faccia / oltraggio tal, che l'arbor mio recida 1 foscolo, v-296:
volgar., 4-18: il ceppo dell'arbor fiorente... accierchierai con cerchio
, 88-53: la fossa, dove questo arbor se pianta, / parerne la profunda
accidental, diffonditrici / dell'essere, come arbor, si dirama. di grazia,
morbis pro- sunt... aquifolia arbor in domo aut villa sata, veneficia
croce crocifisso. = lat. arbor -óris (cfr. arbore).
/ la qual nul- l'altro allegra arbor né fiore, / tuoi cespi solitari intorno
. dxórj. cfr. cassiodoro: « arbor est [aloes] suavissimi odoris.
« aloa in india atque arabia gignitur, arbor odoris sua- vissimi ac summi. denique
or ecco in un momento / rott'arbor, vela, nave, antenne e sarte
manto / frisso all'apparso d'oro arbor novello. garzoni, 1-881: per gravissimi
che i frutti e i rami / degli arbor crolla impetuoso e rompe. gioberti,
vento. = / lat. arbor -óris (cfr. arboro).
composto). = lat. arbor eus, da arbor -óris 'albero '
= lat. arbor eus, da arbor -óris 'albero '. arborare
carena. = dal lat. arbor -óris 1 albero '. arborato,
. = deriv. dal lat. arbor -óris * albero '. arboratura
= deriv. dal lat. arbor -óris * albero '. àrbore
pensato / che l'om perfetto a l'arbor se figura, / che, quanto
taglia. petrarca, 60-1: l'arbor gentil, che forte amai molt'anni,
ond'ogni mio riposo / vien come ogni arbor vien da sue radici. idem,
sue radici. idem, 263-1: arbor vittoriosa triunfale, / onor d'imperadori
medici, i-308: l'aura move degli arbor l'alte chiome. leonardo, 1-159
6-iv-2-8: tal s'in fertil terreno arbor felice / ha fermate le piante, e
libra il carro acceso; / e l'arbor, stanco del maturo peso, /
lice a lingua mortai, de l'arbor sacro / l'estreme frondi, onde il
mar lontano, / tra i grandi arbor la fresca aura sospira: / tale il
... che mi fosse mandato l'arbor de la casa [d'este]
del pigna. * = lat. arbor -óris * albero '(cfr. arboro
= voce dotta, lat. arbor eus (da arbor -óris 'albero '
dotta, lat. arbor eus (da arbor -óris 'albero ').
lat. tardo arborètum, deriv. da arbor -óris * albero arborétto, v
. = voce dotta, lat. arbor -óris * albero * e colere * abitare
. = voce dotta, lat. arbor -óris * albero 'e coltura * col
. = voce dotta, lat. arbor -óris 'albero * e suff. -fer
= voce dotta, dal lat. arbor -óris 'albero'; cfr. fr.
voce dotta, deriv. dal lat. arbor -óris 'albero': registr. dal tommaseo
del vaso. = lat. arbor -óris * albero '(cfr. arbore
dimin. a sua volta di arbor -óris 'albero '. arbùscolo
= lat. arbuscula, dimin. di arbor -óris 'albero '. arbustàceo,
= lat. arbustum, deriv. da arbor -óris * albero '. àrbuto (
vesevo, / la qual nuli'altro allegra arbor né fiore, / tuoi cespi solitari
men travaglio avea il padrone / fatto l'arbor tagliar de l'artimone. anguillara,
tanta. idem, 5-1-71: l'arbor che sovr'un colle, o in piaggia
mirando in questi cortici, / l'un arbor per pietà con l'altro assibili.
lutti. arici, 22: il caro arbor protesse, e il ferro crudo /
: iddio ha per te riserbato / questo arbor secco che ci è qui davante,
, 59: questi del sacro a palla arbor cantai / rustici avisi. alvaro,
supreme / frondi, e l'arbor di sé nudrendo avviva / da tutte parti
cfr. isidoro, 17-8-14: « balsami arbor in iudaea intra terminos tantum viginti iugerum
papia: « balsamum odoratus est autem arbor: xilobalsamum, lignum eius; carpobalsamum
: un gallo vide in su 'n un arbor, grasso, / e cominciò a
): « bdellium indiae et arabiae arbor, cuius lacrima melior arabica. est
timone, l'arbore il trinchetto, l'arbor di mezzo, il buon presso.
