. acròlito, sm. tipo arcaico di statua greca, dalla testa,
arcaicità, sf. l'essere arcaico; imitazione di uno stile, di
tipicamente latino-greco, e, in genere, arcaico e arcaicizzante, esso è un fotomontage
arcaizzare. = deriv. da arcaico. arcaicizzato (part. pass
capire, e per di più latino arcaico. gozzano, 873: poni agli orecchi
. banti, 6-66: il mito arcaico di èva colpevole e punita vi serpeggiava,
, disegnate con uno stile un po'arcaico che ricordava quello de'musaici, avevano
sassari, arcaica e spagnolesca, e arcaico con sottili depravazioni spagnolesche, che lentamente
iii-422: [il conte] annodò all'arcaico colletto che gli saliva fin sopra le
4. stor. periodo, o stile arcaico: nell'arte greca, quello anteriore
archeozoica. 6. psicol. processo arcaico: processo assai primitivo, determinato da
; = deriv. da arcaico. arcale, sm. disus.
= dal lat. arcus -ùs (dall'arcaico arquus): 4 arco (per
sm. archeol. piccolo vaso greco arcaico per profumi e oli, ovale, con
altre forme d'arte. -primitivo, arcaico. vico, 237: e questo
= esito dialettale del lat. arcaico e volg. balineum 'bagno'
): usato senza alcun antecedente è arcaico. giacomo da lentini, 3-8:
comandare, con terminazione di tipo arcaico e settentrionale. comàndita, v
, 5-267: due medioevi, quello arcaico e quello più vicino a noi, sembrano
sassari, arcaica e spagnolesca, e arcaico con sottili depravazioni spagnolesche, che lentamente
lingua sconosciuta, di suono petroso e arcaico, che pareva evocare tutto un mondo perduto
sm. sesta lettera dell'alfabeto greco arcaico (f o e), corrispondente al
. si direbbero d'un poliamolo più arcaico, massiccio, e non così inciso e
: superstizioni e pratiche religiose di sapore arcaico si vanno, come è naturale, esaurendo
dalla forma protolatina oino- (lat. arcaico oenos, lat. class, unus)
. dal lat. aetas -àtis, dall'arcaico aevltas, da aevum 'evo '
classi, in cui, in periodo arcaico, era divisa la popolazione.
, da evorsus, part. pass, arcaico di èvertère * abbattere, rimuovere '
. fèriae 'feste ', da un arcaico fésiae connesso con festus 'festivo'. cfr
bel circa si fa: chi più arcaico, chi meno, ciascuno si foggia una
(sf., maschile nell'uso arcaico): * fronte ', anche '
. = voce dotta, lat. arcaico fulgère e lat. class, fulgere
in una specie di gergo dialettale e arcaico. 4. espressione comune,
sostituì nella lingua corrente il termine più arcaico ensis 'spada '. cfr.
e lessicale, che per il suo carattere arcaico, prezioso o dialettale costituiva oggetto di
che il discorso autoritario nell'arte è arcaico..., lo si ha nella
gigantesco, enorme ': dall'agg. arcaico mànis e mdnus (attestato da
sifni. si direbbero d'un poliamolo più arcaico, massiccio, e non così inciso
antiche tombe, è indubitatamente sepolcrale ed arcaico. 3. con fede incrollabile,
i-624: si parla francese o un piemontese arcaico molto serrato nella 4 erre 'infranciosata
frunìtus, part. di frunisci, doppione arcaico di frùi * fruire '.
. = part. pass, arcaico di intendere1. cfr. rinaldo d'
. vittorini, 7-85: il concetto arcaico di natura riesce molto comodo..
e di linguaggio qua e là intinto d'arcaico. einaudi, 1-361: per fortuna
3. figur. antiquato, arcaico (un vocabolo, un linguaggio,
. -periodo ionico: il periodo arcaico della letteratura greca antica, dalle origini
di lagrimare, per influsso del lat. arcaico lacrùma 'lagrima '.
', e che 'lampana 'è arcaico; ma egli è vero ancora che
nasseriane in materia politica contro un popolo arcaico e lealista che sostiene il re.
, sf. storiografia greca del periodo arcaico, che contiene narrazioni riguardanti fatti prodigiosi
il telaio della bulli col suo rumore arcaico, coi suoi panconi, le sue
umilmente e con un non so che d'arcaico, come se avesse l'aria di
sifni, si direbbero d'un poliamolo più arcaico, massiccio, e non così inciso
3. sm. ling. dialetto greco arcaico, che precede di circa cinquecento anni
, impegnando la tragedia in un significato arcaico, minoico. = voce dotta
che il discorso autoritario nell'arte è arcaico (e ormai come tale reazionario, diseducatore
: questo viso aveva un fortissimo carattere arcaico, non nel senso del classico greco,
-caduto in disuso, non più adoperato, arcaico (una lingua, un vocabolo,
-mostro civile: nell'ordinamento giuridico romano arcaico, persona nata dal connubio illegittimo di
« uomo del quaternario » o di « arcaico ». 9. sentimento,
, che appartengono allo strato etnico amerindo arcaico, simile a quello fuegino.
nativa. 7. figur. arcaico, primitivo (ma che costituisce il
verità del fatto di tante parole del latino arcaico che rassomigliano a tante altre del neolatino
mitici recessi delle ninfe per l'aspetto arcaico, intatto, intensamente suggestivo, tale
, lat. nón, deriv. dall'arcaico noenum (o * ne òinom)
quanto era il nono mese del calendario arcaico). novembrino, agg. letter
popol. * nòtritóre, formato sull'arcaico nòtrix (attestato da quintiliano) per
voce panromanza, dal lat. sut, arcaico * àuti, di origine indeuropea.
