ove non possan vincere colla verità. arici, 59: e canterò del prode
dì si credette distrutto e annichilato. arici, 144: nuoce all'armento / la
, riconforta, allegra e abbella. arici, 70: delle man'sue dive /
ma è meglio abondare che mancare. arici, 43: di sughi / in primavera
se stesso, intorniò tutto il mondo. arici, 12: qui l'agil aere
/ o compatisca, a tutti abbominosa. arici, 229: di tutte /
/ o ricche corna d'arcade montone. arici, 130: puoi sull'aride stoppie
il più piccolo da aristotile creduto. arici, 188: sia che ingenito rio venen
fare ressa; stiparsi, ammassarsi. arici, 270: divelte le valanghe ivi si
ogni tuo ingegno, ogni tua forza. arici, 244: qual falda ospite accampa
parte s'intrecciano, incrociano ed accavallano. arici, 242: e sente / senza
per tutti i seni, / arici, 51: altri, cui punge /
a'fondamenti n'ondeggiò l'olimpo. arici, 79: le sorrise / giove,
più pingue di di in di. arici, 317: della terza colonna in duo
guari combattere a si poca gente. arici, 55: si rigonfian le bucce,
acciaro di mano / mi strappa. arici, 177: rivocando / seco le
tetto ed accinto a tanto cammino. arici, 247: secura in sua virtù
/ vasi accogliean le lagrime votive. arici, 154: la mite pecorella in
accolte / serbi l'itale glorie. arici, 217: accolta in verde / pelaghetto
questa usciva fuora appena quattro dita. arici, 133: l'esperto vignaiuol sui
egual forza / sospingeva gli umani. arici, 72: vita entro si accoglie,
stima che fanno del giudizio altrui. arici, 88: in festa ivi le adduce
l'accorgimento / d'eumeo fuggendo. arici, 93: al molle orecchio appressa
, ma tardi, anche lo stolto. arici, 74: accorto / sta spiando
rospo alfin ne scoppia e crepa. arici, 192: e negli ovili / e
accusano ancor oggi essere state rozzissime. arici, 336: e del cadente sole
vedi acerbi ingoiar da morte fera. arici, 58: per forza / di poco
aria, e molto meno il fuoco? arici, 280: per l'universo
lenta, che poi viene a fermarsi. arici, 275: e via di balzo
, com'è detto, facevan acqua. arici, 257: commisto / vaga nell'
sponda nato / d'acquidosa palude. arici, 15: il sarchio adopra / tu
che mi acquieti di tua salute. arici, 34: correa quell'infelice, /
potuto in veren luogo popolato acquetarmi. arici, 266: circoscritto / dentro a'
innanzi, acquistando mai sempre campo. arici, 118: appare / sovra i monti
nutritivo, sottilissimo si spande nella pianta. arici, 72: si distilla e fonde
i segatori / mietean le spighe. arici, 335: i merli, aspri
e l'abito molle onde fu involto. arici, 247: perché risulti a la
, adamantine, al par dell'etra. arici, 89: qui l'arte armata
di succedersi, s'incrocicchiano tra loro. arici, 124: ii pingue latte /
e portanlo a ripor ne'granai? arici, 75'questi insetti, che l'un
con gli occhi al piano del castello. arici, 330: addentellata quasi, e
il piangere, agu uomini la rimembranza. arici, 53: a voi si addice
le bande sparse ima rabbiosa lite. arici, 118: e quando / dispogliata è
la seta per gli suoi traffichi. arici, 182: mille braccia vedresti affaccendarsi
le mani e ne la rocca addurmi. arici, 73: per torte ambagi e
la vostr'alma cittade non adegui. arici, 17: dell'ottima zolla / che
/ in cotal guisa il numero. arici, 86: tremola ognor la bionda
aderisse franco sacchetti antico poeta fiorentino. arici, 345: intorno ancora / a
e guarda come tu se'volto. arici, 330: se il guardo adima,
miglior fianchi / de'giovenchi abbruciai. arici, no: una gran massa / di
si trovava in quel momento aperta. arici, io: ed han le piante anch'
/ co'bei veli del capo. arici, 328: ivi a'più freddi tempi
prano di sorgere su l'altrui rovina. arici, 86: ti sia / della
la rugiada non combatte col sole. arici, 194: non lo addur [
gioielli che le adornano il capo. arici, 89: adorna il corallo a
sangue infedele / tarmi a israele. arici, 191: le bolle, / cui
e le vetrici] aduggiano i campi. arici, 325: l'ombra / le
le volga e non la azzanni. arici, 74: accorto / sta spiando l'
già adulti dalle ceppaie degli ulivi. arici, 171: nel maggio alfin lasci
accuse sottoscritte dal nome degli accusatori. arici, 149: lo sparso gregge d'
adunarsi a lago o distendersi a paduli. arici, 77: le celle in che
proporre l'abolizione di alcune imposte. arici, 176: beffo è mirarle [
adunca falce a me brandisci innante? arici, 7: né si sdegni la man
le strugge a poco a poco. arici, 18: sotto il raggio si morìa
sottilissimo aereo atto a patir facilmente. arici, 27: quella [rugiada]
sì tosto il viso lor s'affaldi. arici, 250: ai freddi spirti
in mano / contra un guerrier. arici, 130: troppo i petti affanna /
gl'in- dura e li rinforza. arici, 70: le man'volse / a
fumano le lontane ville ancor biancicanti. arici, 144: sulle raccolte spiche affaticato /
risente di un sovraccarico; sforzato. arici, 23: sotto al peso / della
nelle sue osservazioni sulla « pastorizia * dell'arici, che scrisse: 'tignere e
loco, e non l'afferma mai. arici, i-19: vuoisi l'estremo /
disus. fissato, fermato solidamente. arici, i-148: fra la commessa rastrelliera e
gli uomini quando cominciano ad invecchiare. arici, 291: e dolce era il suo
qui tutta verso del dolor la piena. arici, 55: molti stan dogli e
come cogitabonda, al suol s'affisse. arici, 220: con che desìo saluta
bisogno; / tal sarpedonte rovinò. arici, 17: il ferro stacchi /
con sudori tra le fiamme s'affina. arici, 252: dell'universo erasi fatto
il casto / febo mi diè. arici, 150: affissando in ciel su'
chi il più bel fior ne cogliea. arici, io: e orribil carie e
acume. -per estens. arici, 255: la state / ferve,
bollenti acque e d'affocate arene. arici, 52: le dirotte olive,
intorno / affollavansi i pesci a divorarlo. arici, 223: e spenta l'ira
a parlamento / affollate le turbe. arici, 104: affollate venivano belando / le
infittirsi. - anche al figur. arici, 219: il vigor s'affolta /
sicuro ad affondarsi nel fiume dell'oblio. arici, 80: in lago tranquillo d'
e vi affonda infino a mezza coscia! arici, 87: ahi! nell'
a trovare il coperchio affossato in dentro. arici, 249: affossato si raccoglie /
affiena, / se con lei parlo. arici, 143: i bruti ancora /
a terra / affrettano la prora. arici, 106: fatto placido il tauro al
coprono per intero il corpo. arici, 72: arcana pianta / che vive
con sei foci nel mare pontico. arici, 83: ardui perigli e morte e
bastevole ad aggelar l'acqua dolce. arici, 23: spesso cade a vii fine
dentro aggelarsi, e trema alquanto. arici, 29: degli ulivi al piede /
/ cane trovossi ad agghiadar di nuovo. arici, 235: al tornar delle
così la ragione non poteva aver luogo. arici, 173: invan l'agnella /
liquide parti del corpo dell'animale compongono. arici, 108: dove il dente /
/ arde agli eterni dei vittime sozze. arici, 84:
con la particella pronom. arici, 257: l'accolta linfa il vetro
mai non resta di sopravvenirghene delle nuove. arici, 85: altri le immani /
sull'oriente un raggio di giorno. arici, 196: dolce de'corpi allor nelle
talvolta le grazie amabili di anacreonte. arici, no: candida il roseo corpo
agile, a similitudine di spugna. arici, 228: alla dia luce,
, con l'aglio ci avviviamo. arici, 55: i semi in altre [
gli agnelli che ti belano attorno. arici, io7: dolce si stilla / alle
loro fato, ahimè, stringea. arici, 103: qual mai fra gli animali
agnelletti; e vitelline / le vacche. arici, 143: le pecorelle dànnosi /
menava / gli agni fuor di capanna. arici, io7: se l'agne accoppii
e amabili / la libertade agreste. arici, 134: lungo i rivi / e
quantunque all'occhio così chiaro non apparisca. arici, 329: nel chiuso,
con quante forze il ciel t'aiti. arici, 158: il gregge intanto /
l'ale spruzzasti al vagabondo insetto. arici, 70: e distinse di fregi
cluni gli addenta, ora la coscia. arici, 136: una capanna / presso
dove s'alberga un orribil gigante. arici, 49: rudi sensi in rudi petti
ad asilo all'albergo della letteratura. arici, 9: l'edera parassita i
disus. affannoso, asmatico. arici, 57: l'olio...
minacciando con monti d'acque algenti. arici, 273: a scemarsi / vanno
. assai freddo, gelato. arici, 256: l'accolto umidor ponsi tra
sferza del sole e dagli alidori. arici, 220: oh come il sangue attempra
all'oriuolo per l'ora dell'alimento. arici, 15: ma null'altro
leggerissimo di aria le fa raffreddare. arici, 16: la rosata / alba destò
le nevi le quali imbiancano i gioghi. arici, 251: aperta region placida allaga
occhi e pensano col pensiero. arici, 218: il lago a'suoi montani
che si corre in allargar cose simili. arici, 254: intenso / via per
poi così impuro e dissimile a sé? arici, 29: l'umor sorgente /
si sente una certa difficoltà nel masticare. arici, 57: l'olio..
