ariosto, 2-30: perché varie fila a varie
/ ni pesaratti di'mei crudel urli. ariosto, 30-11: cominciò il pazzo a
e tutta via tor- cieva lino. ariosto, vi-325: vi dovreste aggiungere / l'
lotteria, ecc.; bossolo. ariosto, 30-23: in duo brevi ch'avean
essere in forte contrasto, dissenso. ariosto, 31-41: s'ebbero un tempo in
carrozza. -di animali. ariosto, 2-19: l'animoso cavallo urta e
e ributtarono i nostri insino allo stendardo. ariosto, 16- 84: lo fere
ammaccar la carne e l'osso. ariosto, 16-62: poi che si vide tòr
all'oste tutte le sue cose. ariosto, 27-59. di comprar prima l'arme
faceva in vestirla di nuove usanze. ariosto, 7-31: due e tre volte il
farai crudel contro a mia usanza. ariosto, 1-59: mal grado l'impresa abbandona
può, per usare la mano. ariosto, 3-60: qui bradamante, poi che
per castigare i matti pur un tratto. ariosto, 3-71: perché il tuo ruggiero
spargervi menzogne, dando false testimonianze. ariosto, 7-69: usò modo e termine
/ senza mersè sperar giamai dal cielo. ariosto, 44-68: bradamante, ch'eseguire
hai preso lo sparviere del re ». ariosto, sat., 2-72: fa
e con rimbrotti a salincervio alzommi. ariosto, dato all'uscio?
statti pianamente infino alla mia tornata. ariosto, 26-80: trasse la gonna et in
sognare. ariosto, 151: magnifico fattor, alfonso trotto
deggio al mio uscir di bando. ariosto, 32-10: a chi aspetta di carcere
offerire a la eterna memoria del glorioso ariosto non son degni d'uscire in luce.
defluire rapidamente le persone all'esterno. ariosto, 12-13: orlando, poi che quattro
(un manufat- to). ariosto, 7-23: ruggiero entrò ne'profumati lini
vantaggiate, e fanti usi e vincitori. ariosto, 20-1: arpalice e camilla son
moriranno i pollicini ne l'uova. ariosto, 33-96: voglio astolfo seguire, ch'
mi doglio più ch'èli modem'uso. ariosto, 7-35: d'alloggiamento va in
li vecchi, l'hanno usurpato. ariosto, 15-99: purgati de lor colpe a
da'suoi discepoli era cupidamente usurpato. ariosto, 33-43: vedete il re francesco
avea richiesto d'aiuto lo 'mperadore. ariosto, cinque canti, 2-78: costui
animale conciata e cucita, otre. ariosto, 44-21: chi a piedi e chi
/ e santo nome gesù chiamerai. ariosto, 36-72: fu ruggier primo e gianbaron
facultà di poter- vene essere grato. ariosto, 41-18: poi che senza rimedio si
consumiamo, tenendole, e mancano. ariosto, 357: iersera poi ben tardi mi
vacchetta, staia cento trantadoe fomite. ariosto, sat., 6-201: mi more
vacca o anche di manzo macellata. ariosto, sat., 2-27: provedimi di
è oppresso dal sonno o dall'ebrietà. ariosto, 46-130: ne la guancia ae
fatto de possedè in camera intrare. ariosto, 1-iv-86: sono come scatole /
tutti gli dì della vita tua. ariosto, 8-41: cacciata son del reai
vento (il fumo). ariosto, 34-50: una dolce aura che ti
avere qualche nuovo uccello in gabbia. ariosto, 12-74: restò stupito alle fattezze
inviscò la vostra amica / anima. ariosto, 43-81: né mai per lontananza,
deserto, assai combusto et orido. ariosto, 34-50: cantan fra i rami gli
tutti i diletti che saprai domandare. ariosto, 6-21: vaghi boschetti di soavi allori
schiavi, valacchi 'habent quasi linguam romanam'. ariosto, 1-iv-6: un soldato valacco gliene
dèe ricordare per ogne valentre cavaliere. ariosto, 18-48: con tutto 'l valor che
(o anche iron.). ariosto, i-iv-235: guarda tu, valent'uomo
collaborazione, farvi affidamento. ariosto, 1-iv-154: -ci commandi tu altro?