o <; enim appellatur apud eos. arbor semper virens et levitate materiae elementorum apicibus
gallo vide, in su 'n un arbor, grasso, / e cominciò a parer
. idem, 34-202: come d'arbor cadendo un picciol pomo, / cui là
questi cortici, / l'un arbor per pietà con l'altro assibili.
dente del vomer consumato, scava / nell'arbor le canoe, o marchia il gregge
« alii caprificum putant dictum quod ficus arbor eius remedio fecundetur ».
. alii caprificum putant dictum quod ficus arbor eius remedio fecundetur * (per cui
alla fonte un carrubbio, (l'arbor, si dice, ove s'impiccò giuda
far viaggio. leopardi, 34-206: d'arbor cadendo un pic- ciol pomo, /
sentir neptuno, e'i fiumi / gli arbor cavati, e poi di merce carchi
; cfr. isidoro, 17-7-16: « arbor autem cerasus, pomum cerasium dici tur
, / la qual null'altro allegra arbor né fiore, / tuoi cespi solitari
et a civitate cera- sium appellavi ^ arbor autem cerasus, pomum cerasium dicitur »
etati grosse! tansillo, ix-607: l'arbor del mio sperar, ch'avea d'
mortuorum domibus ponebantur ideo quia huius generis arbor excisa non renascitur, sicut ex mortuo nihil
dio, nell'interdetto, / conosceresti all'arbor moralmente. passavanti, 112: non
vesevo, / la qual null'altro allegra arbor né fiore, / tuoi cespi solitari
il fior. leopardi, 34-211: d'arbor cadendo un picciol pomo, / cui
stanco e digiun, sotto un cortese / arbor di corgne a meraviglia pieno. marino
: non giova calar vele, e l'arbor sopra / corsia legar, né minar
/ che l'om perfetto a l'arbor se figura, / che, quanto più
in questi cortici, / l'un arbor per pietà con l'altro assibili. filicaia
pindemonte, 199: il piccolo feretro all'arbor noto / sospende, e il vede
cenni suoi ben pronte, / quell'arbor, cui gesù di sangue tinse,
conferma. petrarca, 60-3: l'arbor gentil che forte amai molt'anni,
proverbi a le brigate / di sur un arbor di sambuco giallo. 33
... ha deliberato che qual arbor tosto nasce, fiorisce, e fa frutto
lo muro / e 'l vento li arbor per li forti tratti. -dibattere
fìgur. alamanni, 5-1-538: l'arbor gentil che già sostenne in alto /
arici, i-11: il dilicato a palla arbor « eletto. cat taneo
fusser carichi, sicché 'l sugo dell'arbor si ristringa a quelli che rimagnono.
). poliziano, 155: nell'arbor aprire ogni fiore / veggio e già
una insensibil pietra, / tal volta d'arbor sorge altero un fusto. / come
discacci fori / per trar d'un arbor secco fronde e fiori. ariosto, 32-35
cenni suoi ben pronte, / quell'arbor cui gesù di sangue tinse, / da
barsio]. leopardi, 34-211: d'arbor cadendo un picciol pomo, / cui
iacopone, 4-44: fruttificata morte fece l'arbor desfatto, / fruttificata grazia sì
/ fruttificata grazia sì fa l'arbor refatto. dante, 59-75: ecco
che dispettoso e tristo / sveglie l'arbor perduto, e fa la selva / suonar
crescere. tasso, 13-ii-215: l'arbor sempre fiorita e gloriosa /..
