troveria alcune accie di filo ed un arcolaio. anguillara, 4-152: co'primi
, meglio, addipana ragioni come un arcolaio. cicognani, 1-240: non pare
agguìndolo, sm. bindolo, aspo, arcolaio. salvini, v-420: un
cioè guindolo, bindolo, arcolaio. 2. figur. imbroglio
assai l'ago, il fuso e l'arcolaio) io intendo di raccontare cento novelle
iii-215: là de le fila a l'arcolaio avvolte / un bianco e picciol globo
. = variante dial. di arcolaio (v.). archilochèo
, rifl. ant. girare come un arcolaio (usato solo al figur.)
l'ago, il fuso e l'arcolaio) intendo di raccontare cento novelle.
conocchia a lato e col naspo e l'arcolaio, e ne cacciarebbero come guattari in
. dolce, 1-112: come l'arcolaio aggira tirandovisi in ordine filo o seta,
: là de le fila a l'arcolaio avvolte / un bianco e picciol globo
orditure altra tessea. salvini, vii-557: arcolaio; strumento da dipanare, detto anche
o guindolo. carena, ii-433: arcolaio, guìndolo, bindolo, arnese per
quali si adatta la matassa. l'arcolaio gira verticalmente in uno 4 stile ',
da 'piede'. idem, ii-433: arcolaio semplice, non quasi dissimile all'aspo,
dipanata senza ingarbugliarsi. idem, ii-433: arcolaio pieghevole, arcolaio da serrare, è
idem, ii-433: arcolaio pieghevole, arcolaio da serrare, è quello che si può
restringono come in un fascio, quando l'arcolaio si ripone. verga, i-155:
relle. giacosa, 76: e l'arcolaio comincia i suoi giri da trottola con
venne poi pian piano / lo stridulo arcolaio. alvaro, 2-199: gli stessi oggetti
le case delle donne del popolo: un arcolaio con una matassa di lana viola,
3-163: il capo gli girava come un arcolaio, onde egli era forza che i
, meglio, addipana ragioni come un arcolaio. de marchi, 36: stavo in
cui la signora pianelli girava come un arcolaio ingarbugliato. panzini, i-800: la
, si annoia di far girare l'arcolaio della storia. e. cecchi, 1-172
dell'oste frullava e ronzava come un arcolaio. palazzeschi, 4-61: è tutta
4-61: è tutta sgangherata, pare un arcolaio. 2. figur. ant.
italia ch'io sono una girandola, un arcolaio, una ventarola, un frullo,
5. locuz. -aggirare qualcuno come un arcolaio: confonderlo, fargli perdere la testa
, 4-94: m'hanno aggirato come un arcolaio. a. f. doni,
/ gli aggira, che né anche un arcolaio. -più volubile che arcolaio: estremamente
anche un arcolaio. -più volubile che arcolaio: estremamente incostante, volubilissimo.
volubil che-arcolaio. -mettersi in capo l'arcolaio: abbandonarsi a fantasticherie, ghiribizzi.
, / non dèi metterti 'n capo l'arcolaio; / tu non dèi imbizzarrir.
. -volgersi, girarsi come un arcolaio; fare a giro con gli arcolai
, 7-43: e'si volgeva come un arcolaio / a'sa- racin, che faceano
girar cogli arcolai. -mettere sull'arcolaio una matassa alla volta: fare le
non c'è niente come metter sull'arcolaio una matassa sola alla volta.
