ho, che di promesse e fole. aretino, ii-239: dove è la certezza
2. ant. cerbiatto. aretino, ii-76: dico che domenedio creato che
. -in senso osceno. aretino, 8-51: si coricò egli, e
e parea proprio un citriuol d'agosto. aretino, ii-171: vengono i frutti,
che i mariti si trovano ingannati. aretino, 2-17: piacquero... i
fu in tutta l'isola che dire. aretino, 2-9: dìamisi il secondo luogo
proprie cose in quale stato sono? aretino, 2-139: che più? io trascorro
soddisfacente, successo, fortuna. aretino, 2-11: né si dice altro,
in sul colle / sovresso noi. aretino, 2-26: a pena le ciriege cominciano
che sembra un cherubin del paradiso. aretino, 2-100: egli è nel volto
altri si faccia 0 ti dica. aretino, 8-53: odo un parlar cheto cheto
nella stagion più dispettosa e calda. aretino, ii-218: il poverino si è lasciato
non gli fosse venuto in mente. aretino, 1-149: -a ognun piace la
8. dimin. chiacchierina. aretino, 8-372: poi gli entrava nel quanto
dire spropositi. - anche tr. aretino, ii-209: -don ipocrito vi ha fatto
chiappe squadernò (con reverenzia). aretino, 8-300: e felice una la quale
4. dimin. chiappettina. aretino, 8-16: quelle fossettine, che si
; portar via, rubare. aretino, iii-69: io non so parlar per
. riuscire a ingannare; abbindolare. aretino, 8-242: oimè, io dico oimè
. (chiappéggio). sculacciare. aretino, 8-327: nel vederle alzare i panni
quantunque ancor non s'intendea la trappola. aretino, 8-288: che forgia di chiappole
ben rossi. -sostant. aretino, 1-121: la bevanda, che basciava
tempo in su la chiara fonte. aretino, iii-121: l'aria o è nuvolosa
e possonsi meglio brunire colla pietra. aretino, 2-212: quella trasparenza, per
denaro tutto si può ottenere. aretino, 2-95: e caso che la lusuria
, e in mezzo al chiassolino. aretino, ii-97: -di che paese sei?
con cioncar malvagia e chiavar ritto. aretino, 8-174: questi tali...
denaro per usare con donne. aretino, 8-80: in tre anni si mangiò
che vi credea stare in sempiterno. aretino, 8-97: la castità donnesca è simile
che tu da te ne pensi ». aretino, 8-196: ora io non vo
25. membro virile. aretino, 8-25: -come ti potevi tu raffrenare
dare, altrui tórre a podere. aretino, 8-389: inteso la trama, corse
grande, ed anco un chiavicino. aretino, iii-53: tolle questa chiavicina e
. congiungersi carnalmente con una donna. aretino, ii-160: vo'bestemmiare, vo'portar
se poteva andare per la terra. aretino, 8-273: ordinò che le fossero
da ira violenta e impotente. aretino, ii-275: rodi tu i chiavistelli quelle
volere gli estremi conforti religiosi. aretino, 8-55: fece venire le lagrime in
padre per moglie non mi chiede. aretino, 8-250: tosto che la signora ebbe
subitamente e dagli altri è partito. aretino, 8-25: credo che avrei lasciato andare
rasa, se non viverà bene. aretino, iii-5: né manco m'andò
chierica del cervello cum questo coltello! aretino, 1-5: come io veggo 11
ci verranno alla festa questa mattina. aretino, 1-8: il chierico deve rispondere
chiepino). ipocrita; bigotto. aretino, 8-9: le dipinture erano tali che
la sua pittura non sapria dipingerle. aretino, 1-41: or risolviamola a lodar
2. accarezzare con la fantasia. aretino, iii-49: io chimerizzo da me stesso
, guadagnar alcuna somma di danari. aretino, 2-166: ebbi molta gran volontà di
: questa chinea mi par gentile. aretino, 8-265: egli co denari de la
restringersi addosso alla chiesa parrocchiale, aretino, 8-284: a la fine il non
3. ant. cheto. aretino, 8-15: si fece cavar dal nido
che sia per il mio bisogno. aretino, ii-58: mi vergogno a porre
5. in senso osceno. aretino, 8-16: perché il chiodo stesse più
bullette. -spreg. chiodiàccio. aretino, 8-57: l'ermo...
l'aiuolo a una chiosa. aretino, 8-124: sopra tutte le altre abbi
, con valore superlativo. aretino, 8-112: sforzato a la fine da
particolare: i chiodi che fissano al manico aretino, 8-245: già la signoria de la
2. figur. articolazione. aretino, 8-234: il martorio, che ha
e dopo tre dì sarà puro. aretino, 1-192: il romito, fattogli parte
, come quello delle cipollette malige. aretino, 8-380: saluto i sacerdoti,
non vedo onde salvar mi possa. aretino, 2-5: egli, tosto che mi
all'aria, alla luce). aretino, iii-257: ecco il littor: littore
false calunnie, come ha l'omo. aretino, iii-214: ciascun suggetto di mirando
universale albergo di tutto il mondo. aretino, 2-3: ne l'appressarsi l'
bella molto, la lia era cispa. aretino, 1-17: né alla sorte lusca
. -per simil. scherz. aretino, ii-156: io son pur diventato cursore
tomi / a terminar la cominciata guerra. aretino, 2-6: la morte, che
percossa, si risolva in acqua cito. aretino, ii-91: ora io vado e
la collora soprastare agli altri umori. aretino, ii-219: il vostro umore è
nobile, aristocratico: borghese. aretino, iii-228: cittadinesca e popolar brigata,
. popolare, plebeo, volgare. aretino, 1-136: soleva portare le vesti gioiellate
parimente de'cittadini e del popolo minuto. aretino, iii-247: beato colui, che
cittoletti. -cìttino. aretino, 8-216: in mantenersi con tali,
per gano ordita, et il riporto. aretino, 8-78: e postolesi allato,
: cogliere un'occasione favorevole. aretino, 8-28: che dissero quelle dal piantone
sapere approfittare di qualche cosa. aretino, 8-242: la mala ventura..
capo a piedi, completamente. aretino, ii-245: va'e vieni a tuo
gente vile, spregevole, canaglia. aretino, 8-336: hai vista la ciurma,
); canaglia, marmaglia. aretino, 1-194: ci si levi di bocca
ancor di giuda i baci. aretino, 8-361: parendomi che ella
di tutti i ciurmatori del mondo. aretino, 8-166: i garzoni sono tutti frappatori
banditi dal pubblico, come è l'aretino, il franco, il bemia e
, e cercando andian nostra ventura. aretino, 1-36: di cotal uomo si
, e tutti sciogliessi i sacchetti. aretino, ii-39: questo che invita,
ant. profitto, guadagno. aretino, 1-75: è costume del giuoco,
fusse vivuto e'venia gran ricco. aretino, ii-237: si studiano nel civanzare
2. per simil. aretino, 8-60: una mia vicina..
né chi qua e là civetta. aretino, ii-29: quella è piccola,
, che ama farsi corteggiare. aretino, v-1-28: làscisi cotal degnità [di
van dove el pazo gli getta. aretino, ii-124: me '1 par vedere
antichi tempi senza civilità alcuna di vivere. aretino, v-1-424: basti a voi che
ant. illustre, famoso. aretino, iii-155: - haiti calzato il giacco
5. come titolo onorifico. aretino, 2-14: io con più riverenza saluto
, dica per « co co ». aretino, 8-331: la volpe giunta fra
: pezzo di scavo archeologico. aretino, 8-252: tu non fossi giammai romano
». -per simil. aretino, 8-234: se ben la invidia fu
bruciatura; sensazione di bruciore. aretino, 8-18: nel cavarlo, restai con
9. membro virile. aretino, 8-173: -di che ridete voi?
(a un'opera letteraria). aretino, 2-61: voi, non facendo né
. - anche in senso osceno. aretino, 8-95: il codacciuto, mutato panni
ponga materia coe- tema a dio. aretino, iii-181: -o cerva d'amore,
casa, aiutando ella a sostener cornelia. aretino, 8-27: trasse d'un cofano
nell'angelo, e in dio. aretino, ii-79: bisogna dissuadere il matrimonio,
potervi con tutta la famiglia stare. aretino, 8-234: in tanto vendile nascosamente a
a mezo, fe'debole effetto. aretino, 8-313: -la spada è in aria
: voi m'avete colto in iscambio. aretino, ii-203: vorrà azzardare una
persona per cavarsi ogni sua voglia. aretino, 1-114: - in cotal mezzo,
estens.: anche di cose. aretino, ii-119: io sono in opinione che
« compratene una per te ». aretino, 8-352: in tanto io mi lascio
grossolano; minchioneria, castroneria. aretino, ii-93: ah, ah, dimmi
la cognata arse d'incesto amore. aretino, ii-116: le guerre, le pesti
. dimin. cognatino, cognatina. aretino, ii-256: moglie, mariti e cognatine
a'miei predecessori onorevole stato sia. aretino, ii-95: la maggior parte de i
.. tutta leggiadra, tutta amorosa. aretino, v-1-168: certo, compare,
ducato di borgogna da la corona. aretino, 1-166: commendava forte gl'inventori
galeazzo essere proceduta da coito immoderato. aretino, v-1-154: la natura ha infuso
(in senso familiare). aretino, ii-249: -la non andrà cori.