. frezzi, iv-12-51: spesse volte l'arbor ho veduto / crescere ratto e far
latina, come il petrarca: * arbor vittoriosa e trionfale '. 2
, il dolce, il giusto / arbor di libertà piantar si possa.
matura / il copia tal da l'arbor che la forma, / che chi vi
. = lat. tardo ilicina [arbor] (da ilex -icis), voce
il salce e l'orno / e l'arbor che l'elettro suda, e 'l
umor, che sparso cade / d'arbor fumosa, e 'n un bel pianto
12: « epimelis sorbo similis, mediocris arbor et flore candidulo; dieta quod dulcedo
già venne a porre / sue radici, arbor novo e pellegrino. manzoni, 174
, 88-58: la fossa, dove questo arbor se pianta, / parerne la profunda
iacopone, 89-134: en ell'arbor de contemplare / chi voi salir,
sembianza, / e di vari e fronzuti arbor v'ammiri / un essercito intiero in
colto / un piccol frutto dal tuo arbor degno, / mirava, né però tanto
un gallo vide in su 'n un arbor, grasso, / e cominciò a parer
d'aragona, 25-39: non v'era arbor, che carco non pendesse / di
frutto felice / di progenie gentil l'arbor fecondo, / quando svelto cadeo da
tanto / per la morte di tisbe arbor famoso. 5. con senso
veder solo m'avanza, / perché l'arbor de l'alta mia speranza, /
frutto felice / di progenie gentil l'arbor fecondo, / quando svelto cadeo dalla
19-36: fra piacer tanti, ovunque un arbor dritto / vedesse ombrare o fonte o
: mentre ch'io era in uno arbor montato / più per paura che d'amor
/ per trar d'un arbor secco fronde e fiori. di costanzo,
, 4-18: il ceppo del- l'arbor fiorente, o vuogli tronco accerchierai con cerchio
. cammelli, 291: fior frondi arbor frutti e tener'erba, / zefir
agitarsi, e ascolti / il sussurrar dell'arbor delle cose; / ma la radice
altrui vide salire, / salir su l'arbor riserbato, e tutto / essergli tolto
tutto fammi parer leggiadro e dolce / l'arbor del sol, che la mia vita
bonagiunta monaco, xii-1-281: un arbor folgorato / d'amor nuovo riguardo;
il qual, forcuto, / l'arbor gentile abbraccia e dàlie aiuto.
matura / in copia tal da l'arbor che la forma / che chi vi va
nator vesevo / la qual null'altro allegra arbor né fiore, / tuoi cespi solitari
fère lo muro / e 'l vento li arbor per li forti tratti. bibbia volgar
magnifica. leopardi, 34-204: d'arbor cadendo un picciol pomo, / cui
, 88-51: la fossa, dove questo arbor se pianta, / parerne la profunda
tuo amore. ariosto, 149: l'arbor ch'ai viver prisco porse aita,
della valle, 159: non ruina / arbor eccelsa mai, / che con le
il sacrificio santo, / apparse un'arbor d'or pregiato e bello: / subito
manto / frisso a l'apparso d'oro arbor novello. menzini, i-31: già
discacci fori, / per trar d'un arbor secco fronde e fiori. -piante
elettra. parini, 441: l'arbor son io, signor, che tu ponesti
le tua vigna;... / arbor, che fia se il tuo fruttar più
iacopone, 4-44: fruttificata morte fece l'arbor desfatto, / fruttificata grazia sì fa
, / fruttificata grazia sì fa l'arbor refatto. 2. per estens
grato / qui il rezzo d'un leggiadro arbor da frutto. trinci, 1-294:
sulla verde fronda, / sotto novi arbor ed ispessi e lunghi, / pasturella
. / l'un di costoro ha l'arbor con puliva, / e perché il
nell'interdetto, / conosceresti al- l'arbor moralmente. anonimo fiorentino, ii-534: piramo
varchi, v-839 (52-3): l'arbor che già il quarto anno, o
, inopinata / così morte recando all'arbor tutto. pascoli, 1442: questo perché
sé frutto felice / di progenie gentil l'arbor fecondo, / quando svelto cadeo dalla
ogni mio riposo / vien come ogni arbor vien da sue radici. bembo, 1-134
, il dolce, il giusto / arbor di libertà piantar si possa. pascoli,
11-12: ne'ciriegi e in ogni arbor che fa gomma si vuol attendere d'
, il dolce, il giusto / arbor di libertà piantar si possa. spolverini,
i-45: allo sperar risponde / grato l'arbor col frutto. tommaseo [s.
guasto. forteguerri, 24-69: a arbor guasta non ci vuol che accetta.
