lo immerse il bianco metafisico dell'africa araba e lo scintillìo allucinante del mare
adipe solo alla numida / ed all'araba agnella i lombi aggreva. manzoni,
liscio e bianco come quello di una casina araba... su cui erano
indovinello veronese, v-1-3: alba pratalia araba. leonardo, 1-150: e
deriv. da alfalfa, d'origine araba, con riduzione per aplologia).
mediterraneo (di provenienza turca e araba). almagèsto, sm.
la vecchia etimologia che riteneva la voce araba come alterazione del gr. p.
di ornamento figurativo è caratteristica dell'arte araba, che non ammetteva rappresentazioni di vere
. locuzione o voce propria della lingua araba. arabista, sm. studioso di
arabista, sm. studioso di lingua araba, conoscitore della civiltà araba.
di lingua araba, conoscitore della civiltà araba. àrabo, agg. e
oggi è l'ideale d'essere « meno araba e più normanna ». sinisgalli,
copie in manoscritti medioevali di evidente origine araba. 2. lingua araba. -
evidente origine araba. 2. lingua araba. - al figur.: espressione incomprensibile
mattonelle arabo-ispane. 4. araba fenice: uccello favoloso, rappresentato =
la fede degli amanti / come l'araba fenice: / che vi sia, ciascun
s. a. che mangia lingue di araba fenice e irighiotte perle sciolte in tocài
, i-818: in arabia sta l'araba fenice. idem, iii-734: tale sembra
concezioni, come... l'araba fenice. -figur. panzini
, ii-380: - ma tu sei l'araba fenice dei figliuoli. araccòlto,
se pareba, / alba pra- talia araba, / et albo versorio teneba, /
occhio '(con cui l'astronomia araba denominava queste stelle del leone).
, e la medievale, e l'araba, e quella del rinascimento, e
è inverisimile che gl'italiani dalla gente araba... imparassero 'bagattare ',
= voce sicil., di origine araba. ballatóio1, sm. balconata
arila, 62: bazar: voce araba, che si usa comunemente a significare quell'
, è voce, come ognun sa, araba, che l'uso ha accettato anche
fr. belléric: voce di probabile origine araba. bellétta, sf. ant.
, iv-93: « burnus, voce araba: mantello di lana bianca con cappuccio.
la cupola che sgretola, / arde l'araba lampada al bivacco / e la vedetta
e noi rattenne / il mar della bollente araba sabbia, / i vortici sfidonne e
(l'odierna mambig), città araba da cui proveniva la carta detta appunto
. da raisi (voce di origine araba, che significa 'capo di una
(sec. xiv). la voce araba harrdq dipende dalle forme romanze.
dal provenz. garip (forse di origine araba). caribù, sm. zool
già due grandi epoche di coltura: l'araba e la normanna. il mondo fantastico
dotta, storpiatura di una voce astrologica araba (di diverso significato), diffusa in
rimasti fedeli al cristianesimo sotto la signoria araba; cristiano d'etiopia.
due grandi epoche di coltura: l'araba e la normanna. il mondo fantastico
, sm. piatto, di origine araba, a base di vitella, semolino,
: il cuscussù è un piatto di origine araba che i discendenti di mosè e di
manipola. = voce d'origine araba (forse berbera), penetrata in
, stuoie, cappelli. = voce araba. duma, sf. stor.
dura mater (calco di una voce araba): cfr. il fr. duremère
once 1111%. = forse di origine araba; cfr. nei sinonimia del liber
. brancoli, ii-41: una mollezza araba estenuava talvolta i lineamenti del viso sino a
sulla quale sarà figurata da una faccia l'araba fenice del metastasio posata sopra una pianta
., che è probabilmente di origine araba. fàrcia { farsa, falsa)
la fede degli amanti / come l'araba fenice: / che vi sia, ciascun
panzini, ii-380: tu sei l'araba fenice dei figliuoli. 4.