sudare abbondantemente tanto da gocciolarne. aretino, 3-35: tale è la importunità del
dove si vede colassù quel fuoco. aretino, ii-92: io veggo colassù in
vui siti sacrificio, olente eira colada. aretino, 1-165: egli fece una bella
di quaresima, da fare colazione. aretino, ii-no: i nostri padroni hanno
8. dimin. colazioncina. aretino, ii-196: verrebbevi mai voglia di fare
un mese si stesse di piatto. aretino, 1-167: ha per natura, il
levai del luogo ov'era quatto. aretino, 8-329: la luna non iscema e
; / nella trabacca sua stava colcato. aretino, 8-83: ella aveva un marito
3. per simil. sporcizia. aretino, 1-60: egli, ch'è più
cose fuori d'un finissimo cristallo. aretino, ii-31: conosco alcuno che ha
segno distintivo di un ordine cavalleresco. aretino, 2-4: le ferite e la perdita
non si confaccia al loro cuore. aretino, ii-27: tu, che ti credi
ch'io li volea tutti per morti. aretino, 8-367: certamente io era un
3. triste, malinconico. aretino, ii-114: or lasciamo le cose colleriche
porge e vae alla natura dinanzi. aretino, 1-21: colui che uccella a
lo braccio-in collo, e tramortie. aretino, 8-55: il pecorone le si gittò
collo al duca or se'caduto. aretino, 8-169: -e finito di mangiare,
, ma a trarla del peccato. aretino, ii-33: poi che la tua capar
, dicendo [ecc.]. aretino, 1-125: chi vuol sentire e veder
, da così dolce esca invitate. aretino, 8-280: la colomba fu cavata
sottomesso, viene trattato ancora peggio. aretino, ii-94: bisogna fare e dire il
, io non ne vo'danaio. aretino, 8-232: -dove traete voi? -al
. -con significato osceno. aretino, 8-64: ella recatoselo ne la palma
ed egli stava sempre più forte. aretino, 8-378: ne l'udir parlare lei
non quando la mattina si veste. aretino, 1-35: come al capitano è
, trinzati, pomposi e superbi. aretino, ii-7: e tutto pieno di lussuriosi
fiandra, per trovare uno maestro solenne. aretino, 1-41: voglio incitar bronzino pittor
colorito di smalto, le sta sopra. aretino, 2-57: altri cominciò a mutar
; la quarta il bel colorito. aretino, ii-136: crepino i plebei ed i
vedere le rovine dell'anfiteatro o colosseo aretino. carena, 2-74: 'anfiteatro'..
cristeo / che purghi '1 culiseo. aretino, 8-25: mi ci posi su
bere un poco di vino. aretino, 2-196: crédamisi pure che quasi tutti
furore ch'è in lui l'accieca. aretino, ii-56: mi vien voglia di
correre. baretti, 2-88: se all'aretino diluviarono addosso le collane e i ducati
. dimin. coltellatina: sfregio. aretino, 8-397: i segnuzzi del mal francioso
un coltellino per forare un cocomero. aretino, ii-159: parti ch'egli si intende
morto si debia mandare la coltra. aretino, 1-174: -diciamo che [il cadavere
che colui malaccorto era ben stato. aretino, ii-91: - a le belle istorie
, comedic, tragedie e moresche. aretino, 1-14: il carro trionfale denota
fu sodoma e gomora miraculosamente combuste? aretino, ii-36: uno inetto ladruncolo mi
quantitativo, separate dalla cesura. aretino, 1-180: hai tu compreso i gesti
con le proprie parole fargli avveduti. aretino, 2-200: sognavo istanotte ch'io
della tristizia soppressalo la memoria perdei. aretino, 1-18: noi, che per ismemo-
-per simil. e al figur. aretino, ii-101: lo veggio passeggiare, con
monastero (commenda temporanea). aretino, v-1-53: a voi, signore,
che vien di parte in parte cementandola. aretino, 1-165: il veramente dotto e
3. raro. dare spiegazioni. aretino, 1-165: cementatemi perché gli spagnuoli,
via d'uno brieve comen- tario. aretino, v-1-81: ecco il primo cesare che
come si possino chiamare 'latine '. aretino, 11-86: se la selva di
del basso capo, da lasciar sono. aretino, 8-13: mi condusse in una
degno premio di mia fé m'uccida. aretino, 8-382: mi vuol mandare a
avere una villa propinqua a firenze. aretino, ii-54: venne la buona mogliere
mal di continovo giubila e ride. aretino, 2-35: il verno mi pare uno
, e conviti attese a dilettarsi. aretino, 8-8: scoppiò la compagnia nel riso
che si rompesse 11 santo comparatico. aretino, v-1-293: mi fate [richiesta]
. tuo compare e servitor luigi pulci. aretino, 8-329: sa [la ruffiana
accresce e più compar per la fierezza. aretino, ii-31: le mogli per le
di bell'aspetto, avvenente. aretino, ii-181: signore, perché sete sì
occhi sopra quell'uomo comparito nuovamente. aretino, iii-7: dopo posto mente a
, non si conclude nulla'. -nell'aretino: inventar bugie, quasi comporle:
vi piaccia di compiere che sian fatti. aretino, 8-17: e così attento ognuno
innanzi l'uopera, che poi. aretino, 8-25: che il cialtrone fingea
se egli non conoscesse le lettere? aretino, 8-164: fa conto che io sia
solamente, perciò sono interi amici. aretino, 1-28: la conscienza è sì
avrà ne l'alma eternamente impressi. aretino, 1-21: alla fine la cosa si
contento di pagarvi el vino. aretino, 8-342: è parso a lui per
gente rozza, inquieta e inetta? aretino, 1-134: il giuocatore che ha
membra e dalla grazia dell'aspetto. aretino, iii-191: non si celano a
: dolci, affettuosamente lusinghiere. aretino, iii-132: potessi io mandare le malattie
, e come care le comparavano. aretino, v-1-634: saria ben nuova crudeltà il
ch'eglino hanno trovato il comperatore. aretino, v-1-432: la vertù può farsi la
frasi negative o limitative). aretino, 1-19: la naturalità del tuo comprendomine
autorità del re messi in compromesso. aretino, iii-250: o uomo onestissimo, avviamci
comunanze o di fare somiglianti cose. aretino, 1-2: acciò che tu non corra
di tutti, mettere in società. aretino, 8-93: et allargato il prigione dopo
denari: raggranellare una somma. aretino, iii-84: spero fare un poco di
; la quale noi chiamamo aere. aretino, 2-99: io credo certo che le
e iurisdizione tra communità e communità. aretino, iii-171: costui salito su con
vi gettò la trita e minuzzata carne. aretino, iii-130: che scudelle male allogate
, e gittolla in capo a socrate. aretino, 8-284: il fuoco, che
li concavi antri alle parole ardenti. aretino, ii-156: il bello sarà che
su nel concavo di quelle piante. aretino, iii-97: seppellitosi nel concavo d'
vendono la cosa quello vale appunto. aretino, v-1-357: io vi giuro che
in cattivo stato; sporcarsi. aretino, 8-316: non può sofferire il sangue
un re con molta gente a concistoro. aretino, = voce dotta, lat.
13. dimin. concistoriétto. aretino, 8-237: un quindici dì inanzi a
d'ingannarlo per un'altra via. aretino, 1-156: la insolenzia di chi giuoca
sopra di lui novanta per cento. aretino, 8-164: nascesti poco doppo al
. -anche in senso scherz. aretino, 8-51: la mattina tutto il vicinato
/ non era per concludere altramente. aretino, 8-50: mia madre...
importanza, non essere utile. aretino, 1-30: questa chiacchiara non conclude.
generalmente: tu m'intendi. -intendovi. aretino, iii- 25: il conchiudere
più che il poggio unitamente con lionardo aretino avesse mano in questa empietà. c
/ a rabicano in croppa quella prese. aretino, ii-145: -a la conclusione,
e le sue mirabili concordanzie armoniali. aretino, v-1-424: ma perché il nascere
sempre di essere il primo. aretino, iii-43: io non credo di aver
che concorrer d'insegna ardìa col conte. aretino, 1-7: -tu che sei
accorso, radunato, affluito. aretino, iii-219: e tu, popol concorso
donna senza il vincolo matrimoniale. aretino, ii-156: io starei prima a patto
si faceva fra tre giocatori. aretino, 1-35: -la primiera era il suo
e non ha esito per altro loco. aretino, iii-209: ecco all'incontro /
senza fallo saresti tenuto da ciascuno. aretino, 2-193: i salsi condimenti, che
cose che le si pongon sopra. aretino, 2-26: voi cominciaste con i fiori
voi digiunarete in pane ed acqua. aretino, 1-32: che insalata mal condita
non sono perfette da ogni parte. aretino, 2-138: rimiro la varia sorte dei
condolutosi seco de l'infortunio loro. aretino, ii-24: e mi condoglio del tradimento
con assai armati, entrorono in faenza. aretino, 111-86: -co testa risposta non
un bel giardino, spelonca o deserto. aretino, 8-272: figliuola mia, io
farsi moglie d'un povero fante. aretino, 8-32: mancatole la speranza del venir
conduttrice era fatta a menarla al re. aretino, 8-286: tutte oneste, trottavano
tratta, reca a buon fine. aretino, 1-20: e ci par essere il
la corta e poca fede ogge. aretino, ii-118: con chi confabulate voi,
si reduce nel suo sommo creatore. aretino, ii-235: la comodità, l'usanza
par che a sorelle ben confaccia. aretino, 2-194: vo pensando a una
che non è constretta da necessità. aretino, iii-110: io ho un cuore che
. tr. ant. confrontare. aretino, ii-206: la età verde fugge,
rimaso le loro cose in compromesso. aretino, iii-200: le tolte e non rendute
che tutti confirmarono esser ben fatto. aretino, ii-xoi: va in extasis quando
, dotto, pieno di fervore. aretino, 2-60: cresimate, benedite l'
penso non avere fatto ingiuria ad alcuno. aretino, 8-74: non potè far sì
mirabile: ancora nobile e utilissimo. aretino, 8-133: una puttana sempre ha nel
del peccato, davanti al prete. aretino, 2-6: venne poi a la confessione
: e màrtir, patriarchi e confessori. aretino, ii-173: in tal giorno piovani
sì che un sapore ne nasca. aretino, ii-275: il caldo de i
vale contro al riscaldamento del fegato. aretino, iii-148: hagli fatto beccare alcuni
malvagie, pesci ed altre simili cose. aretino, v-i- 426: sere enoch,
e'conficcava il capo in sul pimaccio. aretino, 2-94: nel fornir de l'
) inchiodandovi una sbarra trasversale. aretino, 8-236: sopra tutto spalanca la porta
vi è la confiscazione de'beni. aretino, iii-247: e di confiscazion dei propri
, riconoscere di aver sbagliato. aretino, 8-56: masticando il confiteor, con
in casa confitto, chi allo spedale. aretino, 2-119: congratuliamoci con la pioggia
ragione banditi dal pubblico, come è l'aretino, il franco, il bemia e
i giudici e gli ingegni conformi. aretino, 1-23: non solo i buoni compagni
ed in tanta coniunzione di sangue. aretino, v-1-31: in tutte le cose che
di questa impresa ancor l'onore. aretino, 1-156: lo inclito prencipe di salerno
alcuni che gli erano molto accetti. aretino, ii-255: so ben che voi
che non vede come / poterli sciorre. aretino, ii-207: la superstizione di porfiria
la congela, stabilità la corrompe. aretino, 1-13: ti par egli che.