e a la sua fame inviolabil legge. arici, 82: e le pendici i
e la canna ferrata innanzi aventa. arici, 32: ai verdi / corsier le
affretti, ed or le allenti. arici, 209: né il corso allenta /
): darlo, assestarlo. arici, 230: allentando il sonante arco d'
vedermi costretto usare con questi asini. arici, 267: alleviar si sente / delle
la riconduce a ravvivar la fiamma? arici, i-98: au'acque / venga alcun
le vette dell'alpi più inaccessibili. arici, 267: l'alpe, che
vena / con maestà terribile discende. arici, 239: l'ira de'torrenti alpestri
/ la marmorea locò famiglia immensa. arici, 46: il ferro / terso e
non adulò che le sue innamorate. arici, 31: l'alterezza / in che
uccisi / i cadaveri in salvo alternamente. arici, 45: da che prometeo al
oscillazioni del piacere e del dolore. arici, 71: dal zoccolo petroso il
amor regge il suo imperio senza spada. arici, 145: altera ai venti /
la notte sepolto in un sonno altissimo. arici, 138: possedute / d'alti
devote / con saette invisibili percuote. arici, 67: d'orride forme albergo e
eterne messi e di mortali altrice. arici, 48: città di molte / arti
/ dal cupo alveo dell'onda. arici, 209: dell'alveo a fondo tutta
del clavicordio. -figur. arici, 39: dell'arboroso etna si schiude
/ sgravò di maschia desiata prole. arici, 172: alcun debili membra / sortì
sua amante. -per estens. arici, 106: e queta la giovenca iva
/ balza gli uomini in alto. arici, 125: né dell'amanza più che
più cose in un campo medesimo. arici, 8: tal pianta ama il
a lei salubre il succo amaro. arici, 38: d'amaro salice e di
, ch'il biforme mostro uccise. arici, 6: e il cammin per
per parecchi indizi si palesarono. arici, 121: ampio elevato portico
sott'aspro piè l'ambre spumanti. arici, 57: entro sassone vetro a noi
; e fu quel velo eterno. arici, 45: sparve / agli occhi lor
scale che attraversavan l'esteriore ambulacro. arici, 322: di sotto alla gran mole
amenissimo lido che stringe il golfo. arici, 12: d'amenissimi vini e di
, e d'un mediocre spirito. arici, 68: vide gemmate conche oro-lucenti
medesimi pezzi di piombo egualmente ammaccati. arici, 51: nel cader le pingui
lume, che vi si specchia. arici, 127: all'uomo abbondi, /
è voce di stil grave o poetico. arici, 16: l'inegual terreno /
cfr. n. 2). arici, 50: né tacerò di te,
ferro, / si raffina l'acciaio. arici, 24: assestato / il suol
fumo di sotto in essa essala. arici, 54: ampia si spazia /
ammirande, e tutte eccelse e nove. arici, 70: liberal si rese /
che la mia inverso voi s'ammoglia. arici, 129: e prima e salutar
pura, per rammollire il sudiciume. arici, 180: poi tepid'onda in
più arditi avean cuor ammollato. arici, 270: a miti / soli
ammontato nel solito granaio dell'accademia. arici, 55: i semi in altre
ammonticchiano insieme in un luogo, arici, 312: ignobili abituri / là vedi
i propri appetiti sconfiggere ed atterrare. arici, 46: i tagli inaspra /
ogni stella e la luna s'ammorta. arici, 181: or della mammoletta nel
. - anche al figur. arici, 55: soavemente il liscio pavimento /
amor ciascun par che s'apreste. arici, 157: a mezzo giugno /
ippolito, a'tuoi verdi anni correvi! arici, 122: ampio e capace il
podagra e de le giunture. arici, 17: di fresco nodrimento anco si
, che l'amor ch'io svelo. arici, 36: e qui candida fede
correr del mare strappandole le sferrava. arici, 88: oh misero quel legno,
/ e del morir con arte. arici, 226: il petto / le combattea
dai lati esteriori, tre per parte. arici, 174: s'arma talor di
speciale, intendendo solamente le bestie. arici, 76: in terra / di
e lo spirito animatore dell'universo. arici, 12: il sol, prima
muor qual visse, intrepido animoso. arici, 106: timido prima a un
. disus. rigoglioso, vitale. arici, 8: ne'suoi boschi odorosi all'
concimano alle barbe con della cenere. arici, 28: quando intorno agli ulivi avrai
, e qual poc'anzi ti dissi. arici, 140: condotte al monte
/ culattando i colombi e i perniconi. arici, 258: or d'onde avvien
sempre nel mio petto amore annido. arici, 210: il settemplice nilo, il
gli alveari nei tronchi vuoti d'alberi. arici, 338: di verdi ombre frondeggia
frequentemente godere quell'incommoda onoranza. arici, 158: ove le doglie / colgan
scarsa in quell'anno, più scemava. arici, 8: il due volte fecondo
su gli occhi a le misere genti? arici, 44: fama è, che
annottan di quest'occhi i rai. arici, 280: nello spirabil aére incorrotto /
questi paesi in antico erano sani. arici, 315: ivi ad antico are solenni
, e i sepolcri erano altari. arici, 80: e fecondando amore / tacque
mèle futuro in cor s'allegrano. arici, 73: come dell'api è
più parte di questi interni meandri. arici, 130: esca l'armento, e
ha l'attenzione di lasciarne alcune. arici, 235: la fiamma all'ingordo
a scagliarvi / dentro le fiamme. arici, 336: sibila al vento in sugli
dagli altri, / nuovo viaggio. arici, 5: o spirto amico, /
presuma / di porvi i labbri. arici, i-319: l'accolta linfa il vetro
la fortuna cessi / dalle vendette. arici, 175: per molti indizi,
che a loro è per eterno apparecchiato. arici, 41: siati dunque il
appassite. -per simil. arici, 222: dimessa / fra le gambe
l'epidemia anche al primo ceto. arici, 29: la non ferma ancor
cocchi / pasceano l'apio paludoso. arici, 197: in calda acqua stemprando /
amoroso / apprendeva lamento a'giovinetti. arici, 139: tu quelle che vedesti
pe'capelli e la perseveranza ritenirla. arici, i-337: divelte le valanghe ivi
or che no 'l fiedi? arici, 163: già, per lattarlo,
ivi in travaglio / incessante lasciolli. arici, i-169: a le divine labbia /
, beata / le ghirlande apprestava. arici, 341: osserva il porto /
, / t'appresta alla partenza. arici, 53: agevol turba / di giovinetti
che tendono ad appurare il costume? arici, 189: si spinge [il
ed aprico giardino invita al riposo. arici, 175: cerca limpido rio,
alle stanze de'morti orride e cupe. arici, i-326: il repentino / di
del vento / i sogni pargoleggiano. arici, 131: al soffio aquilonar si
lamento / al profondo ruggir degli aquiloni. arici, 9: schiena / alta di
, ma la dissolve e frange. arici, 74: pei deserti tetti / così
odorate, e de'perpetui cedri. arici, 329: nel chiuso, / vaporoso
quell'arbitro che comunemente chiamasi 'caso'. arici, 292: disdegnando ordine e modo
a veder donde incominci il taglio. arici, 39: dell'arboroso etna si
altra macchia l'attendeva al varco. arici, 76: e carchi altri inchinar teneri
che e cresce l'universo. arici, arcana / vive reliquia, arcarne
ei volge intorno imperioso il guardo. arici, 184: e mal si regge /
, 5-67: archimandrita degli sciagurati. arici, 253: così, fra danze
fondamento, ed altri edifica sopra. arici, 84: s'adopra e move /
edifizio, e esso fruire desidera. arici, 267: ivi natura / le
. figur. ideatore, macchinatore. arici, i-308: e vince [natura]
cose che nell'aere ci creano. arici, 205: e come opposta al sol
gl'idoli che in grandi masse abbruciavano. arici, 214: un tempo / forse
breve laghetto in cavo rame accolto. arici, 28: ne'dogli raccolta arde e
alta e vi durano lungamente ardendo. arici, 206: già diffusa de'cieli ardea
mi ricondussi in una ripa altissima. arici, 70: infra le punte or meco
senza gli edifizi al circuito annessi. arici, 345: quadrilunga segnò quindi al palagio
/ che nelle arene illiriche risplende. arici, 290: dove il pasco inverdia,
ride fra due fuggenti argentei rivi. arici, 149: argentea è l'acqua
/ ombra faceano al sottoposto argento. arici, 136: le sorgenti vene / spongono
della canna per tutto lo spazio. arici, 176: se certezza intera /
guisa di un lago d'acqua dolce. arici, i-311: per rotti argini e
separato da esse mediante un fossatello. arici, 21: buono è che un
virile e della passione delle donne. arici, 68: di portenti argomento e
con altro argomento scuoterne la cenere. arici, 184: il più fiero di quanti
manti e velli / cascanti argutamente. arici, 37: e fra le aiuole
arte, ingegnoso, sapiente. arici, 38: i filari si stendano,
circondano tutto il nostro globo terracqueo. arici, 253: ponea questi al fluir de
mando, aridi campi incolti. arici, io: non maturo il frutto
ebbe ridotte / a gran fertilità. arici, 13: riluttante / l'arido
nel nome, e i travagliosi arieti. arici, 109: la bellicosa cimo,
gli instrumenti da fare il pane. arici, 133: l'accorto zappator l'armi
pesca delle perle). arici, 86: e mentre intesi / stanno
luci il dolce raggio ha spento. arici, 71: siccome punte / onde
, fornire di uno strumento necessario. arici, 173: a men degno destrier,
voi con tutte le forze nostre. arici, 89: qui l'arte armata di
punto che avevano cominciato a tentarmi. arici, 135: l'amico delle greggi,
un mezzo assai facile per sostenerlo. arici, 83: e mi preme un indistinto
animale guidati sono, e governati. arici, 122: e come spumeggiante onda,
da fronteggiare i regni di soria. arici, 335: fiero arnese di guerra
de'grandi / l'etereo fiato. arici, 279: dall'are a dio fuma
il tratto, a esempio dell'arpa. arici, 286: per l'aèr luminoso
quando ho conosciuta l'italia letterata. arici, 16: già de'guazzosi tempi il
arresta la luna 11 moto eterno. arici, 184: apprenda / il pastor,
, ma la voce s'arretra. arici, 278: ma come più t'appressi
proprie, bisogna avere sensazioni proprie. arici, 154: d'infinite prede /
crescer l'ali al voler mio. arici, 150: alta si leva / sovra
che mi priva della mia pensione. arici, 158: arroge, che nascendoti nel
