egli è ver, donna, ch'i'ardo; / ma per tema del dir
7-24: la carne dice: « eo ardo, no lo posso portare; /
trovo lontano ad adempierlo, tanto più ardo, e assalito da mille stimoli mi consumo
/ sì sopra il cuor nel quale io ardo e 'ncendo. 4. intr
a vicenda o spero, agghiaccio od ardo. leopardi, 37-20: allor mirando in
en un fogo lo meto, c'ardo de sì fer guisa, / che quanta
castel della pieve, ix-229: io ardo e piango e non s'ammorza il
arca. àrczio (ant. anche ardo), sm. bot. genere
guardo / manifestava il foco onde tutt'ardo. d. bartoli, 40-ii-9: lasciò
me che 'n sete e 'n foco ardo. petrarca, 23-151: e quella fera
7-19: la carne dice: « eo ardo, no lo posso portare; /
la regina del cielo, ond'io ardo / tutto d'amor, ne farà
temi contento di voi per la quale io ardo tutto e mi consumo. idem,
d'ira e di malinconia mi consumo e ardo. cantari, 201: questo barone
carità. pulci, 2-64: io ardo tutto, per la mia sciagura,
che sin ne le medole avampo et ardo. idem, canz., 73:
io mi struggo, / che volontariamente ardo e languisco. ariosto, 37-53: non
, 16-i-73: amai vicino, or ardo, e le faville / porto nel seno
temo a vicenda o spero, agghiaccio od ardo. verga, i-139: ma proprio
dire. idem, i-436: io ardo più di vederti che non fanno le accese
di consolarmi. idem, iii-554: ardo di rivederti, e di ricuperare in te
* essere secco ', da cui * ardo '). ardèsia, sf.
. machiavelli, 868: io ardo, e tarsion non par di fore.
participio fatto sul non documentato arzo 4 ardo '(da ardeo, come orzo da
ond'io mi struggo, / che volontariamente ardo e languisco. bandello, 1-12 (
posso adiutare; / de la vergogna m'ardo, che m'awiddi sì tardo.
adiutare; / de la vergogna m'ardo, che m'awiddi sì tardo. idem
gli cominciare il fatto dell'arme. ardo e languisco. ariosto, 27-6: come
. lorenzo de'medici, ii-275: ardo d'amore, e convienimi cantare /
nelle gambe. verga, 1-217: ardo di sete e non oso disturbare le suore
7-22: la carne dice: « eo ardo, no lo posso portare; /
/ feristemi la mente, / und'ardo corno cera. guinizelli, ii-414: 'l
foco, di ch'io vivo ed ardo, / che son fatto un augel notturno
e la regina del deio, ond'io ardo / tutto d'amor, ne farà
mente cinge, / sì che tutt'ardo. bembo, 1-245: o vecchiezza ostinata
: livia io moro, livia io ardo. varchi, v-35: questi verbi
/ a un tempo triemo, agghiaccio, ardo e sfavillo, / son muto,
/ a un tempo triemo, agghiaccio, ardo e sfavillo, / son muto,
questa giovene me piaceno tanto, che tutto ardo del suo amore, e tanto più
agli occhi non contende, / bai ardo è quel destrier, ch'in mezo il
di voi, per la quale io ardo tutto e mi consumo. -far
l'inverno de lo gran calor tutto ardo. dante, conv., iv-xiv-8:
monti, x3- 278: amo ed ardo per cosa / sì vaga e graziosa,
ix-540: marcon dice: -io crepo e ardo: / non ne va più giù
40-8): oi lasso, che tutto ardo e 'ncendo e coco! aretino
non sentite il foco ed io tutt'ardo. beccari, xxx-4-242: non sia
: questa fera gentil, per cui tutt'ardo, i sola scopersi in un
destino. soccorime; aimè, moro, ardo, me struggio! bibbiena, 301
ho poca voglia di scrivere, e ardo invece di adorar da vicino, e
sapere. mont \ x-3-278: amo ed ardo per cosa / sì vaga e graziosa
agio, / che tutto incendo ed ardo. francesco da barberino, 11
/ e 'l fuoco smisurato ove io dentro ardo. firenzuola, 533: poco giudicio
/ direbbe: -ardo d'amore, ardo d'amore. - / ma ben arde
7-23: la carne dice: « eo ardo, no lo posso portare; /
sento, e tuttavia diguazzandomi ed inacquandomi ardo più che mai e favilla del mio
celebrarvi in carte, / ch'io n'ardo a parte a parte: / ma
'l fuoco, dentro al quale i'ardo. paolo da certaldo, 341: l'
/ e 'l fuoco smisurato ove io dentro ardo. lorenzo de'medici, ii-294:
e disfavillo. equicola, 348: ardo, agghiaccio, tremo in ogni tempo
lassa, tapina, / chi ardo e 'ncendo tutta. g. cavalcanti,
a la cui ombra io mi distruggo e ardo. giusto de'conti, ii-69:
la fiamma gentile, ond'io tutt'ardo. tasso, 13-i-436: ah! luci
occhi, cagion del foco in qual sempre ardo, /... / a
emilia m'innamora; / che adesso ardo per lei, qual arsi pria / che
foco, / tal ch'a doppio ardo e par che non m'incresca.