la graveza de la infirmità passata. ariosto, 24-90: quindi aiutando l'eremita dunque
tempo o la vita stessa). ariosto, 40-54: d'una vecchiezza valida,
l'arco mio valido è fermo. ariosto, 24-103: come ben composto e valido
mei famigli ne dispogliomo in zipone. ariosto, vi-151: quante volte mi hanno aperto
con una fonte piena di diletto. ariosto, 2-12: fuggendo non avea fatto
mondo tutto parea grid'e pianto. ariosto, 26-66: l'un va giù al
re cristianissimo già 4 giorni per germania. ariosto, 27-93: di qui presso a
par che degli abissi quel suono esca. ariosto, 13-1: ben furo aventurosi i
dì, ma d'uomini valenti. ariosto, 37-100: marfisa... /
un leone, od un vampo. ariosto, 22-85: roppe il velo e squarciò
non sortire l'effetto desiderato. ariosto, 18-183: quivi de'corpi torrida mistura
a li frutti loro conoscerete quelli ». ariosto, cinque canti, 4-84: salmi
assolutamente veritiera; verità sacrosanta. ariosto, 1-iv-587: io vi dirò il vangelio
l'altro ier fé segno che era l'ariosto / giunto /... /
co'vanni el cor li accese. ariosto, 2-50: quando gli parve poi,
vane speranze e 'l van dolore. ariosto, 2-45: mentre io tardava quivi,
vanno e vacuo de buoni uomini. ariosto, 39-55: assai di qua di là
battaglio par che sia di fava lessa. ariosto, ii-72: le si fé incontra
e aoperano bene e aiutansi meglio. ariosto, 2-6: a piedi è l'un
non ha un'idea molto vantaggiosa dell'ariosto. 7. che ha determinate
fatto, di fama riceve pregio. ariosto, 14-65: il figliuolo / del re
cavalieri, far sua madama di maloanco. ariosto, 1-1: seguendo l'ire e
legname spaventò... gl'inimici. ariosto, 23-115: non molto va,
l'acqua di cara a suo piacere. ariosto, 28-87: senza indugio al nocchier
/ tornate a riveder i vostri liti. ariosto, 10-43: intanto a quello stretto
2. valico, passo montano. ariosto, cinque canti, 2-54: subito orlando
andare delle pieghe maestre. g. ariosto, 1-iv-739: credo che morivomi / de
cosa fuori di regola. non veramente. ariosto, 43-6: io vi dicea ch'
voia de sti vassalli tradimento far. ariosto, 17-21: facea più bel veder la
rivestirvi, e tomarvene a casa. ariosto, vl-19: così ve n'andrete,
l'insieme delle persone vecchie. ariosto, 16-25: religion non giova al sacerdote
ed insù le torri a vedere. ariosto, 4-27: un venerabil vecchio in faccia
e 'l pesce rondin si vedea volare. ariosto, 6-36: veloci... correvano
più avanti di lei non vedea. ariosto, 19-34: più lunge non vedea
(il letto nuziale). ariosto, 10-21: or già non scalda e
sentimento, di un desiderio. ariosto, 1-iv-266: mi rincontrò ne la via
in pieno favore di vento. ariosto, 20-99: a piena vela si cacciaron
le vele in porto: morire. ariosto, 41-100: padre del ciel, dà
impedendo di ricevere direttamente il vento. ariosto, cinque canti, 4-20: del voler
sono velenosi e in sicilia non nuocono. ariosto, 10-103: d'alto venendo aquila
partic. di un serpente). ariosto, 6-78: ella [erifilla] è
vedere / qualunque uscissi fuor della cittade. ariosto, 10-51: un ch'era alla
al suo vecchio i bianchi velli. ariosto, cinque canti, 4-53: qui
terra, il mare e 'l cielo. ariosto, 2-54: fra duo guerrieri in
fatto, ed ella è fatta dea. ariosto, 42-13: l'alma...