ch'io noi biasmo e noi consiglio. arici, 245: in su la
di sangue, e altre malìe. arici, 220: oh come il sangue attempra
ne stava lì al fresco spensieratamente. arici, 13: temprando / del suol
occhi -e taceva: io taceva. arici, 9: nell'uman corpo erra e
manifattori e marinari esser senz'opera. arici, 116: e ricreando / nuovi al
fianchi / delle rupi penò tra. arici, 240: da molti ardere addentro /
.. alla quale ascendevasi per gradinata. arici, 279: da tutto l'
, al subbio, all'ago. arici, 47: d'ascia armato / stai
quasi somigliante a un otre pieno. arici, 125: il vano / acquoso umor
raccolgon presto erbetta asciutta e pura. arici, 55: scegliti asciutta stanza, entro
, sarà molto asciutto e ventoso. arici, 278: quando più corre asciutto
occhi miei, chi mi t'asconde? arici, 77: e vedea quante in
quella bucolica o didascalica. arici, 59: le agresti muse / a'
i rivi / d'asfalto e zolfo. arici, 240: da molti ardere
renda / dall'insultar de'nembi. arici, 334: vedi leggiadro innanzi a
, può felicemente aspirare il letterato. arici, 292: al cielo aspira, e
talvolta liscia, congelazione quasi cristallina. arici, 130: in ceppi stretto / d'
/ toglieano il dolce sonno aspri pensieri. arici, 147: all'aspra sete /
/ l'alta muraglia degli achei. arici, 310: corsero come folgore le belle
valeva, per chiamar, macone. arici, 107: come sua rabbia e ferità
con de'panni lani quando m'assagliono. arici, 188: i mal guardati
del gorgo assalitor vinco le gare. arici, 87: a certa / preda l'
di sopra, sporgessero molto all'infuori. arici, i-164: del portatile ovil scelga
accattone assegnasse la somma dell'elemosina. arici, 141: la campagna in molti /
distrutto, / navigava da troia. arici, 36: de'falli altrui ti assenna
premio miglior la volontà de'fati. arici, i-145: tempo è allor di riposo
bravamente la sete a due assetati. arici, 223: condotte / da piacevole istinto
ciò che vuoisi assicurare col medesimo. arici, 210: un ponte, che l'
per via d'incantesimo e di magia. arici, i-336: né sembianza hann'elle
2. intr. essere gelido. arici, i-317: come più la state /
senna ornai stanca egra si asside. arici, 95: lungo i floridi margini
l'assiduo guizzar lacera il pesce. arici, 232: guardando al mare immenso
entra in grandissima smania e fugge. arici, i-181: poiché il merigge declinò,
sbarre, / si sfracellò l'assito. arici, 123: pon'man dunque agli
la terra] e s'assodi. arici. 84: chi ribatte, chi assoda
armi ella non ferisca, resiste. arici, 172: vada co'maschi e sue
/ un animo mostrava assomigliante / nel suo arici, 234: le vedi alzarse [le
statura, o ancor per assomigliarli. arici, 76: e il roseo delle mammole
che inghiotte, ingoia. arici, 88: sporgon gli acuti musi e
d'ogn'intorno assordi le brigate. arici, 209: ed or crescendo assorda,
l'aria all'alte mura intorno. arici, i-263: al primo uscir di
i più belli anni m'ingoia. arici, i-315: ponea questi al fluir de
era da dubitare di qualche fraude. arici, i-343: il trambusto, il plauso
ficcandosi l'asta in quella penna. arici, i-164: dal portatile ovil scelga
men si dorrà di consanguinei lutti. arici, 22: il caro arbor protesse,
le chiome di marina onda stillanti. arici, 52: le dirotte olive / senza
colà fra gli astri a sfolgorar salirò. arici, 280: tra le fiammanti /
abile, esperto in astronomia. arici, 66: e quei, d'urania
e cari / sensi pungon le nari. arici, 1-290: sia che il sale
/ della regina i mal vissuti drudi. arici, 346: e gli atri
/ di mortifero foco atra procella. arici, 15: e l'atra / fuligine
buon gusto, ogni cosa m'attaglia. arici, 238: qual di cocci un
sì, che poi m'attempre? arici, 247: il magisterio ampio dell'
rade il ciel, quando la terra. arici, 144: e il pastor tramortito
s'alza, inalzar chi s'atterra. arici, 233: irriverenza era e delitto
attico (v. attico2). arici, 316: di corinzia [la colonna
atte a spaventare che a nuocere. arici, 172: pochi ancora / fra
/ crudel, tu mi tormenti? arici, 27: il solar raggio estivo,
le tazze attossicate o i nudi stili. arici, 43: da schifo / attossicato
tre scuole di quella università. arici, 333: il flutto scorre / sovra
frondi son oggi più soavi che mai. arici, 208: e il redir del
gli sguardi e le speranze de'soggetti. arici, 271: indarno, e di
/ le cerve un dì traeano. arici, 114: e fra le spiche /
dell'oriente il vivo raggio del sole? arici, 329: e scompartito in ordin'
dell'auro temea ch'india disserra. arici, 57: entro sassone vetro a
francia può dar sì lieti giorni. arici, 347: in sull'aurora /
i nervi s'ausano alle fatiche. arici, 164: e spremi / da'
, salir sempre verso l'alto. arici, 24: adunator di nembi, /
co'fiori ha qui pomona i frutti. arici, 42: dell'imbrifero autunno a
avanza con quella prestezza che vorrei. arici, 340: l'aprica terra d'arbori
i campanili sopra tutte le case. arici, 18: di terra il fusto non
e ne divenne signor del mondo. arici, 109: nel pieno / felice ovil
altre dieci ch'essa gli ha dato. arici, 83: in seno / di selvaggi
abbracciar l'urne, / e interrogarle. arici, 310: l'affettuoso grido entro
non in tempo di gran bisogno. arici, 159: pingue pasture / ne'tuoi
voleranno / le morbide fragranze americane. arici, 91: entra lo sposo e il
i tiepidi avorii un doppio bacio. arici, 90: congiunti / in più
, pallido; piuttosto giallo. arici, 76: or finge [il corallo
e più ammaccata, viene avvallare. arici, 76: né di steril rena /
: questa opinione è avvalorata da'libri. arici, i-293: molta anco e sincera
rapidissimamente / al monticel s'avanza. arici, i-272: a'rischi della via
ove avvampavano tossa del caro amico. arici, i-293: risedea tanquilla [l'acqua
, che a lacerar questa prima. arici, i-271: verso la terra de'
. oh bravo! oh forte! arici, 222: sovra quanti / piccioli e
le piante avverdisce e pinge i prati. arici, 84: già si ridesta
le membra e conforta le forze. arici, 138: vid'egli il sole approssimarsi
l'altra si awinchia e s'arrandeila. arici, 331: a gran lena
erasi trovata così sola meco due volte. arici, i-290: ma chi mai s'
-preannuncio, presagio, indizio. arici, 59: questi del sacro a palla
donna sua che plori e gema. arici, 338: a le beate / olimpie
intessono con i canali del sangue. arici, 16: la silvestre / edera,
grata memoria del mirabil fatto. arici, io: vegetabile umor,
] ed operare li suoi effetti. arici, 208: e fresca e cristallina
e con morto color tele avvivaste. arici, 145: le vaganti aure e
in acqua gli laverete il becco. arici, 21: la precisa cima / di
che sul dorso sciolta / vada ondeggiando. arici, 39: indi si estolle ai
da inverso fiasco onda che goccia. arici, 238: dall'ampio vel dell'acque
la mia luce ombra nemica? arici, 144: condotta / dal negro
avvolve / nel nembo genitor della saetta. arici, 128: vedrai per questo
avvolgiamo a circuire sempre le falde. arici, 138: per mille / arcane vie
grondante / di crassa onda letea. arici, 279: la foresta / con le
raccór nel seno / l'imagin diva. arici, 112: in molto adipe
fra loro non si possano azzuffare. arici, i-182: lo azzuffarsi ode de'veltri
vivace, alacre. arici, ii-290: il baldante guerriero / gli
iii-112: quanta stima io faccia dell'arici potete vederlo leggendo la bruttissima prova ch'
traditori non han fatto che acquistare ad arici un amico di più nello stesso magistrato
ch'io teco a rallegrar mi vegno. arici, ii-398: e pria che la
poco meno, danneggiate dentro il baule. arici, i-25: e vestir di cannucce
insigne filosofo, lo è anzi dannevolissimo? arici, i-50: ma l'amaro
utile del corpo col danno dell'anima. arici, ii-249: lesse in quella il
pronte / dapi serbate generosa copia. arici, i-242: non però le dapi
parca avrebbe / il decreto fatai. arici, i-285: l'acqua più basso,
/ gli alti portenti celebrar di dio. arici, ii-272: vergine, di prolifica
/ dita tornite sino all'unghia estrema. arici, i-17: ivi da'vicin colli
/ e l'adagiar nella corsìa. arici, ii-184: un salice dimesso / dichina
parlano de'granelli con poco decoro. arici, i-207: con assai decoro sono
almeno di grande aiuto e decoro. arici, i-334: ivi sottentra / altra
per via petrosa e dritta discorrenti'. arici, i-106: a queste in giro /
con certo temperamento e aperto aere. arici, ii-127: dedotta indi in su gli
/ avean dedotte all'arenoso lido. arici, ii-97: di molli lane avvolta,
, dal volgo derivato, di cervelletti. arici, 1-132: premio invano ed onor
. -ci). di deio. arici, ii-151: tu meco, inclita donna
sfiorare. -anche al figur. arici, i-312: l'industre fontanier diverte in
sia d'un palato pur troppo dilicato. arici, i-173: la troppo giovin'erba
, di poeta e di signore. arici, ii-162: onde alle menti,
temere che mi deludiate per divertirvi. arici, ii-16: invan l'acerba dea psiche
sagace delude / il fiero inevitabile dèmone. arici, i-268: qual fiero / caso
, solo fuoco qui in uso. arici, i-109: il ciel s'abbuia /
con dentrovi dipinta un'invenzione. arici, i-266: d'alme isolette spargesi
2. scarnificato, scorticato. arici, ii-173: tutto che resta, a
loro vizi, indulgentissimo a'propri. arici, i-61: e qui il forte
artifizio ad altre parti vorrà derivarsi. arici, i-16: primo i campi divise e
animo di concedere, di procurare. arici, ii-343: e ai giusti re,
la mia pena, il mio desiderio. arici, ii-89: e come tosto /
e come bestie seguiano il desio. arici, i-179: a suo diletto alcun nelle
di roma. -sostant. arici, i-207: il destinato ad essere marito
, / che sveglia ognun che dorma? arici, i-361: tal io..