. alfieri, 5-55: vele rinnuova all'arbor, che tentenna, i e,
virgineo sole / fe'rinverdire il secco arbor di vita: / l'arbor, cagion
il secco arbor di vita: / l'arbor, cagion d'exilio a l'impia
cariteo, 102: edera tenace / l'arbor per ogni parte errando implica. bembo
parole. iacopone, 89-131: en ell'arbor de contemplare / chi voi salir
sette combatteo. petrarca, 263-4: arbor vittoriosa triunfale, / onor d'imperadori e
: la fossa, dove questo arbor se pianta, / parerne la profunda vili
, 15: edera non inchiava / arbor mai con sì ferma e tal radice /
. boiardo, 3-134: il sacro arbor da apollo intorno è scritto / e
e gli elementi. sannazaro, iv-120: arbor di filli io son; pastore,
: come suol tornar da la radice / arbor che tronchi e quattro volte e sei
perché infrollisca, correr si bisogna / all'arbor che ne tolle il paradiso.
sotterra, e quindi appresso / l'arbor di vita in larga fonte all'aura /
, 88-54: la fossa, dove questo arbor se pianta, / parerne la profunda
1 verdi et invescati rami / de l'arbor che né sol cura né gielo.
il granato e le mele in un arbor medesimo. a. cattaneo, iii-149:
il capo estolle, / ch'a gli arbor par s'avinchi e che s'irrami
null'altra par dolcezza reca / dall'arbor proprio, e da te stesso inserto
proprie e 1'accattate fronde / l'arbor che in qualche ramo sol s'innesta
nell'interdetto, / conosceresti a l'arbor moralmente. buti, 2-817: 'nell'interdetto'
berni, 4-54 (i-107): un arbor porta in mano intero intero. a
corno / drizza nel tronco di qualch'arbor solo / per invelenir più, poscia che
comincia prima la freddura, / l'arbor se sfronda e non vi riman foglia
tria tantum, ara, aratrum, arbor patibularius '. 2. per
alla plebe, « ara, aratrum, arbor patibularius ». = adattamento italiano
la mia mano il bel signale, / arbor felice, e ne la verde scorza
indussi quel vendemmiatore / che asceso sovra un arbor predicava / e facea del poeta e
non faesse, non sre'degno / arbor, mostrando segno / in fior di frutto
. cerretti, xxii-493: or da arbor lasciva il crin diffuso / toglie,
de'medici, i-291: fra gli arbor secchi stassi il lauro lieto / e di
perle tese sott'un ramo / dell'arbor sempre verde ch'i'tan- t'amo
di perle tese sott'un ramo / dell'arbor sempre verde ch'i'tant'amo,
: celtide (celtis australis o lotus arbor). -loto del giappone: cachi
graeci loton appellant,... arbor est enim magna, fructum ferens comestibilem
ti porge / il macinato di quell'arbor frutto / che a ròdope fu già vaga
cavalca, 6-1-146: pognamo che l'arbor buono non faccia frutto rio, non
in basso cala / e da questi arbor cade maggior l'ombra, / già
qual fructo se chiama malapolanda. l'arbor di questo si è alto quanto un omo
la prima colpa e del vietato / arbor ferale il malgustato frutto /...
: / fontana è de malizia e arbor fruitante torto. domenichi, 6-63:
del vomer consumato, scava / nell'arbor le canoe, o marchia il gregge.