xi-97: l'arte e la civiltà araba, nel loro fiorire, furono una
: bizzarri fenomeni come di una civiltà araba e persiana, cioè di civiltà non più
pea, 7-80: vestiva alla maniera araba: con la « galabìa » e il
pea, 7-80: vestiva alla maniera araba: con la * galabìa 'e
= etimo incerto: forse di origine araba. gàliga, sf. ant
origine spa- gnuola, e forse anche araba, ma ricevuta nella lingua italiana,
nella toponomastica delle regioni di lingua araba). baldini, i-537:
spoleti... diceva essere parola araba, che voleva dire 'seme d'india
più rabbiose disenterie. = voce araba. gebusèo (giebusèo, iebusèo
marittima, adottata un tempo dalla navigazione araba e persiana nel golfo persico, corrispondente
bizantina, e la medievale, e l'araba [ecc.]. soffici, v-i-
regole canoniche. = voce di origine araba. 2. che si
. zenèta), nome di una tribù araba che passò in spagna (nel
dalla forma port. agomia: di origine araba (gomia o kummiya, nel marocco
. = voce di probabile origine araba. guaranà [guaranà),
= deriv. da una voce araba. guido, sm. gerg
/ costantinopoli! = voce di origine araba ha$ì$ col senso originario di 'erba
misurare l'olio. = voce araba. herbarteggiare, intr. (herbartéggio
lunghezza del cairo, la sua città araba... l'igienista, l'
. = forse da una voce araba, inàbile, agg. letter
colorita, che è quella della vita araba, e una gerusalemme incavernata e occulta
! a'suoi deserti / torni l'araba fiera, e vi s'indrachi / tra
. fosse appo i cristiani influita dall'araba? bocchelli, 2-xix-192: manca [in
intonacate di bianco sulla costa della penisola araba a mezzo il mar rosso. borgese
. questa città, allora quasi tutta araba, professante l'islamismo più fanatico,
.: quartiere indigeno di una città araba sotto dominio straniero. -al figur.:
liscia. = da una voce araba. kemalista, agg. (
o ippopotami, / e truppe della ladra araba plebe. borgese, 1-118: nessuno
da datteri. = voce araba. lagèna1, sf. brocca
della confederazione politica. -lega araba: associazione fra gli stati arabi,
lezire. = voce di origine araba; cfr. ziro (dall'ar.
. mediev. lohoc, di origine araba; cfr. ingl. lohoch, fr
migliorini, 423: « l'influenza araba si fa ancora sentire in alcune scienze
gr. pdxep, probabilmente di origine araba. macerodecozióne, sf. farmac
panzini, iv-391: 'macrùna': voce araba: piffero a due canne.
a due canne. = voce araba. macruri (ant. macrouri
casa aperta. = da una voce araba. maèra, sf. marin
somministrati per farmaco da'medici della scuola araba, erano essi tenuti in gran pregio
giuseppe di santa maria, i-206: un'araba scelerata... tentò di tormi
intellettuale indiana, della persiana e dell'araba. de amicis, ii-587: egli dovette
ché schiavo a punto significa la parola araba 'mamluk'. papi, 1-3-307: non
popolazione cristiana, già prima dell'invasione araba, era quasi distrutta. b.
sm. ant. importante magistratura araba. bandello, 4-3 (ii-635
di contrabbasso. — voce araba. marabòtta, sf. ant.
, cioè capperi. = voce araba; simon genovese in clavis sanationis ha
simone, si dànno di questa parola araba. si tratta comunque, con ogni probabilità
* almàrtaga 'spagnola (di origine araba), che è una specie di cavezza
= deriv. dal nome della popolazione araba dei massa muti. massaràtico {
osservava. = dal nome della città araba di medina. medino, sm
-de nui memento. = voce di origine araba. tommaseo [s. v.
delle ferite. = voce di origine araba; cfr. b. castelli, lexicon
zanzibar che entra in scena la razza araba più maestosa e antica. son tutti tipi
ai nostri prefetti). = voce araba. modirisso, v. moderisso.
voce inglese, deriv. da una voce araba. mohùr, sm. numism
. brancati, ii-41: una mollezza araba estenuava talvolta i lineamenti del suo viso
morésca1, sf. danza di origine araba, introdotta in spagna dai mori e
riferisce, che è proprio della lingua araba parlata dai mori. pulci, vi-35
riferisce, che è tipico della musica araba. giovanni da empoli, 35:
: se vi recate in qualche casa araba [del cairo] dai vasti peristilii moreschi
3. che è di stirpe araba o berbera e di religione musulmana;
spagna. -composto da persone di stirpe araba. pananti, iii-27: il governo
, che appartiene a persone di stirpe araba. — anche sostant. deledda,
5. ant. che è di razza araba o berbera (un cavallo).