mostrarmisi or dunque in torvo aspetto? arici, ii-333: destro auspicio, un insolito
-spargersi; diffondersi. arici, i-241: misto a la bevanda /
decorso. -fare evoluzioni. arici, i-12: quale appunto distinta in partimenti
lato / arme versa ed armati. arici, ii-109: nel recinto / della città
degno / di rivestir sì nobile tesoro. arici, ii-134: rutilante / s'invermiglia
dagli sterpi, dalle erbacce. arici, ii-85: divezzato il tauro dall'opre
/ di poter relegar lupi infernali. arici, ii-166: del tempio a lei
spaventosamente / cozzavan con la piena. arici, i-370: quei che fragil legno /
simbolo qualche nobil sentimento dell'animo. arici, ii-196: il senso arguto / d'
e letter. indicare, rischiarare. arici, ii-187: ai naviganti / in alto
leggiadra poesia resterà agli avvenire, l'arici sarà citato a modello con l'alamanni e
né può derivar che da lei. arici, ii-287: qual fia dunque che vegli
han l'arte delle penne appresa. arici, i-47: ma qual difesa avrai
spinale midolla più del solito dilatata. arici, i-188: i maschi, /
pioggia difficili, il terreno impraticabile. arici, i-197: e non t'in-
e per tutti i bagni le diffondono. arici, i-98: e le intatte /
. -dire ad alta voce. arici, ii-16: e a lei che indarno
f. noi veggiamo difforma. arici, 1-88: dal zoccolo petroso il piceiol
simil.: di forze naturali. arici, i-376: e se groppo anco s'
i già protesi invan nervi rodea. arici, ii-398: tra la polve e lo
via vanno diminuendo di altezza. arici, i-165: dalla città lontane e dai
/ e diguazzando i manichini al vento. arici, ii-354: fra le sporgenti echinadi
, sol contento di se stesso. arici, i-26: qual diguazza nell'onda,
arte a loro a fare il saramento. arici, ii-38: tal venne un croscio
tuoi, de le tue leggi. arici, i-11: il dilicato a palla arbor
il brando e pezzi d'armi schioda. arici, ii-166: nell'ampio sen che
dilungo e in tutti gli aspetti. arici, i-156: pel tenebroso aere si versa
non me ne ha mai voluto. arici, i-237: primamente l'agnella, a
sì dolce e sì felice morte. arici, i-16: per le mani del dio
di calma era cortese e d'ombre. arici, ii-184: un salice dimesso /
: di animali e di piante. arici, i-210: degli agnelli partir quindi rimane
solo in pochissimo tempo a dimostrarli. arici, i-93: l'umid'occbio / volgi
la fune che da l'àncora depende. arici, ii-255: sorregge la manca il
poma, / diportando io mi già. arici, ii-107: certo le ninfe,
s'adopera a disseccar una palude. arici, i-56: alle attonite genti indi narrava
per tutti i bagni le diffondono. arici, i-m: alla verde / alga confusi
a filo con la squadra e archipenzolo. arici, i-45: or se modo
de'diritti e neri / cipressi. arici, ii-95: lauri dirittissimi v'addusse /
traduttor fosse del suo proprio dialogo. arici, i-212: talora oltre i confin del
, / volli presenti sette testimoni. arici, ii-316: non speme, non
si va in su sempre a diritto. arici, i-46: un solco a dritto
tenda / ti presenti e t'onori. arici, ii-201: e il gran riscatto
non ottien la dira / megèra. arici, ii-193: questa stessa terra /
/ finché sbrodetti come in gelatina. arici, i-129: pe'solchi, /
fatto cadere, sbattuto a terra. arici, i-64: com'ivi s'impingua appena
vedersi, or scarse, ora dirotte. arici, ii-363: l'atroce novella,
via di svenevoli disadorni lisci mendicate. arici, i-7: tu la regai tua mente
ad un disattento ed ignorante copista. arici, i-157: ma i numi indarno or
esistenze solitarie. -svezzarsi. arici, i-207: un mese almeno pascano lontani
-guardare attentamente, osservare. arici, i-132: se ben discemi, troverai
, tr. letter. schiantare. arici, i-29: il turbine rawolve / spesso
nel riso, nella parola). arici, ii-20: non dischiude a salutar consiglio
ma senza amore che li dettasse. arici, i-348: ma dal grembo del cavo
senza serto, scapigliata i crini. arici, ii-347: discinta il sen,
devere / a la tua fedeltate. arici, ii-299: s'avanza, si sparge
sguardo, e l'ombre lor disciogli. arici, ii-13: poi come l'alba
per deporre 11 suo stellato incarco. arici, ii-273: poi del feral getsemani
traluce involta, or discoperta appare. arici, ii-275: ma discoperto e vedovo /
, che in camera o al fuoco. arici, i-182: né tacerò siccome al
discoperta, con permissione del viceré. arici, ii-36: mostrarsi al discoperto osa
discoperto in sua biltà siccome egli è. arici, 11-88: di lei si narra
sopra de'balloardi e delle cortine. arici, ii-320: né pupilla discopre, /
/ donna gentil, si mostri. arici, ii-93: al primo discoprir de'
modo, e quale a un altro. arici, ii-425: tutti insiem temprandone e
manfredonia, è terminata dal mare. arici, ii-194: rasente il muro esterior,
, e la più parte piana. arici, i-266: d'alme isolette spargesi l'
. 4. scomodo. arici, i-38: molte udrai querele e lagrime
/ occultamente la recasse in argo. arici, ii-131: forte arnese di guerra.
, e disdegnano ogni altro ornato. arici, i-9: disdegna / la canna d'
e i sospir cangia in parole. arici, ii-124: disdegnosamente / s'affisser quindi
pallido sul lido / del sonante gormallo. arici, ii-202: atterrita e disdegnosa /
avvampa il fulmin che spaventa i rei. arici, ii-320: affidi / fra le
terassi di tronchi, per apprestare patiboli. arici, ii-421: allor che muta /
/ cader in capo alla signora. arici, ii-139: tolta di forza ed
-intr. con la particella pronom. arici, i-238: ov'ella [igea]
, calore, moto, e vita. arici, i-372: starsi per quella sovra
alma d'ossian la serena luce! arici, ii-85: d'auree tazze ingombre /
, e di sua man l'uccise. arici, ii-328: dalla nemica prora /
cantor / non è più quella. arici, i-233: i dolci aspetti / disonestando
piantasi in vista disfrenando il dardo. arici, ii-256: la donna del cielo,
non fosse prontamente e vigorosamente rintuzzata. arici, ii-36: ma dove i lumi tuoi
e però troppo difficile a disgrupparsi. arici, ii-97: di molli lane avvolta,
, ma coperto, al fianco. arici, ii-163: prendendo il colle a più
di scorpioni, impossibili a disnidarsi. arici, i-182: vanno correndo i veltri,
al figur. sfigurare il volto. arici, i-233: o i dolci aspetti /
lacerato, incischiato e monco tutto. arici, 1-86: in giù chinando /
riceva, converte il favore in dispetto. arici, ii-17: con dispetti e voce
ne gli atti dispettosa e trista. arici, i-12: piange fatica e l'
che il tolgono alle rive inferiori. arici, i-106: in così dolce aspetto a
/ tacita e pensierosa ella cammina. arici, i-203: tolto il freddo corpo
io van de la sua scorza. arici, i-201: quindi s'addoppia prosperando
le piagge, e fiondi il bosco. arici, ii-292: tocco il serpe,
parea di giorno, / io cominciai. arici, ii-203: atterrita e disdegnosa /
e d'altra fronda in ciascun ramo. arici, i-144: dispogliata è la terra
a ogn'anima da te disponsata. arici, ii-268: disposata all'agnello di dio
. totalmente spossato, esausto. arici, i-266: gittata in su le brande
odore, e disposta al settentrione. arici, i-15: ivi del por l'ulivo
/ di sé lasciando orribili dispregi! arici, ii-182: al terror delle furie
/ frequentato diletto è men gradito. arici, ii-28: andar neglette le tue
cedere. - anche al figur. arici, i-230: allor, se molto /
che si dissalino e diventino morbidi. arici, i-290: non per vagli o colatoi
parte / ove ben si dissecchi. arici, i-220: quindi la togli [la
atterrisce sì, ma pochi atterra. arici, il-n: tu fra l'aste lucenti
un pugno morto a'pie'sei caccia. arici, i-197: non t'incresca ir
terra, le piante). arici, i-25: buono è che un arginello
si perdea la sentenza di sibilla. arici, i-335: il morto orrido regno /
. -frantumare, sciogliere. arici, i-338: a gara la sedente,
fino ai minimi ed invisibili corpicciuoli? arici, i-91: se in chimico vase,
da te, per indifesa breccia. arici, ii-290: picciol prima, gigante or
, / ed in foco si distilla. arici, i-89: per non visti /
con l'ingenuo / rossor saran distinte. arici, 1-88: distinse [la natura
, e rabbellisce, ed orna. arici, i-113: gli aurei capelli /
gli avanzi illustri de'gran corpi estinti. arici, i-150: pon man dunque agli
insinuano su per preminenze distorte e ritrose. arici, i-18: più d'ogn'altra
distratta e sparpagliata da i venti. arici, ii-134: capovolti apparir, distratti