9. che si svolge in un mondo arcaico, in cui il mito è viva
voce dotta, lat. omen -inis (arcaico osmen), di etimo incerto (
. honos e honor -óris, da un arcaico * honus -èris (v. onesto
in partic. in quello greco del periodo arcaico (secc. vii-vi a. c
= lat. aurum (da un arcaico ausom), di origine indeuropea.
è caratteristico del gruppo etnico africano più arcaico, rappresentato in molte regioni del continente
inferiore, ecc. -figur. arcaico (con riferimento alle prime manifestazioni di
il telaio della bulli col suo rumore arcaico coi suoi panconi, le sue traverse,
rapporto economico-sociale e politico (con un arcaico sfondo etico-religioso risalente all'età dell'organizzazione
pelasgiano, agg. paleont. particolarmente arcaico e primitivo (una specie fossile).
var. dial.) e pènna (arcaico pesna, da * pet -sna)
bassano] più antiche lo schema volutamente arcaico... è un appoggio '
i-624: si parla francese o un piemontese arcaico molto serrato nella 'erre', infranciosata.
il telaio della bulli col suo rumore arcaico, coi suoi panconi, le sue
'le chiama il calogero; ma arcaico è anche l'alfabeto fenicio, e tuttavia
, lo senti, ha un sapore più arcaico. pare un per venirci a toccare.
= lat. prìmus, da un arcaico * pris-mos (cfr. peligno prismu
. -per estens. antico, arcaico. solaro della margarita, 27:
a gentile bellini questi suoi limiti di arcaico 'profilatore 'orientale, è più chiaro
e gnatus, pari. pass, arcaico di nasci (v. nascere).
, con quei loro modi di giottismo arcaico che per l'umbria e la marca
', ritrovando così un nostro vocabolo arcaico per 'raggio '. p. fiorelli
l'areopago, come successore del monarca arcaico. dizionario politico, 45: l'
reclamare, da rivendicare ', gerund. arcaico di repetére (v. ripetere
, nel periodo dall'abolizione del regno arcaico fino al- f'instaurazione del principato augusteo
roma nel periodo dall'abolizione del regno arcaico (cacciata dei re, 509 a
circa un decennio e nato in un ambito arcaico contadino e non studentesco.
'uomo del quaternario 'o di 'arcaico '. cassola, 2-128: dopo
è stato riassorbito da religioni contadine di carattere arcaico. 9. intr. con la
antiche tombe, e indubitatamente sepolcrale ed arcaico: tale lo provano ancora la rigidità
immagini a cui è affezionato del contadino arcaico e dell'operaio bruto. -assol
nasseriane in materia politica contro un popolo arcaico e lealista che sostiene il re.
/ nova un'essenza in un cristallo arcaico / queste pagine v'offro. calvino
si può conservare un sistema sperequato ed arcaico sol perché in un solo caso esistono
rozzamente democratico -a uno stato tirannico e arcaico. 3. con abiti semplici
e ruvidezza. 5. aspetto arcaico, primitivo di uno stile o di
tramandatici da vairone in un oscuro latino arcaico. fausto da longiano, iv-28:
in certi versi però avrei desiderato meno arcaico e in due o tre men sapiente di
-passare disinvoltamente da una posizione un uso arcaico della lingua. ideologica a un'altra
vengono dal dotto, dal plebeo, dall'arcaico, dal canagliesco, dal forestiero:
, di squallido e di funerario, di arcaico e di provinciale. s. aurigemma
'segnorina'. marotta, 4-143: nell'arcaico tranvai, che partì fragorosamente, come
: si parla francese o un piemontese arcaico molto serrato nella erre, infranciosata.
artificiale', vando così un nostro vocabolo arcaico per 'raggio', o addirittura 'raia'
di conti castellano del dugento, 20: arcaico; le var. col suff. -rio
classico, costituisce il superamento dello stile arcaico e che si manifesta in una maggiore
in ritmi sinuosi sono impreziosite da un lessico arcaico e sicilianeggiante che esprime bene l'ossessione
immagini a cui è affezionato del contadino arcaico e dell'operaio bruto e schietto per
, di squallido e di funerario, di arcaico e di provinciale. 2
-in senso concreto: elemento linguistico arcaico che non scompare con l'evoluzione linguistica
spente. -non più adoperato, arcaico (una lingua); disusato (
si può conservare un sistema sperequato ed arcaico sol perché in un solo caso esistono spese
in piero uno stigma più remoto ed arcaico. g. contini, 22-63: che
.. significa, in uno strato più arcaico di quel dialetto, 'maso \
: il telaio della bulli col suo rumore arcaico, coi suoi panconi, le sue
voce dotta, deriv, dal lat. arcaico torrus per torrìdus (v.
che in certi versi però avrei desiderato meno arcaico e in due o tre men sapiente
moriani. = lat. via (arcaico e rustico veha, secondo vairone),
. achivus, che è dal gr. arcaico 'axcuuóg, da 'axcoós; cfr.
quelle passate. = comp. di arcaico. arcaizzato (pari. pass
, sf. processo che rende antico, arcaico, antiquato; arcaicizzazione.
memorie e fantasie archetipiche, quel- l'arcaico ectoplasma gerarchico: il signor preside.
. véo; 'nuovo, recente'e da arcaico. neoaristotelismo, sm. filos.
dell'america settentrionale corrispondente allo strato etnico arcaico della california. 2. sm
. m. -ci). letter. arcaico, primordiale, antichissimo, che si
versione 'hard-core'del più iniziatico, pedante ed arcaico 'giuridichese'. = deriv. da
aggressività]: l'istinto o impulso istintuale arcaico dell'incorporazione di un oggetto costituisce la