et al foco gentil ond'io tutto ardo. giusto de'conti, i-46: chi
, v-913 (3-8): arsi ed ardo tutto a dramma a dramma. l
vedi che non incresce a me, e ardo. 13. entra nella formazione
è scandalizzato, e io del scandalo non ardo? ». berni, 296:
questa fera gentil, per cui tutt'ardo, / sola scopersi in un boschetto errante
dov'è panfila mia per la cui ardo. ariosto, 23-127: io mai non
ben vede ognun di lor, come liet'ardo, / pur ch'io stia fiso
onde la sua etimologia dal verbo algto = ardo, brucio, splendo. significò l'
carducci, ii-8-37: in questo momento ardo, ardo di un liquido fuoco etereo,
ii-8-37: in questo momento ardo, ardo di un liquido fuoco etereo, che deve
/ che mi sospinge dov'ognor più ardo. pagliaresi, xliii-122: ne dole
i'aggio pene tante, / ch'ardo tutta ed incendo per amore. chiaro
: già, per dir il vero, ardo tutto infiammato dalla sua fervente vertù,
di patir teco al nuovo sole / tutta ardo, e il voglio. leopardi,
, / le focose fiammelle ond'io tutt'ardo. tasso, 13-i-245: non è
questa fera gentil, per cui tutt'ardo, / sola scopersi in un boschetto
pulci, vii-338: flagro: ribollisco, ardo, rendo odore. canteo, 206
', deriv. da cpxéyw * ardo '; più comune la variante assimilata
. luceio queste formali parole? « io ardo di incredibil desiderio d'essere celebrato dagli
questa giovene me piaceno tanto che tutto ardo del suo amore, e tanto più quanto
farò, che nella tua fornace / ardo, premuto da mille desiri? s.
foco, / tal ch'a doppio ardo e par che non m'incresca. guarini
coperte ambe le luci, ond'io tanto ardo: / e sopra al fortunato e
in ardente fucina / d'amore ed ardo, e son d'arder contento.
fulminato. carducci, 52: io ardo. amore infuria / nel fulminato petto
ti mormoro gemebondo all'orecchio: quanto ardo di rivederti! d'annunzio, iii-2-220
ho poca voglia di scrivere, e ardo invece di adorar da vicino, e
/ che a ragion quella, ed io ardo innocente. maia materdona, iii-315:
giace, / vegghio, penso, ardo, piango. g. b. strozzi
in terra simile alla mia, / che ardo d'amore e giazo in zelosia?
esercizi ginnastici. cesarotti, ii-384: ardo di voglia... che la
paura. bembo, 1-178: io ardo, dissi, e la risposta invano,
, 15-64: son preso ed ardo, e me ne glorio e godo.