12. ant. lingua araba. sanudo, xxviii-527: dal cairo
vigilar. / gli parlò l'araba lingua, / come quei che ben la
. -anche: che è di stirpe araba, di religione musulmana. ariosto,
etimo incerto o secondo alcuni di origine araba (cfr. o. bloch
e del mondo islamico, della terra araba. moscheto berchet, 394
cristiani spagnuoli dei tempi della dominazione araba che, assimilando più o meno profondamente
documentazione della fusione delle civiltà romanza e araba). tramater [s.
almutia e almucia, forse di origine araba, col suff. dimin.; cfr
fusione; assorbito o integrato nella cultura araba. ramusio, i-5: è
! a'suoi deserti / torni l'araba fiera, e vi s'indrachi / tra
-stor. fratelli musulmani: confraternita religiosa araba fautrice di un ritorno alla stretta osservanza
di ciascun luogo si dice pur con voce araba adir, che punto de i piedi
da siciliani dopo la conquista araba... in un tipo di vita
, sm. invar. ant. moneta araba d'ar gento.
dottrina e prassi politica di unificazione araba sotto la guida dell'egitto e
caratterizzata da carnagione scura (come l'araba, l'indiana, ecc.)
, che è proprio della scrittura corsiva araba in uso a partire dal sec. iv
'nestki ': denominazione della scrittura araba corsiva attuale. = adattamento di
, e la maggiore è detta nella lingua araba nesr. nesr: questo è
è la fede degli amanti / come l'araba fenice: / che vi sia,
... splendida coi natabei, tribù araba nomadica. nomadismo, sm. regime
rappresentato da 9. 000 nella numerazione araba e ix in quella romana); il
lororaggruppamenti (numerazione greca, romana, araba, ecc.); la struttura specifica
ling. fenomeno linguistico proprio della lingua araba, consistente nell'aggiunta al nome ai
intellettuale indiana, della persiana e dell'araba. d'annunzio, iv-1-551: ognuna delle
fondo ponte mammolo, come una cittadina araba, spargeva le sue file di casette bianche
al catalano orxella, di probabile derivazione araba. orcèlla3, sf. zool
estens.: formazione combattente ottomana, araba, africana o appartenente a popolazioni considerate
dell'architettura e dell'urbanistica dell'asia araba. g. gozzi, 1-440
(rappresentato da 8000 nella numerazione araba e vili in quella romana); il
partic.: che appartiene alla popolazione araba di tale regione, in parte rifugiata
il p. gabriele, vestendo all'araba, con zimarra di copto, con
ritto a vigilar. / gli parlò l'araba lingua, / come quei che ben
tutti impolverati. erano pergamene in lingua araba e copta. gozzano, i-256:
luminosa violenza dei fondi occhi di un'araba; dalla petulante mascolinità di un'americana
rinascimento bizzarri fenomeni come di una civiltà araba e persiana. sereni, 3-31: riecheggia
, le quattro precedenti, più l'araba (1518); la 'bibbia d'arius
ha fatto un abilissimo allievo nella lingua araba nella persona del signor francesco del furia,
lingue ebraica, rabbinica, siriaca e araba ed è in grado di insegnarle.
« boves se pareba, / alba pratalia araba ». prataiolo { prataiuòlo,
, xi-96: fustat, la prima città araba fondata al cairo da amru, nel
ha fatto un abilissimo allievo nella lingua araba nella persona del signor francesco del furia
, dove, secondo la stupida tradizione araba, stendevansi i piedi della nostra prima madre
, alzavasi una piccola moschea di forma araba e con cupola; ed in cima
. termine falsamente ricondotto a un'etimologia araba. migliorini, 8-131: l alcahest
e, punto verticale, in lingua araba 'zenit ', si addimanda. d
lingue ebraica, rabbinica, siriaca e araba ed è in grado di insegnarle. lessona
], 13: una giovanissima prostituta araba ha ucciso ieri notte a colpi di pistola
ghirigori e simil sorte di piante fatta all'araba e da esso presa. tesauro,
, come il chardin assicura essere l'araba,... le mie ripetizioni non
rawi, sm. invar. nella civiltà araba, recitatore dei versi degli antichi
formato da strati ghiaiosi. = voce araba. réga, v. riga
: me la fece sposare all'usanza araba, religiosamente, registrando così il mio
moravia, 23-93: l'ermetismo della vita araba è in parte soltanto dovuto alla tradizione
posta sotto la signoria sforzesca. -repubblica araba unita: organismo federativo nel quale si
porsi come organizzatore di una futura federazione araba e fu poi sostituita con quella di repubblica
fu poi sostituita con quella di repubblica araba d'egitto, alla costituzione, avvenuta il
, sf. mus. viola di origine araba, per lo più con tre corde
. dallo spagn. arroba, di origine araba. riòzzolo [i + o
copie in manoscritti medioevali di evidente origine araba. -pubblicato, divulgato.