. leopardi, 34-204: come d'arbor cadendo un picciol pomo, / cui
, / non sana, e poco l'arbor dura: / el che poche piantarne
pananti, ii-29: una meluzza sull'arbor restata, / un gracimolo d'uva
l'interdetto, / conosceresti a l'arbor moralmente. idem, par.,
cipresso, / piramide de'boschi, arbor gigante, / emulator de gli obelischi
pianta da c. bauhin è detta 'arbor farinifera, palmam ferens '.
maniere, ciò è il trinchetto, l'arbor di mezzo, il buon presso,
, / altissime le corna a l'arbor tira. g. c. croce,
mano / mischiò di fronde e nova arbor divenne. -intr. con la
palladio volgar., 4-18: se l'arbor non tiene i fiori, mischia urina
7-ii-200: veggia [l'agricoltore] l'arbor gentil da palla amato, / il
/ la qual nul- t altro allegra arbor né fiore, / tuoi cespi solitari intorno
. / dico sol che per te l'arbor febeo / col ver parlar moral fia
, nell'interdetto, / conosceresti all'arbor moralmente. boccaccio, viii-1-41: similemente
il mondo di quel morbo, / l'arbor medesmo gli uncini prestolli, / con
so atto; / fruttificata morte fece l'arbor desfatto. dante, inf.,
'l legname è giovine o pur d'arbor vecchio..., o se gli
ti porge / il macinato di quell'arbor frutto / che a rò- dope fu
giorno, i-270: il macinato di quell'arbor frutto / che a rodope fu già
poi adoperato, / perché secondo l'arbor nasce el frutto. filicaia, 2-39
il granato e le mele in un arbor medesimo. c. i. frugoni,
colorante aranciata ricavata dalla pianta nicanthes arbor tristis, originaria dell'india.
in man purpurei gigli e fronde / dell'arbor che le avea novellamente / palla donato
allo sperar risponde / grato l'arbor col frutto, allor ti adopra
tebaldeo, son., 164-1: arbor che in su la ripa obliqua e
terra di pomi coperta, / ogni arbor da'suoi frutti quasi occulto.
9: di quercia dee, famosa arbor di giove, / aver la nave tossa
anime è lagrima over rasina d'un arbor grande; è bianco, tira a color
lauri similibus, flore ut rosa; arbor venenata. interficit enim animalia et medetur
qual ti porge / il macinato di quell'arbor frutto / che a ròdope fu già
, da un lat. * olivaria [arbor] '[albero] di olivo',
9: di quercia dee, famosa arbor di giove, / aver la nave tossa
: fra piacer tanti, ovunque un arbor dritto / vedesse ombrare o fonte
ombrando il vero, / che gli arbor carchi avean di poma d'oro.
1-186: ivi era nato un sacro arbor d'alloro / che copria il fonte
lorenzo de'medici, i-152: l'arbor che a febo già cotanto piacque /
e onori reali. petrarca, 263-1: arbor vittoriosa, triunfale, / onor d'
vii s'accoppi; / or questo arbor si taglie, or quel si sterpe,
. boterò, 11-146: quando quel fortunato arbor [la cannella] s'infiora
, / e di vari e fronzuti arbor v'ammiri / un esercito intiero in ordinanza
stolido orso che sveller si crede / l'arbor onde è caduto. guicciardini, 2-2-260
9: di quercia dee, famosa arbor di giove, / aver la nave tossa
. frugoni, i-1-30: pendon da l'arbor prisca, on- d'ella uscio,
. cerreta, xxii-494: or da arbor lasciva il crin diffuso / toglie,
in lana estese il taglio suo, / arbor scoscese, erba segò. caro,
pòscia), dal lat. picea [arbor], propr. 'albero della
savonarola, 1-35: il fructo a l'arbor è suspeso per il coctaldione over peculio
altra mano / mischiò di fronde e nova arbor divenne. -mettere penne: insuperbire
come suol tornar da la radice / arbor che tronchi e quattro volte e sei
luna, / e più che in arbor foglia ognor vacuila. / vanissimi pensieri in
a guardare / el bel boschetto d'arbor circondato. consolato del mare, 158:
= voce dotta, lat. picea [arbor \ (passato nel linguaggio scient.
boterò, 11-113: cede l'arbor, ch'è sì pesante e sodo /
meglio sicura, / di spirti intorno ogn'arbor avea pieno. -disseminare, spargere
vedrai pinger i prati / e gli arbor rivestir novelle chiome / se primavera è
, / lieva questo animai da l'arbor mio. speroni, 1-4-181: queste
la facilità che toma alcuno / da l'arbor pome o vago fior dal pruno.