, cagion del foco in qual sempre ardo, / sanza li quali il viver no
giacomo da lentini, 2-35: eo ardo / quando passo e non guardo /
/ e ben guarnisce il bon destrier bai ardo. gir aldi cinzia, 8-6 (
lxxxiii-542: la lagreme che iecti tucte m'ardo, / quando desguardo -la tua affictlone
: s'eo la sguardo / 'ncendo ed ardo, / tanto temo no le spiaccia
; / sì n'mbardo / ca tuto ardo, / par che tutto mi disfaccia
lo primo sguardo / vi 'maginai, ond'ardo, / né del mio cor non
: l'incendio è tal ch'io m'ardo e non mi sfaccio; / e
nessuno. serdini, xxxix-1-13: io ardo e strugio d'amorosa face, /
viso, / le face per cui ardo e 'l fuoco imparco, / il santo
: ninfa, tanti anni son ch'ardo e vaneggio / ne l'amoroso foco,
alcuna fiata / vedi colei per cui ardo e incendo, / che tu le raccomandi
/ oimè, lassa tapina, / chi ardo e 'ncendo tutta! guittone, 119-13
'ncendo tutta! guittone, 119-13: ardo tutto e incendo del penare. chiaro
dolor'son tanti / ch'io tutta ardo e incendo. iacopone, lxxxiii-552:
/ sfatto in faville incenerisco, ed ardo. chiabrera, 1-ii-108: incenerisco / a'
10 d'ogni merto ignudo / ardo ben sì, ma quasi inutil tronco
, ma quasi inutil tronco; / ardo vii tronco, il quale / tardi s'
, liete, dolci e chiare / ardo digiuno, infermo e sitibondo. tasso,
so amor m'enflamma / sì che n'ardo dentro e coco. bel gherardino,
veleno. brusoni, 7-106: io ardo, io ardo; e l'ardor mio
brusoni, 7-106: io ardo, io ardo; e l'ardor mio verace /
amo, / io amo, io ardo, e poi li duol la spesa.
sento, e tuttavia diguazzandomi ed inacquandomi ardo più che mai. -ant.
per ritrar da gli occhi, ove tutt'ardo, / alcun pietoso innamorato sguardo,
maraviglia è, s'io m'agghiaccio et ardo? / se ancor non posa il
. lorenzo de'medici, i-47: sempre ardo, né giammai giugne all'affetto /
], 209: d'amorosa invidia / ardo e sfavillo, allor che dentro al
, de'bei sembianti, onde tutt'ardo, / vedea fuggir più che da corda
. tansillo, 23: or ardo ben, ma il petto fuor non potè
di ciò inseme mi nutrico, et ardo. ariosto, 20-142: dove l'avea
ovidio volgar., 2-63: io ardo siccome lo legno inzolfato della maritale teda
/ contro mio grado, e d'ira ardo e di scorno. alfieri, i-136
g. b. pucci, i-183: ardo quando talor vien ch'io rimiri /
stovigli. = comp. da ardo e il suff. -aiolo, usato per
, 80-36: se non ch'io ardo come acceso legno, / sì m'è
ardere. petrarca, 80-35: i'ardo come acceso legno; / sì m'è
feristimi a la mente, / und'ardo corno cera, / levastimi lo riso.
gravi pene e 'l gran foco ov'io ardo / mi può levare un tuo benigno
maiano, 16: eo per lei amare ardo e affiamo, 1 e mi consumo
, 85: lassa, ch'io ardo come acceso legno, / che per zolfo
/ quando uscirem del foco ove io tutto ardo? dell'uva, 200: troppo
da lunge mi struggo e da presso ardo. boccaccio, i-81: or volessero gl'
me loco, / ma sia, s'ardo di fuor, ghiaccio il mio seno;
il cavaliere grotta con l'occhio ma- ardo, il sorriso incantatore,...
guardo / manifestava 11 foco onde tutt'ardo. casoni, 295: la luce con
mano stringimi pietosa al petto, / come ardo e palpito senti. manzoni, pr
petrarca, 203-1: lasso, ch'i'ardo, et altri non mel crede.
io per caldo di partte sì non ardo / che tutto il ver non volglia mentoare
coperte ambe le luci, ond'io tanto ardo. firenzuola, 93: spegni,
grazia discienda, / però ch'eo ardo e 'nciendo da fori. latini, rettor
io mal seppi fugire / la face ov'ardo e moro, / senza trovar giamai
ha messo in tale foco / ch'ardo tutto e incendo del penare. iacopone,
, 22: quella per ch'io / ardo, quand'ebbe intesa / la voglia
lo primo sguardo / vi 'maginai, ond'ardo. guittone, i-13-102: carissimi,
s'io amo, ardi s'io ardo. marini, 261: ella mira e
sì possente foco, / ch'i'ardo tutta. -per estens. proteggere
io per caldo di partte sì non ardo / che il ver non volglia mentoare
tristi rigni. pulci, 4-11: bai ardo [rinaldo] sprona e tempera col
, 1-6: il cavallo di pelo li ardo, che solo tiene alcune moschette rosse
9-69: inorridisco e fuggo; e cotant'ardo / di tornare in europa, che
lume, / credendo ivi gioir dove ardo in foco. buonarroti il giovane, i-37
della musica. bruni, 33: ardo e taccio, ben mio, poiché il
io amo, ardi, s'io ardo, / fra noi vezzeggi il bacio e
pot far guizardo, / e qe dolzamentr'ardo / en l'amor qe m'
gran foco, di ch'io vivo et ardo, / che son fatto un augel
parte del foco senta / ov'io tutto ardo e'miei pensier nutrico.
