bestie da tiro ', docum. da apuleio; cfr. gr. sxxoj *
universalmente riconosciuta '(voce adottata da apuleio al posto di ènuntiàtio 1 enunciazione,
vuol dare. redi, 16-iv-30: infine apuleio racconta, che un bagattelliere nel portico
agg. lat. bifàrius (già in apuleio). bifase, agg.
origine celtica), docum. in apuleio, col significato di * barattare '.
), dab'agg. candificus (apuleio), comp. da candidus * candido'
1-59 (i-651): presi adunque subito apuleio in mano e conferendo di periodo in
, dal lat. tardo clima -dtis (apuleio) * inclinazione o curvatura della
, deriv. da coaptdre (apuleio) * attare, adattare, aggiu
glosse), caballi coda (pseudo apuleio), cauda caballina (oribasio),
-bris, d'uso nella lingua di apuleio e di tertulliano: 'serpe,
(i-651): presi adunque subito apuleio in mano e conferendo di periodo in
dotta, lat. tardo consolida (pseudo apuleio), da consolidare * rendere solido
= voce dotta, lat. contemperàre (apuleio), comp. di temperare *
voce dotta, lat. tardo corniculdtus (apuleio), deriv. da cornicùlum,
di pietre preziose, de'quali fece menzione apuleio d'uno esercito di coteconi;
tutto, appare, perché scuneati chiama apuleio coloro che non avendo de * marmorei
. ridurci per la memoria quel che apuleio va divisando, là dove egli favella del
voce dotta, lat. tardo daemonium (apuleio), deriv. dal gr.
voce dotta, lat. tardo dipendulus (apuleio). depennare (ant. dipennare
d'amore, descritta molto piacevolmente da apuleio nel suo « asin d'oro ».
deriv. da rùpina * roccia '(apuleio). dirupinata, sf. ant
dignitade. salvini, 39-iv-238: apuleio dice che una bella femmina, dispogliata dell'
sul modello del lat. dulciloquus (apuleio). dolcichino, sm.
lat. mediev. dorsalis per dorsuàlis (apuleio): da dorsum 'dorso'; cfr
in 180 dell'asino d'oro d'apuleio, ornata di rami rappresentanti le principali
voce dotta, lat. tardo émasculàre (apuleio) * evi rare '
, dal lat. tardo èrùctàtió -snis (apuleio), da èrùctàre * mandar fuori
. tardo ferrària (vegezio, pseudo apuleio). ferraria, v.
voce dotta, lat. tardo floccidus (apuleio), lettura errata per floccidus '
= deriv. dal lat. fulcìmentum (apuleio), da fulcire. *
schiacciato. soderini, iii-483: apuleio scrive che le mele si coglino con
fringullìre * sfringuellare '(svetonio, apuleio); 'mormorare '(levio,
); * balbettare '(apuleio), da fringilla 'fringuello '.
= voce dotta, frequentàtor -óris (apuleio), deriv. da frequentare (
* sfringuellare '(svetonio, apuleio, ecc.) e * borbottare,
borbottare, balbettare '(plauto, apuleio, ecc.). frigollo,
voce dotta, dal lat. frustùlum (apuleio), dimin. di frustum 4
gallule. = lat. gallinaio (apuleio), dimin. di gallina 'gallina
al figur. * cinguettare '(apuleio), 'gracidare '(delle rane
'glabro '(docum. da apuleio); cfr. fr. glabelle (
deriv. dal lat. tardo crassities (apuleio), da crassus 'grasso '
., i-353: colpevole fatto da lucio apuleio tribuno del popolo, sì come guastatore
lat. gustùlum * piccolo antipasto '(apuleio). gutta, sf. ant
dal lat. tardo icón -onis (apuleio), dal gr. class, elxcóv
= voce dotta, lat. ignigènus (apuleio), comp. dal lat.
, lat. tardo illàtió, -ónis (apuleio), da hiatus (v
dotta, lat. tardo impossibilltàs -àtis (apuleio, tertulliano), calco del gr
cfr. lat. inacéscère, inacidire (apuleio). inacidito (part. pass
ennio), 4 rischiarare '(apuleio); passato poi nel lat. crist
voce dotta, lat. inàversibllis (pseudo apuleio), comp. da in-con
voce dotta, lat. indocilltàs -àtis (apuleio) * condizione dell'uomo indotto,
voce dotta, lat. tardo infàntilis (apuleio), deriv. da infàns
, usata dagli scrittori arcaici e da apuleio) col pref. in-con valore illativo
voce dotta, lat. tardo innominabilis (apuleio), come traduzione del gr.
tardo inordinàtìo -ónis 1 disordine '(apuleio). inordurare, intr. con
lat. tardo intemporàlis 4 eterno '(apuleio), 4 intempestivo '(celio
non attribuì a loro, come fece apuleio platonico,... che essi sieno
floro volgar., 146: [apuleio] soprastette sì ardentemente per sostenere le
= voce dotta, lat. interscapilium (apuleio) 'spazio interscapolare, schiena '
voce dotta, lat. tardo irreposcibllis (apuleio), comp. da in- (
voce dotta, lat. tardo lanceóla (apuleio), dimin. di lancèa '
lat. tardo lirìon 'giglio '(apuleio), dal gr. xeipiov.
