. appiattaménto, sm. l'appiattare; il nascon dersi;
peccato commettere; commesso, negando appiattare; e provato, difendendo moltiplicare
cotali ac- cusazioni trova per poter appiattare, o almeno alleviare, o
: ora vorreste dopo queste due dita appiattare le novantanove braccia d'aristotele, e parlando
/ de l'apen- nino s'amano appiattare. de marchi, 541: era lui
appiattato (part. pass, di appiattare), agg. nascosto,
d'appiatto. = deverb. da appiattare. appiccafuòco, agg. letter.
, / maneggiavi, mi truovo da appiattare / un cassettino ov'io missi da
contrario, lo negare ed escusare e appiattare li peccati raddoppiava la colpa e dava maggiore
/ come son la primiera e l'appiattare, / senza seder sarebbono sbanditi.
: tu non ti dei imboscare né appiattare, sì che l'uomo non ti conosca
impiattare, tr. raro. appiattare, nascondere. lippi, 2-60:
tagliacantoni? = deriv. da appiattare, con cambio di prefisso.
, ii-139: si era andato ad appiattare in un eremo, quasi fiera insalvatichita
3. locuz. -nascondere o appiattare la lucerna sotto il modio: impedire
senza desinenza piatto). ant. appiattare, nascondere. pulci, 19-146
più. = forma aferetica di appiattare (v.). piattare2
(senza suff.) di [appiattare, con valore di agg. verb.
grande stoltizia è volerlo pure ricoprire e appiattare. s. anseimo volgar.,
bucar il poveruomo di dove lo feci appiattare... egli voleva far buono
con valore intens., e da appiattare (v.). rappiattato
vedere una che, non potendo più appiattare sotto al belletto, ad acque forti,
sbucar il pover uomo di dove lo feci appiattare. g. m. cecchi
sbucar il poveruomo di dove lo feci appiattare. -raggiungere qualcuno che non si
caverna di monte, dove si solliano appiattare li malandrini per non essere veduti e per
è senza teccia, a le suoi tecce appiattare e celare. cesari, iii-207:
gole / de l'apennino s'amano appiattare. -in un toponimo.
stoltizia è volerlo pure ricoprire, e appiattare, e gran senno è vomitarlo, sicché
: ridiscesa a terra, s'andò ad appiattare, ad incaforchiare fra certe macerie.