la creatura nel mese secondo. aretino, iii-11: io mi credo che gli
non accorgendosi, gli salta addosso. aretino, 8-59: in tanto il prete
in quanto possa. -figur. aretino, v-1-631: veramente se tutte le tempeste
-per simil. e scherz. aretino, 2-119: congratuliamoci con la pioggia che
una situazione favorevole, ecc. aretino, ii-267: - come vi tratta l'
s'hanno si non a spendere. aretino, 8-307: come il messere vide
si vedean lepri, e conigli. aretino, 2-138: né si asconde al mio
, sanza che alcuno opporsegli ardisse. aretino, v-1-142: egli desidera che in
salvarli la vita, l'aresti caro. aretino, ii-237: i gran taccagni che
più il debito e l'onore. aretino, ii-21: -io dico copule. -che
della tavola dell'alfabeto. aretino, 1-39: -i corbacchioni ci gracchian già
e pregio, essere perfetto. aretino, 8-287: costei è una erba tagliata
pervengono, di gran lunga primiera. aretino, 1-19: a me basta il conoscimento
l'urtare; urto violento. aretino, 2-177: dànno ogni colpa..
quat trini. aretino, 8-1 n: asciugata la borsa del
largo pianto che nel sen le cade. aretino, iii-263: deh, taci orazio
sm. ant. consacrazione. aretino, 8-155: il mio parere è che
l'ali da volare in cielo. aretino, ii-82: de i miracoli che fa
fatto consapevole di tutte quelle cose. aretino, ii-94: tutto viene da questi
il re che può né la corregge. aretino, ii-274: annetta gli è diventata
a un oggetto esaminandolo analiticamente. aretino, ii-259: la mia mente traendo le
del comune si sono appesi il divino aretino sul capo in una parete della sala consigliare
afflitti prigionieri delle catene e ceppi. aretino, ii-27: tu, che ti credi
et tu l'aiuterai di costà. aretino, ii-17: -che fa poi dopo
con queste parole consolatorie gli parlòe. aretino, iii-251: il dir consolatorio è uno
pazzi, cattivi o sventurati. aretino, ii-17: vien poi la mattina,
disprezzata come corpo che non avessi capo. aretino, ii-31: non ti vo'contare
l'esercito, uscirono lor contra. aretino, ii-7: né balli, né feste
della cattività del marito potrebbe essere. aretino, iii-150: chi fu inventor de
resta ornai da consumarci poco. aretino, iii-40: [i vecchi] non
, si consumerebbe da se medesimo. aretino, 2-7: mi pregava che io lo
che hai tu fatto? ». aretino, ii-87: conduttagli alvigia ruffiana,
l'empia, / dentro risuona. aretino, ii-221: sotto questo drappo è
, al modo dei contadini. aretino, 8-306: poi tolto un liuto,
foggia, i modi dei contadini. aretino, 8-297: scotevano il pesco a la
. favola, racconto. aretino, 2-119: chi non sa che una
come contagione intra voi si distenda. aretino, 1-44: gli stomachi, i fianchi
, se avessono trovato per cui. aretino, 8-80: questi fu lasciato dal padre
quaratesi, perché non gli ho conti. aretino, i-26: nello aprir degli occhi
-spreg. contàccio, contazzo. aretino, 2-104: io, avendo cicalato un
il femenil contegno alto e sublime. aretino, iii-79: un certo uomo di contegno
n'andar per tutti i tempii. aretino, 2-138: nel contemplare con il
di bellezza facevano invidia al sole. aretino, ii-262: da che sete mia,
perdere, e meco guadagnar non mai. aretino, 2-9: io non voglio,
passi e continenze e modi sui. aretino, iii-85: -fora, presto, dico
con stupente admirazione, quasi semivivi. aretino, 8-121: mi levai mille volte.
bene la vegga in testa alla contessa. aretino, 8- 351: mi parrebbe
, avari, difficili, timidi. aretino, ii-135: guarda poi la continente gravità
/ di somma e incomparabil continenza. aretino, v-1-421: ma la fortuna non ebbe
ne sian per tutta italia morti. aretino, 1-82: lodiamo la continènzia di molti
riservato, contegnoso, circospetto. aretino, 8-50: insegnandomi prima l'arte,
mal di continovo giubila e ride. aretino, v-1-151: certo gli spassi amorosi
non a conto proprio di piero. aretino, 2-26: conoscendo io che la
mal conto: essere svantaggioso. aretino, 8-248: lasciate andar la verità e
un oggetto. - anche rifl. aretino, 1-180: in che modo si portano
collera violenta, ecc.). aretino, 2-168: la multitudine...
(di ornamenti, guarnizioni). aretino, v-1-39: la veste di ermisino contornata
di messer roberto nostro da bari. aretino, 1-166: non sentisti mai istrione
tu sia quello; e'sei crederà. aretino, 2-7: sua signoria illustrissima,
gli occorse de quelli de continuo servirsene. aretino, ii-9: vi confesso bene che
voce contraffatta chiamar ferondo nella prigione. aretino, ii-156: uno specchio concavo, che
così l'altro cresca o manchi. aretino, 2-100: ora che dite voi
d'amore con tuoi sermoni contrasti. aretino, iii-242: se bene ed ai
affari commerciali, contrarre impegni finanziari. aretino, ii-195: il gentiluomo che ha poca
avaro e dedito alli contratti illiciti. aretino, iii-168: spende tutto il tempo che
sia costretto allontanartesi da la bocca. aretino, ii-241: colei, che secondo
, contra lui data, seguisse. aretino, ii-20: -sono contra a le
una situazione, di un progetto. aretino, iii-220: tanto ben distingui / il
di polemica, di discussione. aretino, 2-248: la con traversia degli animi
questo s'osserva nello eterno coro. aretino, 1-194: pur si conturba nella perdita
di condursi in modo sconveniente. aretino, 8-197: e senza star molto in
amore esser fuor d'ogni convenienza. aretino, 1-125: sempre la mente sua
si convien l'erba col fiore. aretino, 1-24: gli amanti e i
continuo nella chiesa conventuale di pisa. aretino, 8-96: i prieghi che elle porgono
conversare o trattare; compagnia. aretino, ii-133: che gentil conversazione è luigi
più e più sempre inaspera la guerra. aretino, iii-199: awien che tre giovani
come da'loro maggiori è ordinato. aretino, 8-86: un converso,..
conversa: decadere, scapitarci. aretino, ii-199: io ne cominciai a divenire
ira e in odio si converse. aretino, 2-98: e chi non si stupirla
convertite rinchiuse a pinti, lire xx. aretino, 8-4: se ben mi
e la sete non gli alletta. aretino, 8-120: intanto comparsi due barri
la chiesa e la casa del domine. aretino, iii-159: il tuo bugione non
in 2 testi coperchiati e forti. aretino, 8-iox: a punto col giorno
iramortalità nella successione de'miei posteri. aretino, ii-7: non è spagnuolo, né
delle carte da gioco italiane. aretino, 1-39: i corbacchioni ci gracchian già
coppe: dimostrarsi avaro, taccagno. aretino, 8-198: franciosi da bene, che
, io stimo sia ottimamente fatto. aretino, 1-26: la cosa si terminò
/ questa copula avea quella presaga. aretino, ii-21: -di che parlavate voi
loro con ferrandino in matrimonio copulare. aretino, ii-20: sua eccellenzia, sua
dissolute e sconce cose ne faceva. aretino, ii-21: io ragionava con esso
colore del corallo, vermiglio. aretino, 8-54: un braccio di coda bianca
/ che pure allotta allotta sia arrotata. aretino, 8-129: la lussuria è la
di pesci, ecc. aretino, 2-94: ve ne andate poi a
conceder loro una coratellina di pollo. aretino, 8-196: lo intertenere con quella
schiena. -per simil. aretino, iii-63: che c'è, elmetto
quel giorno i corbacchini / alla imbeccata. aretino, 1-68: pareva un corbacchione,
/ che si chiamava tra lor finadusto. aretino, 1-39: i corbacchioni ci gracchian
ch'egli è molto malvagio uccello. aretino, ii-156: mi manda per i
4. scrigno, cassaforte. aretino, 8-122: il medico, inteso che
fatto, egli non l'aveva pensato. aretino, 11-86: se la selva di
senza farsi pregare, immediatamente. aretino, 8-42: vi corse una sorella,
ornamenti da donna, da vendere. aretino, 2-253: io mi rido, signor
di affetto o di simpatia. aretino, 1-49: doppo sì fatta chiacchiara,
/ col gusto insieme par più cordiale. aretino, 11-55: dico che niun
lasciarvi a cori disutil gente guidare. aretino, 1-11: un certo,..
telli, cappelli, ecc. aretino, ii-42: un tutto miniato di cordoncini
suore e dei terziari francescani. aretino, 1-36: di cotal uomo si farebbero
. 22. membro virile. aretino, 8-55: ella, postogli le unghie
ornare abiti, cappelli, ecc. aretino, 8-382: egli cercò di tarmisi amica
, cosa di nessun valore. aretino, 8-221: avertisci a certi, che
predetto a questo e a quello. aretino, 8-335: a sogni sì, che
/ che natura un balestro volse fare. aretino, ii-226: volete voi a petizioni
. - anche al figur. aretino, iii-37: -chi mi cornamusa a le
. dimin. corniolina, cornioluzza. aretino, iii-70: -vorrei sopra tutto..
un atteggiamento di insolente disprezzo. aretino, 8-186: con bestia di cotal buccia
toro a le fresch'aure estive. aretino, 2-61: vi ridete di quei
paio di cornicini. -cornétto. aretino, 8-229: -benché si canti loro la
, enorme ricchezza). aretino, iii-121: un filosofastro,..
l'intrecciati cori / subito rotti. aretino, 3-14: gli angeli guidano i loro
aveva mezza detta, quando mi vide. aretino, 8-91: ogni mattina vi diceva
marchi) fino al 1924. aretino, 8-152: squinternata la borsa,.
come coloro che hanno i pondi. aretino, 8-43: -sai tu nanna quello,
pollo ha virtù di muovere il corpo. aretino, 8-297: la paura le mosse
pensiero: padroneggiarlo, tenerlo nascosto. aretino, 8-234: se ben la invidia fu
/ e frusteremo un po'questo corpaccio. aretino, 8-131: e perché i
gliene dettono quante ne potè portare. aretino, 8-280: vorrei che tu gli
sera quei micci in su l'uscio. aretino, iii-168: i tuoni son le
letto (un libro). aretino, 1-27: non vi dirò..