-prov. quanto più è vecchio l'arcolaio, meglio gira: i vecchi innamorati
; / quanto più vecchio è l'arcolaio, me'gira. 6. ant
e mulinando tutti i suoi arti come un arcolaio, lo sconosciuto mi tira su,
, / a l'aspa, a l'arcolaio esercitando / sta le povere ancelle.
ago e 'l fuso e l'arcolaio) intendo di raccontare cento novelle.
pozzi. 2. aspo, arcolaio per far matasse, per dipanare.
per dipanare. salvini, vii-557: arcolaio, strumento da dipanare, detto anche
robusta / quercia e di bosso l'arcolaio gentile. panzini, iii-392: soffiava
4-94: m'hanno aggirato com'un arcolaio, / e menato pel naso com'un
lume, e s'era messa coll'arcolaio sul ballatoio, a riempire certi cannelli
il rochelo, il molinello, l'arcolaio col rocchello e canuol suo.
gran castello del cielo, come un arcolaio. alvaro, 7-135: i drappi
udire, e seguitava a far girare l'arcolaio lesto lesto. ma appena 'ntoni
ecc.]. 2. arcolaio, bindolo. garzoni, 1-826:
udire, e seguitava a far girare l'arcolaio lesto lesto. svevo, 3-608:
. 9. ciascuna delle stecche dell'arcolaio. l. bellini, 5-267:
il fantasma tarlato di legno / dell'arcolaio della nonna, / che ronza dipanando le
vi troveria alcune accie di filo ed un arcolaio. firenzuola, 953: fila a
: tra il canterale e il tavolino l'arcolaio con una matassa di cotone azzurro da
in mezzo al cortile come un arcolaio, per dipanare le reti che non
intento / del mio cervello al mobile arcolaio / qui mi si tronca il filo,
dovesse prendere questa matassa, metterla sull'arcolaio, come fanno le femmine appunto del
per dipanare; aspo, naspo, arcolaio. tommaseo [s. v
l'ago e 'l fuso e l'arcolaio) intendo di raccontare cento novelle o favole
gira a mo'di trespolo, o arcolaio spiritato che continua a filar la vita
roc- chello, il molinello, l'arcolaio col rocchello e conuol suo e così
iii-215: là de le fila a l'arcolaio avvolte / un bianco e picciol
ch'io sono una girandola, un arcolaio, una ventarola, un frullo, insomma
assai l'ago e 'l fuso e l'arcolaio) intendo di raccontare cento novelle.
e scipito, / né gerbola, arcolaio e carriaggio, / né come un cavallaccio
gira l'avoltoio / come volge l'arcolaio. -ant. il girare, il
velocità e prontezza (cfr. anche arcolaio, n. 5). allegri
pure il capo gli girava come un arcolaio,... così tolse la penna
su cui poggia il castello rotante dell'arcolaio; scodellino. -cerchietto di cuoio applicato
iii-215: là de le fila a l'arcolaio avvolte / un bianco e picciol globo
quella gente / girar la testa come un arcolaio. orioni, x-25-160: la notte
si avvolge a volta a volta sull'arcolaio. soderini, iv-417: la seta
bindolo, aspo. -anche: arcolaio (e, in partic. quello usato
un modo. salvini, vii-557: arcolaio, strumento per dipanare, detto anche
. winde) 'binda, argano, arcolaio ': cfr. le voci binda
forteguerri, 10-33: fan l'arcolaio i miei pensieri, / né capisco
e notte mi faticherei in girare l'arcolaio per intorcere ca- nepe. f.
brutto femminile, / o per un arcolaio / o un lucernier da capo a
, da fargliela girare in tondo come un arcolaio. -provocare stordimento, causare uno stato
vecchio è e più logoro, / l'arcolaio me'gira. f. f.
scoppiato e un paniere, / un arcolaio, un fiasco, un lucerniere.
brutto femminile, / 0 per un arcolaio, / o un lucernier da capo a
fa girare uno strumento / d'un arcolaio a ventiquattro legni, / invenzion nuova
/ ima matassa in su 'n un arcolaio. ramusio, i-326: dalla china
il filo della matassa, e fermano l'arcolaio ad ogni tratto, egli obbligherebbe chi
mecanicamente per vedere i figliuoli menare l'arcolaio o tacconare pianelle. = comp
. 3. per estens. arcolaio, filatoio (usato in partic.