non se ne scorgono le commissure. arici, ii-136: spersi tra le foreste
, nell'attività, nell'industria. arici, i-170: questa, ch'io
sofferenza; orrido, atroce. arici, i-103: mite n'è l'opra
disvaghi). scorrere sinuosamente. arici, i-345: da tante / frondi,
vedono e si leggono e si permettono. arici, ii-235: fra i bennati d'
letter. sradicato, estirpato. arici, ii-123: gli argini abbattuti, /
. -schiantato, abbattuto. arici, i-364: e ti seguian fedeli [
la memoria della disventurata amistade. arici, ii-109: nel recinto /
che dal nostro cammino ci disvia. arici, ii-222: svelta di balza alpina
sogliono fare, fu a prato. arici, i-47: riparar le barriere anco fie
-cadere verso il basso. arici, i-144: allorché appare / sovra i
/ rinfiammato leon sua chioma estolle. arici, i-344: ardente / dal sol
divampar di sacro zelo e sdegno. arici, ii-248: già di fiaccole il
gli alti oracoli suoi manda fortuna. arici, i-84: dalla poppa / lui [
, scansare (un pericolo). arici, ii-222: svelta di balza alpina /
. -convertire, tramutare. arici, i-312: l'industre fontanier diverte in
cavalieri divezi della guerra vi avrà. arici, ii-84: divezzato il tauro /
morbido, più docile all'uso. arici, ii-153: con sottil magistero ivi l'
negata, o dal voler del fato. arici, 1-21: a ferreo giogo /
.. già dominavano in cielo. arici, i-161: i venti del nord-
svilupparsi (una città). arici, ii-166: nell'ampio sen che si
braman d'uscire al tepido sereno. arici, ii-320: sorgon d'ambe le rive
cede e si dona per vinto. arici, ii-213: schernito, tradito,
sodezza dorica e della delicatezza corintia. arici, ii-199: saglion qui dritte dalla terra
del fuggirci che fa il tempo. arici, i-299: irrequieto e desto / vigilava
dopo tre dì dormì nel signore. arici, i-253: il tuo poeta / dormirà
tossa / il mio corpo dormirà. arici, ii-203: sotterra / [queste membra
o risalti o espansioni membranose. arici, ii-75: per dolcezza che dentro
e lui tu ti trovassi addosso. arici, ii-214: un draco settemplice /
anch'esse il duolo e 'l pianto. arici, i-36: invano / poi con
di morte, per nimicizie dichiarate? arici, ii-397: né m'è dato,
/ senza vento percota estiva pioggia. arici, i-13: mal penetra il duro /
/ questo è ben da temer. arici, 1-6: indarno altri ti sforza /
pace e lo gaudio dello spirito santo? arici, ii-269: la reggia / del
che lo ricuoprono, con bellissime attitudini. arici, ii-94: i sileni, /
di verde edera bacco / concedette corona. arici, i-47: se intorno al tronco
sol dagli antri ederosi eco risponde. arici, ii-141: erran strisciando per lo vano
è il sacerdote e lui lo agricola. arici, ii-131: or del ricinto /
. letter. coltivatore, produttore. arici, ii-319: ma tu di lauri un
; dilatare (il respiro). arici, i-56: sparve / agli occhi lor
per cerebro o da altra causa. arici, i-36: questi l'umile agnella,
gloria e la fama egra vacilla. arici, i-28: sotto al peso / della
rei, / scelgon sue rime? arici, i-27: chiare udir dalle fronde emerger
in tempi di peste si son fatti arici, ii-142: al veder dopo la fuga
e serpentini, dentro a emicicli. arici, ii-199: vedi basidiomiceti,
mi valse che morì per nui. arici, ii-385: lasso e di vita in
. / qual eneo tuon rimbomba? arici, ii-247: tu quel mistico segno
gambe, e generatovi un tumore floscio. arici, i-179. il soverchio umidor nel
farla medicare per quindici giorni, tura. arici, i-53: si distacca / l'enfiata
il mare, l'oceano. arici, ii-139: dopo che per tremoti e
cocean gli entragni nello spiedo infissi. arici, i-219: nella ciurma infelice, orrendo
meno di epigrafica, lunghezza inutile. arici, ii-196: il senso arguto /
architrave posa il coperto dell'edifizio. arici, ii-132: ai posteri indolenti / non
intellettuale più diffuso e più equabile. arici, i-15: alcun medicamento era bisogno
'n fiamma maggior s'avanzi ed erga. arici, ii-122: e come per torrenti
e come gli chiamano, ermafroditi. arici, i-89: l'errante...
in vece de le ripe il lido. arici, i-io: come nell'uman corpo
e sparse / erran le nubi. arici, i-io: come nell'uman corpo
uni e la licenza degli altri. arici, ii-132: errò gran tempo incerta
non stanno ad un pietroso fiume. arici, i-255: qui tra il musco
(un corso d'acqua). arici, i-285: il mistico peana / si
principale era ornata di sei colonne. arici, ii-133: ecco di fronte /
. -assorbire, sottrarre. arici, i-47: così se intorno al tronco
scarso il vivere, esauste le fonti. arici, i-16: trovò gl'ingrassi,
secolo. -esempio. arici, ii-5: gli ottimi ammaestramenti infatti de'
le lusinghe che con le battiture. arici, i-231: i ben pasciuti /
da volger sotto, i fortunati avanzi. arici, i-44: il terreno atto all'
difenderla, gli altri per prenderla. arici, ii-351: ben in toglierti a noi
baciò la sua petrosa itaca ulisse. arici, ii-212: le fughe, l'esilio
infusa, / colei t'appresterà. arici, i-31: sebben esizial morbo non sia
mi credea e che mi contradicea. arici, ii-152: gli odorati / calici espande
sufficienza s'espediscano sì gran cose. arici, i-15: ivi del por l'ulivo
dal duol per gli occhi espresso. arici, i-217: agevole questa / s'
estatica molti giorni per cotal vista. arici, ii-214: lei quella che
se ne morì l'istesso giorno. arici, i-24x: avverrà ancor, che subita
conoscere l'esteriore del corpo umano. arici, i-90: arcana pianta [il corallo
molto infetta da qualche elemento despotico. arici, i-147: saglia, se il
esterrefatte. -anche di ammali. arici, i-175: dalle negre nubi il folgor
che coperse / il germanico cielo esterefatto. arici, ii-122: difesa / cercò indarno
estivo, insegna al pastore ad accamparsi. arici, i-163: volontario prenda / dalla
caprette: il sacro volto espero estolle. arici, i-5: come piuma / fosse
e la fronte men superba estolli. arici, i-63: onde superbo il re de'
a fargli fronte ogni virtute è sorda. arici, ii-283: come nembo leggerissimo /
è sceso. -profondissimo. arici, i-108: allor dato è al veder
ora estrema di venezia era giunta. arici, ii-139: per tremoti e per la
, da alcuni scrittori malamente tafano. arici, i-229: estro più crudo il moribondo
che ricco di calme esulta il mare. arici, i-234: e la campagna /
guisa di pesci lascivienti essersi esultati. arici, ii-i50: d'assiduo vento esulta
vadano con lor propri movimenti vagando. arici, i-253: come, / opra
incorporeo; evanescente; delicatissimo. arici, i-87: all'uom fe'dono /
amore, e sarovvene etemalmente tenuto. arici, i-339: quel ch'alto percote
, faccendola evaporare e diventare aria. arici, i-51: ma l'amaro nitro
) delle ghiandole genitali; castrare. arici, i-210: come a tempo adoprar vuoisi
che questi nostri elementari impuri e fecciosi. arici, ii-153: un murmure diverso,
basso sospirar vola il tuo canto. arici, i-167: di lucenti / pomici e
nelle insegne dell'impero ottomano). arici, ii-255: sui flutti di lepanto grand'
/ del senso, allor che dorme. arici, i-83: la conchiglia, /
poco prezzo, fallaci e sciapiti. arici, i-202: pe'medicati germi al suol
può fallire, né esser fallito. arici, i-215: per molti indizi, che
e solforo, farà puzzar la casa. arici, i-188: i maschi, /
caro, che il puro di casa. arici, ii-125: salva per le man
, non avesse turbato il tutto. arici, ii-98: strette / di lungo assedio
il vello della pecora). arici, i-201: quindi s'addoppia prosperando il
ne'boschi ed or ne'prati. arici, ii-399: sconcia forma, e brutto
o fanale nella scogliera della meloria. arici, ii-187: ai naviganti / in
/ bianca fascia la fronte gli cingea. arici, ii-97: candida una fascia /
avere un fastigio sulla sua casa. arici, i-io: la semente / combattuta nell'
l'acqua in quelle sublimi fastigia. arici, ii-173: dal fastigio del colle
impresa era il domar veneto fasto. arici, i-310: là più d'una riviera
l'argenteo color si trae lo sguardo. arici, ii-152: gli odorati / calici
arder d'amor gli occhi fatali. arici, i-37: di queste e d'altre
ultimo trofeo / ai fatati pelidi. arici, ii-360: né quando le splendenti /
alle forme, ecc.). arici, i-189: a cento madri, allor
razza, destinata alla riproduzione. arici, i-150: pon mano dunque agli assiti
