. in modo dilettevole, piacevolmente, argutamente. salvini, v-436:
garriva con lui, perché gli rispondeva argutamente. guicciardini, iv- 141:
. guicciardini, iv- 141: argutamente fu detto da qualcuno che gli altri
voti tutti concordi dichiarato perdente, disse argutamente... che egli niun conto faceva
e sottile come quel d'un luccio, argutamente. 3. disus. con
collane e manti e velli / cascanti argutamente. arici, 37: e fra le
, 37: e fra le aiuole argutamente / son vialetti di cernita arena, /
seconda favola... fu commentata argutamente da guido stesso che gridò ridendo:
le prime fondamenta di ekaterinoslaw, disse molto argutamente: abbiamo fatto oggi, l'imperatrice
iii-10-67: onesto da bologna metteva assai argutamente in deriso questa sottigliezza d'imaginazioni metafisiche
e dicea farlo per disgrossarsi, rispose argutamente un maestro: 4 dì piuttosto per
rappresentare commedie? d'agitare soavemente, argutamente, ed utilmente le umane passioni per
, avv. in modo faceto, argutamente. leonardo, 2-118: la qual
facetare, intr. scherzare, parlare argutamente, in modo faceto. farsi gioco
estens. e al figur. spiritoso, argutamente brioso, comico (l'indole di
. dire facezie; motteggiare, scherzare argutamente. cagna, 1-107: ognuno sente
sanato. qui si adatta ciò che argutamente rimproverò quel satirico a chi non era
. -con scarsa vena, poco argutamente. varchi, 7-378: marziale disse
, ii-831: figurette assai gentilmente e argutamente dipinte. -con stile aggraziato, chiaro
di maria, in cui ha giuocolato argutamente col mare. leopardi, v-
con tono ilare, faceto; scherzosamente, argutamente. cavalca 9-19: soleva dire giocosamente
saremo certamente salvati. 9. argutamente, spiritosamente. tasso, 12-697:
: nel '79 scrisse intorno alla tortura argutamente e umanamente e persuase a non imporre
. non infacetamente: alquanto graziosamente, argutamente. esopo volgar., 6-141:
negò... di quella bestiale inibizione argutamente narrata risero tutti. -disus
pellàre, chiesta'. carducci, iii-26-67: argutamente pensate e interplanetari. durativo di pellère
è lo stesso che parlare, come nota argutamente il croce, di monismo pluralistico o
intorno ad esso. -spiritosamente, argutamente. buonafede, i-171: è nota
: ho stupito, in sentirvene così argutamente, con tanta, descrettezza discorrere: anche
dei nostri borghi, tutte, come diceva argutamente il mio nonno, materassabili, materassabilissime
all'infinito; delle epoche (come argutamente egli dice) * mediatizzate '.
, una 'filologia '(come fu argutamente detto) posta al luogo di una
: egli, autore d'una canzone argutamente affettuosa su gli effetti provenienti dagli sguardi
) iù sicura dialettica positiva, smantellava argutamente e fisime di quel platonismo da orecchiante
e dicea farlo per disgrossarsi, rispose argutamente un maestro: di'piuttosto per ingrossarti
ster 'del diavolo, come fu argutamente chiamata la sua invocazione al signor dell'
petulante irriverente giuoco. -spiritoso, argutamente malizioso (una frase, uno scritto
grandi e di figurette assai gentilmente e argutamente dipinte, di indicazioni e chiarimenti ai
sottile come quel d'un luccio, argutamente. borgese, 1-301: era uscita.
vista e rivista in qualche quadro 'come argutamente annuncia il programma, è una lontana
suoi motti, con la sua eloquenza argutamente ed elegantemente ciarliera. gobetti, i-180:
per la rivista che si vuol fame argutamente in quello stesso giornale. betteioni,
, iv-11-41: il repubblica- nismo, argutamente definito da un commediografo francese...
fra l'asino e la capra, argutamente intendendo d'apuleio e di marziano capella
natura). tesauro, 2-58: argutamente alludenti a qualche faceto o severo concerto
loro sconcie bellezze. tesauro, 2-247: argutamente fu schernita una sposa vanarella che,
, quasi lapide che il morto abbia argutamente inciso dal di dentro sul suo proprio sepolcro
239: così (secondo il motto spruzzato argutamente da teocrito contro d'anassimene dicitore,
stare fra l'asino e la capra, argutamente intendendo a apuleio e di marziano capella
, ii-125: godeva lo spartano udir così argutamente ragionar l'atico, e per istuzzicarvelo
apparecchio televisivo sia una persona che, argutamente travestita da macchina con pulsanti, da