girello sul quale poggia il castello rotante dell'arcolaio; scodellino. bandi lucchesi,
sul quale poggiava il castello rotante dell'arcolaio (ed era per lo più azionato da
scodellino, mulinello. - anche: arcolaio, filatoio (e, in partic.
tess. ant. parte superiore di un arcolaio. l. bellini, 5-1-267:
arcolai. gargiolli, 163: ogni arcolaio ha su la cima un 'bocciolo '
conocchia a lato e col naspo e l'arcolaio, e ne cacciarebbero come guattari in
, ii-5: letizia ramorino tornava all'arcolaio come nella casa di ajaccio prima di
2. per estens. disus. arcolaio. spolverini, xxx-1-147: talor diresti
fusaiuolo, / come per la matassa l'arcolaio, / come per il telaio la
gli aggira, che né anche un arcolaio. l. bellini, i-iio: i'
dipanar la matassa che ho messa sull'arcolaio della mia mente, spero di ordire
soffiando fa girare uno strumento / d'un arcolaio a ventiquattro legni * / invenzion nuova
, / e'si volgeva come un arcolaio / a'saracin, che faceano a sonaglio
panatóio, sm. ant. dipanatoio, arcolaio. sacchetti, vi-89: ragazzi
, / gli aggira che neanche un arcolaio. f. f. frugoni, vii-427
/ gli aggira che né anche un arcolaio. 5. locuz. -avere
sì lo fece uccidere. e puose che arcolaio regnasse dopo sé. n. da
, 184 [var.]: un arcolaio, un trespolo, un paniere,
, agro e scipito / né gerbola, arcolaio e carriaggio / né come un cavallaccio
, 189: non mostra tante facce l'arcolaio / né così presto si rigira tutto
il rocchèllo, il molinello, l'arcolaio. 2. con meton.
una grande ruota carraia ridotta come un arcolaio. 3. tose. porzione
il lutto s * era steso sull''arcolaio \ la grande villa mezana è
] si prende il filatoio e l'arcolaio. quando, nel girare u filatoio,
, ii-220: la testa girava come un arcolaio che fresco della ripicchiata disinvoltura e
dossi, iii-125: cercando di sgarbugliare coll'arcolaio bandello, 1-21 (i-258):
spanatóro, sm. region. ant. arcolaio per dipanare le matasse di filo in
un spinetto, un tontiglio, un arcolaio. 2. dimin. spinettino
stesa'. 10. stecca di arcolaio. f. cetti, 1-ii-203:
: gli è gnudo e strambo più d'arcolaio. pirandello, 8-47: strambo e
un'aria lieve come un soffio d'arcolaio. 2. attenuarsi, diminuire
. deledda, ii-172: l'isola sull'arcolaio: una matassa per volta. di giacomo
camente per vedere i figliuoli menare l'arcolaio, o tacconare pianelle. moneti,
marmorizzati. 2. tose. arcolaio di legno costituito da quattro tavolette che
s. v.]: tavelle per arcolaio è dell'uso aretino, e anche
filo [di seta]; abbiamo l'arcolaio su cui si dipana, il cannellaio
/ un spinette, un tontiglio, un arcolaio. = adattamento dello spagn. tontillo
o porticina dove sta un arnese come un arcolaio, che gira e nota il numero
dramma. 8. ant. arcolaio, filatoio usato per attorcere le fibre
[luca] gnudo e strambo più d'arcolaio, -essere rilevabile (un particolare, un'
, / e'si volgeva come un arcolaio / a'saracin, che faceano a sonaglio
di forma cilindrica costituita da un grande arcolaio, messo in movimento dalla forza dell'
forma cilindrica, a foggia di un grandissimo arcolaio, vol- gentesi per forza d'acqua
italia ch'io sono una girandola, un arcolaio, una ventarola. 2
di uno strumento (un fuso, un arcolaio, un'elica). pascoli,
, attrezzerie per il camino, un arcolaio sfatto, orinali bucati, un cavallo