costante ognor si piegherà sua fede. arici, 11-343: tu potente, fra
suo vero nome, ch'è cascarilla. arici, i-161: non è chi ignori
/ que'fortunati abitator sen vanno. arici, i-21: al verno e all'
, coopera alla fecondazion della terra. arici, i-42: dai moderni la causa
il vigore e la fecondità della vite. arici, i-53: di sughi / in
non se coll'aiuto di premente mano. arici, i-290: ma non per vagli
in rivi ed in perpetui fiumi. arici, i-51: come più esausto è
le lumacce al paragon son veltri. arici, ii-397: me assiso vedi /
cavità, non ànno midollo alcuno. arici, i-227: la rosea pelle imbianca;
prodotto una sorta di boscaglia irregolare. arici, ii-412: all'aprica maderno il dolce
vittime / ne i dì de'sacrifici. arici, i-36: questi l'umile agnella
in seno / i giovani germogli. arici, i-53: util non meno / che
quelle guance, o con quelle labbra. arici, i-129: di sangue ognor digiuno
con un gran dibattimento di cuore. arici, ii-199: vedi all'occaso un solitario
roder gli potrìe la molle cute. arici, i-51: né a contatto del tronco
sparger con larga mano il fertil seme. arici, 1-8: il due volte fecondo
arsi capi da l'erculeo braccio. arici, i-179: il sangue intanto / torpe
più esposta a quello atrabilar fervore. arici, i-235: apparve / lo sconosciuto
la pudica rosa al bel vermiglio. arici, ii-269: la reggia / del
si fiacca, il mio si stanca. arici, ii-121: rise il daco,
l'italia ad infettar da i monti. arici, i-141: teco la prisca fede
alle fiamme più di trecentomila individui. arici, i-249: per paura che un
/ per vergogna e rossor spesso fiammeggia. arici, 11-68: a questo dir,
un'erba ed or d'un fiore. arici, i-io: han le piante anch'
il cerèbro / scintillò la fibrilla intuitiva. arici, i-241: misto a la bevanda
la melensaggin / della dainocervipede propaggine. arici, ii-264: tolto è il bando
viti è florida e non interrotta. arici, ii-309: non infecondo avrai / qui
. - anche al figur. arici, ii-287: qual fia dunque che vegli
tra i fidati. -protetto. arici, ii-217: te dall'eterno eletto /
e precipita il monte alto decrepito. arici, 11-88: di lei si narra che
dal mio pensier non fu beltà simile. arici, ii-350: di sì divin lavoro
austera, i quali erano chiamati asceti. arici, ii-398: tra la polve e
infiammarsi d'un così avventuroso innamoramento? arici, li-m: il filtro, onde
da non credersi ne'nostri paesi. arici, i-190: avrai da quelle /
piombo, ovvero di cuoio di serpe. arici, i-213: ecco sorride, /
museo, un laboratorio). arici, i-108: se più vago stelo /
ferro pio ne le sue piaghe aggira. arici, i-53: se maligno serpe umor
/ qui restar senza di te? arici, i-16: primo i campi divise,
/ rimirando eritrea flebile in vista. arici, i-229: la flebil io dell'inaco
lambir freschi e scherzosi i venticelli. arici, ii-230: ella come pallido / fior
/ la peonia virtù marte guarìa. arici, i-293: per tal doppio lavor,
stelo, che va pur sorgendo. arici, i-87: pinse [natura] di
sempre per se stessa a terra serpe. arici, ii-54: quivi all'arti leggiadre
folgoranti pupille accender fiamme nell'acque. arici, ii-51: folgorante / era il
sprigionare scintille; eruttare fiamme. arici, i-297: per quanto / discorre intorno
. folleggiami, riducendogli a temperanza. arici, i-52: tu, che per senno
arbori s'abbatte con gran fracasso. arici, ii-369: così raccolta, / [
vitale, infievolito da un calore contrario. arici, ii-333: non ti sdegnar nel
si mette a fondere nella chicchera. arici, ii-151: ivi a'più freddi
gragnuola che parea coppelli d'acciaio. arici, ii-139: per frane repenti e fonder
occhi, che domati alfin li chiuse. arici, i-151: il pingue latte /
/ da limpida sorgente un ruscelletto. arici, i-312: l'industre fontanier diverte in
possano forare il fondo de'granai. arici, i-28: nel turgido frutto / l'
della crosta terrestre; vulcano. arici, i-296: quanto più cavi il suol
luogo di finestre, poche divisioni. arici, i-147: saglia, se il vuoi
. grande, alta, forte. arici, i-14: non indarno fra l'altre
questa, il saracino a quella. arici, i-107: poiché il sozzo ottoman dalle
umidi nembi il fa corrente. arici, ii-139: per tremoti e per la
, e nel letto cadde ammalata. arici, i-260: il dolce invito / della
si trovi al contatto dell'aria. arici, i-369: sé medesma accusa, /
, era subito uscito per rintracciarmi. arici, i-i7: questo [strame] i
, ma fragile e senza fermezza. arici, i-18: ivi soverchio / cresce il
per estens. slavina, valanga. arici, ii-290: come frana che il tempo
assordante rumore. -anche sostant. arici, ii-398: uno scricchiar di seggiole,
color grigio o di verde pallido. arici, ii-134: indizio / di splendida
preciso. - anche al figur. arici, ii-132: alto ben trenta / cubiti
. -rottame, detrito. arici, ii-169: il romano edilìzio a parte
le risposte erano fratellevoli e buone. arici, ii-285: con parole fratellevoli / ne
in maschera uscì fuor da cortigiano. arici, ii-22: coll'inopia deforme e la
rilievo dagli inimitabili scalpelli di fidia. arici, ii-112: volto / all'attica
fremere, / che il tempo aduna. arici, ii-108: dentro a quell'arche
di passione, ecc.). arici, ii-iii: quel misero, tra i
confin d'india v'ho retti. arici, ii-29: movi di cipro a la
lavorava con molta frequenza e diligenza. arici, ii-84: abbandonano di ftia /
alle mine / del folgore non è. arici, ii-52: candide nel tempio are
-cresta (di un'onda). arici, ii-320: sorgon d'ambe le rive
assale. arici, ii-319: a che mostri la fronte
quel bastione, che fronteggia sulla porta. arici, ii-200: una sala ampia fronteggia
studiarvi di fare fruttificar la terra. arici, i-253: opra d'amor, si
o la placenta, non sempre manifesti. arici, ii-69: fallaci steli di buon
monti si squarciano per interne fucine. arici, i-297: per quanto / discorre intorno
/ torma de'fuchi caccian lungi. arici, i-28: nel turgido frutto /
il collo alla vostra mannaia ultrice. arici, i-40: lei più non vide il
fóra / la mal tentata fuga. arici, ii-85: dal lito ermo di dia
/ orna col lume dell'eterno raggio. arici, i-84: vide [il navigante
tai dal pugno non fuggon l'anguille. arici, i-227: nel divincolarsi / per
di essa girano e sono sostenute. arici, ii-173: degli archi e delle mura
, lordo, intriso di sangue. arici, ii-259: non le disse, ahimè
veneranda sotto gli auspici del nume. arici, i-202: gli arsi aromi /
; sinistro, agghiacciante; desolato. arici, ii-187: da lungi ancora / lo
par la muffa di un fungo porcino. arici, i-90: arcana pianta [il
-di breve durata, fuggevole. arici, ii-204: il sol fra i nereggianti
tra la base ed il capitello. arici, ii-132: alto ben trenta / cubiti
sostiene il conno del corallo. arici, 1-88: dal zoccolo petroso il picciol
ancor piume e fiori di ghiaccio. arici, i-13: picciol dal fosso emerge
, della gagliardia di quello re. arici, ii-263: formidabile / nell'eterna
stesso che stare a galla, galleggiare. arici, i-180: la deforme canna alta
foglie, il fiore e i frutti. arici, i-173: ma non però granose
me ocupò la mente tal risposta. arici, ii-224: ma l'angiol cortese:
, che su vassene alle stelle. arici, ii-231: passato è il verno,
chiamano gemini, e noi binati. arici, ii-158: in voto / accomandollo
magnificava il prezzo di quelle inezie. arici, i-308: quanti in sulle prime
, ma civile e pubblica ancora. arici, ii-400: chi meglio di costui
rispetto per quella generosa loro ostinazione. arici, 1-86: in giù chinando /
lavori e de'piaceri dei geni. arici, ii-346: i carmi leggo, e
dopo la vittoria ottenuta in farsaglia. arici, i-98: se, dicea [venere
panni, che caschi a precipizio. arici, i-117: udii voce gentile, /
fuoco ciò in che sarà la piaga. arici, i-218: tutta / la germogliante
delle capre devastatrici dei novelli germogli. arici, i-29: porria [lo zappatore]
amor che tu porti alla gloria umana. arici, ii-292: là dove più crebbe
tutto disteso all'ombra, un fanciullo. arici, i-266: gittata in su le
nella ghiaccia là fino al bellico. arici, i-338: a gara la sedente,
strati di ghiaccio terroso. arici, i-341: acque labendo / da riposti
ch'ai nostri colli / fanno ghirlanda. arici, i-60: delle gemine tue sponde
suoi occhi. -sostant. arici, ii-225: la madre...