cavaliere, direbbe il poeta essere come l'araba fe nice, che si
tempo è tutta l'arte siciliana, araba al tempo dei normanni, e con
dall'ar. ruxx, noto nella letteratura araba fin da jahiz (868 circa)
: probabile adattamento di una corrispondente forma araba. sabatano, sm. ant
= etimo sconosciuto (di probabile origine araba?). sabèlla, sf
= etimo sconosciuto (di probabile origine araba?). sabi, sm.
salàm, inter. forma di saluto araba, talvolta usata con intento scherz.
. giambullari, 5-206: scrittura caldea, araba, samaritana ed ebrea, originate da
sambusa, sf. tipo di vela araba dispiegata quasi longitudinalmente sul piano della nave
pracrita, iranica, dra- vidica, araba, ecc.) e differenziarsi in molte
. questa città, allora quasi tutta araba, professante l'islamismo più fanatico, è
<;, nome di una popolazione araba da ricollegarsi, secondo l'opinione prevalente,
2. sm. la lingua araba. g. villani, iv-13-102:
intonacate di bianco sulla costa della penisola araba a mezzo il mar rosso. -sasso
... e sulla vecchia casbah araba, decaduta e sbriciolata. -composto
in versi d'oro le virtù dell'araba fenice. p. levi, 6-15:
tale, con nella turca 'cunchiar', nell'araba 'sultan', nella tartara hem, nell'
marin. nave a vela di probabile origine araba, con ampio scafo e tre alberi
: specie di piante esotiche del genere araba, della pentandna pentagmia e della famiglia
fanzini, iv-618: 'scium-bàsci': voce araba, 'maresciallo', grado dei regolari indigeni
le tegole soprastanti in masso'dall'usanza araba di disporre pietre in un terreno mezzo alle
su alfabeti di età posteriori (scrittura araba, cirillica, ecc.).
canape secondo avicenna. = voce araba. sedentàneo, agg. disus
buonafede, 2-vi-253: per la fisica araba è sembrato molto giusto al brucìcero ascoltare
, con tanta molti talia araba, / et albo versorio teneba, /
, ebraica, siriaca, aramaica e araba, che, originariamente limitate a un'
del tigri e la costa della penisola araba, in età storica si diffusero notevolmente
frutsuperstizione. tommaseo, 2-iv-224: quest'araba che lo to e con le
. numis. antica moneta d'oro araba e persiana dei secoli xv e xvi.
.. non era né pagana né araba, ma sibbene una donna battezzata e
ematite poi, la lisimachia, l'araba, l'alabastrite, il merotte, l'
lingue orientali, e specialmente nella ebraica araba e siriaca, senza le quali lingue resta
nel sec. vii con la conquista araba riducendosi a uso letterario e liturgico;
. 4. sm. lingua araba parlata in siria. = deriv.
tratta dalla redazione definitiva, in lingua araba. = voce dotta, lat
-glott. lettere solari: nella lingua araba, consonanti iniziali della parola che comportano
, 23-03: l'ermetismo della vita araba è in parte soltanto dovuto alla tradizione
medicina tradizionale (ippocratica, galenica e araba) e per l'importanza che conferiva alle
greca, ebraica, rabbinica, siriaca e araba, traducendo francamente da ciascheduna di dette
.., un paro speroni all'araba, d'argento. cornoldi caminer, 14
2-iv-226: mi venne a noia un'araba giovanetta, / dolce figliuola all'arabo
. massaia, ii-1-766: mangiavano all'araba, cioè stracciando tutto con i denti
lirica, della narrativa e della gnomica araba e persiana. amari, 1-11-4
], sm. invar. nella grammatica araba, mancanza di vocale dopo una consonante
, il medio oriente e la penisola araba. leopardi, i-672: la [
vitello o quello di un suk per un'araba. airone [1-v-1981], 62
: il libro sacro, in lingua araba, dei maomettani contenente in 114 sure (
nelle tradizioni artistiche e religiose dalla cultura araba e persiana. - anche sostant.