/ e di ciò inseme mi nutrico et ardo. doridi, 268: non ama
. lorenzo de'medici, ii-151: ardo d'amore, e conviemme cantare / per
/ oimè, lassa tapina, / chi ardo e 'ncendo tutta! giamboni,
/ pure aspettando, io mi consumo ed ardo. alfieri, i-249: sceso di
in che guisa mi provo; / ardo, consumo e struggo pur pensando / com'
, 132-5: s'a mia voglia ardo, ond'è 'l pianto e lamento?
entrare in fatica. bellincioni, ii-241: ardo d'onorar lui d'ardente zelo,
ora avresti capito, sentito, che io ardo di te. giorgini-broglio [s.
, xxxii-357: or sol di vivo ardor ardo per celia. dottori, 217:
: tra 'bei lauri ornato / ardo di saettar sul lito eoo / d'apollinea
e tardo / a demon- strar quanto ardo / nel foco del to amor che in
, che sol per te sospiro et ardo, / non vieni anco a rapir l'
, / per un sol fuoco m'ardo, / e non conosco più eh'un
costei, signor, fa'ch'arda com'ardo / e come l'amo m'ami
alfieri, 1-903: digli in fin ch'ardo in mio core al paro / di
patto non fini, / ed io tutta ardo e 'n- cendo. compagni, 3-6
io per caldo di parte sì non ardo / che tutto il ver non volglia men-
più guardo, / a sospirar più m'ardo, / trovandomi partuto / da que'
giacomo da lentini, 9: similimente eo ardo / quando passo e non guardo /
. trotti, lvi-432: la fiamma ond'ardo e il duro ceppo e forte /
del quattrocento, lxiv-95: oimè, che ardo in quisto acceso foco: / non
patria è l'italia per la quale ardo d'amore, ringraziando il cielo d'
questo patto non fini / ed io tutta ardo e 'n- cendo. dante, conv
mi sei tolta, / che tutto ardo del tuo foco / e per ben ch'
10-238: pur se ben d'ubidirvi ardo e pavento, / vo', compiacendo
per reina, ed ond'i'm'ardo / con que'begli occhi per arili s'
/ oimè, lassa tapina, / chi ardo e 'ncendo tutta!
. saba, 292: natura, perché ardo, m'ha di rosso / pelo
/ che mi sospinge dov'ognor più ardo: / per che temo che mai alle
che la mia luna io canto et ardo, / fuggon dinanzi al mio pensoso
117-13: son ne l'aqua ed ardo tutto in foco, / e s'io
mattonata, pietro paulo de pan ci ardo ed meneco perosino bolognini dui.
forma femm. di pet [t \ ardo. pettardo e deriv.,
per ritrar dagli occhi, ove tutt'ardo, / alcun pietoso innamorato sguardo. poliziano
lo primo sguardo / vi 'maginai, ond'ardo, / né del mio cor non
ella entrò col foco ond'io sempr'ardo. cino, iii-55-1: amor che vien
1-34-20: la carne dice: « eo ardo, no lo pozzo portare; /
so amor me 'nflamma / sì che n'ardo dentro e coco / che non trovo
, 149: etho in greco significa ardo, onde è decta ethiopia dagli smisurati ardori
con sì possente foco / ch'i'ardo tutta, e par ch'ogni altro affetto
gridare « acqua, acqua, io ardo, io abbraccio, il fumo mi affoga
/ però dentro e di fuori io ardo tutta / premendo il core guerra magra
mio bel foco, / ma n'ardo più ch'allor che gli era presso.
ghiaccio, io più de ti non ardo. p. fortini, i-440: non
: 'etho 'in greco significa 'ardo ', onde è decta etiopia dagli
. / or tien pudica il ardo in sé raccolto, / or lo rivolge
io sono in purgatorio e che continue ardo. bandello, 1-32 (1-397)
gualdi, xxxix-i-228: sento ch'io ardo, e non discemo 11 quia /
raffrena 'l colpo di cui pero ed ardo. galileo, 3-2-390: quando la barca
e me ritorna al foco onde sempre ardo. b. tasso, iii-73: eziandio
occhi il vanto, / ch'io ardo, se con gli occhi almen ragiono.
li caldi, per gli quali io ardo. 2. dare sollievo.