.. fu lasciato miseramente giacersi. arici, ii-22: tal si giacque i nudi
ancora si giacciono ricoperte dall'aliga. arici, i-64: o nel cader le pingui
di biade e d'alberi fruttiferi. arici, i-265: l'alpestre di rupi
giogo, coopera alla fecondazion della terra. arici, i-21: a ferreo giogo /
e sì v'incastra la marza. arici, i-119: un giovin lauro io vidi
i capelli] gli vedea girarsi. arici, i-io: questi [l'ulivo]
taciturni tratti / il girevol compasso. arici, i-222: svolgere dai nodi /
/ conveniente al luogo e alla stagione. arici, i-292: fu supposto comporsi il
7. dimin. giuggiolèna. arici, i-112: questo [corallo] che
drizzò precipitando il volo in giuso. arici, i-374: la stessa [elettricità]
soave freno / quel della monarchia. arici, ii-343: ai giusti re, cui
quello iddio che tu mi predichi. arici, ii-286: al salir dell'unigenito
gloriose / in su 'l mattino. arici, i-107: ivi la palma gloriosa inchina
o la viscosità naturale di simil cibo. arici, i-241: misto a la bevanda
canne, ineguali, piene di gobbe. arici, i-n: qual raggrinza / la
cotali smalti, che sembrano gioielletti? arici, i-89: di bianche gocciole minute
quando in cima gonfiano una messa. arici, i-209: se gonfiando / va
al timone, e lo governa appena. arici, nel più eminente luogo, ed egli
pronto valor sia sferza e sprone. arici, ii-308: pastor novello, affretta /
senza di voi non può vivere. arici, 11-68: o prole / d'iperion
niega indarno i suoi doni. arici, ii-65: le spiche aride e grame
essere coperto, punteggiato, screziato. arici, i-89: sol di bianche gocciole minute
batte, sbuccia / coi bacoli nodosi. arici, i-173: ma non però granose
materasse che gli danno a rifare. arici, i-218: sovr'alzati graticci a giacer
verni peggior più mite il gelo. arici, i-45: allo sperar risponde / grato
e ne le membra a que'giganti. arici, ii-22: grave letargo occupa i
il grave lezzo scacciò lor dal viso. arici, i-17: de'buoi 10 sterco
traspaiono da'sai sdruciti e sozzi. arici, i-50: di quel [concime]
un fiore), ecc. arici, ii-362: dell'uve gremite / s'
3. letter. cinto. arici, ii-213: che, gioco de'perfidi
, ho gridato con tutto il cuore. arici, i-200: alla madre / gridano
quel ch'era pantano oppur grillaia. arici, i-158: puoi sull'aride stoppie e
un groppo di cordoncini d'oro. arici, i-220: pria dai groppi la divida
non è cosa che vi resista. arici, i-376: groppo anco s'addensa
e favorire il passo a'fuggitivi. arici, i-146: non manchi appresso di
guai di mastini e di cagnolini]. arici, i-269: né latra [il
carco sleghi / di chi anelante vien. arici, ii-65: se in- dustre cura
è miso / e mal guardato. arici, i-158: del ben guardato pecoril lontano
, e difenderai la mezza quercia. arici, ii-399: sconcia forma e brutto
qualcuno: imitarne l'atteggiamento. arici, ii-397: né già creder ti dèi
le case, attendevano a difendersi virilmente. arici, i-26: alta barriera / fe'
preziosissimi vini, presentolle ad ennio. arici, ii-402: spiriti, guastadette ed elisiri
d'occulto veneno empion la terra. arici, i-49: altra [terra] ne
guaste / foglie de l'orto suo. arici, i-158: del ben guardato pecoril
men nocevoli s'avvisino agli animali. arici, i-19: già de'guazzosi tempi
/ di sdegno ardendo orribilmente insano. arici, ii-124: dell'arti con dispetto e
d'ogni poetica guida, e scornati. arici, i-123: le georgiche, ispirate
nella velocità del guizzo i delfini. arici, ii-156: si fan le trote
gurgite, fosse formato dall'amo. arici, ii-351: il superbo mal-dir di sdegno
noi tre... con giulia arici, con la silva e con maria fortuna
era tuttavia se non un alabastro calcareo. arici, 1-272: ma poche stille ormai
l'ignavo tepor lusinga e molce. arici, i-163: né l'ignavo tepor del
igneo cintio s'ascose il raggio. arici, i-314: l'agil'aura /.
-che esprime veemente passione, furore. arici, iii-214: igniti sguardi / saettano dagli
della casta di pace amica fronde. arici, iv-10: contro al ferro ignudo
un gran monte tutto quanto ignudo. arici, i-146: sull'ignuda arena / erba
/ di subito riveste e fagli belli. arici, iv-278: tra le felci ignude
illegiadrisce il fatto in varie guise. arici, i-163: sento commosso / da per
in maravigliose e nuove sue lodi. arici, il-n: noi, cui palme
illustrasi / da lui l'ombrosa selva. arici, i-137: di sereni lampi /
libero, / il regno della morte. arici, ii-195: tra le vie frequenti
è solito fare tal punteggiatura larga. arici, iv-370: già era uscito non senza
quelle che s'adoprano per imbiondargli? arici, iii-550: clizio, / tuo nuovo
: nel folto più m'imbosco. arici, iii-511: ritessendo / il già
, vii-341: 'imbrifero', piovoso. arici, i-51: dell'imbrifero autunno a
di noi padron'morosini in un'tratto. arici, iii-730: coperta la testa,
/ ti fui largo una volta. arici, iii-696: la patria mia / e
prodotto anche esso, il messaggiero immolla. arici, 1-214: quando immolli il tuo
/ del gran cucù al tumulo profondo. arici, iv-225: avean tacque correnti /
più che il suo error dannosa. arici, iv-217: stanno i destini d'israello
impacci, l'uccide e trangugia. arici, xxx-403: né tuttavia, benché
con maria s'impalma il damigello. arici, ii-386: a giovani fiorenti /
di terra esce e s'impampina. arici, ii-197: sculti nel marmo appaiono
/ voragine affogato e quivi giacque. arici, iii-332: contro la rupe / fiaccàrsi
tenevano gli occhi fissi in samuele. arici, i-378: di franklin dono..
cavernosi spaccati impenetrabili a vista umana. arici, iii-257: guardati dalle piante e
il clima impera ai bisogni dell'uomo. arici, i-115: la rosea salute eterne
abilità per impiegarli nelle cariche maggiori. arici, i-142: re francesco i..
impietrava ogni d'uom polso e vena. arici, i-92: abbandonata / poscia dal
sale che la manteneva fluida e corrente. arici, i-336: si converte / la
frutto, una pianta). arici, i-64: s'impingua appena il frutto
sì, ma tacito s'asconde. arici, i-13: al vicin le fiondi implica
atride, / la tua bell'anca. arici, i-130: or nel giacinto infosca
mani per la reconciliazione de'penitenti. arici, ii-281: del credente / sovra il
lungi o labbra profane. arici, iii-69: il marchio impronta /
impuro e proscritto dalle nostre mense. arici, i-36: al nume tutelar che veglia
qual dicesi moto vermicolare o peristaltico. arici, ii-160: sostenne piuttosto andar mendico
minacci ugual noia al suo ritorno. arici, iv-75: rota il vendicator ferro
che c'inasprano la rigida pelle. arici, iii-123: l'irte barbe indura
rendere freddo, rigido, pungente. arici, i-214: quando il verno / le
in empire e marittima è cirene. arici, iii-365: l'inimica / forza lo
timido lepre le pioggie dell'autunno. arici, i-257: non per verno /
quel peso crudel che l'alma incarca. arici, ii-365: di scarso viatico chi
1485, s'incenerì la vecchia scuola. arici, iii-718: ida sublime, a'
aria incensa ch'è presso al fuoco. arici, iv-235: par vento leggier
le api], se ne vanno. arici, iii-656: trepidanti [le api]
montagne inalba e i campi erbosi. arici, iii-540: con saette e face
alla pietosa inchiesta / io volerò. arici, ii-228: sollecita / nell'amorosa inchiesta
inchinavano alle sodisfazzioni della maestà sua. arici, ii-252: se sventura, se fiera
la greggia immonda / de'ranocchi. arici, i-165: incitando / dispettoso per
flutto infido / questo lido crudele. arici, i-57: non vedi tu, che
raggio / dell'inclinato viver mio. arici, ii-421: come degl'inclinati anni
che rimaneva ben poco del giorno. arici, i-270: il generoso / lione in
deliberò di dare il guasto a'fiori. arici, i-216: ma se [
debole assai, ma tuttavia positiva. arici, i-315: dalle vòlte incombenti sporgon
in modo opprimente, minaccioso. arici, i-307: grandi conserve di acque si
della patria, o incompianto. arici, ii-267: derelitto dal padre, incompianto
starà ferma e non andrà in ruina. arici, ii-156: si fan le trote
estens. ornare al vertice. arici, i-119: un giovin lauro io vidi
vermiglio licor l'ume i donzelli. arici, iii-419: in giro accolti /
intatta / di vivifico odor aura gioconda. arici, i-9: l'incorrotta palma,
suoi rivi dedur puro e incorrotto. arici, i-243: diva apparve / d'incorrotta
mena, e seco lei la terra. arici, i-264: non vide / che
oltre che di sua natura increscevole. arici, i-56: narrava /...
non gli lasciava intendere il vero. arici, iii-435: dell'armi il desio lo
morbo in paesi contigui all'italia. arici, i-236: l'acquosa cachessia, dell'
. mite, modesto, pacifico. arici, iv-371: non mi tenti contro il
remoti, e cambia o merca. arici, ii-20: epidauro / a lui vittime
aver avuto imposte né altro serraglio. arici, i-160: non appar di frondi /
. dava indizio di breve vita. arici, ii-26: i sacerdoti allontanavano da quel
la gelid'orsa i campi indura. arici, iii-123: l'irte barbe indura
costole col fregarle a gli alberi. arici, ii-84: divezzato il tauro /
cura del conscio specchio e dell'ancelle. arici, i-iio: se certo calar giù
, e 'l torno all'ozio inerto. arici, ii-344: l'inerte ozio e
un luogo, ecc.). arici, ii-339: cieca, l'umana prole
, che colpisce senza misericordia. arici, iii-645: ma ben d'altro il
; arricchire di fronzoli superflui. arici, ii-135: e quel che fu romana
/ cinte d'invitta infaticabil lena. arici, i-45: chi per forza /
portar, che con amor l'accolse. arici, iii-699: poiché dallo strazio all'
viepiù sente languir la salma inferma. arici, iii-212: nelle pugne / parve
aggiungere alla smania qualche picciola bestemmia. arici, ii-288: l'inferma natura /
indicibili, sia fisici sia morali. arici, iv-380: io patii tutte le pene
, e gl'in- seguì tremanti. arici, i-192: dagli astri ledei partendo
culetta / era sua luce infetta. arici, iii-514: una gran folla per
, e al suol s'infigge. arici, iii-621: scese a la nudata
fare quelli peccati che arebbono fatti. arici, iii-127: in sui tosati / corpi
verso 82, c. xiv. arici, ii-399: al naso / doppia lente
la mia possanza informa e move. arici, i-89: diverso umor...
