falsato (un testo letterario). aprosio, 1-8: v. s.,
le discipline umanistiche, le lettere. aprosio, 1-116: dovendosi trattare di materie filologiche
). - anche scherz. aprosio, 1-116: dovendosi trattare di materie filologiche
, ordinando le sportule che dovessero avere. aprosio, 1-126: si tratta di rapine
per una chiama adultere e fraudulenti. aprosio, 1-151: non vede lo stigliani
democrito un mare ozioso e morto. aprosio, 1-131: non sa egli che loquace
a le stelle il crin vicino. aprosio, 1-159: di frondi fabricando navilii,
, / l'appresentò nel funeral convito. aprosio, 1-15: gli fanno le esequie
alcuno di rilievo non ho trovato. aprosio, 1-66: che poscia il marino abbia
-mettere in evidenza, chiarire. aprosio, 1-4: solo galleggiando la verità,
di soldi o di gazzette il dì. aprosio, 1-122: voleva dare ad intendere
cicilia ne l'anniversario del padre. aprosio, 1-15: se gli fanno le
coloro che parlano le inique cose. aprosio, 1-120: egli vuol avere libertà di
imbastardir ci fa dal divin seme. aprosio, 1-14: favola una è quella ove
. figur. garbuglio, confusione. aprosio, 1-61: dell'inveschiamento o dell'impiastric-
e su quella strepitano senza prender sosta. aprosio, 1-135: ripigliamo il filo che
cosa al popolo che potesse partorir scandalo. aprosio, 1-108: aristotile concede l'uso
nel gonfio che avvilirsi nel mediocre. aprosio, 1-134: si divide [lo stile
con imperfetti ragionamenti. -sostant. aprosio, 1-35: non può mai a persona
, a questo solo dispose d'attendere. aprosio, 1-14: che l'innamoramento di
, di crederli da buon senno. aprosio, 1-155: introduce il poeta due donne
speranza ch'aver potea di sua vita. aprosio, 1-99: confortano [gli occhiali
veruno, per molto che si legga. aprosio, 1-61: dell'in- veschiamento o
, e illustri farsi conoscere al mondo. aprosio, 1-41: non contento..
tu sa ch'io non intendo lettarumi. aprosio, 1-61: persona saccente, che
pido, terso. aprosio, 1-47: si conosce apertissimamente come in
cosa alcuna c'a voi possa spiacere. aprosio, 1-131: loquace è colui il
che fanno gli errori più maiuscoli. aprosio, 1-5: opere nelle quali..
dell'intenzione, le diede la mancia. aprosio, 1 -intr.: l'uso
che egli era uno sciocco e materiale. aprosio, 1-113: non sarebbe scempio quel
necessari al diverso uso del poetare. aprosio, 1-134: in quanto allo stile speziale
stessa nega esser di sé nato. aprosio, 1-141: ripigliasi l'adone come
vi hanno la giuridizzion del narramento. aprosio, 1-66: li furti fatti dallo
, stravagante, strambo, balzano. aprosio, 1-36: per ciò vanità e oppinione
o di eventi gloriosi). aprosio, 1-75: vedendo ripigliato a torto il
/ da foce aurata scaturir benaco. aprosio, 1-22: cercando, per fuggire
per lo cono dell'ombra terrestre. aprosio, 1-65: né so con che autorità
tu che vieni anzi ora? ». aprosio, 1-82: i greci da'troiani
nettimento et all'ordin delle parole. aprosio, 1-36: vanità e oppinione bevuta
avere nomea, taccia, fama. aprosio, 1-144: penelope... patisce
dagli anni in poca forma era tirato. aprosio, 1-75: vedendo ripigliato a torto
primo grado d'imperfezione e di vetro. aprosio, 1-141: ripigliasi l'adone come
di un testo letterario). aprosio, 1-100: con tutta la pedestreria della
gli sia molto strana e pellegrina. aprosio, 1-109: se quando lesse l'
o da l'avversa ne la prospera. aprosio, 1-61: la favola dell'adone
guerra troiana con ordin confuso e perturbato. aprosio, 1-36: vanità e oppinione bevuta
tu del ciel diventi unico polo. aprosio, 1-157: mi fermarò ne'due
ch'è sua patria, il padre angelico aprosio, acade- mico eruditissimo, predicatore insigne
divenne capitano de'birri a rubiera. aprosio, 1-47: del giudizio d'un
che son materia della vostra satira. aprosio, 1-intr. -. tra questi ve
dial. pretto, vero. aprosio, 1-8: in vero, sì come
loro rettori, che li uccidessero. aprosio, 1-61: persona saccente, che
certa stanza fresca vi avete raffreddato. aprosio, 1-112: acciocché nell'inverno non
intelletto, il pensiero). aprosio, 1-36: per ciò vanità e oppinione
avessero le barche a far tragitto. aprosio, 1-61: non posso poi non
condannati all'infame pena delle sardelle. aprosio, 1-112: le opere poetiche..
o degli eventi in un racconto. aprosio, 1-152: contasi nel presente capitolo t'
principale (un episodio). aprosio, 1-14: favola una è quella ove
- azzittire l'interlocutore. aprosio, 1-2: mi son...
serviva di barbiere a sua maestà. aprosio, i-intr.: il signor bartolini gli
queste lettere non meritavano intiera fede. i aprosio, 1-66: li furti fatti dallo stigliano
uno almeno si storpiasse nell'annestarsi insieme. aprosio, 1-113: egli...
uscite storpiate e lacerate dalli impressori. aprosio, 1-8: vostra signoria,..
strapazzava, ma l'anullava del tutto. aprosio, 1-89: dopo aver cicalato un
-particolarmente intenso e tormentoso (un dolore aprosio, 1-36: vanità e oppinione bevuta da
ella per soverchia umiltà mi chiede. aprosio, i-intr.: l'uso del dare
il canto risonar da battro a tile. aprosio, 1-134: in quanto allo stile
senza riflettere, in modo insensato. aprosio, 1-16: perché non s'imaginasse lo
in gara con l'arte entrar natura. aprosio, 1-56: un enco
né si debbono a magnificenza attribuire. aprosio, 1-117: benché vada dubitando che sia
la lingua attica, usava la dorica. aprosio, 1-109: se quando lesse l'
narrativa (un'opera letteraria). aprosio, 1-89: dopo aver...
cantando laudi con sue note amene. aprosio, i-intr:. le verbene..
violentata ad assistervi nella loggia di eugenia e aprosio, 1-2: mi son però accinto all'