, che sol per te sospiro et ardo, / non vieni anco a rapir l'
. soffici, v-2-111: il mereiaio ardo in viso la merciaia, poi tutt'e
solea rifrigerarmi la lingua, despe- ratamente ardo e sfavillo, intermezza un gran caos.
cielo). bellincioni, cvt-278: ardo d'onorar lui d'ardente zelo, /
la regina del cielo, ond'io ardo / tutto d'amor, ne farà
ché quanto più mi forzo, alor più ardo. / dunque el far resistenzia non
un'altra volta cn'io / abbrugio et ardo tutto di vergogna. intrichi d'amore
uso. pascoli, 1-314: ardo di sentire come vuol fare con la carta
aves'tu sciolto, / però ch'io ardo più che prima assai. bruni,
7-45: or gelo, or * ardo, or mi rilevo, or giaccio,
ella entrò col foco ond'io sempr'ardo. boccaccio, vii-191: madonna mia,
: addio, bella mia... ardo di rivederti e di rinebriarmi e di
fede. boccaccio, ii-3-62: io ardo più che mai, e questo foco,
serafino aquilano, xxx-10-14: se ben ardo, spero ardendo forte, / come
'mbardo, / che mi consumo e ardo, / ch'eo rinovello com'fenice
il foco e di'che sempre io ardo; / e di sì dolce strale la
d'onore, / e però tutto io ardo del suo amore. caro, 2-499
sgombra / è che pandora, per cui ardo e moro, / quel dì che
/ e me ritorna al foco onde sempre ardo. epicuro, 122: non creder
temprato, / e che, s'io ardo, altrui n'abbia pietade; /
me che in sete e in foco ardo. idem, purg., 33-25:
b. tasso, i-43: amo, ardo, e verso lagninosi rivi. tasso
pigliar sdegno. tansillo, 23: or ardo ben, ma il petto fuor non
. carducci, ii-9-155: addio, ardo di rivederti: e tu vedrai e
debiti. leopardi, 29-96: ardo in ridirlo / di sdegno e di rossor
tacendo, « io amo, io ardo ». ciro di pers, 3-13:
: io tra 'bei lauri ornato / ardo di saettar sul lito eoo / d'
egli è ver, donna, ch'i'ardo; / maper tema del dir male
viso, / le face per cui ardo e 'l fuoco imparco, / il santo
mi piace il fuoco ond'io sempr'ardo. pindemonte, ii-436: la mente
son secchi. bellincioni, ii-175: ardo di dentro, e fuor fredda di marmi
costei, signor, fa'ch'arda com'ardo / e come l'amo m'ami
stiancìo / fa ch'i'mi consumo ed ardo. -obliquo, trasversale (un
apra le faville / del fuoco ove ardo e gli occhi mei destille, /
ii-376: ho caldo a momenti, ardo e a momenti sento scender il sudor
trotti, lvi-432: la fiamma, ond'ardo, e il duro ceppo e forte
aves'tu sciolto, / però ch'io ardo piùche prima assai. b. accolti,
rosso, 1-187-1: al foco dov'eo ardo non scor quello loco ove
). brusoni, 7-106: io ardo, io ardo; e l'ardor mio
brusoni, 7-106: io ardo, io ardo; e l'ardor mio verace, /
gò stravolto / entro quel fogo ch'ardo - sempromai gomo e noito. canzone di
ii-376: ho caldo a momenti, ardo, e a momenti sento scender il su-
. nel cuore di vostra figlia? ardo d'impazienza di serrarmi al petto questa
/ ond'io dolente sempre struggo e ardo. -riconoscere in modo continuativo un
mille, / ch'i'arsi e ardo, e bramo d'arder sempre. agostino
33-140: indi, qual mongibello, ardo ed avvampo: / e come accantoall'atra
, 164-5: vegghio, penso, ardo, piango, e chi mi sface /
, / sfatto in faville incenerisco ed ardo. giuliani, ii-70: se non
del carretto, cvi-664: agacio et ardo / per quel occulto dardo che mi