per poco non rassembra un nume? arici, i-55: da che prometeo al
informato de le maligne relazioni dategli. arici, ii-304: informati del suo core,
etra / di ferrigna caligine infoscossi. arici, i-130: or nel giacinto infosca
. intriso, inzuppato d'acqua. arici, iv-15: tra le ingrate piogge ir
del fiero / tidide tasta infrangi. arici, 111-417: d'altro cibo / sostenendo
spagna resterà molto facile infrenare alemagna. arici, iv-68: ben sa quanta lo
di bollenti ruscelli. -effuso. arici, i-366: in un col mondo eterna
di dio, meriterebbero questo castigo. arici, i-288: ben altri ingegni architettò
, / tutto è gloria per noi. arici, i-21: come cesse 11 buon
e l'altro vi ingenerò pestilenza. arici, i-292: funesta a chi ne bebbe
uditiva, non ha alcun moto. arici, i-260: d'ingenito zolfo e di
, / inghirlandò le temerarie mura. arici, i-344: il pian che largo a
intorno intorno / nuvola profumata inghirlandavalo. arici, iii-91: gli olmi inghirlanda di feconde
manifestamente falsa; errare gravemente. arici, i-290: né men fe'ingiuria al
salsa di sassuolo oscura ed ingloria. arici, iii-535: dalle pugne rimoto, ingloria
il tutto ingombrano e d'ardori. arici, i-157: prima e salutar legge
di cibi, e saccheggiati i piatti. arici, iii-267: scilla...
non gli rimanga di che occuparsi. arici, iv-15: tra le ingrate piogge
: le pustole ingrossarono e suppurarono. arici, i-232: la contrattil pelle / scolora
piede / de'magni ostelli fermentante fimo. arici, ii-321: sgombra l'iniqua peste
ne precise il doppio / tendine. arici, iv-279: pur dove l'elmo nel
argomento, un'idea). arici, i-100: mal forse qui s'innesta
uomini. -figur. contagio. arici, i-269: mordendo / e morendo,
la musa acconcia o condita a diletto. arici, ii-6: di bachillide, antico
sono state innondate dalle lagrime di teresa. arici, iii- 527: l'italo
entro ne'laghi ad inquinarmi il piede. arici, i-104: a sì rio travaglio
vetri, / fuor per essi rimira. arici, iii-641: morde il fianco /
nobile giardino / germe più bello. arici, iii-82: il trasformato pero offrir
ed illustri al verde idalio serto. arici, ii-10: ghirlande ne intesse alle
per estens. scavare, incavare. arici, iii-605: insolcando le fosse altri dinanzi
, con un'impronta profonda. arici, iii-433: di rughe insolca la sua
). - anche: increspare. arici, iii-256: con impeto incessante a sé
, arato; inciso, incavato. arici, i-344: emergere di verdi / cespi
insozza'mi tutti li vestimenti miei. arici, iii-657: l'istesso re latino dalla
nelle membra caduche inspira e chiude. arici, ii-31: sulla bocca al giovine che
che in suo dir non erra. arici, i-236: or la contorta / rachitide
l'onestà. -intr. arici, i-381: né più insulta ai ricolti
allarme, si chiama * insulto '. arici, iii-515: le teste / d'
d'intatte foglie i bei colori. arici, i-200: perché intatta, a voluttà
volgendo, in te lo sguardo intese. arici, i-240: non lo percuoti [
pascere le erbe che dintorno gli stavano. arici, i-105: altri [dei castori
e la terra n'era intenebrata. arici, i-141: al ciel levasi errando /
stelle hanno ritirato il lume loro. arici, ii-202: il ciel s'intenebra
còlti, e di beate / città. arici, i-167: arditamente il piede /
confusa, / dal dolor intercetta? arici, iv-279: pur dove l'elmo nel
piedi sotto la superficie della terra. arici, iv-293: nel vivo sasso cavasi e
in terra, col mar- retto. arici, i-164: non la saturnia falce,
che possi credere esservi intervenuto pentimento? arici, ii-iii: novello di patria ira intervenne
da grande / timor panico sorpresa. arici, iii-487: a lor tresche intesi /
/ fulgide fibbie assicurollo al petto. arici, i-174: non lontan cantando intessa
potrei essere anche più compatito che ripreso. arici, iii-660: nell'intimo petto /
fèrsi incontro / al lugubre convoglio. arici, iv-265: per sette e sette
trombe; ed è la guerra inditta. arici, iii-443: guerra intuona / la
intuoni, tremo, il confesso. arici, iii-454: di laurento in su
i colleghi bruttamente s'erano introdotte. arici, ii-166: del tempio a lei [
che esprime corruccio, disappunto. arici, ii-398: all'intorato / supercilio diresti
, divinamente / s'adattan tutte. arici, iii-349: una collana / d'auro
quelle della sinistra, le strignesse. arici, i-345: datante / frondi,
, l'infistolirle, l'inacerbirle. arici, i-371: l'uom...
di amicizia, ecc.). arici, ii-377: tenera / tra ninfe e
tondo. -incrociarsi, accoppiarsi. arici, i-186: l'età che gl'imenei
ogni ben versato giureconsulto avrebbe favellato. arici, i-3: condotto allora per gli
in sul vetro e lascia seccare. arici, i-237: spesseggia il sale, e
intrinseca le gira e le spalanca. arici, i-282: descrive la intrinseca struttura
d'arricchire. -penetrato. arici, i-265: intromessa / giù per gli
la miseria avevano pressoché tutto invaso]. arici, i-257: romoreggiando [il fiume
/ non invermigli aprii vergini rose. arici, ii-36: la folgore eterna..
mezzo del cortil gli corse incontro. arici, iv-57: a piè del monte,
, in ogni parte diligentemente investigando. arici, i-296: quanto più cavi il suol
giudicio di colui che si narra. arici, ii-13: stolto chi torme investigar
infino ad austro invia funesti lampi. arici, i-171: velocemente invia da tutte
sue case / la sua gloria invilir. arici, iii-259: si gelò il sangue
la fatica della caccia della pernice. arici, i-211: ma quello [l'agnello
così invilito sinora la nazione italiana. arici, ii-22: l'afflitto uscì morbo,
giammai non sciolse / candida prece. arici, i-174: al monte,.
/ sentir vorrebbe i bellicosi inviti. arici, ii-250: della diva tua stampa
o sol, intento al sacro uffizio. arici, ii-300: de'spirti malvagi l'
fero morso / de'cani involerà. arici, ii-391: la pimplea...
qual di garrula fiondine è la voce. arici, i-63: il tordo avido assedia
contrada e nella regione della morte. arici, i-283: l'animo mio sorge
grandi quanto irreparati, perché inaspettati. arici, i-29: soverchio timor d'irreparati
ombre alcune irrequiete liste di luce. arici, ii-424: al molle / rorido
intermittente (una luce). arici, ii-234: la man del casto veglio
interna forma e 'l bel natio candore. arici, i-104: in dura / servitude
/ la divampata ognor squammosa lingua. arici, i-179: a puri fonti / abbeverar
non si avventa mai a mordere. arici, i-269: ulula [il cane]
vani / metter paura addosso alle persone. arici, i-12: tardi accorto del fallo
; scatenarsi (un uragano). arici, ii-154: nel lago irrompe / la
acqua ch'indi brillando usciva fuora. arici, i-119: lungo i floridi margini,
mammella, / nel polmon gliela ficca. arici, iii-616: per fuga indarno /
sono irsute, ma senza resta. arici, ii-154: irsuto ivi e selvaggio
/ cinte di creste sanguinose ed irte. arici, i-136: scuro e vivace ha
ispido gelo / teme il grave rigore. arici, i-260: il verno ispido agghiaccia
s'insterilisce sotto le mani de'schiavi. arici, i-342: dove la si sbarbichi
poscia ritornare più poderosa e meglio instrutta. arici, iv-24: la bene instrutta impavida
d'arredi e di nocchieri istrutte. arici, iv-148: di tutt'armi instrutto
dell'inno imperiale male italianizzato dal- l'arici. italianizzatóre, agg. e
d'acqua fresca, la ricucii. arici, iii-127: ma scampo altro migliore,
memoria e lucidità di mente. arici, iv-296: a morir venne, /
il ciel del suo lungo divieto. arici, ii-227: col desiderio affretta /
partic. il salice piangente). arici, iii-33: le suore di fetonte avvolge
, / dolci son fin le lambrusche. arici, i-178: all'aspra sete /
, luminoso, intatto / nume. arici, ii-174: a la fumosa /
. -letter. ardere. arici, i-296: lungi dal ver non si
. vasta superficie, distesa sconfinata. arici, i-337: di tutto insiem fassi concreta
sitibondo stelo / languido cade il fior. arici, i-52: sgombra l'ulivo de'
mira, ci tenghiamo alla larga. arici, iv-397: riderò anco di quello,
armenti e ne'paschi erri disciolto. arici, i-149: se in un coll'agne
freschi a i feriti e lassi. arici, ii-251: forza al fiacco,
e assordar co'latrati e lambir sangue. arici, i-218: ad esular costringi /
lucente / nelle latebre più riposte affretta. arici, i-92: tentò del nuovo insetto
per una carrucola sospesa in alto. arici, iii-170: ei le sorregge e
siede alla parte diritta del padre. arici, ii-276: come leggier'nuvola / che
lo scoppio e sento il colpo. arici, iii-435: indi torcendo le pupille ignite
al ciel gli levò l'onda. arici, ii-156: si fan le trote incontro
oimè! / aspra burrasca levasi? arici, i-216: ma se dal soprastante etere
di lino, come i sacerdoti. arici, iv-118: loco è il tempio di