. applicare, tr. [applico, àpplichi). porre sopra in
faccio? prendo il biasimo e me l'applico qua. si picchiò sulla natica.
se con l'ordinaria / mia grazia t'applico una nerbatina / vedremo un po'se
; ma l'isabella? -adesso / applico a trovar soldi. -anco la dama
che io non faccio all'amore. applico alla medicina e alla chirurgia e non mi
ttito] \ lt * pongo sopra, applico '. bdellepìtesi, s£. applicazione
saprò cavare / la verità, vi applico alla tortura. de amicis, i-560:
falsità: metastoricamente, metafisicamente -mi applico, come fortini, a questo bisogna,
tiva. della croce, i-83: gli applico le medicine mollificative ed ogni giorno ungo
geografo matematico a così grand'usi quella applico, e questa descrisse e si preparò
se con l'ordinaria / mia grazia t'applico una nerbatina / vedremo un po'se
di sett'anni, nel cui tempo s'applico indefessamente sempre a modellare, levare e
, quasi con superstiziosa attenzione, mi applico nel considerare alcune basse e apparentemente vili
ulcerati. carducci, ii-1-29: applico su la parte ferita de la testa una
con quiete, veglio senza noia, applico senza stanchezza e cammino senza torpidezza.