fede, e non correte a furia. aretino, 1-2: acciò che tu non
. -con significato osceno. aretino, 8-173: e tu pur mugola,
-a corre lingua: a menadito. aretino, 8-191: non ti paia troppo lungo
. ant. correo, complice. aretino, ii-130: tu vuoi dire che io
trovato altri e perso te stesso. aretino, ili-io: quanto piacere ho io
leva suso e là vedi il castello. aretino, iii-6: mi feci beffe che
. -per simil. aretino, 2-116: io ho di buon luogo
condiscendente. - anche sm. aretino, 1-119: i conoscitori dell'umore dei
una virtù, ecc.). aretino, 1-62: noi teniamo un privilegio,
gioventù e ridurla a vita lascivissima. aretino, 2-88: tu sei sì lussurioso,
dagli occhi l'ira le sfavilla. aretino, 8-192: usa anco una foggia di
corrare così infiammato di corruccio contra preteio. aretino, 2-93: le mogli:.
stizzirsi, imbronciarsi, risentirsi. aretino, 8-268: godutele [le puttane]
corruzione non potria essere stata di nuovo? aretino, iii-175: voglio lasciar gire di
il petto o il corsaletto di ferro. aretino, 1-109: la sbraggiava con
, e tu di''l corso. aretino, 8-8: pigliando il generale un gran
tra questi c'era un medico. aretino, 2-93: rivòltovi al fuoco, mirate
a un sol si sia cortese. aretino, 11 * 189: se ti dichiari
sapendo ch'era in forza altrui. aretino, 2-16: veramente un cavaliere,
contano fin a un picciolo quattrino. aretino, 8-234: quando senti, o vedi
gli uomini da le donne ricercano. aretino, 8-2: alcuno mi conforta a farla
è proprio delle corti). aretino, 2-36: altro ciarlamento si fa intorno
costume dei cortigiani; con inganno. aretino, 8-265: dandole non so che opio
cortigiana; proprio di una cortigiana. aretino, 8-316: e sì come io non
della più lecita cosa del mondo ragionassero. aretino, ii-133: e chi pareggia di
quello che imparare non si po. aretino, ii-20: io mi ho pensato
le meschinità. -cortigianétto. aretino, 2-11: insuperbiscono alcuni cortigianetti spe-
-spreg. cortigianùccio, cortigianuzzo. aretino, ii-102: -come si fa la ninfa
fatto serà per questa notte in ordene. aretino, 8-57: un romito scanna penitenze
gioventù. -persona gentile. aretino, ii-181: signore, perché sete sì
, aspettava l'aurora per partirsi. aretino, 8-230: ma odi anche due paroline
, perché erano rotti e'legamenti. aretino, ii-8: al mio tempo il
per cupidità di roba o di grandezza. aretino, 1-28: la conscienza è sì
che ha guastato e guasta l'ordine. aretino, ii-194: in conscienza vi esorto
ha la forma della pera cosima. aretino, 2-219: le buttarghe e i cedri
4. figur. pervaso. aretino, iii-125: hai tu compreso ne le
, mai non palesò alcuno delli complici. aretino, iii-236: io ammiro di publio
, che vuol costar, si costi. aretino, 8-210: ella non si vende
, che abita in cotesto luogo. aretino, 2-33: io ho fatto il saggio
dritta via che il condurrà a roma. aretino, iii-40: -chi è costinci?
un sepulcro sia di maggior costo. aretino, 2-212: ancora che io sia poeta
in genere, opposta al taglio. aretino, 8-209: io tolsi non so che
da quella forza ch'ogni forza eccede. aretino, ii-249: e vo'che tu
colui, e colui in costui vive. aretino, 2-128: racquétinsi le querele di
tenean sempre instrutte a cotal uso. aretino, 111-69: andretevene, vestiti che sarete
che non si vuole nominare). aretino, 8-17: mirando il cotal di vetro
sm. gerg. membro virile. aretino, 8-172: non è niuno, che
gerg. ant. vulva. aretino, 8-347: il bagnuolo era tepido e
. proprio quello stabilito, determinato. aretino, 1-150: il re, ritenendo a
piccola parte, così poca cosa. aretino, 1-47: eglino in men di due
misure delle cose liquide, secondo aretino, ii-189: se cerchi le compagnie e
, con funzione di superlativo. aretino, iii-164: cori il moccicone di tre
cor di marmo ad amar mosso. aretino, 8-123: dicono il peggio che
di intensificazione dell'aggettivo). aretino, iii-85: fa pure che una donna
particolare riferimento ai legumi). aretino, 1-197: una delle cottoie ne recita
5. ant. abbronzatura. aretino, iii-38: se cotesta sua più tosto
io ancora non ho fatto covelle. aretino, 8-287: e sappiate che io non
dalla tua salute medesima farti lontano. aretino, ii-163: la invidia, madre
. mezzano; pronubo, paraninfo. aretino, 8-119: onde il cozzone di puttane
generosa creanza de l'animo suo. aretino, ii-135: guarda poi la continente
rose il verno e di viole. aretino, ix-64: quelle sacrate mani, con
di modi cortesi, gentili. aretino, i-m: a sì liberale e ben
mendicando chi le sue rime celebri. aretino, 8-24: stando ascoltare, odo
. -come vocativo affettuoso. aretino, iii-53: -uh, uh, uh
si movono molto più ad amarlo. aretino, ii-152: è possibile che i
per li messaggi dell'etterno regno. aretino, iii-214: [il cor] dovrebbe
quello che in mensa appresentato mi sia. aretino, 1-98: stava in grande agio
cfr. n. 7). aretino, 1-36: stavasi sodo, chiotto,
un attimo, in un momento. aretino, 8-58: onde il prete vestitosi il
voglia, con gran rabbia. aretino, ii-39: tu debbi avere anco da
da far scoppiare il fegato. aretino, ii-39: tu debbi avere anco da
, molestia; motivo di fastidio. aretino, 1-4: io stimo che la grandezza
con tale rabbia da scoppiarne. aretino, ii-39: tu debbi avere anco da
soffrire, tormentarsi per qualcosa. aretino, ii-102: -come si fa a essere
per canto / criepa per tanto. aretino, ii-124: lasciate ire questo asino,
bere e simili). aretino, 8-228: quando dormono con una donna
, così fa mutazione ne'sogni. aretino, 8-327: la luna non iscema
concreta e il vento è ruinoso. aretino, iii-121: il verno o nevica o
: quale è la forma del cresimare? aretino, 8-28: il vescovo, che
fare da padrino nella cresima. aretino, 8-279: ei la basciò, la
parea di quei del sommo coro. aretino, 8-57: i quadretti de lo
cui è stato formato l'uomo. aretino, ii-76: dico che domenedio creato che
combinazione di quattro carte uguali. aretino, 1-91: che vuol dir le minorine
, e la ritiene al fine. aretino, iii-255: la gioventù furor della natura
molto danno e lunga infamia nostra. aretino, 8-249: sappi conoscere la ventura,
carlo sapea, quando volgea la faccia. aretino, ii-51: la fortuna ha il
. crinétto: ciocca di capelli. aretino, 8-73: si ornava di alcune vesti
cristiani vivere cristianamente è reputato obbrobrio. aretino, 2-6: venne poi a la confessione
vi hanno fatto una beffa? aretino, 8-19: su la quale [tavo
un sentimento, un'azione). aretino, 1-32: doppo sì onesto spasso,
con chi crivellare queste mie fantasie. aretino, 8-197: e perché i costumi altrui
mani o con bastoni. aretino, 8-272: venuta la mattina cominciarono a
grido sgangherato, schiamazzo, vociferazione. aretino, iii-65: -andiam via, se non
: esclamazione popolare di giuramento. aretino, 8-31: -gran segreto. -sì per
che non era la croce corporale. aretino, 1-27: lo esser tu suto
lavorata a la damaschina molto maestrevolmente. aretino, 8-30: così dicendomi volea pormi
udia rugger la sua infelice'sorte. aretino, iii-245: certo avrei di ciò dubbio
eri perduto e dannato allo inferno. aretino, 8-20: pareano una spedonata di
io moro, il danno è vostro. aretino, ii-85: oimè, che 10
fatiche sue prese a questo fine. aretino, iii-105: pizzicagnolo, che corre dietro
imboccar sott'ales- sandria il nilo. aretino, 8-255: ora il barone diede i
che modo si danno a'delinquenti. aretino, 1-5: come io veggo il mio
alto e dà per lo mugnone entro. aretino, 8-246: dando il sole
in braccio a endimion si diede. aretino, 8-391: non si curano de
quell'appellativo, quel titolo. aretino, 8-203: il resto poi de lombardi
con impeto, con energia. aretino, 1-58: si è mai imbattuto a
occhiata espressiva, di avvertimento. aretino, 8 13: ogni poco d'occhio
in giù: andare e venire. aretino, 8-346: così dicendo dà due altre
concedersi carnalmente (una donna). aretino, 8-214: si innamorano e snamorano secondo
l'immagine di bacco dator di letizia. aretino, iv-2-9: è sentimento de l'
veramente, particolarmente, molto. aretino, 1-149: son maliziosi avanzo cotesti vostri
-essere di debito: essere doveroso. aretino, 1-45: essendo egli attore delle carte
più folte son le genti morte. aretino, 9-86: movendo [i fanciulli
decoro del tempo e del luogo. aretino, ii-71: bisogna servare il decoro ne
forma. -per antifrasi. aretino, 1-13: adunque taci di ciò,
, gioventù, vecchiezza, decrepitùdine. aretino, 1-49: per quel che si puoté
libri intitolati 'campion di dames '. aretino, iv- 1-1: ardisco di dedicarvi
pulci, 1-5: diceva leonardo già aretino, / che, s'egli avessi avuto
ci potete tórre el nostro gaudio. aretino, 1-1: deh, guarda un poco
scelerata e trista vita si conviene. aretino, ii-13: non vuole una moglie,
passano da questo mondo alle delizie celeste. aretino, 1-20: delizie delle nostre delizie
perché vi scordereste della volontà di dio. aretino, ii- 265: se èva
/ ad alta voce il gran giorgio aretino / gridava nel orecchie a un suo
delle carte da gioco italiane. aretino, 8-198: franciosi da bene, che