-in un'insegna araldica. ariosto, 10-86: lurcanio conte, ch'in
quale per tutto il corpo si spande. ariosto, 7-15: mostran le braccia sua
se vendecte 39 baiocchi la soma. ariosto, 386: ho in casa una gran
non si può vendere, saperlo donare. ariosto, 9-48: ciò che si possa
miei che mi vendichino di costui. ariosto, 4-62: per cavalleria tu se'
ch'el tuo onore e mio vendicare. ariosto, 1-1: si diè vanto /
fornitore -traditore della patria. ariosto, 38-21: malagigi e viviano e ricciardetto
ariosto, 1-79: quel liquor di secreto veneri
serpente è sotto le labbra. ariosto, 24-112: si piglia finalmente per consiglio
alle trombe-, cominciare a suonarle. ariosto, 31-53: fece rinaldo, per maggior
, astrologhi, indivinatori, medici. ariosto, cinque canti, 1-106: dal calile
sua madre inanzi al debito tempo. ariosto, 3-16: favorisca fortuna ogni tua voglia
a me per lo verace duca. ariosto, 30-49: i tronchi fin al
che mi lano il veratro altrimenti eleboro. ariosto, sat., 6-117: se mi
et è bella cossa da veder. ariosto, 10-61: verdeggiar gli odoriferi arbuscelli /
al colore stesso). ariosto, 6-13: concluso ch'ebbe questo nel
l'autorità vescovile o papale. ariosto, 17-79: tu, gran lione,
in similitudine della carne nostra peccatrice. ariosto, i-i v-362: la infelice è così
/ spasso di maritate e verginelle. ariosto, 1-42: la ver'nella è
e di trista vergogna si dipinse. ariosto, 1-70: il saracin...
, tengono l'amorose fiamme nascose. ariosto, 1-iv-654: queste donne, perché
, non sapeva che si rispondeva. ariosto, 7-65: ruggier si stava vergognoso e
teste basse e piegate in traverso. ariosto, 27-107: ella abbassò gli occhi
. in modo veritiero. ariosto, vi-201: noi dir cotesto a voi
/ raffigurato a le fatezze conte. ariosto, 3-24: veder del sangue di pontier
.: avversità, traversia. ariosto, 18-144: tien per l'alto il
ed è vero premio del suo possessore. ariosto, 1-56: forse era ver,
non attenuata, mascherata, infinta. ariosto, 1-iv-351: state sicur, che è
, tanto licitamente si diceano li falsi. ariosto, 2-54: questa maraviglia / al
veron lo gittò in su la piazza. ariosto, 4-58: questo lurcanio al padre
tristi un doloroso fiume? ». ariosto, 18-164: tutta la notte per gli
buoni è pur di lode degno. ariosto, 45-4: fidarsi a l'uom non
quella parte? -scuotere. ariosto, 30-23: così in duo brevi,
una situazione, ecc.). ariosto, 38-38: qui si versa il caso
, dedicarsi. - anche sostant. ariosto, 1-iv-667: tal parole non convengono /
e il vesco vado. ariosto, 1-iv-326: io vi farò compagnia di
, per lo più senza necessità. ariosto, 43-47: mal consiglio ti diè melissa
cacciarsi in una situazione difficile. ariosto, 1-iv-664: ah misero! / post'
dalla natura non potria fare la vesta. ariosto, 5-24: voglio, qual volta
che precedevano, trovorli sopra il mare. ariosto, i-iv-388: andiamo come zingani /
, il rango da esso simboleggiato. ariosto, 3-32: umbria suggiughi, / e
d'argento, d'infiniti prezzi? ariosto, 1-60: ecco pel bosco un cavallier
