che avemo udite o trovate o aprese. dante, conv., ii-1-10:
folle natura -elio [amore] m'aprese! monte, ii-377: ai deo,
deo, che folle natura -elio m'aprese! novellino, 7 (23):
, i-3-486: per onne doglia e fragielli aprese ierusalem. bibbia volgar., v-236
/ deo, che folle natura -elio m'aprese! guittone, xvi-63: che com'
le cose che avemo udite o trovate o aprese per alcuno de'senni del corpo.
. giov. soranzo, 118: aprese ne le scole il dir facondo, /
medea] nell'arte di nigromanzia e aprese tanto che più non se ne potea
/ deo, che folle natura -elio m'aprese! / ch'io non saccio altro
intorbar e a muover a può'se aprese e feva gran flama in molte parte e
g. villani, iv-13-91: s'aprese fuoco in porta rossa contra alla via