mani: essere spendereccio, prodigo. aretino, iv-1-147: noi gettiam'via il tempo
in collera, turbarsi. aretino, ii-105: non ho invidia quando uno
ove con regge un complemento). aretino, iv-1-79: ben trovarò io modo da
palido assai per la morte vicina. aretino, 9-72: ma la parola ultima detta
depénno). cancellare. aretino, iii-252: imponendo anco a ciascun,
come publico danno e iattura comune. aretino, iii-227: m'incresce / che celia
/ sottentrando depon l'antica scorza. aretino, 9-192: e mondati dentro e di
con l'insegne dei lionati dipinto. aretino, 8-71: cantando il requiem etemam
it., ii-127: pietro [aretino], come uomo, è un personaggio
a l'opere, non pegri. aretino, 8-356: e per il deretano
cittadinesca pestilenza nella nostra città di firenze. aretino, 8-239: ora io la mozzo
e il fanciullo ama doni e remunerazioni. aretino, ii-109: al mio tempo viene
bella e desiderata città di siena. aretino, 9-56: i venti amici poi tono
idio adempia li nostri longhi disii. aretino, ii-115: accortomi che amore fa
ché sol da corporal desìo è desto. aretino, iii-125: hai tu compreso ne
'l cacciator preso è alla rete. aretino, ii-262: questo bascio, che la
ossi de'santi eroi fien onorati. aretino, 9-266: lazzaro è passato all'altra
rimorso, il peccator si pente. aretino, 1-67: ci si desta nella mente
aiuto al potere immaginare diverse macchine. aretino, 1-121: -dormivano un vesprata,
faccia. -con uso neutro. aretino, ii-65: risolviamola di mille in una
avevi punto del desto, come bisognerebbe. aretino, 1-13: ti par egli che
. boccalini, i-207: all'infelice aretino fece un occhio come un calamaro,
si può d'una via alpestra. aretino, iv-1-178: voi col verso destro e
digiuni, le penitenze e le confessioni. aretino, 9-80: ecco i manigoldi eletti
locuzione, modo di dire. aretino, 8-214: le fanno picchiare [le
, / senza accennar confermatrice presta. aretino, ii-192: certo ch'io non apro
divina benignità e clemenzia mi ministrava. aretino, 8-145: le mascare vanno in volta
di ogni corona e d'ogni diadema. aretino, 9-56: e non pure i
un finissimo diamante legato in oro scintillava. aretino, ii-41: che bella tinta ha
che non è la stella diana. aretino, 8-40: fece una essortazione a
: persona furiosa, intrattabile. aretino, 8-296: pippa gli è il diascane
, bizzarro; fantasticheria, stravaganza. aretino, 11-86: bon per dante che con
ragguardevole. - anche scherz. aretino, iv-1-130: se la scienza e la
porre alla tortura, conoscendosi ribaldo. aretino, ii-155: il diavol non volse
non è nero come si dipigne. aretino, 8-6: riguardandole [le suore
aw. ant. diabolicamente. aretino, ii-217: lucifero con il resto,
. bizzarro, capriccioso, stravagante. aretino, 1-5: se voi sapeste, carte
-per simil. e scherz. aretino, 9-174: il vento si dibatteva per
asta che si fa nelle battallie. aretino, 1-16: che sia il vero,
coloro a'qual tal fortuna scontra. aretino, 1-21: che dibattimento di cuore
mordace maldicenza, anco allo stesso dicacissimo aretino, co'suoi taglienti versi avea date
ne scriverei ogni settimana una decina. aretino, ii-129: 1 pappagalli, le
tanto da grande inopia è soppressato. aretino, iii-208: le visioni ed i
inanzi, nel mezzo e dietro pasto. aretino, iv- 1-147: noi gettiam via
teneva la laurea all'antica romana. aretino, ii-7: tutto pieno di lussuriosi
indietro, nella parte posteriore. aretino, 8-219: vengono a te guatton guattoni
contro agli nimici della fede tua. aretino, 9-351: il mio regno non è
po fra minacciose e fiere corna. aretino, 9-39: giuseppe, quasi moisè in
lo corpo mena voto alla vecchiezza. aretino, 9-102: come avviene a gli
la lor bruttura li sozzi e difformi. aretino, 9-280: guar ciava
scrivere, né dare altra dottrina. aretino, 1-64: solamente pasquino...
, un impulso violento). aretino, 1-109: messosi a dormir per istracco
/ il suo valor facesse manifesto. aretino, 10-141: levatevi suso inanzi giorno
faccia perché non paia che degiuni. aretino, 8-56: ella era una ave-
voi digiunarete in pane ed acqua. aretino, ii-113: la vigilia di natale digiunava
tutti e sette i peccati mortali. aretino, 8-234: io voglio che tu
, si riempie d'immonde fantasie. aretino, 8-381: quante donne conosco io
che è necessario), mancanza. aretino, ii-261: la fame, che il
, non lo faccendo per inganno. aretino, 1-121: fratello, il tome
il digiuno. -figur. aretino, ii-220: -chi è? -un peregrino
può destarsi / fuor d'ignoranzia. aretino, iv-1-66: per dimostrare la degnità
indiscussa in un campo determinato. aretino, 1-130: la gentilezza e la umanità
. ant. grandinare. aretino, 10-148: ci fa godere di quel
quantità, con spropositata abbondanza. aretino, 8-197: e senza star molto in
prosa poesia. -digressioncina. aretino, 1-85: se le digressioncine non accadessero
con l'altre sette di noioso affare. aretino, 9-336: sì come essi [
di cotale diguazzamento sempre si lamentano. aretino, 1-37: se per vostro mezzo
che ne venia diguazzando la fronte. aretino, 8-325: ora io esco di chiesa
che 'l marito pianga e gema. aretino, 1-24: né credo che mai tempesta
el nascimento loro è più basso. aretino, 9-112: nella sommità nasceva una vite
non isprezza, non dileggia veruno. aretino, 8-29: dileggiavano le vivande,
persone, / che erano fuggite ispaventando. aretino, 9-258: i nuvoli..
si dile- guaron le polveri trite. aretino, 9-118: spenti i lumi,
arte e l'ingegno si dilegua. aretino, 1-43: tosto che uno si pone
agli occhi suoi costui diletta e piace. aretino, 9-217: tu sei cieca,
terra o pietra un corp'umano. aretino, iv-1-159: gli fece nascere,
non si scostar da la marina. aretino, 9-490: le alpi diventorono dilettevoli
cristo diletto / crede la suo dottrina. aretino, iii-199: si acquista il pronto
usa e compie i suoi desiderii. aretino, iii-253: i diletti son fior,
intorno d'infinito diletto parea ripieno. aretino, 9-27: tutte le parole, ch'
. -raffinata perizia, maestria. aretino, iv-1-178: voi col verso destro e
- anche: compito, mansione. aretino, 9-475: se ne rallegrarono, come
, ella va per la lunga. aretino, 1-135: guardisi al dilungare della fame
altro. baretti, 2-88: all'aretino diluviarono addosso le collane e i ducati,
copia; lanciare, scagliare. aretino, iii-108: due carubini paiono il fratellino
traboccar tutti in un diluvio di allegrezze. aretino, iv-1-35: se a sua eccellenza
, non detto, non confessato. aretino, 8-120: dimmi quelle cose che ti
. scherz. piccolo, esiguo. aretino, 8-348: costui che io ti dico
qual fusse la cagion di tale affare. aretino, 9-113: la diversità de i
maggiormente ogni piccola nota dimostra grandissima. aretino, 1-6: la mercanzia è suggetto
, preannuncio, profezia, oracolo. aretino, 1-80: nel dar via il capitale
-lamentarsi, protestare, fare rimostranze. aretino, 1-73: mi meraviglio che il re
sono stato per metter la vita. aretino, 8-289: - parti che uomini sieno
/ dipenda pur dall'alta fantasia. aretino, 1-19: è ben vero che
come due voglie regga un freno. aretino, iv-1-8: in cotali raggiramenti,
alla gogna, dare la baia. aretino, ii-198: poni pur i baiocchi in
dottrina, ecc.). aretino, 8-201: o voi sete la sufficiente
; finto. -anche sostant. aretino, 8-21: cominciò l'una a dire
selve e de'colli la dipintissima verdura. aretino, 9-45: ma ecco di nuovo
male dipinta per color di bene? aretino, iv-1-6: io farei ingiuria al vostro
illustrazione (di un libro). aretino, 1-43: i più grandicelli, se
in prosa mai né in rima. aretino, iv-1-130: dio volesse che l'
. far bene e patire male. aretino, 9-157: ave- rebbe visto un
parte diritta e cinque alla sinistra. aretino, iv-1-73: due incontratisi fra via
loro falsa e nascosa duplicità del cuore. aretino, 1-96: io son certo che
ed ogne cosa gli andrà dritto. aretino, iii-213: chi conosce iddio sol nei
., ii-129: ci è in pietro aretino una coscienza critica così diritta e decisa
loro, come giusto e dritto. aretino, ii-112: -un pistacchio non ti darei
; gettarsi allo sbaraglio, perdersi. aretino, 1-105: essi doppo il commendare il
baciandomi, non mi lasciava piagnere. aretino, 1-69: i loro animucci muffati si
lanciarsi dall'alto; buttarsi giù. aretino, 9-336: i discepoli...
disagio: darsi pena, scomodarsi. aretino, 1-204: né bisogno che altri si
non inanellato (i capelli). aretino, 9-300: così dicendo gli lavò i
con uso enfatico e iperbolico). aretino, iii-173: intanto questo carbonchio è cagione
avverb. alla disavveduta: sbadatamente. aretino, 8-188: piegala sottilmente [la lettera
un'ombra, per rispetto di questo. aretino, ii-31: ma ogni loro ribalderia
di inavvertenza). aretino, 8-323: ella si lascia cadere il
. sgombrare; smettere. aretino, 1-146: così se ne trova nel
2. intr. ripulirsi. aretino, iii-154: dimena pur la corda [
. - anche al figur. aretino, iii-110: chi vuole reintegrarsi..
che ha più virtù che la bettonica. aretino, 1-148: ci son due tare
ridurre in cattivo stato, rovinare. aretino, 1-105: l'ebrietà...