. boiardo, 1-12-27: mirabilmente quello arbor se apprezza, / ché sempre perle getta
i rami di vietate poma, / arbor nutrì sì preziosa e bella / quel
qual rapid'orso / che d'alto arbor pomoso cadde a terra, / che con
e sante / son per fiorir da l'arbor tuo fecondo. del bene, 26
. leopardi, 34-205: come d'arbor cadendo un picciol pomo, / cui
= voce dotta, lat. [arbor] populéa 'albero di pioppo', femm
ché ci è l'antenna e l'arbor del trinchetto. pavese, 7-119: -sono
ii-32: facciam fra l'erbe e gli arbor divisione, / dando la precedenza a
come sale precipitato. boccone, 1-376: arbor metallico, che riconosce la sua vegetazione
ii-32: facciam fra l'erbe e gli arbor divisione, / dando la precedenza a
frugoni, i-1-30: pendon da l'arbor prisca, ond'ella uscio, /
e le crucciose stelle / non com'arbor di giove o come alloro / la privi-
proboscide tenea / che parea proprio un arbor da galea / e faceva far il vento
2-377: è il pruno domestico arbor grande con radici non troppo profonde e
carica i rami di vietate poma, / arbor nutrì sì preziosa e bella / quel
lat. quercètum, deriv. da [arbor] quercéa (v. quercia).
). = dal lat. [arbor] quercia, deriv. da quercus (
88-43: l'om perfetto a l'arbor se figura, / ché quanto più profonno
. iacopone, 69-9: lo primo arbor ch'è fondato, / ne la fede
/ che l'om perfetto a l'arbor se figura /... / lo
, 88-53: la fossa, dove questo arbor se pianta, / parerne la profunda
: l'umor che rende / gli arbor vivi e pregnanti a le radici, /
lussureggiante. carducci, iii-3-348: malediva arbor che nasce / solo a i campi
, 88-47: l'om perfetto a l'arbor se figura: /... /
super natura feminarum, xxxv-i-548: l'arbor qe con le soi rame pur se
bonagiunta monaco, xii-1-281: un arbor folgorato / d'amor nuovo riguardo,
ombra del fiorito lauro, / gli arbor frondosi e 'l ridere de'prati /
iacopone, 4-45: fruttificata morte -fece l'arbor desfatto, / fruttificata grazia -sì fa
, / fruttificata grazia -sì fa l'arbor refatto. giuliani, ii-26: erano
e frutti. passero, 3-9: l'arbor tronco mai non si rinfranca / fuor
, 5-55: vele rinnuova al- l'arbor, che tentenna, / e, imberrettato
lontan né so se a primavera / l'arbor de la speranza mia rinverde, /
, 88-44: l'om perfetto a l'arbor se figura, / che, quanto
altrui vide salire, / salir su l'arbor riserbato, e tutto / essergli tolto
frugoni, i-1-3: da la sempre frondosa arbor vivace, / già dolce pena,
tansillo, 1-112: benché sia vecchio un arbor che si sfronde, / quando poi
fazio, i-n-21: quivi è l'arbor di vita e primavera / sempre con
verdisceno, li fiuri respendeno ne l'arbor e le rose rossegiavano nel verzeri.
la nave conquassata da'venti; l'arbor mezzo scavezzo; rotte le vele e
basso cala / e da quest'arbor cade maggior l'ombra, / già
muse. canteo, 201: frondosa arbor, gentil, sempre fiorente, /
acquista la fronde gradita / de l'arbor verde che non teme sita. sercambi,
nelle braccia si sbarra / e l'arbor sotto alla bestia tagliòe. n. agostini
sbranco i verdi et invescati rami / dell'arbor che né sol cura né { spelo
, 2-378: è il pruno domestico arbor grande con radici non troppo profonde e
per noi; / che movendo all'arbor guerra, / getteranlo al fin per terra
i lion si onorano / e l'arbor sopra il qual fulgur non cascano, /
: la nave conquassata dai venti; l'arbor mezzo scavezzo; rotte le vele e
di parnaso scettro, / inesta l'arbor mia che, come rolmo, / con
senza sarte; / rotti o smossi gli arbor tutti, / scherzo fu de'neri
il vigor scemo / quella ch'ogni arbor più robusto schianta. 2.
