ridotto, / ogni agricola vede, ogni aratore / fuggir da la campagna. garzoni
così si pareggia al primo arante / l'aratore serotino. arapàima, sm.
arare, non dispregiando il comandamento dell'aratore. leggende di santi, 3-273:
, 1-65: qual istordito e stupido aratore, / poi ch'è passato il fulmine
idem, 893: e quell'aratore lontano, / levava sul solco quadrato
ritorta. idem, 989: e l'aratore dalla fronte larga / spargea sudore,
, contadino della sua propria terra, aratore della sua terra. papini, 28-177
, i-104: non ti maravigliare se l'aratore torna alla cavalleria, e il cavaliere
già non si aconfà ad uno bue aratore darli que'movimenti quali daresti a bucie-
camminamento. d'annunzio, v-1-526: l'aratore, il van gatore,
i-134: mio padre era un povero aratore / di campicel non suo. carducci
d'alberi. salvini, 15-1-103: l'aratore battendo affila il duro / dente del
si maravigliò altrimenti che si maravigliasse l'aratore tirreno, quando vidde la chiova che
andar vicino / si vede quel cornigero aratore, / col quale a permutar tesser
su la sonante incudine battuto / d'aratore in guerrier vedi rivolto. d. bartoli
a quello. sannazaro, 12-219: niuno aratore trovarsi mai sì esperto nel far de'
diodati [bibbia], 1-617: l'aratore ara egli ogni giorno per seminare?
.: chi lavora la terra, aratore. bracciolini, 2-22-26: a sé
irti. pascoli, 989: l'aratore dalla fronte larga / spargea sudore, e
. d'annunzio, iii-2-217: mai aratore infaticato arò / sua terra come tèseo
li castrati. salvini, 15-1-103: l'aratore battendo affida il duro / dente del
senno, e con valore / trionfale aratore, / vomere laureato, / pone a
alcun de'campagnuoli, / bifolco od aratore, a'doppi morti / tra'suoi piedi
comp. da motd [ré] e aratore (v.). motoaratrice,
così si pareggia al primo arante / l'aratore serotino. -evolversi in parità
i suoi figli, che 'l duro aratore / gli ha tolti. caro, 8-433
landino [plinio], 397: l'aratore, se non va chinato, prevarica,
castelvetro, 206: pogniamo che l'aratore ara la mattina e poi si mette
nel mezzo che ha spaccati / duro aratore e ove di già le glebe /
intorno / là dove il chiuse ruvido aratore, / geme le notti, e di
ma veramente uomo: lungamente era stato aratore a marsi- lia, fu a roma
landino [plinio], 374: l'aratore per imprudenzia ha troppo tirate le radici
il vignaiuolo, il zapatore, l'aratore, il seminatore. castelvetro, 8-2-42
baretti, 2-85: il pungolo dell'aratore... fa dar indietro smaniosamente
idem, 113: non è sì esperto aratore, che talora non faccia il.
nel mezzo che ha spaccati / duro aratore e ove di già le glebe / sono
: il manico dell'aratro, dove l'aratore lo piglia per mano e lo calca
ariosto, 1-65: istordito e stupido aratore, / poi ch'è passato il
ariosto, 1-65: qual istordito e stupido aratore, / poi ch'è passato il
quando trepido verzica il grano, un aratore / uscì da'suoi tuguri a godersi
lupo alla luna ùlula / e russa l'aratore che ha passato / il giorno sul
accortissimo popolo trasse la congettura che un aratore, un zappaterra fosse per riuscire vincitore e