appagante. appagare, tr. [appago, appaghi). dare appagamento,
rado sen parte, sì tutto l'appago. idem, purg., 27-108:
, perché d'altra vista non m'appago, / stetti a mirarla, ond'
volto, in ch'io mirar m'appago, / a consolar il vedovo desio.
quasi in mio centro, ogni desire appago. c. dati, i-380: se
la bianca man per cui languir m'appago. piazza, 1-27: alma d'
non ebbi, e sol di lei m'appago. idem, 23-131: dimmi:
pagliaio (v.). appago, sm. ant. appagamento, soddisfazione
molto a tutti i miei fu grande appago. = deverb. da appagare
rado sen parte; sì tutto l'appago! ». idem, par.,
i-2-3: quel riso ond'io mi appago, / ch'arder farebbe i sassi,
bel volto, in ch'io mirar m'appago, / a consolar il vedovo desio
volto, in ch'io mirar m'appago, / a consolar il vedovo desio.
breve e molle e negro crin m'appago. tasso, 6-1-68: eran velati i
tuo vago / sembiante io sì m'appago / che non disdegno signoria d'ancella.
/ quasi in mio centro, ogni desire appago. parini, giorno, i-1036:
la bianca man per cui languir m'appago. -splendido, magnifico.
la bianca man per cui languir m'appago. f. negri, 58: in
g. gozzi, i-20-150: così m'appago prima, indi mi doglio / del
/ resta la sola di cui mi appago. -con uso neutro.
/ folta e infinita, ornai stanco m'appago. n. agostini, 4-2-75:
là, ch'io d'esser sol m'appago. guicciardini, 2-10-93: feci allo
un breve e molle e negro crin m'appago. tasso, 15-61: il crin
/ martir, di mirar voi solo m'appago. tasso, n-iii-716: voi sapete
tu puoi, se col mio mal ti appago. botta, 5-504: gli rappresentavano
breve e molle e negro crin m'appago. vasari, ii-227: i capegli
del ver m'è tolto, assai m'appago. 8. per estens.
a me che d'altr'ombra non m'appago, / così sovente, lassa,
disdegnosa / la gran bellezza di veder m'appago; / e tanto son del mio
imprudente / resta la sola di cui mi appago. -parola pronta: capacità di
s'en parte; sì tutto l'appago! petrarca, 355-12: né dal
sbarbaro, 4-77: di queste notizie mi appago, ché forse è tardi per rispondere
è quella alterezza, ond'io nr appago. / quanti prodigi fa / una rara
mi fosse) di adorarla maravigliosamente m'appago. 5. compendiare.
. gadda conti, 1-465: mi appago, pensando che la schiatta dei miei
ancor le scorte, / i sensi appago e la ragion ancido. menzini, i-io
ancor le scorte, / i sensi appago e la ragion ancido. g. b
di sì felice sorte. é mi appago più di faticare in questa servitù per
don scipio che... mi appago di quanto me ne ha detto egli e
quando ti miro, ogni mie senso appago, / perché tuo vista è molto groliosa
ver m'è tolto, assai m'appago. d'annunzio, iv-2-526: ella assumeva
poco, quasi nulla, ormai mi appago. / mi abituerò a parlarti / col