pan dora, per cui ardo e moro, / quel dì che mi
gravi pene e 'l gran foco ov'io ardo / mi può levare un tuo benigno
petrarca, 203-4: lasso ch'i'ardo, et altri non mel crede /
rosso, 187-3: al foco dov'eo ardo non secorre / cosa veruna che me
, 422: di sdegno aghiaccio e ardo / oggi, vedendo cardinal chietino /
traggo una vampa di quel foco ond'ardo, / e leggo in volto altrui noia
7-20: la carne dice: « eo ardo, -no lo posso portare; /
7-21: la carne dice: « eo ardo, -no lo posso portare; /
). sogliardo, v. sugli ardo. sogliare (sogliaró)
, / ond'io dolente sempre struggo e ardo. bellincioni, ii-222: sia laudato
ch'io possa almeno il foco, ond'ardo, / sorbir con gli occhi e
, / che mi sospinge dov'ognor più ardo. sannazaro, iv-378: considerate la
colpi, e a qual mi tocca / ardo nel gelo e tra le fiamme aggiaccio
via, non tardare più, ch'io ardo, spasmo, moro di giungere a
s'eo la sguardo, / 'ncendo ed ardo, / tanto temo no le spiaccia
: le lagreme ke iecti tucte m'ardo, / quando desguardo -la tua affìictione;
spirto, / direbbe: « ardo d'amore, ardo d'amore ».
direbbe: « ardo d'amore, ardo d'amore ». -spirito vocale-
avresti capito, sentito, che io ardo di te. -che percepisce con
amore i mi consumo e stempio / ed ardo tutto. marino, 1-12- 202
quella no, per cui languisco et ardo. firenzuola, 2-188: i parenti non
cavo en gòstravolto / entro quel fogo ch'ardo sempromai gom e noito. rainardo e
, / vivo prigion per bella dama et ardo, / fo brinsi a la salute
l'amore. inghilfredi, 389: ardo, consumo e struggo pur pensando /
con sì possente foco, / ch'i'ardo tutta e par ch'ogn'altro affetto
s'io suspìco, temo e gelosa ardo. m. adriani, iii-107: lo
madre sua. redi, 16-ii-57: ardo mai sempre e son condotto a tale /
tacita e studia. bruni, 40: ardo tacito amante; / et è tanto il
oimé, lassa tapina, / chi ardo e 'ncendo tutta! monte, 1-vi-18:
silenzio d'amor mostran, ch'io ardo. lanzi, i-152: quivi veramente
l'alpe neva, piu che mai / ardo la state, e a mezzo 'l verno
204: misero, che agghiacciando avampo ed ardo, / e, per temprar col
ghiaccio, io più de ti non ardo. 6. con valore di pron
/ s'ella sa che per lei ardo, che farò s'ella s'adira?
mi sei tolta, / che tutto ardo del tuo foco, / e per ben
rispose tacendo, « io amo, io ardo »: / poscia agl'ardori, ond'
: sul tuo nuovo splendore abbronzo ed ardo / trogloditica mirra, assirio nardo.
di voi amare. inghilfredi, 389: ardo, consumo e struggo pur pensando /
maggior uopo, ond'io pur vivo ed ardo. giraldi cinzio, 2-22: altro
mostrale il foco e di'che sempre io ardo. cammelli, 189: madonna,
, io (132): se io ardo per infinite e diverse vagazioni dell'anima
gran lume, / credendo ivi gioir dove ardo in foco. c. dati,
ardore: / per quegli occhi vezzosi ardo d'amore. parini, 219: mista
purità della coscienza. carducci, ii-12-40: ardo di rivederti: ti desidero: ho
en gò stravolto / entro quel fogo ch'ardo -sempro- mai gorno e noito. lapidario
che spirito! o che diavolino! ardo tutto, non posso più resistere;
g. b. pucci, i-183: ardo quando talor vien ch'io rimiri /
madonna lampeggiar lieta e vezzosa; / ardo quando talor mesta e dogliosa, /