. gevole che io non ardisco di dire. idem, iii-24-5: o
prisco, / che, paventosamente a dirlo ardisco, / in fin a roma n'
. idem, 945: 10 troppo ardisco ed oso, / e non mi rende
. poliziano, 153: i'non ardisco gli occhi alti levare, / donna,
deliziosissime, disse: io non m'ardisco a dir gesù, per non disfar sì
sì forbito, al quale io non ardisco di dire ciò che bisogna, né sì
] si contiene con lunga esperienza, ardisco di dire, d'aver forse dato.
s. c., 22-3-3: non ardisco di vantarmi che la casa mia sia
*. ardire1, intr. { ardisco, ardisci). avere il coraggio,
, / che, paventosamente a dirlo ardisco, / in fin a roma n'udirai
provato, / che s'io son teco ardisco ad ogn'impresa. bandello, 1-10
mi mora; / ora incomincio e ardisco dir, ch'io vivo. idem,
m'è noia, e romper non ardisco / pure il mio stame, che ogni
g. del papa, 1-1-5: ardisco pertanto di porre sotto l'altrui savia considerazione
angiolieri, 35-5: i'non l'ardisco la gioi'domandare, / che 'l
se questi due si univano, dir francamente ardisco, / che da sì bel consorzio
guisa timido e perplesso, che non ardisco quasi d'aprir bocca per affermar cosa
in luogo di capelli, e che ardisco con l'ale d'andare per li venti
e burghe, con chiuse e incili, ardisco tenere accanto all'archipenzolo il calco d'
io queste due colombe d'argilla m'ardisco recarle fino alla corte dei gentili,
, in tempo giungo? appena / chiederlo ardisco; son 10 padre ancora? monti
, insieme con alcune canzonette che ora ardisco di publicare alle stampe, tenuti perpetualmente
quali mi accuseranno d'indiscrezione, perché ardisco gittare un grido sulle ignominie patrie,
. bartoli, 34-10: ed io m'ardisco a dire, che chi bene intende
il temerario ardire / ti piace; ardisco io men di lui? 3
, / bench'io m'accheto e non ardisco muggere. 6. emettere un
io queste due colombe d'argilla m'ardisco recarle fino alla corte dei gentili,
. / ch'io d'invitarla non ardisco più. c. bini, ii-186:
coll'ordinario. foscolo, xiv-202: io ardisco per l'ultima volta domandarvi uno schiarimento
zolloni di tufo (ché massi non ardisco chiamarli) di varia figura, cioè a
., iv-xix-6: certo, da dowero ardisco a dire che la nobili tade umana
pur la bocca, e debolmente / ardisco dire una mezza parola; / tutti gridano
: se non tengo da lui, non ardisco né tampoco assolutamente decidere contro di lui
'. aretino, iv- 1-1: ardisco di dedicarvi l'opera, sperando che mi
, or magnifici e senza difetto, ardisco dire, che vanno a mille.