per lo più smodatamente. g. ariosto, 1-iv-716: ei debbe essere cibatosi,
altre cose minute soldi v denari vi. ariosto, 7-28: come ruggiero abbracciò lei
metallo per ore, vesciche per lanterne. ariosto, i-iv- 2: corsi a
a l'uscio d'una spelonca. ariosto, 7-8: poiché che furo ascesi in
: mandommi della vittuaglia assai convenientemente. ariosto, 2-25: perché dal re d'africa
... soldi xvim denari mi. ariosto, 23-36: non che il destrier
ronzin tristo ch'io tolsi a vettura. ariosto, 1-iv-283: questa marina, avendomi
vedute se ne tornava a firenze. ariosto, 1-iv-642: apparecchiatogli / ha dui
quali in un'altra le raponea. ariosto, 30-8: ma non però che orlando
, avanzato (l'età). ariosto, 40-54: dice ch'in vigor l'
stato compiuto molto tempo addietro. ariosto, 3-18: i capitani e i cavallieri
nell'antichità (una divinità). ariosto, 40-34: 1 vincitori uscir de
, svetonio e catullo, come l'ariosto e il metastasio, oltre alla loro generale
vi fosse, tutto ad imo. ariosto, 5-13: dal re ottenerla fia cosa
/ or che più dir vo'vi? ariosto, 1-3: piacciavi, generosa
, vezzosa, stomacosa e importuna. ariosto, 20-113: e sì come vezzosa era
grande ripa e inaccessibile li divideva. ariosto, 1-10: entrò in un bosco,
suo viagio, ritornò a vinegia. ariosto, 20-100: passa il nocchiero, al
per lo viaggio e orrida foresta? ariosto, 4-8: or un de'tuoi mi
riferimento all'abbigliamento). v. ariosto, 1-iv-752: e ricordatevi / ch'abbia
la stagione -converrà ch'eo scopra. ariosto, 18-28: la superbia vi andò,
loro malizie, ma a vicenda. ariosto, 28-54: pigliano la fanciulla,
/ preso del vece re la degnitate. ariosto, 18-96: in fenicia e in
ascolta, tutta la vicinanza riferisce. ariosto, vi-51: se grida, non gli
danneggiò i pisani e lor vicini. ariosto, 3-53: le genti di romagna mal
che non fu issicratea a mitridate. ariosto, 3-51: il grande amor di
dazione de fiumi vietano il passo. ariosto, 1-72: poco dopo un gran
di bisso. vi. ariosto, cinque canti, 2-54: subito orlando
essere vigile e sobrio e sottile. ariosto, 25-65: ho le mie voglie ad
che li poeti sofferano per imprendere poesia. ariosto, 46-80: eran degli anni appresso
cerchio dell'elmo e lo nasale diruppe. ariosto, 12-47: pari eran di vigor
ch'aena ardisco pur de farli onore. ariosto, 20-91: se udite dir che
io mi vedea schernito e vilipeso. ariosto, 38-11: restaro i paladini e i
un villaggio nella regione di attriana. ariosto, 43-26: scostati un poco, scostati
stette infino a li nostri anni. ariosto, 24-8: e con spuntoni et archi
/ se villania nostra giustizia tieni. ariosto, vi-241: non gli possia
14. cavallo di razza spagnola. ariosto, 14-34: marsilio a mandricardo avea donato
e maestro così vilemente essere menato. ariosto, 8-73: « cor mio »,
ma da tutti gli altri cristiani ancore. ariosto, 27-96: il re sobrino,
vince ogni carnea rosa e molochina. ariosto, 34-50: murmuran- ti ruscelli e