, bacca * (apicio; pseudo apuleio), dal gr. xópo? '
'rendere liscio, sdrucciolevole '(apuleio), denom. da lubricus 1 lubrico
. -per antonomasia. il madaurense: apuleio, celebre scrittore latino del secolo ii
tardo [herba] matricàlis (pseudo apuleio), da matrix -icis 'utero'; cfr
lat. tardo medica 1 medichessa '(apuleio). mèdica2, sf. bot
erano 'dei marini ', apuleio li chiama 'genii inferiori 'relati
pungolare (un animale) '(apuleio), dal lat. class, minàri
. mediàtor -oris 4 mediatore '(apuleio). mezzanave (mèzza nave
dotta, lat. tardo mediàtor -òris (apuleio) 4 mediatore 'e mediatrix -icis
fino al midollo delle ossa '(apuleio). midollare2, rifl.
.; sei, miscellanei, plinio, apuleio, censorino, ma- crobio, marciano
voce dotta, dal lat. miscellanèus (apuleio), deriv. da miscellus o
anche il lat. tardo multinominis (apuleio). moltinòmio [multinòmio],
. tardo morsicare 'morsicchiare '(apuleio), da morsus, part.
ch'egli cita mozzo un testo d'apuleio. -imperfetto, irregolare, zoppicante
fori. tifi, 183: apuleio chiamò la tibia 'multiforàtile'dalla moltitudine de
= voce dotta, lat. multiforatilis (apuleio). multifórme (molti-fórme)
= voce dotta, lat. multiscius (apuleio), comp. da multus '
dona, che porta doni '(apuleio). muneraménto, sm. ant
bifolco. serpetro, 311: apuleio fa menzione d'un'orsa che nelle feste
'negritudine 'un carattere dell'arte di apuleio, benché non sarebbe impossibile, dato
= voce dotta, lat. nidificium (apuleio). nidifórme, agg. che
: quanto all'affettazione sua [di apuleio] non si può considerare che non sia
voce dotta, lat. tardo ultramundànus (apuleio), comp. da ultra *
note sopra tutti li altri opuscoli di apuleio, ma non messe al netto. leopardi
, alcinoo, calcidio, macrobio et apuleio hanno datto... all'aere,
passaporti erano detti hippaggia overo pontone secondo apuleio, e i portonari furon chiamati, secondo
voce dotta, lat. tardo pastophórus (apuleio), dal gr. 7raato
dotta, lat. pator -òris 'apertura'(apuleio), deriv. da patere
voce dotta, lat. tardo pensiculàre (apuleio e gel- lio), intens.
agostino volgar., 1-5-35: dice apuleio... che li uomini sono ciascuno
volgar., 1-3-198: dice [apuleio] copiosissimamente ed apertissimamente quello essere demonio
= dal lat. tardo piacentia (apuleio) 'desiderio di piacere', deriv.
quale, secondo che vuole il platonico apuleio, s'intende per la sua aerea
voce dotta, lat. tardo politica (apuleio), dal gr. 7:
. mi pareva un de quelli pollitrichi d'apuleio del fuchsio. cestoni, 112:
rami serpendo per terra è chiamato da apuleio proserpinaca. domenichi [plinio], 26-4
, v e vi nelle metamorfosi di apuleio, è stato spesso oggetto di interpretazioni
..., essendo accusato da lucio apuleio, tribuno della plebe, ch'egli
un deriv. dal lat. fulcimentum (apuleio) 'appoggio, sostegno'(cfr.
di umori e di rinfreschi. però apuleio chiama 'undam'la luce che essa sparge
anche latini, come 'le metamorfosi'di apuleio e il 'satyricon'di petronio, accomunati
asino e la capra, argutamente intendendo d'apuleio e di marziano capella. groto,
accresciuta... colpevole fatto da lucio apuleio tribuno del popolo...,
luogo il nostro poeta dalla descrizione d'apuleio. bellori, 2-231: come facilmente
: nelpasino d'oro', inspirato da apuleio, l'intenzione di satireggiare firenze s'impaluda
dotta, lat. tardo somnolentus (in apuleio), deriv. da somnus (
volgar., 145: soprastette [apuleio] sì ardentemente per sostenere le leggi
e la capra, argutamente intendendo a apuleio e di marziano capella. f. m
e d'un uso antichissimo, portato da apuleio. = nome d'agente da starnutare
= voce dotta, lat. terriculamentum (apuleio), deriv. da terriculum (
e di delia, secondo che testimonia apuleio. vasari, 4-ii-887: nel tondo del
trasformazione miracolosa. frachetta, 3-258: apuleio nel terzo libro del trasformaménto in asino
baci. manso, 1-9: lucio apuleio, oltre questi, nel suo più morale
. capuana, 15-200: la fanciulla di apuleio... è venuta un'astrazione
allo scrittore, filosofo e oratore latino apuleio (ca. 125-180 d. c.
2. che è imitatore o studioso di apuleio. = dal lat. apuleianus,
eroi del romance, dal lucio di apuleio, al bottom di shakespeare, fino al