. tipo di ballo cantato di influenza araba, diffuso in campania specie nell'area
(arh 'detrazione', deriv. da (araba 'levare'; per il n.
a patronimico ed è frequente nell'onomastica araba, dove si forma aggiungendo il suffisso
tèli, sm. geogr. nella toponomastica araba collina, rilievo. dizionario etimologico
.]: 'teli': collina; voce araba ricorrente nella toponomastica dell'africa settentrionale.
ragazza pigra aveva gli occhi lunghi da araba, boccoli neri e molli e una
ed è indicato con 30 nella numerazione araba, con iii in quella romana).
], 3: la prima lettera araba [di 'jihad'] corrispondente è una 'gim'
piccolomini, 1-105: dell'ebraica e dell'araba [lingua] non fo menzione,
ed è indicato con 30° nella numerazione araba, con xxx in quella romana)
, dell'egitto meridionale o della penisola araba, in india, ecc.).
nell'egitto merid. e nella penisola araba). -in par- tic.:
, la meda, la partica, l'araba, la romana, la greca e
sia nell'egitto meridionale sia nella penisola araba. ramusio, cii-ii-502: e per
ciascuno degli strumenti cordofoni della musica tradizionale araba. -in partic.: strumento cordofono
contro le moschee, si scatena la reazione araba. 2. sport sostenitore acceso
di un giustiziere ai tempi della dominazione araba, normanna e aragonese. capitoli del
(ed è indicato con 20° nella numerazione araba, con xx in quella romana)
ed è rappresentato da 240 nella numerazione araba e da xxiv in quella romana).
reba, / alba pratalia araba, / et albo versorio teneba, /
boves se pareba, / alba pratalia araba, / et albo versorio teneba / et
uso dell'alfabeto capitale influenzato dalla scrittura araba e distinta in una forma minuscola libraria
, che v. s. nella lingua araba si rida pur di tutte le vocalazioni
o za riba': voce araba che vale chiuso, vallo o riparo,
entità, una misura nulla (nella numerazione araba viene rappresentato con o). -anche
disciplina che studia la lingua e la cultura araba gramsci, 13-i-533: la spagna,
, con una medina o città araba vetusta e una città spagnola in stile liberty
per tutti: collane e monili di lavorazione araba, qualche oggetto in legno scolpito e
pure, essendosi rinvenuto qualche dinar a leggenda araba ma a tipo bizantino dobbiamo supporre quella
. numism. nel medioevo, moneta araba d'argento. e. martinori
duemila (rappresentato da 2000° nella numerazione araba e da mm in quella romana)
, i 'falaffel', autentiche squisitezze della cucina araba. = voce ar.
. che appartiene a un'antica dinastia araba di discendenti di maometto. -anche sostant.
. = adattamento di una voce araba. q-disc [kudìsk],
sf. ant. forma di divinazione astrologica araba basata sulla combinazione di segni planetari ed
x e che diede inizio alla conquista araba della sicilia. – anche sostant.
, i-21: la persa baren, l'araba catifa, / la ceilanese manar.
. moravia, 28-1084: la claustromania araba ha creato il guscio delle muraglie.
i], sf. torrone di origine araba a base di miele e mandorle o
viaggio da aden a mukalla, l'ospitalità araba, sempre generosa, rivela tuttavia alcuni
. = adattamento di una voce araba, probabilmente da [ezzedin al]
ed infine (1962) a unione socialista araba (usa). il manifesto-le monde
in partic.: che appartiene alla popolazione araba di tale regione in parte rifugiata nei
la germanica, la grecoromana, l'araba e quella nominata volgarmente 'plateresca'.
. pronunciare la caratteristica formula di saluto araba sala¯'m 'alayk (cioè 'pace a
, ebraica, siriaca, aramaica e araba. – anche sostant. (e al
per contorno: i piatti della tradizione araba, africana e asiatica saranno cucinati e