. -in senso osceno. aretino, 8-51: tremando per la volontà de
quindi in colonia. -figur. aretino, iv-1-122: che onor si fanno i
. -anche al figur. aretino, 8-29: la compagna dischiodata venne in
dal qual terpretato. aretino, ii-7: farei dare madrigali in sua
interprete; svelatore, smascheratore. aretino, 10-104: io non dico a voi
/ e tutti prestamente vi spogliate. aretino, 8-316: non può sofferire il sangue
disciplina e le pratiche di penitenza. aretino, 1-12: se il romito fosse provocato
numerosissimo e molto forte essercito. aretino, 1-69: tale osservanza di non
l'insegnamento); maestro. aretino, ii-24: a questa guisa, a
-anche al figur.: distogliere. aretino, 10-139: assai mi piace il discludervi
a disconciare, ma ad adempiere. aretino, xxvi-3-23: pur il mostrarmi un
mal volentieri, sono frettolosi e sospettosi. aretino, 8-391: se noi potessimo andare
ogni diletto a tramutare ò bono. aretino, ii-63: cavaliere spron d'oro?
e si trovò riversa in sul sabbione. aretino, 8-17: io, che ero
insoddisfatto, non tenersi pago. aretino, 8-53: egli non è quello che
tutto il bel che è in paradiso. aretino, 9-9: mentre gli occhi di
sm. discorso, ragionamento. aretino, 8-242: ora ascolta me, et
all'acqua un palmo e men discosto. aretino, 1-169: 11 fuoco ristora le
. ant. scotennare. aretino, 1-39: il numero delle clausole è
spianare, togliere le rughe. aretino, 12-252: si fanno a le lor
fa nel fuoco l'alma star quieta. aretino, iv-1-172: io vi ringrazio,
, avere la sorte avversa. aretino, 1-137: se la eccellenzia di sì
leggermente, che lo ha edificato. aretino, iv-1-40: vedendo il suo non
lett. it., ii-131: pietro aretino abolisce il periodo, spezza le giunture
zanobi, e forte minacciano di disfarmi. aretino, ii-49: quanti male avventurati uomini
!: ahimè! povero me! aretino, 8-354: il feci levar suso pelandomi
suscita una continua guerra in casa. aretino, iii-102: l'amore de la signora
che sarìa la nostra total disfazione. aretino, 8-305: quando ella ebbe finito di
liberare dalla sifilide, dalla lue. aretino, 1-43: l'acqua del legno pena
/ quando uscirai di tanta amaritudine? aretino, ii-165: ha pur una gran
quasi li scorticò tutta la faza. aretino, 1-39: se la setta di cotali
e di avvenenza; bruttezza. aretino, ii-82: goderete di vedervi differente da
9. spreg. disgraziàccia. aretino, 1-181: lasciaci contarti una disgraziaccia occorsa
né ti voglio più venire innanzi. aretino, 1-25: voi avete a ringraziar
confronto, mettendo a paragone). aretino, 8-166: [il garzone] dirà
figliuoli così maschi, come femmine. aretino, ii-31: -ma ogni loro ribalderia (
in miseria, fisicamente deforme. aretino, 8-138: corso il bargello al romore
, perché non ci vuole venire. aretino, iv-2-9: il dubbio, nel quale
lo stato e l'abito monacale. aretino, 8-50: diede voce di maritarmi,
, fastidio, noia, ecc. aretino, ii-101: è maggior limosina di pagore
movimenti (una persona). aretino, 8-23: come ella fosse disnodata,
di impegno, di dovere. aretino, 8-m: una puttana, che non
scritto per segni con gli altri cavalieri. aretino, ii-198: -io per me ho
store dispartisce le pecore da'becchi. aretino, 1-9: sozio nostro caro
tempo e trarre frutto dello ocio. aretino, iv-1-9: né mai uomo meglio di
, sf. letter. disperazione. aretino, iii-143: rifuggono a la disperàggine impic-
superbia e crudeltà o libidine dei superiori. aretino, iii-97: non è fato,
/ sì che e'faceva colui disperare. aretino, iii-9: mi rido che lo
il caso del suo e mio fratello. aretino, ii-131: io delibero di andare
ai circonstanti fa la cosa aperta. aretino, 1-158: è meglio giuocarlo che git-
meno evidenti le pieghe). aretino, 8-231: il lavarsi con acqua,
persona); essere trasandato. aretino, ii-188: un che veste attillato e
membra diseperarsi l'uno dall'altro. aretino, 9-123: perché affliggere noi co 'l
il demonio, per farlo morire. aretino, 8-66: sceso con fracasso le scale
it., ii- 131: pietro aretino abolisce il periodo, spezza le giunture,
non sprangato (un uscio). aretino, iii-141: io, trovato radicchio,
pel ventre e fin a panche. aretino, ii-30: ma diciamo di quello inverniciarsi
chiaramente. -rappresentare, ritrarre. aretino, iv-1-122: che onor si fanno i
con grandissimo e quasi certissimo pericolo. aretino, 1-85: se le digressioncine non
li amanti similmente non debbono distinguere. aretino, 1-35: non distingueva i giuochi patrizii
che se da pochi è posseduto? aretino, 9-202: mi par vedere un
come sarà egli possibile già mai? aretino, 8-215: chi vuol uscir di
, dissolvere (la neve). aretino, 9-49: videro il monte atlante,
terzana febbre che molto la distruggeva. aretino, 1-105: -confonde [l'ebrietà
te. -desiderare ardentemente. aretino, 8-24: distruggendosi di fregare l'archetto
il ghiaccio, la neve). aretino, iv-1-49: torrente gonfiato da le pioggie
, contrasto, divergenza di opinioni. aretino, 1-5: gli spergiuri, le falsità
del vento che gli resiste. aretino, ii-109: al tempo mio si vivea
. rifl. separarsi, dividersi. aretino, 1-68: un pezzo di artigliarla uccise
desviano gli ingegni anzi li svegliano. aretino, ii-19: quanto era il meglio per
/ la disviata fuor di libertate. aretino, ii-189: se cerchi le compagnie
a chi te porge il dito. aretino, 8-352: io gli ho mostro il
: occuparsene, prendervi parte. aretino, 8-77: sposò il poltroniere, e
. buona fortuna al gioco. aretino, 1-207: conteremoti quanto sia bene il
quali estimo la fortuna esser precipua. aretino, 9-113: parte della turba ragunata
che parlassi così divinamente come costui. aretino, ix-65: mirate il cielo,
t'ho qui trovato! ». aretino, iv-1-46: refulgerete nel proprio splendore,
/ de'principi, il divin pietro aretino. castiglione, 194: tra i boni
/ del destro omero e manco. aretino, ii-85: -signore, saprestemi voi dire
positivo, legge divina positiva). aretino, ii-21: la copula carnale è il
, stabilito, deciso. aretino, 1-24: nello starsi eglino nel modo
divoratrice e mordente con dente iniquo. aretino, 8-128: la invidia di ima
e lungo divorzio da noi fanno. aretino, iv-1-30: io nel divorzio,
la prima nota della scala naturale. aretino, 8-17: chi con somessa voce e
proprio cognome; ma la citazione dell'aretino testimonia un'origine e una diffusione più
napoli su modello francese. aretino, iv-1-78: la veste di dobletto lionato
li poeti ed autori nelli esordi. aretino, iv-2-1: le nazioni, senza legge
. -in senso osceno. aretino, 8-70: rimasa la donna stupefatta de
esprimere quale fusse la sua deliberazione. aretino, 8-135: trovando la porta chiusa,
-darla dolce: mostrarsi arrendevole. aretino, 8-171: le carezze con le quali
-acer. raro. dolcióne. aretino, 8-203: onde tu pippa fagli festa
-in senso osceno. aretino, 8-23: forbito il cordone con un
bevette secondo l'usanza sua meglio. aretino, ii-271: mi sento allagare il
congiunta la dolente pelle con tossa. aretino, ix-64: quelle sacrate mani, con
suoni, e 'n ciò l'avvisa. aretino, 8-282: il dolente cadde morto
scherzare in modo da offendere. aretino, 8-222: non esser mai presuntuoso ne'
/ domanderanno i populi a una voce. aretino, ii-42: -avreste veduto il gioielliere
ant. modestamente, senza sfarzo. aretino, ii-29: se tu la vesti pomposamente
-predominio, supremazia; egemonia. aretino, ii-209: come noi altri mariti ci
dóndola, sf. il dondolarsi. aretino [tommaseo]: in cotal dondola varcano
, largo, ecco il secento. aretino, 8-27: le scampanate...
con una damigella insino alla stalla. aretino, iv-1-135: ma pensate, ch'io
tutto è niente a veder questa dea. aretino, 8-60: quando ella andava a
e di tutte sue pertinenze tanto nel contado aretino, che nel castellano, aggiunto
. superi. scherz. donzellìssima. aretino, 8-105: spiando egli se io era
addice a una donzella. aretino, 8-227: a quel cociore che ti
scioperato, fannullone; scapoione. aretino, 8-78: sapeva [la moglie]
e cannella, pesò il denaro. aretino, 8-151: mandammo il ladroncello a
ii-123: i sogni dorati di pietro aretino sono vini squisiti, cibi delicati,
parlare, di scrivere). aretino, iii-197: è mio debito ancor caro
acceso. -colore giallo-oro. aretino, 1-150: -perché non diceste voi in
ozioso; indifferente; cornuto. aretino, 8-50: mia madre...
