-lingua aramaica (anche sm. aramaico): apparpezzato di raso arancino.
<;, deriv. dal- l'aramaico bar àbà 4 figlio del padre, figlio
* cranio '(cfr. aramaico gulgaltha * teschio ', ebraico gulgoleth)
guido, comando ', ricalcato sull'aramaico rèsh gàlùtà, ebraico rósh góldh o
gr. 'eooijvot, deriv. dall'aramaico hasayya 1 pio '. essènso
crocifisso gesù; dall'ebr. gulgólet, aramaico gulgùtà 4 cranio, teschio, testa
a lingua liturgica, e parlavano l'aramaico. 2. destinato al culto
, scritti dapprima in ebraico o in aramaico e in seguitotradotti in greco.
3. sm. ling. dialetto aramaico, parlato da tale popolazione, appartenente
(plur. -ci). ling. aramaico moderno volgare. = voce dotta
véot; * nuovo ') e aramaico (v.). neoàrcade,
all'ebraico quadrato, era un dialetto aramaico occidentale tributario, grazie ai rapporti commerciali
paimira e la meso- potamia, dell'aramaico orientale. lanzi, 1-1-326: il
dotta, lat. tardo rabbi, dall'aramaico rabbi * mio maestro ';
... nelle lingue semitiche (aramaico e siriaco, e cosidetto caldaico,
in america. = adattamento dell'aramaico rèquà 'vuotezza ', quindi '
della palestina originaria di tale popolo (aramaico sdméràyin, ebr. shdmérdn).
. = voce giudeo-romanesca, forse dafi'aramaico sìmàn 'segno', che è dal
è vero che le forme verbali dell'aramaico non consentono una netta distinzione tra passato
libano. 6. sm. dialetto aramaico di edessa e delle regioni confinanti della
, 7-317: le forme verbali dell'aramaico non consentono una netta distinzione tra passato
linguistica del semitico nord-occidentale, insieme all'aramaico. -anche sostant. =
= incr. di cananeo con aramaico. cananèo, agg. stor.
deriv. da mandeo, sul modello di aramaico, cirenaico, giudaico. mandàlico,
: la pulsa de nura (in aramaico: lingue di fuoco) la più grave
come sharon. = deriv. dall'aramaico pulsaˆd-nuraˆ, propr. 'anello di fuoco';