, agg. (ant. anche aombrato). velato, coperto d'ombra;
, 172-13: costui gridava e quasi come aombrato se n'andò al vescovo. pulci
. pirandello, 7-305: il ragazzo, aombrato da quel funebre squallore, s'era
172-14: costui gridava e quasi come aombrato se n'andò al vescovo; il
giunse al signore, come uno uomo aombrato. oriani, x-21-222: che importano l'
, e quel subito, com'uomo aombrato, non dice più. alberti, 230
, 172-15: costui gridava e quasi come aombrato se n'andò al vescovo; il
lioni / trovava e vegliantin tutto è aombrato, / quando ha veduto questi compagnoni
e ancora ne rimase buon tempo come aombrato, come il gonnella l'avea fatato.
porpora, fa'il vestire bianco, aombrato d'un poco di biffo chiaro chiaro,
il perché, per soperchia dolcezza restava aombrato. g. p. maffei,
e'vetri non si potesser tagliare, aombrato che hai col predetto colore, tu
imbratti, camminava per la via come aombrato e tralunato. bresciani, 6-xi-436
... camminava per la via come aombrato e tralunato. foscolo, xix-439: