. idem, 170-3: ho preso ardir co le mie fide scorte / d'assalir
fu'innamorata, / non mi donasti ardir quanto temenza / che io potessi sola
. marino, 362: se l'ardir cresce, mancan le parole; / e
: né cupidigia d'uom, né ardir di stella / può ciglio alzar, dove
siamo; / tempo è d'ardir, non di pesare. di breme,
appendo in voto, / e con ardir da cesare m'arroto / nel torrente io
fu'innamorata, / non mi donasti ardir quant'ho temenza / che io potessi
. marino, 362: se l'ardir cresce, mancan le parole; / e
, al vile / sopor contrasti l'ardir tuo gentile. idem, 148: qui
148: qui la virile età l'ardir prepari, / e che sia patria l'
in mia mano? leopardi, 32-75: ardir protervo e frode, i con mediocrità
avvenne che, l'un più d'ardir prendendo che aver non solea e l'altra
appendo in voto, / e con ardir da cesare m'anoto / nel torrente
grado di attaccar nuovamente chi ha l'ardir d'insultarvi. g. gozzi,
ella siede / di mostrarla in palese ardir non have. boccaccio, vii-193:
petto. marino, 362: se l'ardir cresce, mancan le parole; /
fuor delle bandelle: egli ha anche ardir di parlare. 3. marin
al re agramante / battersi ancor del folle ardir la guancia. firenzuola, 280:
di gran corpo e d'alto / ardir, diè volta, e si ritrasse addietro
di scusa, il giovanile / suo ardir tu stimi; e udrai repente allora /
, / e inverso quel con tanto ardir si lancia, / che mostra che
la mia famiglia, / ch'avessi tanto ardir, né in tutta spagna, /
caldo petto un sovrumano ardire; / ardir pari alla causa. monti, 8-497:
morto. caro, 2-589: così l'ardir di quelli animi accesi / furor divenne
, / non gli par campo del suo ardir capace. idem, n-iii-807: se
pene. / al fin con molto ardir gli salta adosso, / e cavalcando
alfieri, i-46: -ella? in ardir, non in fallir, ti cede.
spirto infiammato; / e i'ebbi tanto ardir, ch'in la sua cera /
vittoria: / rimase a noi d'invitto ardir la gloria. marino, i-71:
ariosto, 25-77: disse con grande ardir: datevi pace; / sopra me
tempo essendo chiarissimo, non avendo pietro ardir d'addormentarsi,... vegghiava.
e 'n troppo brevi chiostri / l'ardir restrinse de l'ingegno umano. bruno
bembo, 1-166: poi ch'ogni ardir mi circonscrisse amore / quel dì,
di gran corpo e d'alto / ardir, dié volta, e si ritrasse addietro
tirò il cocchio -del roman guerriero: / ardir ben fiero! f. buonarroti,
/ la pietade, il valor, l'ardir feroce, / che nel diletto tuo
di vincerlo: cogliete / questo momento: ardir prudenza or fia. nievo, 41
a'rei delitti aggiugne / l'insano ardir; sì, ch'oggi ei giunge al
al vento porgo, / e, d'ardir colmo, verso il ciel l'invio
[le canzoni], scusandomi de l'ardir che ho preso a stazzonarle, come
a quel divin sembiante, / ch'ardir e tema insieme dar mi suole? tommaseo-
ne tarmi, e così franco / ardir congiunge a gagliardia suprema. bruno,
in salir la tua magione, / abbia ardir di far scalata; / altrimente,
parole, / voce non ho, né ardir pur di guardarla. lorenzo de'medici
. caro, 2-591: così l'ardir di quelli animi accesi / furor divenne
ii-51: i capitani, / dell'ardir di leonida crucciati, i lacrimavan di sdegno
ed ogni mia speranza, / l'ardir, la forza, il core e la
8: a confermazione di questo ebbe ardir platone, sommo filosofo, di determinare
ne l'arme, e così franco / ardir congiunge a gagliardia suprema. marino,
no 'l fesse a torto) dell'ardir solo egli / al tuo cospetto la colpevol
fidanza / in dritta impresa, e non ardir magnanimo / la turpe ostil baldanza /
i-345: quasi inorridito egli stesso di ardir sì strano, non solo dice al
, / che ben l'avean con ogni ardir deposto, / stupefatti parean di maraviglia
io, dunque, insorsi e con l'ardir pugnai / che spesso il piede e
con forze assai dispari, per lo grandissimo ardir suo naturale,... volse
, 14 * 44: grande è l'ardir del tartaro, che vada / con
, i-842: non voglio io che l'ardir delle sue menzogne mi tragga ad un
tanto e tanto puoi, / invittissimo ardir, saggio consiglio, / spera del
, / né la forza e l'ardir, o ne le dure / servan opre
chiare, erbose piagge, / che ardir fia il vostro di abbellirvi, or quando
icaro, un fetonte / per troppo ardir già spenti il mondo esclama, i quel
. bembo, 1-229: che l'ardir suo conosco e l'antico uso,
benché infermo sia 'l piè, l'ardir sublime. menzini, i-69: ma tu
il gel degli anni in lui / l'ardir suo prisco e la virtude agghiaccia,
! se del tuo gran core / l'ardir primiero è in qualche parte estinto,
da viltà il core, e a tanto ardir l'estolse, / che 'l fe'
, / se né la vita né l'ardir mi falla, / forse, più
muffatolo per la barba, con un ardir facchinesco e una forza da collerico, te
quell'amor bollente / della patria che ardir presta ai men forti; / che a
falbo affrena, / bravo e di sommo ardir ne le battaglie. g. f
, / se né la vita né l'ardir mi falla, / forse, più
l'ha veduto / con quel suo ardir soverchio e intempestivo, / fermati,
ignudo e solo, / dove ebbe all'ardir suo sì buon successo, / che
, / e la speme e l'ardir ognor ravviva / grazia che largamente in
la pietade, il valor, l'ardir feroce, / che nel diletto suo
orgogliose altre parole, / quando nasce d'ardir che starsi chiuso / tra'confini del
l'aperto pian col breve corno / l'ardir rivale in provocar festeggia. giusti,
i non pure il nostro, ma l'ardir di molti. 8. immagine
'l dimostri, / farà di tanto ardir pagarti il fio. g. stampa,
finora non sono usciti, non avendo ardir di comparire in pubblico per tema delle
9-979: onnipotente / giove, tu l'ardir mio, tu la mia mano /
ne la fronte baldo / che mostrava l'ardir chiuso nel petto, e sì sovra
ogni sua ancilla, / in forma femminile ardir umano. gherardi, ii-42: la
di senno è quella che soverchia / ardir di core, asconde ed inconverchia. maestro
core, / né la forza e l'ardir, o ne le dure / servan opre
favella. monti, x-3-277: umano ardir, pacifica / filosofìa sicura, / qual
membra mira, / corto non è l'ardir. -sostant. falsità, errore.
l'arme, e così franco / ardir congiunse a la virtù suprema. marino,
. marino, 4-231: un franco ardir tronchi ogni indugio, / e l'altrui
a. cattaneo, i-262: non ha ardir di parlare, perché perdersi in frasche
fusse che maggior paura / frenò l'ardir, con morte acerba e dura, /
. spolverini, xxx-1-7: sinché l'ardir non m'abbandona, fino / che
segneri, 3-482: quindi era uguale l'ardir ne'vili e ne'forti; perché
: cerco in vano / mostrar di fòra ardir, se 'l cor mi trema.
de'nimici. tasso, 17-27: ardir congiunge a gagliardia suprema. lancellotti,
i-13): dov'è il tu'ardir? / dov'è la gagliardia / che
poiché l'ha veduto / con quel suo ardir soverchio e intempestivo: / fermati,
: posto in abbandono / l'usato ardir, fuggiamo a la gagliarda.
tempo / starsene in fondo. ardir protervo e frode, / con
-il gel degli anni in lui / l'ardir suo prisco e la virtude agghiaccia.
casti, 4-7: la tigre per l'ardir, per la vaghezza / de'vari
vivacità che non si può credere l'ardir loro nelle battaglie o l'animo nelle
fu 'l villano, / che prese tanto ardir, per qual ch'i'con l'andare
perché riconoscendo lor grossezza / non hanno ardir di mostrarne di fuori / sovra materia di
re agramante / battersi ancor del folle ardir la guancia, / d'aver condotto,
tu le togli, / pria che impudico ardir le incesti e guasti ». alvaro
la tua terra, / ha dato ardir di romperti la guerra. g. b
tasso, 9-52: come pari d'ardir, con forza pare / quinci austro
la povertade indocile. tommaseo, n-102: ardir soperchio trae seco ricaria mina; soperchio
d'allegrezza, / si mostravan d'ardir, di forze impari / per crescer
fuor de'confini, / e nuovo ardir vestì l'umano ingegno. -prendere
.. quella prestanzia grave e quello ardir terribile con cui raffreni e ispaventi.
a lui celerità d'animo, improvedenza e ardir ne'pericoli. capponi, 333:
, ardita amando, / e nel suo ardir tremando, / starsi là incantucciata,
, 75: non regni in cuor mortale ardir si stolto, all'esportazione nei
di senno è quella che soverchia / ardir di core, asconde ed incoverchia. perticari
volgesse indietro le arme, non avendo ardir di combattere con coloro a ciascuno de'
un alessandro, indutti / da troppo ardir, partirsi a paro a paro. c
ardori? bianchi, 34: perdonate all'ardir, ch'un caldo affetto / anco
, i-24: canzon, se d'ardir troppo alcun ti sgrida, / digli che
, talché ove non giunge il coraggioso ardir leonino, giungie le frode volpine. tassoni
vena, / che tal nel petto ardir m'infuse e lena / da tener sempre
un santo in me s'infuse / ardir che l'alme pie conforta e move.
di pioggia. spolverini, xxx-1-78: ardir riprenda / l'attento agricoltor, e più
temer periglio, / se con soverchio ardir t'inalzi tanto. alfieri, iii-1-74:
quel torel che innamorava / del suo ardir ninfe e pastori, / se ne'
re agramante / battersi ancor del folle ardir la guancia, /... d'
e reverenza affrene, / di nostro ardir fra se stessa si sdegna. anonimo,
ogni gloria produce: / rara ionctura, ardir co la prudenzia / accolti ha insembre
: me la fidanza, / me l'ardir persuade al gran periglio / d'insinuarmi
è il tuo compagno / del folle ardir punito: / ei s'intrica e s'
dubio di commetter qualche errore / l'ardir mi tolse, e la memoria e l'
e agitato ingegno / sì intuzza l'ardir, torpe la mano. pasolini,
4-15: rimase a noi d'invitto ardir la gloria. pallavicino, 1-4: udite
e informati da divina istituzione, abbiamo ardir di chiamarlo padre. s. carlo
punto mancò, / e lo animoso ardir da lui partì. ariosto, 8-17:
di verona stano retrosi e non hanno ardir de ussir fuora molto a la larga
e lena, / che col vivace ardir nel cor s'accoppia. assarino, 5-112
tempo essendo chiarissimo, non avendo pietro ardir d'addormentarsi per non cadere,.
al tebro infido? / e qual ardir quando saltò dal lido / anton iacomo,
mazza, iv-127: sento di troppo ardir nascer paura; / veggo che torto guarda
. mazza, iv-127: sento di troppo ardir nascer paura; / veggo che
: ch'a mia difesa non ho ardir né forza, / e quello [amore
e 'nnanzi a lei ch'ogni tuo ardir prescrive, / lusinghi e quieti l'affannato
i cor di generoso sdegno / il magnanimo ardir de la donzella, / onde con
se alla malivolènza dell'odio è lecito ardir tanto, dove pure in uno sguardo
mondo fue, / ivi manca l'ardir, l'ingegno e l'arte. boccaccio
buonarroti il giovane, 9-18: ogni ardir sent'io mancatomi; / più virtude
412: lo spavento delle mannaie toglieva l'ardir d'asserir vincente, e mannaia colpando
, 28-93: pon'mente al temerario ardir di serse, / che fece per calcare
a terra / cado, ove del mio ardir l'aspra memoria, / più che
, 28-91: pon'mente al temerario ardir di serse, / che fece per
tasso, 4-25: vela il soverchio ardir con la vergogna / e fa'manto
idem, 3- 241: hai ardir tu, apirocalo, abecedario, di volerti
strani d'onne savore, / d'ardir gran miradóre. idem, xvii-159-27: e
chiamava [bonaparte], all'alto ardir le penne / precise. b. croce
sestini, 224: d'imbrigliar il leone ardir concepe / il fanciullo e quel ^
armenia ancor non spenti / e l'ardir tuo l'armi ti dànno e il modo
botta, 5-95: i tedeschi, nell'ardir loro moltiplicando, perché già si credevano
mondo fue, / ivi manca l'ardir, l'ingegno e l'arte. galileo
ch'aspettiamo? / bono è l'ardir mentre fortuna è dextra. /
regi amori. / sdegnati al novo ardir mandaro scolte / e cercaronlo a morte i
che a lume averto / mostra l'ardir de quel fiero inteleto; / perché
/ al nostro rodomonte / con risoluto ardir volser la fronte. cesarotti, 1-xviii-398:
e liberati. nanea, 2-73: l'ardir cresce alla nana falange / nel sentir
sangue estinti / le ripe all'orgoglioso ardir fatali. 19. insorgere (una
tale, / che di biltà, d'ardir né di valore / non se ne
gir aldi cinzio, 7-77: l'ardir vince fortuna e sol quei vinti /
tale / che di biltà, d'ardir, né di valore / non se ne
1-108: entra, e con troppo ardir stringer pur tenta / con sozza man
le rapisce il nido, / di quell'ardir s'accende / che mai non ebbe
grido. del bene, 23: d'ardir senno e pietà l'altero nome /
empia podagra, / che l'altrieri ebbe ardir di farvi oltraggio, / al vostro
fi-13): dov'è il tu'ardir? dov'è la gagliardia / che ti
, /... / d'ardir gran miradore, / forma di cortesia e
/... / di nostro ardir fra se stessa si sdegna. simintendi,
, perché male / ai saracim il folle ardir riesce, /... /
, né provi / di cimo il cieco ardir l'alto tuo sdegno. nigra,
testi, i-27: molino, il troppo ardir mi si perdoni, / non fia
sul labbro sospende / le parole e l'ardir? -con riferimento al mito
forte, era eguale all'impeto e all'ardir nostro sì che in pochi
i-570: voi [amor] c'ardir il meo prenda coraggio / ogni mettendo
vecchi consiglieri e tutti / il generoso ardir de'due campioni; / ma non tennero
petrarca, 28-93: pon'mente al temerario ardir di serse, / che fece per
finor la temeraria mostra / d'un folle ardir, pochi opponendo e stretti / fra
. petrarca, 41-10: allor riprende ardir saturno e marte, / crudeli stelle
senza intenderlo. tommaseo, n-102: ardir soperchio trae seco l'icaria ruina;
n. nini, lxv-259: il troppo ardir poi noce, / perché seco scherzando
relucie, / di valore e d'ardir par esser parco. refrigerio, xxxviii-
-partite, -silenzio, / prudenza ed ardir! / -partiamo, -silenzio, / prudenza
/ -partiamo, -silenzio, / prudenza ed ardir. piovene, 169: il padre
, fu'innamorata, / non mi donasti ardir quanto temenza / che io potessi sola
petrarca, 177-n: sento di troppo ardir nascer paura. libro di sentenze, 1-20
fui già pronto gallo / di tanto ardir che a piedi ed a cavallo / mettea
bella, / non di men presi ardir, quando pensai / col turbo inchiostro mio
orride balze, / d'un infelice ardir pagò la pena. garibaldi, 1-94:
sanguinando le sue mano ha aùto tanto ardir de amazar el fido che dormiva.
, 3-42: seguano i fanti e dall'ardir veloce / numero e forza si raddoppi
non siamo: / tempo è d'ardir, non di pesare. -in
-nobiltà. guittone, xxxiii-13: d'ardir gran miradore [o arezzo],
: la gran possanza e il molto ardir di quella [bradamante] / non
. petrarca, 170-4: ho preso ardir co le mie fide scorte / d'assalir
in piena, / piglierò forza, ardir, vigore e lena, / avessi assai
terra / cado, ove del mio ardir l'aspra memoria, / più che il
quai piume, / sento di troppo ardir nascer paura. del bene, 77:
ti tratterò: / com'hai tu ardir di dir, malvaggio e tristo, /
co'suoi cavalieri; / con grand'ardir parlò, intalentato / di volerli lasciar
. del bene, 23: d'ardir senno e pietà l'altero nome / sparso
petrarca, 28-93: pon'mente al temerario ardir di serse, / che fece per
calabrone, / com'ha'tu tanto ardir che diligione / tu fa'di me,
s'apriva, / parlando, di parlare ardir mi porse. condivi, 2-31:
i colli / quand'io, cui cieco ardir porse consiglio / di toccar l'erta
teneri germogli, / chi possa e ardir ti dona, tu cui neglesse il fato
non ho [io virtù] più ardir, più possa né vigore! v.
2-31: la gran possanza e il molto ardir di quella / [bradamante] non
strenuamente. poerio, 3-79: nell'ardir d'inusitato volo / il mio carme
da far gran cose bisogna che abbia ardir di farle e confidenzia di se stesso e
sarà sì presto, / ha avuto ardir d'entrar ne la mia corte /
mova / l'orribil greggia e del suo ardir s'appaghe. -rendere, fruttare
ne'cortesi / gesti ha grazia ed ardir quanto aver potè, / « esser vogl'
fui già pronto gallo / di tanto ardir che a piedi ed a cavallo /
quei trafitti. leopardi, 32-75: ardir protervo e frode, / con mediocrità,
audace / e di corso e d'ardir con gli stalloni? / o scampar vuoi
ho possanza, / ma l'affecto paterno ardir me dona. -recipr.
in gioco, / ch'io prenda ardir, ché sto vèr ciascun quatto.
al re ritorna / con raffermato onesto ardir. raffermatóre, agg. e sm
. nomi, 1-7: visto l'ardir de'suoi raffibbia allora: / « io
in tanti mali, / vaglia l'ardir, la forza. -mente,
sommo ramarico. passeroni, 4-6: ardir grave è certamente / il venir con
ma si rammenta ancora / del folle ardir la pena. goldoni, xiii-789:
. goldoni, ii-270: se averé ardir de accostante a casa mia, ve
ragione. campanella, 1022: ho ardir d'inviar a vostra altezza serenissima il
hai facta de me estima che hai avuto ardir mangi arte le fiche, quale
sono però affatto disprez- zevoli per qualche ardir di talento che gli fa spiccare fra gli
xxx-1-175: presa [iside] forza ed ardir, lieta e sicura / del suo
5-95: i tedeschi, nel- l'ardir loro moltiplicando, perché già si credevano in
sede. marino, vi-11: al nemico ardir tanti anni e tanti / espose il
mi percuote e sferza, / e l'ardir mio primier nel cuor mi piove?
arriccia il baffo, / e vuol dell'ardir tuo farti un rin- ceffo, /
e mi percuote e sferza / e l'ardir mio primier nel cuor mi piover /
troppo o timidi o smarriti / rinfonda ardir che a lui mirarne inviti. d'annunzio
lasciati. / in certi l'ira grande ardir rinfranca, / ma se con essa
mi percuote e sferza, / e l'ardir mio primier nel cuor mi piove?
unqua le piante, / pria che dell'ardir mio pace e perdono / non riportiate
tuoi gran merti. / parti, né ardir di più venirmi innanzi, / che
/ e il poco saggio e provvido / ardir, che i suoi pericoli / al
giblù con poca gente, per l'ardir particolarmente di alessandro farnese, pose in
i cor di generoso sdegno / il magnanimo ardir de la donzella, / onde con
, 1-108: entra, e con troppo ardir stringer pur tenta / con sozza man
in gioco, / ch'io prenda ardir, ché sto ver ciascun quatto.
prudenzia. alfieri, 1-117: mio l'ardir, mia la fierezza; e tutta
e sotto questi / sassi del grande ardir teco ti vante. settembrini [luciano
marino, xvii-27: perdona a l'ardir, se mal conviene / sì roca
sentendo il tuo lamento doloroso, / ardir presi venir a tua presenza, / per
ingegni, / per vincer col mi'ardir la sua possanza; / fuggo gli urti
, / di moto grave e d'ardir copioso. g. morelli, 165:
ruotola, / avendo pria per tale ardir battutola. zena, 1-84: in un
terra / cado, ove del mio ardir l'aspra memoria, / più che il
cui il sangue l'età, non l'ardir, sciuga. musso, 140: tutti
, o del bello amantissimi giovanetti. ardir soperchio trae seco l'icaria ruina: soperchio
menata calabrone, / com'ha'tu tanto ardir che diligione / tu fa'di sempre
, che se tu hai più tanto ardir di passar per questa strada, ti romperò
oggi si mira: / questo del primo ardir perde il vigore, / quei del
et informati da divina istituzione, abbiamo ardir di chiamarlo padre. sarpi, vi-2-228
che sanguinando le sue mano ha auto tanto ardir de amazar el fiolo che dormiva.
. petrarca, 41-0: allor riprende ardir saturno e marte, / crudeli stelle,
in questa parte / dal marran temerario ardir di spagna. g. averani, i-339
del astuzie è la natura e l'ardir de la natura è l'amore. non
restar certi pedanti, / ch'ebber ardir d'entrar nella baruffa / in atto di
contribuzione. alfieri, 1-32: l'ardir v'aggiungi? aggiungil pur, ch'è
nel magnanimo carlo non iscema / l'ardir, ma cresce. aretino, v-1-926
svenne; / poi, fattasi d'ardir triplice usbergo, / salì la scala ed
oriente spinge, / onde ornai del su'ardir si spoglia e scinge / asia,
dinanzi per maestro e per guida, che ardir io con le mie sciocchezze mettermi a
. monaldeschi, xxxix-i-96: se ancor l'ardir non m'è di parlar tolto,
cui il sangue l'età, non l'ardir, sciuga. -privare totalmente delle
sconoscente core / segno è tuo folle ardir. -con riferimento a una nazione,
ne si porga l'aìta e l'ardir, onde / chi sì di cristo il
gitti in disperanza / e scorra per ardir di niquitate / e faccia torto di quel
grave ergo da terra alquanto, / ardir mio no, ma vostro è di una
già dal bel sembiante umano / ho preso ardir co le mie fide scorte / d'assalir
scorto, / guerrier di troppo ardir, ma di più fretta, / vai
de la ferita giaque, / del temerario ardir pagando il scotto. loredano, 200
a tu per tu, / pien d'ardir, con chi può più. bocchelli
commise al tebro infido? / e qual ardir, quando saltò dal lido / anton
se ancor pietosa sei, / scusa l'ardir d'un temerario canto. delfico,
, 2-45: restarebbe che io scusassi l'ardir mio, il del bere, per
/ ché 'l ciel del gran- d'ardir fu 'l vero segno. tansillo, 1-340
grazioso, / di moto grave e d'ardir copioso. fenoglio, 5-ii-303: poi
e selvaggio, / e del primiero ardir l'alma si pente, / e sol
di senno è quella che soverchia / ardir di core, asconde ed incoverchia. testi
squadre, in ogni volto / un bellicoso ardir sfavilla. de sanctis, 11-422:
ispira a voi / l'ira e l'ardir compagni ai gran delitti. botta,
gli uomini. fagiuoli, vii-139: quest'ardir solamente io mi vò prendere, /
: io, che biasimo il troppo ardir delli antichi e garro e sgrido contra
al re agramante / battersi ancor del folle ardir la guancia. marino, 1-20-146:
così temendo mi rivolgo indietro / d'ardir privo e d'orgoglio. tesauro,
avesti da me,... abbi ardir ora di comparirmi davanti. tommaseo [
. fagiuoli, vii- 139: quest'ardir solamente io mi vò prendere / della mia
canzoni] così, scusandomi de l'ardir che ho preso a stazzonarle, come ho
voleva ridurre. calmela, 8: ebbe ardir platone, sommo losofo, di
spirto che languìa / lena riprende e ardir. t. gnoli, lxviii-198: il
ay rei delitti aggiunge / l'insano ardir. manzoni, iv-612: i soldati,
sormontar procura, / colla caduta il folle ardir misura. - elevarsi
e sospetta. pindemonte, iii-502: con ardir cena, e con ardir le membra
: con ardir cena, e con ardir le membra / tra sospetti lenzuoli adagia e
te e me consuma / tener per poco ardir più sotterrato, / però che quanto
farei pisciar sotto, non che aveste avuto ardir dirmi queste parole. alfieri, 5-66
il capo sotto, né mai ho avuto ardir di trarlo fuori, sì è stato dì
di senno è quella che soverchia / ardir di core, asconde ed incoverchia. corona
, 1-108: entra, e con troppo ardir stringer pur tenta / con sozza man
di pagine erudite, / ruba con sordo ardir d'avida gola / a saggi estinti
che l'anima commossa / ora d'ardir s'esalti, or si spaurì / di
per lui la man, per lui l'ardir si deste, / e 'n sudore
pace, essendo egli uomo raro per ardir segnalato e per grandezza di cuore; né
le rimando così, scusandomi de l'ardir che ho preso a stazzonarle [le
pananti, ii-83: quei con leggiadreo ardir s'aprono le strade. -ammettere
nnor la temeraria mostra / d'un folle ardir, pochi opponendo e stretti /
. tasso, n-iii-695: e certo grande ardir quel de'poeti, che voglian predir
! / svenerà quest'empia voglia / l'ardir mio, la mia costanza.
provinciale, venne a tanto, che ebbe ardir di dire esser diversa la condizione loro
[il papa] sol tarpò del franco ardir le penne; / l'onor d'
che tiemmi oppresso / al mio toglie l'ardir, tarpa le piume, / altrui
pers, 3-150: insegna al vile ardir, tema a l'audace. vico,
similmente maggiore temenza. marmitta, 4: ardir, che porga amor, unqua non
petrarca, 28-91: pon mente al temerario ardir di serse, / che fece per
monti, i-5-237: ma l'anglicano ardir come l'acciaro / che castigato sull'incude
le vele abbassa, e il grande ardir ti basti. f. m. zanotti
ii-205: non vedeva gli antichi greci non ardir mai, mentre eran presenti a'sagrifizi
fui già pronto gallo / ai tanto ardir, che a piedi ed a cavallo /
quasi alla fuga incitati, / pigliano ardir mirando il lor signore. terreggiare,
filosofico / senno germano, / l'ardir titanico / americano. faldella, i-2-169:
s'apriva, / parlando, di parlare ardir mi porse. guicciardini, 2-1-366:
un timoroso gielo / che l'amoroso ardir da me diparte. tasso, 11-iii-573:
ho possanza, / ma l'affecto pateno ardir me dona. guidiccioni, 5-72:
preda in quattro giorni, / arai tu ardir mai più d'aprir la bocca?
ingegno, / si 'ntuzza l'ardir, torpe la mano. marchetti, 5-272
. goldoni, ii-270: se averè ardir de accostante a casa mia, ve lo
caparbioso umor ai bavio / e il tracotato ardir del turpe mevio / l'avria accoccata
ch'io trascorsi, e sento / che ardir non ho per domandar mercede. alfieri
/ quando un sol ferro, in troppo ardir trascorso, / vide nel sangue del
udendo quest'ultima cosa, / seco l'ardir di lui grande dicea, / a
con quai piume, / sento di troppo ardir nascer paura. ariosto, 12-74
venir pigliata dal re per mano, avrà ardir d'introdursi da se stessa, povera
né anche al principio dell'assedio, ardir di far sortite o uscite che vogliam dire
non rispondendo né le forze né l'ardir de soldati all'animo suo, si rese
, e vanamente / in vane cose ardir mostro e valore. 12. il
: altri dannando il pazzo e pertinace / ardir tenean che fosse più da saggio /
ignorante. bruno, 3-241: hai ardir tu, apirocalo, abbecedario, di volerti
estetica. bruno, 3-241: hai ardir tu, apirocalo, abbecedario, di volerti
rezzonico, 4-ii-40: e sulle tracce dell'ardir britanno / la centi-lustre insegue ignea cometa