volete milanesi? od aspettare / da l'argin novo riguardando in arme, / o
ei qui ci trasse: un torto / argin divide le due schiere: a destra
idem, 68: un torto / argin divide le due schiere. cattaneo,
foscolo, 1-36: alla ruina / argin por volli, del fraterno regno, /
milanesi? od aspettare / da l'argin novo riguardando in arme, / o
per la battuta, 0 'n sull'argin de'rivi. d. bartoli, 40-ii-273
, milanesi? od aspettare / da l'argin novo riguardando in arme, / o
17-948: quale / steso in larga pianura argin selvoso / de'fiumi affrena il violento
le mura, i valli e gli argin forti / del cieco abisso e datogli di
252: questi [prati] d'argin informi e di solcati / dorsi e
ei qui ci trasse: un torto / argin divide le due schiere: a destra
fossa i suoi campi, e d'argin fermo. fucini, 192: era.
ti cela; al furor suo / argin son io frattanto. nievo, 3-18:
pel lume fier, che sovra l'argin arse. monti, x-5-346: il cerulo
in sen gli abbonda, / che l'argin di modestia alfine innonda, / e
chiasi e tremante / colle intrecciate mani argin far tenta / alle squarciate viscere sboccanti
ca'da mosto, 302: questo argin è abitato da mori e da negri.
ca da mosto, 302: questo argin è abitato da mori e da negri
qua or là rassetta il periglioso / argin che piega; ma cresce sì l'onda
che in sen gli abbonda / che l'argin di modestia alfine innonda / e fuor
, / era ivi all'acque pigre argin e ponte. b. del bene,
palude, / era ivi all'acque pigre argin e ponte. -ponte a
passaggio. varano, 1-62: il margo argin formava ad un profondo / fiume,
ca'da mosto, 302: questo argin è abitato da mori e da negri.
la via s'aperse: / l'argin passamo che richiude tonde / dove l'ombre
: si compiaccia venir vossignoria / sull'argin del torrente, ove la piena / ultima
rotto e più piovoso, / sull'argin corre. giusti, i-99: un
placidamente e sol di versi armati / argin poniamo a le mordaci cure, / sulla
agginocchiasi e tremante / colle intrecciate mani argin far tenta / alle squarciate viscere sboccanti
che in sen gli abbonda / che l'argin di modestia alfine
cesarotti, 1-viii-313: colle intrecciate mani argin far tenta / alle squarciate viscere sboccanti
serpente / spezza col molle piè gli argin usati, / e col vomito suo,