lo tronco il vencetóre piangente vide. ariosto, 18-119: con la prima corazza e
le dee e venus fu vincitrice. ariosto, 1-10: rimase la donzella /
vello con lui se n'andò. ariosto, 1-iv-379: io pel tempo passato,
. -con riferimento alla divinità. ariosto, 42-5: forse fu da dio vindice
principio offeso, un diritto negato. ariosto, 27-77: te lo defendo io,
mancanza, di una colpa. ariosto, 262: a me solo toccherà,
ai legami amorosi). ariosto, 34-17: in lidia venne, e
accese e arse nel suo tempio. ariosto, 1-iv-253: costui che l'ha violata
di un centro abitato. g. ariosto, 1-iv-721: gettati / a man diritta
viperi e intortigliati lumbella desiderare. ariosto, 14-124: come veneno e sangue vi
traditori en gielo trasformato in vipistrello. ariosto, 33-84: vìder baiardo a zuffa con
-fiore virgineo: la verginità. ariosto, 38-82: o donna, il cui
luoghi aspri e pieni di virgulti. ariosto, 18-192: era a quel tempo ivi
del corpo e membra dell'uomo. ariosto, 37-36: per tutta l'isola di
d'animo e di corpo prestantissimo. ariosto, 235: davano a lei quella inclita
,... rimase vincitore. ariosto, 2-46: vengon... per
l'opere sue tutte buone e virtuose. ariosto, 6-77: virtuosistico, agg
, coraggio (un'azione). ariosto, 11-81: orlando a far l'opre
di viscere nemmeno un briinseme incorporare. ariosto, 7-32: con strepito uscir fan di
con visco cioè pania ritiene gli uccegli. ariosto, 23-105: sempre più raccende e
ne va col brando in mano. ariosto, 17-102: ferì quel di seleucia alla
mi fece, sugiugnendo al mio dire. ariosto, 30-78: con viso 5
vedendo la serpa in sì soza figura. ariosto, 3-72: le chiome ha nere
stimano se istessi nel mondo essere beati. ariosto, i-iv- 193: assai mi
sembianze, sotto la sua identità ariosto, 43-31: vo'che muti il parlare
poco mancò che non fosse caduto. ariosto, 26-75: risonò il colpo in mezzo
nostro idio che vi dia lunga vita. ariosto, -75: finì il parlare
pagar col mio sangue ogni peccato. ariosto, 1-iv-643: non motteggiar. m'hai
-salvare l'esistenza a qualcuno. ariosto, 46-45: quando ti sciorrò l'obbligo
ganel- lon la vita tórre. ariosto, 9-41: alzò un'accetta, e
, libera, felice / tranquilla ariosto, 35-27: se tu vuoi che 'l
le ragioni dette ci darà vitoria. ariosto, 14-6: quella vittoria fu più di
e per la grandezza tiperio e disinore. ariosto, 15-99: de la passion di cristo
poi alla fine fu arso in firenze. ariosto, 28-44: se parve al re
da tomo, copioso di pesci. ariosto, cinque canti, 4-32: qual suol
ché vi era ogni vivanda delicata. ariosto, 4-32: pur ch'uscir di là
né sera, ne mai- tino. ariosto, 1-iv-179: meglio m'è vivere /
compromessa, salute precaria o minata. ariosto, 1-iv-684: -accursio, io son ben
in fatto di linee... ariosto, 1-iv-391: ma quando vuoi mutar paese
7. assumere abitudini e atteggiamenti alquanto ridell'ariosto e del tasso non hai ragione.
odio e'vizi, fuggire i viziosi. ariosto, 2-58: questo era il conte
a giudicare non grande poesia quella dell'ariosto e del tasso non hai ragione.
