luoghi alpini. pascoli, 25: aprìa le imposte il maggiordomo austero. d'
. tasso, 10-29: cava grotta s'aprìa nel duro sasso, / di lunghissimi
!) i lumi / alla odiata luce aprìa! gente che pare pulita;
/ muto e solingo a me s'aprìa, per esso / mi lasciava condur
!) i lumi / alla odiata luce aprìa! congiunti, / quanti ne serri
rupe brulla / la veste vii s'aprìa, come discinta. pananti, ii-89:
, / del mistero sovrumano / disvelato aprìa l'arcano? carducci, 574:
incontrò, che 'n oriente / aprìa con chiave d'or l'uscio lucente.
, entrava in punta di piedi, aprìa leggermente uno stipo e ne traea le
speranze / la mia fervida età m'aprìa la mente. prati, 1-5:
purg., 19-32: dinanzi l'aprìa / fendendo i drappi, e mostravano!
lucifero incontrò, che 'n oriente / aprìa con chiave d'or l'uscio lucente
, di sapienza e amore / oltramaraviglioso aprìa teatro. calandra, iii-219: or qui
piropi / erano tonde che la bella aprìa / con trastullo innocente. d'annunzio,
voluttà rorido il viso, / le aprìa le braccia. papini, 27-99: perché
/ ma di nubi velato, / aprìa colei che de la luce è scorta.
. monti, a-2-322: 'aprìa di nero cianèo scolpita / nel fianco della
e smaglia. foscolo, iii-1-206: aprìa quel colpo / lo scudo e larga via
, / del mistero sovrumano / disvelato aprìa l'arcano? 2. con
che co'suoi raggi il ciel n'aprìa / anima luminosa. lemene, i-232:
/ la mattutina stella e 'l dì n'aprìa. g. gozzi, i-21-16:
e tenendo l'uno l'altro s'aprìa. sacchetti, 84-95: dalla parte della