. arieggiaménto, sm. l'arieggiare, il dare aria; aerazione.
arieggiarne (part. pres. di arieggiare), agg. che arieggia,
pretenziosamente arieggianti le decorazioni moresche. arieggiare, tr. e intr. (ariéggio
spaventate di mezzo alle sopracciglia, lasciando arieggiare sotto esse il bianco azzurrognolo dell'occhio
immortali dee. tommaseo-rigutini, 3424: arieggiare vive e in firenze e fuori,
]. tommaseo- rigutini, 3424: arieggiare al par che dica somiglianza men prossima
lanzi, 2-2-19: vi è un arieggiare di teste nobile e leggiadro insieme.
arieggiato (part. pass, di arieggiare), agg. bene aerato
, ispirazione da una determinata fonte; arieggiare o ricalcare determinati modelli stilistici. -in
accosteresti dove tu immaginassi la dimestichezza loro arieggiare quella degli etiopi, appresso ai quali
assumere un aspetto analogo, imitare, arieggiare. antonio da ferrara, 87:
longhi, 625: quei cauti provini di arieggiare la serra calda e soffocata defl'orientalismo
pala. -in par- tic.: arieggiare, ventolare (il grano).
disus. rimuovere con la pala; arieggiare, ventilare il grano o altri cereali
. non sembra tuttavia interrompere ma soltanto arieggiare la cultura dell'« editoriale peruginesca »
postuméggio). letter. imitare o arieggiare i temi e i modi della raccolta
, 412: con questo non voglio arieggiare a riscoprimenti, né fare apologie.
siberico. 12. tose. arieggiare un ambiente aprendo le finestre. tommaseo
al vento. - in partic.: arieggiare, ventilare il grano. palladio volgar
negli impianti industriali. -dispositivo usato per arieggiare la stiva delle navi, costituito da
ai fornelli. -dispositivo usato per arieggiare le miniere. guglielmotti, 1964:
per le campora. 3. arieggiare un ambiente chiuso. roberti, iii-269