-su su, dormigliona, levati. aretino, 8-63: il tuo dormiglione arà pacienza
durante il quale si dorme. aretino, 8-238: il re è obbligato a
desse mai ad intendere che il divino aretino, pieno d'ignoranza e di scelleraggine.
e dotta bocca che la mia. aretino, ii-46: mandinsi pure i suoi figliuoli
fu data dal signore iddio d'israel. aretino, 9-120: ecco ch'ella il
ant. dottrina, dottoraggine. aretino, 8-218: sempre interpretano le tue parole
, aranno la pace di dio. aretino, 9-120: ecco ch'ella il vede
ornamento del dire. -scherz. aretino, 1-172: vanno i padroni innanzi,
notazione spregiativa). aretino, iii-127: vostra saviezza pigli quel che
-raro. occorrere, essere necessario. aretino, 9-215: da quello che si deveva
per esprimere desiderio reale e irreale. aretino, iii-206: ma da che ci son
gli altri cieli e cogli uomini. aretino, 1-2: acciò che tu non corra
interrogare come si fa degno. aretino, iii-197: in cotal mezzo è di
baci e d'abbracciar facean dovizia. aretino, 8-226: volendo insegnarti a tener
gran numero (di persone). aretino, 1-123: per una che giuochi con
. -anche per simil. aretino, ii-113: andava come una draga per
, un leone e un drago. aretino, 8-180: si scagliava in sul pergamo
convenivano il lippi... e l'aretino apolloni scrittore di drammi per musica,
al sol si goda e liscie. aretino, 9-52: cambiando tutti lieti, la
velo, sciarpa, scialle. aretino, iii-261: orazio debbe dunque / la
sciatta e di facili costumi. aretino, i-m: ripostasi la borsa, e
dubita che si farà manco ragione? aretino, 1-6: -è però più utile il
tirannide di questi sce- lerati preti. aretino, ii-168: -voi siete tutto cambiato
-spreg. ducarèllo, ducòtto. aretino, xxvi-3-33: impara tu, pierluigi ammorbato
furfantata né accattata come la veste ducale dell'aretino. fogazzaro, 7-194: non capiva
3. vezzegg. ducatétto. aretino, 8-366: egli mi ringrazia, e
n'è di sì aspro duello? aretino, 1-117: quelle carte vecchie che tu
mira a bene amare non dura. aretino, 1-49: durarono fino a notte
di questa legge furono creati i duumviri. aretino, iii- 241: io statuisco
/ de l'ebano più vero. aretino, ii-30: taccio la manifattura loro nel
fuggi, ogni spelunca d'avarizia ispregia. aretino, 1-105: secondo che udimmo da
testo nostro di iob, eccetera. aretino, ii-119: giambattista da aquila,
e dannoci e fannoci molte dubietà. aretino, 1-61: in non sopportare ch'eglino
piditade sono la bellezza e l'etade. aretino, 9-251: l'orare non è
le quali erano nella casa di dio. aretino, 11-36: questi temerari adulescentuli,
caso così, 'eliino '. aretino, 1-20: eglino ed elleno, invitate
alla legge emancipando il suo figliùol. aretino, iii-23: le madri ed i padri
di scienza e d'ogni dottrina. aretino, iv-1-122: ecco la balia imbocca il
, che avesse ribi di vestirlo. aretino, 1-157: il mangiare fin che basta
bigia; privasi di dormire in letto. aretino, 9-93: la rabbia concetta nel
« trecento modi » di messer pietro aretino, stanno le epistole di s. chiara
/ che dal bonucci scrissesi / a un aretino monaco, / epistola veridica / che
quello di lorenzo di barto- luccio. aretino, xxvi-3-17: le vostre fantasie lussuriose
. -figur. letter. aretino, 9-243: riposatosi alquanto, [gesù
che è ancora in tenera età. aretino, 1-48: il dottore, il medico
torna più che mai florida e bella. aretino, iv-1-122: gli ortolani sgridano quegli
una predica da erbolàio o cavadenti. aretino, 1-43: gli erbolai isbarbano le mascelle
quantità di cose di color verde. aretino, 8-303: -si vestì tutto tutto di
ereditaria. -anche assol. aretino, 1-103: venendo a morire il vecchion
ad ereditare le grazie promesse a firenze. aretino, 1-32: perché non ha egli
e d'alcuni altri stati. aretino, 8-264: io sono ereditario di cinquanta
donasti, / faccendo santa vita eremitana. aretino, 1-193: gli occhi eremitani
6. dimin. ermétto. aretino, 8-57: un romito scanna penitenze,
in rapir pur moneta senza numero. aretino, ii-101: la principal cosa il
molti medici finalmente ermafrodita vien ritrovata. aretino, ii-36: mi rincresce che l'
di genere maschile e femminile. aretino, xxvi-3-15: e perciò, socio mio
stamperia. -sm. scherz. aretino, 1-9: -è che ci ha,
di ormuz, in persia). aretino, iv-1-25: il mio essersi riavuto dalla
di seconda mano, nel paese di aretino. -con valore attenuato, per
. -in senso osceno. aretino, 8-287: costei è una erba tagliata
allor che dentro di sé gode. aretino, iv-1-123: o turba errante, io
dei pianeti a noi più prossima erra. aretino, 9-288: chi è quello che
quasi sempre causa delle ruine delle città. aretino, ii-188: è male a parlar
sbaglio, le proprie colpe. aretino, iv-1-21: non nego che non ci
errore: essere immune da colpa. aretino, 9-83: eglino errarono, e noi
, se 'l cuor non erra. aretino, iv-1-241: voi mi cavaste d'errore
-vezzegg. e scherz. errorèllo. aretino, 1-154: si fa beffe di coloro
se'vaga a l'ignorante ingegno! aretino, iv-1-77: due fini son messi
; comportarsi con grande prudenza. aretino, 8-372: lo scempione con un bene
verta: muoversi per una china. aretino, 9-280: parevano peregrini che, scesa
); pronunciare, dire. aretino, 1-202: un dì vogliamo distenderci nel
l'uomo prudente appena tacitamente ride. aretino, ii-192: certo ch'io non apre
, in certa parte delle spese. aretino, 1-66: possa egli esser papa
fare l'esame di coscienza. aretino, 1-64: esamina in ciò e il
esaudendo, siano presi dal diavolo. aretino, iv-1-127: egli non è dubbio:
necessario che fusse accettata da ciascuno. aretino, 9-174: egli aveva gli occhi sanguigni
/ vendetta debbe or nel cielo esclamare. aretino, iv-1-42: con la misericordia punisce
. letter. chiamato, invocato. aretino, 1-156: invero le grosse somme convertono
quale avere non si può felicità. aretino, 9-240: la compunzione, sorella,
il mondo con esempli e con dottrina. aretino, 1-28: ci si conoscono di
mestiere, professione di soldato. aretino, iv-2-22: il mondo si ammira,
ne la patria a pascer un tiranno. aretino, iv-1-30: io nel divorzio che
poria smarrire il suo naturai corso. aretino, 1-31: bisognò che si eleggesse
re luigi presente, mi disse. aretino, 1-146: alcuno non pigliarla mai
espediente, che queste cavalle si restituischino. aretino, ii-141: è men fatica a
-espedire gratis: sbafare. aretino, iv-1-34: poi mosso da non so
naso pareva sempre che fusse fioco. aretino, 1-116: adesso tocco con mano
avventura ne'sudditi il desiderio de'franzesi. aretino, 1-140: se alessandro, lume
esposto, espresso, manifestato. aretino, 1-197: il tornare e il ritornare
così quanto sentì ritenne in mente. aretino, 1-70: gli alamanni sono inventori e
cose s'abbia generalmente nella memoria. aretino, iv-1-66: subito ch'io l'ebbi
or si fermò ciascun per ascoltare. aretino, ii-116: fu tempo già che.
! avete ne le vene / l'aretino e il loiola. giocosa, 69:
non a grandezza d'uno stato. aretino, v-1-223: a cosimo de i
a quel medesimo pericolo che è aldobrandino. aretino, v-1-474: né vi crediate.
doglia / ancor ti manifesti la radice. aretino, iv-1-50: chi contende con cesare
italiano, cadesse in tanto esterminio. aretino, ii-246: avvenga ch'io non
, crebbe a poco a poco. aretino, 9-276: il morto involto in un
orlando al mondo esser ti pare. aretino, 1-173: ella, col suo giuocar
sanza molte pietre, vede lucenti. aretino, 9-421: giuseppe appoggiò la scala a
ché fu ad inganno il giovanetto morto. aretino, ii-198: io per me ho
il più estremo bugiardo di costui. aretino, 1-30: fu forza, per benché
di subito la virtù vitale e animale. aretino, 1-12: non sai tu che
di gridare, esultare e ballare. aretino, 1-7: il cuore di colui che
alla riviera / dovea passando inimicarsi roma. aretino, 1-1: tu sei nato a
più nobile che ha più eternità. aretino, iv-1-10: il conforto che mi ha
è sciocco e cupido e presentuoso. aretino, 9-361: con tanto di barba
/ poter falsar li profetati oracoli. aretino, 9-480: rivoltosi a gli apostoli gli
lett. it., ii-135: pietro aretino mira all'effetto, tronca gl'
, e gorgogliasi una canzonetta in gola. aretino, 8-17: chi con somessa voce
per bellezza degli ornamenti dell'imprese. aretino, iv-2-30: quanto gli effetti de
netta e schifa di tal vitupero ». aretino, 8-34: una volta veniva la
che per tanto il villano e lionardo aretino fecero una faccenda a dimenticarselo.