a un fenomeno prodigioso). ariosto, 7-38: con questa intenzion prese il
è movimento e percussione d'aria. ariosto, 8-46: con voce interrotta dal singulto
accenti avessero per la gran parte. ariosto, 3-41: io tacerò, per non
riodo. -ispirazione poetica. ariosto, 3-1: chi mi darà la voce
: con molta enfasi, vibratamente. ariosto, 18-42: cominciavan le schiere a ritirarse
de'giovani dissimili da quelle de'vecchi. ariosto, 24- 13: spesso con orsi
meco bene spesso: mo vedi vu? ariosto, 1-4: voi sentirete fra i
e a guidatori delle nostre menti offeriamo. ariosto, 23- 16: salito astolfo
zavon nudi or qua or là volando. ariosto, 44-24: ah'ippogrifo suo [
, 76: saria venuto cavaliere volando. ariosto, 1-iv-39: corri, dico:
quelli si ciberanno con gran gridore. ariosto, vi-480: de le donne e degli
creature mitologiche o esseri fantastici. ariosto, 4-24: accelerando il volator le penne
mangiar il suave e dolze pomo. ariosto, vi-40: se pur sei volenteroso de
o parlarle (anche telefonicamente). ariosto, 1-iv-580: -ti vuol flavio. /
critico, importante, difficile. ariosto, 1 tv-180: poi vengono [le
, attaccarlo (anche verbalmente). ariosto, 26-110: con rodomonte e con ruggier
converte / in bozzacchioni le sosine vere. ariosto, 10- 98: chi è
di colui che qui ne cerne. ariosto, 3-19: il voler del ciel si
tomo, quando l'ànno operate. ariosto, sat., 1-235: se a
vista disiosa è lieta, / cercandomi. ariosto, 8-37: ella volgea i begli
mi fece in volgermi al suo dove. ariosto, 10-83: or volgeti all'esperia
curva in una determinata direzione. ariosto, 1-iv-421: il tuo padrone pessimamente è
spazio di tempo che a volgere era. ariosto, 43-56: ben che fosse allora
teco, acciò ch'io impari. ariosto, 7-1: stimato bugiardo ne rivolontario,
volo perché ha corte le gambe. ariosto, 6-21: tra quei rami con sicuri
è de'picciol suoi fratei lo stuolo. ariosto, 154: io sento allor mirabilmente
questo capitano * / e salutomo. ariosto, 33-45: francia anco toma, ma
e sospira, quando piace ad esso. ariosto, 2-6: né con man né
/ me induce a prender voluntaria morte. ariosto, 5-57: in capo d'otto
/ venir incontro il iudizio superno! ariosto, 1-iv-381: — lo giu
). -spreg. volpàccia. ariosto, 1-iv-464: lo giudico / una volpaccia
a messer lorenzo a vinegia mandarono. ariosto, 5-73: venuto è in sospizion ch'
pigliare in verso parigi la volta. ariosto, 1-iv-389: -come avutili / avrai,
anima che peccò sol una volta. ariosto, 2-32: costei, che né d'
, ii-11-50: fai bene a legger l'ariosto... una volta avvezzatisi a
, inacetire (il vino). ariosto, sat., 2-251: 0
testudinate, cioè fatte in volte. ariosto, 12-90: era non poco spazioso il
quando sente il mal che fanno. ariosto, 1-iv-422: va'dritto, fin ch'
una cavalcatura, un cavaliere). ariosto, 12-47: così li duo guerrieri incominciaro
anche con uso iron.). ariosto, 1-iv-231: - fagli l'imbasciata,
propria presenza. g. ariosto, 1-iv-703: deh, come molestami,
bene tagliente per poterla meglio rivoltare. ariosto, 18-153: come purpureo fior languendo
-eliminare, smaltire il grasso corporeo. ariosto, sat., 1-259: mentre [
che come erisitton vuote ho le vene. ariosto, 9-12: quante donne può pigliar
il fuoco, un incendio). ariosto, 15-3: questo il pagan, troppo
mal mio da me s'è fuggito. ariosto, 1-67: « deh! »
persona se non votasse la terra. ariosto, 32-94: chi vinto riman, vóti
beato è chi ritruova la scala. ariosto, 28-92: sopra un fiume ad una
e le promessioni fatte per solvere. ariosto, 6-16: la qual, per
in voto di stare in solitudine. ariosto, 1-9: contrari ai voti poi furo
: « tu m'hai ingannato ». ariosto, = comp. dall'imp.
