api ciò, agg. proprio di apicio, degno di apicio; dedito alla
. proprio di apicio, degno di apicio; dedito alla ghiottoneria, fatto per i
letto. = deriv. da apicio (romano vissuto sotto tiberio: celebre
. v.]: « un apicio... dicesi d'un dotto del
e biasciasorbacerbe. magalotti, 4-231: [apicio] seco / tragga in battaglia il
imbractum 4 sorta di salsa'(in apicio); cfr. imbrattare. brattare
= voce dotta, lat. caròta (apicio), dal gr. xapcoxóv.
. tardo exfoliàre * sfogliare '(apicio). esfogliativo (esfoliativó),
quali primo usurpatore della gloria leccardo fu apicio romano. scalvini, 1-39: taluno
lat. tardo elixàre * lessare '(apicio), comp. da ex
guscio, baccello, bacca * (apicio; pseudo apuleio), dal gr.
gli parea quasi d'essere stato un apicio lussuriante. baruffaldi, i-7: d'edera
passo, / più che non seppe apicio né esopo / d'arrosto, lesso,
di murta 'mirto '(in apicio, sec. ili, e in celio
d'un piede. magalotti, 9-1-250: apicio e vitel- lio sarebbero andati alla pesca
plinio], 175: trovò marco apicio ingrassargli [i porci] co'fichi secchi
= dal lat. tardo perelixàre (apicio), comp. da per (con
che ad esopo / e ad apicio potrei far da maestro. -in
un ^ u] ella 'zampone'(in apicio). unto dei quattro ordini
[plinio], 175: trovo marco apicio ingrassargli co fichi secchi, e ammazzarli
, avv. letter. alla maniera di apicio, celebre gastronomo romano dell'età di
. = deriv. dal nome di apicio, celebre gastronomo romano dell'etàdi tiberio
, 1-26: il sapientissimo libro culinaresco di apicio. = deriv. da culinario.