-con allusione al rapporto sessuale. aretino, 8-173: io vorrei che, facendo
: individuo intrigante; faccendone. aretino, 1-154: quella ser faccenduzza dell'arte
povera, miserabile, spostata). aretino, 8-34: la maestra de le novizie
vendere e comprar robe de ogni condizione. aretino, iii-104: -u'se'tu,
facchin, si tien la scroffa. aretino, ii-96: io stupisco di loro,
secolo la contemplano in veritade aperta. aretino, 9-244: beati quelli che viveno
confidi di sua forza o arte. aretino, iv-1-51: roma tremando temeva la faccia
in ciel, ma con diversa faccia. aretino, iv1- 84: con due fregi
per vergogna, la vendetta sopportò. aretino, 1-6: tu ci hai corretto
. probabile, verosimile, possibile. aretino, iv-1-95: voi sete gloriosissimo avendo riportato
non quanto per l'onor fosse sforzato. aretino, iv-1-49: i popoli sempre sono
varie nazioni fatte lo abbino estinto. aretino, 1-9: colui che ardisce d'
. semplicemente, pianamente, comprensibilmente. aretino, iv-1-66: cominciai a leggere le cose
recare e per facitura di calcina. aretino, 8-368: sento che si grida
di virtù, ecc.). aretino, iv-1-65: subito ch'io l'ebbi
, di fagian, di coturnici. aretino, 8-174: questi tali andranno quindici miglia
-sf. come nomignolo, vezzeggiativo. aretino, 8-23: il frate ghiottone le dicea
sciocchezza, balordaggine, scimunitaggine. aretino, 1-91: non ci far perdere il
fare amicizia non dare confidenza. aretino, 20-197: il primo dì che gli
so se starna ha veduta o acceggia. aretino, 8-323: ella nel pigliare il
mostrarsi troppo umili o arrendevoli. aretino, ii-94: bisogna fare e dire il
di portar sotto un certo sportellino. aretino, ii-58: egli è un peccato a
non potessero salire al magistrato. aretino, 1-126: come isguazza un certo
malvegoli. -cacciato, espulso. aretino, 8-113: -comincia [la puttana invecchiata
in cattive condizioni; mal riuscito. aretino, 1-37: ci sdrucciolano giù per la
. scherz. fallito. aretino, 1-6: tu ci hai corretto facetamente
sciocco, scimunito, villano. aretino, 1-135: il detto mastro, volendone
., ii-133: i panegirici di pietro aretino sono tutti rettorici, metaforici, miniati
, o anche un autore). aretino, ii-118: -o che versi sentenziosi,
sua età, l'inclito borso. aretino, iv-1-2: non debbe il vicario di
avvisar, gli abbia alle spalle. aretino, 8-250: tosto che la signora
a sé la fame della sua creatura. aretino, ii-261: la fame, che
10. dimin. famerèlla. aretino, 8-236: si somiglia a una certa
assai famiglia, / ricchezza e gioventù? aretino, iii-11: voi tutti de la
. -spreg. famigliàccio. aretino, 8-75: teneva da dieci famigliacci tutti
favellario. -familiare, vuoi dir tu. aretino, ii- 113: è uno
fuga occulta e tostana pervenne a lui. aretino, iv-1-192: il furor subito,
alla fanciullesca: leggermente, sconsideratamente. aretino, iii-69: le cose d'amore che
invenzione, favola; ciancia. aretino, 8-28: favellando di mille fanfalughe,
'l mondo reputerai come fango e cenere. aretino, ii-245: tengo fango e feccia
o di affettuosa simpatia). aretino, 1-13: è pure uno strano spettacolo
gli uomin parean fantaccini di ceri. aretino, 8-200: tutto il resto de le
/ a descriver giovanni nel deserto. aretino, iv-1-179: io, donna elegante,
tu t'hai posta in capo. aretino, ii-42: padrone, guardate pur
che vi perdoni i vostri peccati. aretino, ii-188: io t'ho detto ciò
. -noncuranza, indifferenza. aretino, ii-254: io vi do licenzia,
-rivolgere per la fantasia: ripensare. aretino, 1-4: non si poteva rivolgere la
freno ai sogni e alle fantasticherie. aretino, 1-17: imparò non solo a trottar
. -individuo magrissimo, macilento. aretino, ii-58: barbutaccia fantasima, ne la
senso concreto: fantasticheria. aretino, iii-128: che fantasticamenti sono i tuoi
-disus. arrovellarsi; irritarsi. aretino, 1-90: se io giuoco sto in
un ideale inattuabile o assai improbabile. aretino, 8-292: tale otta tolgono uno specchio
di fantasia bizzarra, stravagante. aretino, iv-1-13: ho detto a sebastiano,
, che non dà affidamento. aretino, ii-194: il pittore e lo scultore
; estro, slancio balzano. aretino, ii-51: sai tu ciò che ti
-sostant. creatura illusoria. aretino, 1-84: i fantastici dei fantasimi delle
ho trovato mal disposto e fantastico. aretino, ii-14: dove, dove ne vai
al mondo mal non è senza rimedio. aretino, 8-3: ora tu, che
fanti e lascia stare i santi. aretino, 8-396: non poniam la lingua ne
quand'io rubo, un castello. aretino, 8-22: lanciate del letto prima fecero
legnami in più parti della città. aretino, ii-85: -signore, sapre- stemi
certe feste che se li fano. aretino, ii-8: i bentivogli a le nozze
il saggio di tutto lo stuolo. aretino, 8-288: così le creature imbrunitesi più
allora dir potrai che sia fedele. aretino, 8-49: i proverbi non sono da
gatta morta e ir pian piano. aretino, ii-101: la principal cosa il cortigiano
che far negasti il periglioso saggio. aretino, ii-170: la minor prova che facesse
che berta di milon s'ingravidò. aretino, 8-146: -dormì egli teco alla vigilia
può nel suo camin più danno. aretino, iii-9: io farei a i capegli
collezione, se gli fece sete. aretino, iii-7: dopo posto mente a la
saprò 10 molto me'che farmi. aretino, 1-2: tu ci sai fare,
la corte alle donne; vagheggino. aretino, 8-203: il resto poi de'lombardi
, favola, fanfaluca. aretino, 1-66: -se la virtù, di
vescovo] mandò per frate michele disaminandolo. aretino, iii-36: or chi avria mai
poi che fu da i medici sfidato. aretino, ii-13: io femeticava meco del
dire o pensare cose a sproposito. aretino, ii-36: - questi temerari adulescentuli,
campanella, i-114: coll'esempio dell'aretino, che fu scelerato scoperto, e
proveduto a uno grande fastello di porri. aretino, 1-140: se alessandro, lume
importare, tener conto, notare. aretino, ii-17: che avete voi? che
, schiamazzo, rumorosamente. aretino, iv-1-21: la vostra eccellenza ricerca da
fastidiosuzzo. - anche sostant. aretino, 8-163: che batticuore e che sfinimento
. d'essere intricate d'errore. aretino, iii-196: egli è sì amico
. raro. operosità, laboriosità. aretino, iv-1-6: intraducevano ne i lamenti la
luna, riguardare alle fatiche del sole. aretino, iii-203: o tu, che
, che nulla ho meritato con voi. aretino, ii-50: noi abbiamo caro di
fato. -come personificazione. aretino, 1-15: perché la pompa del convito
di mia man puliti e belli. aretino, iii-61: -ecco, poi che egli
l'anima sua e farebbe testamento. aretino, 8-349: sbuffava, si rodeva
-per eufemismo: andare del corpo. aretino, 8-186: nascondilo nel camerino de la
niuno modo stare non possono celate. aretino, ii-125: io lodo lo splendor de
cotali fattucchiere e maliarde sieno esiliate. aretino, 8-300: ite in igne, in
fortuna, successo, buona riuscita. aretino, 10-98: è bel vedere quando la
tutto minchia, fava e zugo. aretino, 8-107: io ci lascio entrare il
insulsa, sciocca; stupidone. aretino, ii-23: ah, ah, ah
che è emesso dal pene. aretino, 8-79: non gli bastando l'animo
e la vita o la fama. aretino, 1-192: fingendo che gli fusse
e tennegli favella insino a vendemmia. aretino, 8-80: inteso la villanella che l'
con misura, quello è savio. aretino, ii-188: è male a parlar poco
.. / come egli era arivato. aretino, 1-39: -apuntandoci nel cominciar
-idioma, lingua; dialetto. aretino, ii-90: lasciate favellare a me che
fatto seren da sì belli occhi. aretino, 9-60: dopo il salire di
a ottenersi, a raggiungersi. aretino, ii-90: -di che ridete voi,
della fortuna gli esaltò e magnificogli. aretino, iv-1-153: sì come, venerabile uomo
piaceri, ecc.; preferenza. aretino, iv-1-241: la satraparia vostra mi gittò
, dignità, privilegio, prerogativa. aretino, iv-1-76: certamente, signore, non
riluce e splende come un raggio. aretino, iv-1-30: con licenza vostra, io
non veri seppono dare degne risposte. aretino, ii-25: se io volessi moglie col
per forza. -favorétto. aretino, ii-17: eccoti il verno, ed
consistente nell'agevolare l'altrui prostituzione. aretino, 11-199: dico che ne lo avvedersi
trova più. -blandire. aretino, 8-233: il resto favoreggia con gli
alimentare; sollecitare, provocare. aretino, iii-96: la tardità pregiudica a le
trasportare più agevolmente l'involto). aretino, 8-343: il veggo sciorre il fazzoletto
-spreg. fazzolettàccio. aretino, 1-48: cinquecento ducati dalla navicella con
a l'ultima feccia d'ogni bruttura. aretino, ii-245: tengo fango e feccia
della società (una persona). aretino, ii-72: un che ha moglie è
: chiunque; qualsiasi sempliciotto. aretino, iii-45: -non gli mando de le
fegatelli, che t'escon pel capo. aretino, ii-209: se volete che facciam
femm.: fegatella. aretino, ii-121: -quanti basci ha ella dati
farsi terra in sua maggior bellezza. aretino, iii-238: o velo dolce,
qualcuno: renderlo pienamente felice. aretino, iv-1-119: cercarei di abrusciare quante cose
25-146: tutti son felicitati in cielo. aretino, 1-37: ci sdrucciolano giù per
avventure, di piaceri amorosi. aretino, ii-13: o che il vostro famiglio
/ a vincere o morire inanimati. aretino, ii-152: io ho pur inciampato
spendere molto, essere prodigo. aretino, ii-198: trovami pur la ruffa,
, erudito. - anche scherz. aretino, iii-164: mentre me n'andavo pensando
loro sollazzo era amichevole e filosofale. aretino, 1-40: io avevo quasi in animo
mura, ferir uomini e palesemente impazzire. aretino, iii-138: sola fenice de l'
- anche scherz. aretino, iii-69: chi sa che tu non
superiore distacco, con sussiego. aretino, ii-13: -voglio che andiamo a vedere
: opera di carattere filosofico. aretino, 1-134: -non sai tu, che
che si riferisce alla grammatica logica. aretino, ii-24: -a questa guisa, a
ant. dial. filosofo. aretino, iii-37: quetiamci, ché i filosomi
starai del gozzo a non mentire. aretino, 8-149: fermatami ad un poliamolo,
. stringhe, legacci dei calzari. aretino, 9-292: ella tutta piena di mestizia
sue extremitate fimbriati e decoramente ornati. aretino, i-21: quando dal mondo celebrar
cagion son giunte a miser fine? aretino, ii-115: tacerò? parlerò? nel
podere, e presso della loro fine. aretino, iv-1-92: il misero fine,
, perché non sanno il loro fine. aretino, iv-1-55: nel leggere le rime
per suo destrier molto gli aggrada. aretino, ii-7: farei dare madrigali in
raffinata; con gusto squisito. aretino, v-1-128: messer ottaviano scotto mi ha
sto più sospeso che a queiraltre. aretino, 1-112: quando gli parve di acquetar
richiedono falsità e simulazione. aretino, ii-191: chi non sa fingere non
. -anche: risolversi fermamente. aretino, ii-82: tanti cavalieri che vi corteggiano
topi, fino a i cani. aretino, v-1-365: tanto più il credetti quanto
la maga le l'avea dipinto? aretino, ii-187: vorrei bermi il sangue d'