quelli del minore. foscolo, xv-236: ardisco dunque sottoporre al suo esame una
sacra scrittura. tasso, iii-140: non ardisco però di scriver qual dopo la morte
faccia sua. foscolo, xiv-204: ardisco diffondermi, cittadino vice- presidente, perché
alcuni esemplari dell'opera stessa, che ardisco inviarvi pe'vostri amici. boine, ii-157
bibbia volgar., x-76: io non ardisco di favellare niuna di queste cose,
dal significato del tuo grazioso nome, ardisco, come il mio cuore disi- dera
più povero e dispregevole che io non ardisco di dire. d. bartoli, 164-
privati interessi. romagnosi, 17-205: ardisco dire che in una società ove sopra
e il recente decreto della reggenza, ed ardisco anche dire, il diritto pubblico,
, / che, paventosamente a dirlo ardisco, / infin a roma n'udirai
. cavalcanti, 356: io non ardisco di scrivere gli eccellentissimi fatti di niccolò
bologna. bocchelli, 1-ii-192: io ardisco umiliare un secondo parere a vostra eccellenza,
vedrai. tasso, iii-140: non ardisco però di scriver qual dopo la morte
g. gozzi, 1-130: io non ardisco d'esibirmi, perché so che non
generosità delle cortesi di lei esibite, ardisco pregarla a star in pratica di qualche
/ ben ch'io m'accheto e non ardisco muggere; / sentomi il sangue suggere
e quanto al pronosticarli il futuro, non ardisco, per l'esperienza ch'io ho
di occhi e di testa, non ardisco di espormi all'aria. de roberto,
dei vostri cari greci, e, ardisco dirlo, non cedo che a voi
desideri di servire il governo; ed io ardisco credermi onorato da questo eccitamento, poiché
mia, / ch'i'non l'ardisco la gioi'domandare, / che 'l mi'
finestre / di paradiso, / ma non ardisco / di far offesa / ai duo
, tra gli auguri di meritate felicità, ardisco offerire a v. eminenza, come
, / mentre io sotto il tuo nome ardisco e tento / di figurar sì bei
l'anno vertente, nel quale appena ardisco dire quanti secoli si contengono. galileo
teatro). foscolo, xviii-422: ardisco pregarvi d'intercedere per me presso s
ch'a filosofo è conveniente, non ardisco di partirmi da l'autorità d'aristotele
quello ove sono inviati, che non ardisco promettermi niente. forteguerri, i-172:
finestre / di paradiso, / ma non ardisco / di far offesa / ai due
iii-1-1106: per ciò io... ardisco tenere accanto all'archipenzolo il calco d'
benestanti]. d'annunzio, iii-1-1107: ardisco tenere accanto all'archipenzolo il calco d'
). d'annunzio, v-3-820: ardisco mandarle un fascio di rose chiare che
donna mia, / ch'i'non l'ardisco la gioi'domandare / che 'l
donna mia, / ch'i'non l'ardisco la gioì'domandare / che 'l mi'
di duoi palmi e di tre, e ardisco a dire anche di quattro. ramusio
de'france sismi '; ché io ardisco dirvi che al modo che esso è compilato
. foscolo, xviii- 112: ardisco supplicarla, che il di più sia dato
tanto s'imbruna, / che non ardisco di chiamarmi re. 3.
e sì discorde tra se medesima che non ardisco impacciarmene. berni, 51-44 (iv-225
: non ricuso l'aiuto, e non ardisco di chiederlo troppo importunamente. foscolo,
: del racconto. tommaseo, 15-95: ardisco dire che la stranezza
che 'l vero, nondimeno nulla n'ardisco a dire; perché oggimai mi si
e burghe, con chiuse e incili, ardisco tenere accanto all'archipenzolo il calco d'
a tortura metto l'estro / ed ardisco in versi scrivere / per cavar tanto da
o freddezza ch'ella sia, non ardisco d'ingerirmi ne la conversazione. baldi,
chiedono il permesso. foscolo, xvi-498: ardisco pregarvi d'intercedere per me presso s
una di queste meriti d'esser letta: ardisco perciò inserirla nelle mie 'memorie'. carducci
. gozzi, 1-130: io non ardisco d'esibirmi, perché so che non sono
mercurio trimegisto'. foscolo, xvi-56: ardisco pregarla di cancellare dall'intitolazione tutti gli
o freddezza che ella sia, non ardisco d'ingerirmi ne la conversazione e ne
starmi securo in queste grotte / non ardisco, che 'l ciel sì irato apparse,
paralizzato. testi, 1-33: non ardisco promettere a v. s. composizione
fa istrumento d'oppressione,... ardisco asserire una cosa che parrà forse ai
tal ch'a pena a rimirar l'ardisco, / e pietosa s'asside in su
vien tal ch'a pena a rimirarli'ardisco, / e pietosa s'asside in su
della casa, 4-255: ma non ardisco invitarlo, ché mi pare tanto dato
litigio così dubbioso e importante, non ardisco pur di fiatare non che di sentenziare.
una fastosa povertà, si scemerebbe, ardisco dirlo, d'un terzo la mole
nazione. leopardi, iii-761: non ardisco prendere a consolarla: so che la
, le [rime] vi pure ardisco mandare, quasi sicuro che non per mio
questo invito mosso, /... ardisco pormi a la tua sacra mensa,
, fiore di mais, / che non ardisco di mostrar sembianti. bondie dietaiuti,
denso. tasso, ii-114: non ardisco... di chiamar la mia
di penetrare sino a vostra eccellenza, ardisco scrivere per supplicarla di farmi accordare mille
metto io pur la bocca e debolmente / ardisco dire una mezza parola: / tutti
sisamo a guisa di arbori, non ardisco apena scrivere benché l'abbi veduta. ramusio
del suo corpo, / ch'i'non ardisco a porgerli / per reverenzia aiuto.
virgilio. buonafede, 2-i-362: io non ardisco affermare che la misteriosa filosofia d'egitto
prisco, / che paventosamente a dirlo ardisco, / infin a roma n'udirai lo
g. cavalcanti, i-288: or non ardisco, per la vii tua vita,
non scio come a dir di vui ardisco / sì de la lena del pulmon son
, / è la cagion ch'io ardisco, temo e spero, / ch'allor
fil della mia vita. / non ardisco allentar, né men discioglio / il nodo
io conosca la mia insufficienza, nondimeno ardisco pregarla instantemente a volermi dar campo di
grande di some che io non ardisco dir qui per tema di non esser
delli uomini? dante, xlv-65: io ardisco a far per questo freddo / la
de'mortali occulto giace, / pur ardisco affermar, a quel ch'io scerna /
: per una che bia- smar cantando ardisco /... / lodarne cento incontra
]. carmini, lx-1-224: non ardisco dire che le grazie perfezionassero queste condizioni,
stelle in cielo sparte, / pur ardisco ombreggiare, or una, or due.
del nome. niccolini, iii-2: ardisco sorgere qui fra tanti di me maggiori
poca età d'onor sì onusto / ch'ardisco dir ch'ai suo valore immenso /
che io ho perduto il mio e non ardisco a dirlo per vergogna, e de
fallir perdona, / s'io troppo ardisco; orché tu taci e dormi, /
sarò in argenta coll'ordinario... ardisco pregarla a star in pratica di qualche
22-3: per una che biasmar cantando ardisco / (ché tordinata istoria così vuole
: de ponerme in pre- son ancor ardisco / perché la mia innocenzia a ognun si
non vedeva. d'annunzio, v-1-1155: ardisco non ordisco. gadda conti, 1-47
i-14: nullo de 'l arte de'dipentori ardisco over presuma di mettare ne'lavori che
contessa pura, / ch'i'non ardisco ponto palentarli. beolco, 1259: ahi
né modo di rivestirmi. ed io non ardisco presentarmi da s. e. cosi
dante, conv., iv-xix-6: ardisco a dire che la nobili- tade umana
il mio signore. denina, xxiii-233: ardisco nuovamente di parteciparle questo mio pensiere.
: fu veramente cittadino preclarissimo, e ardisco di dire quasi unico che veramente amasse
signor mio, in ora forse importuna, ardisco scrivere e insieme pregarla l'udire,
, / che, paventosamente a dirlo ardisco, / infin a roma n'udirai
(iv-27): paventosamente a dirlo ardisco. 2. in modo da
di quelle altre vergognosissime piaghe che non ardisco nominar in questo luogo, il cibo di
pelle antica e vergognosa / ch'i'non ardisco d'innalzar el volto. cassiano volgar
poca salute, / ch'i'non ardisco di star nel penserò. trissino,
altieri e peregrini. castelletti, 1-3: ardisco di dire che vostra signoria illustre,
dell'interne durezze e candori. non ardisco dire che le grazie perfezionassero queste condizioni
ne le carni. priuli, li-1-402: ardisco supplicar la
piena di pura fede, le vi pure ardisco mandare, quasi sicuro che non per
; portavoce. metastasio, 1-iv-621: ardisco dichiararvi costì mia plenipotenziaria per dispensare.
poca salute, / ch'i'non ardisco di star nel penserò. dante,
non scio come a dir di vui ardisco / sì de la lena del pulmon son
de'nemici. tasso, 5-41: pur ardisco affermar, a quel ch'io scema
. g. graziani, ii-178: ardisco d'importunarla di quella lettera diretta all'
in sua presenza, / non m'ardisco far motto d'amistate. maestro sanguigno,
delle mie lunghe e vigili cure, ardisco di apportar, s'è possibile, un
dipendono. carducci, ii-1-266: mi ardisco a mandarle un libretto di rime pensate e
, / che, paventosamente a dirlo ardisco, / infin a roma n'udirai lo
ritornar le cose nel pristino, io non ardisco d'assicurarlo. bisaccioni, ii-41:
, mentre per evitare la prolissità non ardisco qui soggiungere. 9. procuratore
compiuta. carducci, ii-1-307: ancora ardisco mandarle un proemio del 'poliziano;
gozzi, i-18-53: in breve io non ardisco / proferir la tua morte.
g. venier, lxxx-4-378: ben ardisco dire che meriti il generoso rifflesso e
secoli xiv e xv, 69: ben ardisco con ragion a dire / et cun
foscolo, xvi-509: pregiatissimo amico, ardisco pregarvi di presentare, o far presentare
tesoro la sua benevolenza, tuttavia non ardisco provocarla a darmene verun segno oltre ai
leopardi, iii-151: in modo particolarissimo ardisco pregarla che voglia commettere la correzione della
, continua, con la quale non ardisco di montare a cavallo. documenti delle
; afferrato. aretino, v-1-3: ardisco di dedicarvi l'opera sperando che mi
ravvivato molte poste infognite..., ardisco supplicare. -rinnovare un prestito con
tommaseo, 3-i-344: un'altra lode ardisco francamente arrogarmi...: dico
arte distinti e sotto legge ridotti, io ardisco cure ch'el leno non
se colla noiosa articolazione de'miei accenti ardisco offendere il timpano de'suoi orecchi.
volgar., 396: io non lo ardisco a dire, imperò che, quando
tal ch'a pena a rimirar l'ardisco. girone il cortese volgar.,
, tra gli auguri di meritate felicità, ardisco offescatti di riso da parere un padre
malatesta melatesti, 1-149: io no ardisco più repeter dono, / se non
, ripulirla. soldani, 1-50: ardisco sciorre i miei pensieri in rima / e
quelle saette de'turchi e non m'ardisco di toccare le fiaccole nel fiume,
mio fallir perdona, / s'io troppo ardisco, orché tu taci e dormi,
di reverenza. aretino, v-1-3: ardisco di dedicarvi l'opera sperando che mi
suo corpo, / ch'i'non ardisco a porgerli / per reverenzia aiuto. tasso
né modo di rivestirmi. ed io non ardisco presentarmi da sua eccellenza così in pantaloni
spezzata e rotta, / io non ardisco di mirarti in faccia. malpigli, xxxvtii-72
niccolò del rosso, 1-300-2: eo non ardisco appelarti sdegnosa, / ché en donna
dato consolazione con le vostre lettere, ardisco di dirvi che sete mal amorevole..
metto io pur la bocca e debolmente / ardisco dire una mezza parola, / tutti
saette de'turchi e non m'ardisco di toccare le fiaccole nel fiume, e
altra lesione..., mi ardisco avvertire che la soppressione di tale evacuazione
essere in assai occupato magistrato, non ardisco di ragionare e garrir con voi per
o più tosto per iscempità, non ardisco d'importunar sua eccellenza. a.
zanardi [in muratori, cxiv-46-107]: ardisco di supplicarla ad impiegare il suo tempo
sue significazioni propriamente signifi se ardisco arrestarvi qui sulla via », mi diss'
prisco, / che, paventosamente a dirlo ardisco, / infin a roma n'udirai
, 69: de ponerme in preson ancor ardisco / perché la mia innocenzia a ognun
/ non per troppa scriptum, / ardisco ad tale impresa. -senza scrittura (
vien tal ch'a pena a rimirarl'ardisco. idem, 366-55: verginesola al mondo
davanzati, 40-8: io temente non v'ardisco, avan- finzione poetica, la
, fiore di maio, / che non ardisco di mostrar sembianti. lapo del rosso
ecc. filangieri, ii-338: ardisco di condannare l'uso di coloro che
tali persone,... non ardisco pur di fiatare, non che di sentenziare
dal ciel v'e data, / ardisco dir che non è in paradiso / alma
che siete legata e obbligata, non ardisco al presente di darvene più; ma quando
/ che non sol nominarla io non ardisco, / ma solo in lei pensando
,... si scemerebbe, ardisco dirlo, d'un terzo la mole del
. cecchi, ii-376: anco dire ardisco / che mia galanteria / e tanta leggiadria
chi legge con favole, così non ardisco appellar favole le cose divolgate e scritte.
modo veneziano. niccolini, iii-2: ardisco sorgere qui fra tanti di me maggiori
c. dati, 4-136: m'ardisco di fare umilmente comparire all'augustissima presenza
d'un cavaliere..., ardisco eziandio paragonarlo a ^ migliori d'europa.
spezzata e rotta, / io non ardisco di mirarti in faccia -far cessare
m'è noia, e romper non ardisco / pure il mio stame, che ogni
giovane. giovio, ii-123: io ardisco ricordare a vostra eccellenzia che voglia
, / che per vergogna non m'ardisco a dillo. machiavelli, 1-vi-321: mi
stato. tasso, iv-276: ora non ardisco di scrivere che sia necessario o convenevole
, come narrano le vere storie, e ardisco dire la esperien- zia il dimostra.
-inverosimiglianza. tommaseo, 15-95: ardisco dire che la stranezza e la improbabilità
l. f. marsili, 1-ii-318: ardisco di dire quant'ho potuto penviso.
furono che di mendicate scuse, quali non ardisco scriverle per non superfluamente attediarla.
s'era preso. leopardi, iii-423: ardisco di scriverle per supplire con questo agli
di cannone, che ci stordisse; ed ardisco dire che quando fossi mo
prisco, / che, paventosamente a dirlo ardisco, / infin a roma n'udirai
io son disioso / e non m'ardisco pur di far sembianti. francesco da
che d'utilità (di tanto non ardisco io lusingarmi), appresso a chi soffra
anche v'aggiungo. manzoni, v-1-366: ardisco pregarla di ricordarmi al signor marchese d'
tre personaggi. giovio, i-99: ardisco dire che non fu mai triunvirato in
qualche cosa non triviale, ma non ardisco di aprir bocca avendo altro per il capo
cacherano di bricherasio, 1-341: non solamente ardisco proporre di formare il nuovo debito nella
niccolò del rosso, 1-300-3: eo non ardisco appelarti sdegnosa, / ché en donna
avrà mandato a quella povera vecchia; ed ardisco supplicarla, che il di più sia
perduta la verginità; ma io m'ardisco a dire, che senza l'umiltà la
chiamare l'anno vertente, nel quale appena ardisco dire quanti secoli si contengono. firenzuola
da lei tomo sì vile / ch'aena ardisco pur de farli onore. ariosto, 20-91
.. marica di pul- cherini non ardisco fantasticarla questa sera in quest'attico troppo
poverissimo. boccalini, iii-78: ardisco dire che un sol cervello cremonese che si
, xi-80: ell'è (ben dirlo ardisco) / indole ell'è per certo oltre