, non andare a effetto. ariosto, 3-43. farà de'suoi ribelli uscire
sm. ant. ciabattino. ariosto, 1-iv-117: che li calciali miei non
più piccole trovate e qualche altra zachera. ariosto, 1-iv-58: quanti bossoli, ampolle
e buona a nulla; cialtrone. ariosto, i-iv-3'1: tu verrai pur,
psalmo, evangelio ed orazion vien meno. ariosto, 33-104: fan rosso, bianco
per riporvi cibo e vestiario. ariosto, 17-32: sotto il braccio un fastel
e 'l re sobrino. g. ariosto, 1-iv-730: -infra noi penso abbia ad
prestezza, che si vede apena. ariosto, 10-84: vedi tra duo unicorni il
sm. ant. giannettone. ariosto, viii-55: mando a v s.
naibi, a coderone, e simili. ariosto, 1-iv-224: l'amorosa contenzione.
! or lo giuoca a zara! ariosto, sat., 1-120: pensa che
nell'espressione zazzera posticcia). ariosto, vi-191: altri i capei canuti,
onde meritaste cotal luogo e pena. ariosto, 39-71: ah sfortunata plebe,
ntà e generosità che ardeva nel mite ariosto. = voce di origine incerta
ritorno / la stanca rondinella peregrina. ariosto, 11-82: passò il resto del
zendali, e cucilla in diverse maniere. ariosto, 7-28: venne avolta in un
inutile. cesari, i-338: l'ariosto avea questo svantaggio non piccolo, che
scozia innamorato della saracena isabella, creato da ariosto nelp'orlando furioso', ispirandosi probabilmente a
non vaierà 40 osia 50 marcheti. ariosto, 1-iv-181: son dottissimi / in
. fischiare, zufolare. ariosto, i-iv-iio: -ziffola, / che ti
come il zimbel che sempre alletta. ariosto, 9-67: qual cauto uccellator che
, ha atteggiamenti totalmente disinibiti. ariosto, 1-iv-473: andiamo come zingari / di
/ vienne calando al cavalier suo zio. ariosto, 8-86: da mezza notte tacito
colore). - anche sostant. ariosto, viii-372: mi piace che abbiate trovato
non sapere trattenere determinate reazioni. ariosto, 7-27: come si vide il successor
ha ombra, getti li venti meridionali. ariosto, 33-126: fuggon l'arpie verso
zoppa la legge ov'altri attende. ariosto, 25-76: io non ho meco gente
parola, un discorso). ariosto, 448: -unica / speranza mia.
fore l'acqua quanto più poterai. ariosto, sat., 7-70: una zucca
giovanni, o la zucca da notare? ariosto, 10-106: disia trovarsi a proda
dietro a lor zuffoli e gnacare. ariosto, 14-61: udì sonar zuffoli e
ant. ciurmare, raggirare. ariosto, 1-iv-132: con quanto affaticar, con
possibile a imaginare... un ariosto zuingliano? un machiavelli puritano? un raffaello
, personaggio dell 'orlando furioso di ludovico ariosto. alciònico, agg. (
37: ambizioso progetto di recupero in via ariosto, chiesti fondi cee un 'eco-museo'al
tutti, compresi la poetessa saffo, ludovico ariosto. l. tomabuoni [«
). proprio della poesia di ludovico ariosto (1474-1533); che ricorda le creazioni
). imitatore o ammiratore di ludovico ariosto. – anche sostant. calzabigi,
boccaccio. tesauro, xxiv-59: l'ariosto, nel qual veramente risplendono tratto tratto
me, a parte dante e l'ariosto li stende tutti. sono proprio contento.
per trasportare uva pigiata. ariosto, viii-6: intuttoloferrareseè tristissimorecoltodivino, adeo
modello dell'ariosteo multilustre (cfr. ariosto, 46-91: or s'un giannetto par
/ che questa crusca, al dir dell'ariosto, / non è farina e anch'
. il territorio intorno a ferrara. ariosto, 6: in tutto lo ferrarese è
perfezionemonolinguatica, cioè laporcagginetematica, dell'aretinoodell'ariosto. = deriv. da monolingue