o vento o sciutto / da l'arbor verde cascherà talora, / che in vista
di passere volgea / che su l'arbor garrian, gli occhi incostanti / e la
cenni, xxxv-i-321: non sre'degno / arbor, mostrando segno / in fior di
va'in cotar serva e cerca a un arbor, chi è monto cavao, e
ampia sala / gli ras- sembrava un'arbor, che impedisse / il corso de'suoi
tansillo, 1-112: benché sia vecchio un arbor che si sfronde, / quando poi
veder solo m'avanza, / perché l'arbor de l'alta mia speranza, /
incombenza. campanella, i-254: l'arbor vittorioso di castiglia /... /
in basso cala, / e da quest'arbor cade mag dolore, ùn
2-433: siliquastro, siliqua silvestre, arbor di giuda e arbor d'amore..
siliqua silvestre, arbor di giuda e arbor d'amore...: cresce questa
). varano, 1-6: all'arbor, che al grande urto si scosse,
felicità, le gran mine / di quest'arbor che sempre è stato sodo.
orso cne sveller si crede / l'arbor onde è caduto. porzio, 3-106:
, / e l'aure tra i frondosi arbor apprezzamento). boccaccio, v-95
il granato e le mele in un arbor medesimo. cantù, 3-145: senza coltura
. campofregoso, ii-22: vedemmo una arbor che i bei rami spande / sopra
in quella nasce la noce moscata, l'arbor della quale pianta ch'eccelsa in
, 1-35: come il fructo a l'arbor è suspeso per il coctaldione over peculio
: fra piacer tanti, ovunque un arbor dritto / vedesse ombrare o fonte o
estetica. filicaia, 2-2-42: arbor nuovo piantò, ch'entro e di fuore
tronco vii s'accoppi; / or questo arbor si taglie, or quel si sterpe
tansillo, xxx-3-197: veder vite che per arbor serpe / non puon gli occhi soffrir
orso che sveller si crede / l'arbor onde è caduto. galileo, 3-1-124:
felicità, le gran mine / di quest'arbor che sempre è stato sodo. castiglione
fazio, iv-6-74: a piè d'un arbor puose il solco, / il drago e
el fonte. alamanni, 5-1-75: l'arbor stria, l'agricoltura ed il commercio.
tronco vii s'accoppi; / or questo arbor si taglie, or quel si sterpe
ma dalle radici / si fan degli arbor li buon tagliatori. boccaccio, i-504:
ama. citolini, 204: arbor giovane, picciolo, basso, sottile,
. alfieri, 5-55: vele rinnuova all'arbor, che tentenna, / e,
3-77: quando el fixeva despigliao da quel arbor sancto de la croxe de cristo quell'
travaglio avea il padrone / fatto l'arbor tagliar de l'artimone. -tr
trasgredita / legge svelse per noi l'arbor di vita. monti, x-4-383: tu
tutta per un sol viale / di arbor fronzuti, ch'entro lei corresse.
tanaglia, 1-1018: in questo mese ogn'arbor pare unito / a metter barbe.
fazio, iv-6-74: a piè d'un arbor puose il solco, / il drago
seminario né vergella, / ma un arbor già da frutti serà questo. mattioli
in basso cala, / e da questi arbor cade maggior l'ombra, / già
ove il vinco rigoglioso cresce / e gli arbor troppo degli stagni amici. volponi,
virgineo sole / fé rinverdire il secco arbor di vita. nievo, 7-160: sul
voce dotta, comp. dal lat. arbor arbóris e il suff. -formis (deriv
agg. verb. da arbitrare. arbor scientiarum, sm. invar. filos.